Una domanda ai piloti: avete mai vissuto, nella vostra esperienza lavorativa, delle criticità più o meno importanti durante il volo?
Le contromisure vengono prese in base alla vostra esperienza (teoria, scuola di volo, simulatori, etc...) o c'è una componente impulsiva che entra in atto in quel preciso momento?
Durante la vostra formazione siete affiancati da psicologi per smussare eventuali carenze comportamentali, possibili in situazioni critiche?
Perdonatemi per il tenore della domanda, meno tecnica forse, ma ho tante curiosità sull'essere umano "pilota".
Situazioni Critiche: Gestione Da Parte Dei Piloti
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Re: Situazioni Critiche: Gestione Da Parte Dei Piloti
heheh, bella questa domanda proprio oggi che mi è scoppiata una gomma volando un pa28 con degli amici.aviation ha scritto:Una domanda ai piloti: avete mai vissuto, nella vostra esperienza lavorativa, delle criticità più o meno importanti durante il volo?
Le contromisure vengono prese in base alla vostra esperienza (teoria, scuola di volo, simulatori, etc...) o c'è una componente impulsiva che entra in atto in quel preciso momento?
Durante la vostra formazione siete affiancati da psicologi per smussare eventuali carenze comportamentali, possibili in situazioni critiche?
Perdonatemi per il tenore della domanda, meno tecnica forse, ma ho tante curiosità sull'essere umano "pilota".
Per tornare alla tua domanda, tra le 14 materie che vengono studiate per conseguire l'abilitazione di pilota di linea ve ne è una chiamata "human performance & limitation", il titolo è già tutto un programma.
In HF per abbreviare si studiano principi di medicina quali il sistema sanguineo,l'occhio l'orechhio e le patologie associate al volo e vi è una parte più teorica che tratta nello specifico la psicologia dell'essere umano, lo studio di determinati comportamenti che avvengono e che dovrebbero avvenire all'interno di un cockpit e più in generale nella vita quotidiana nei confronti delle altre persone con le quali interagiamo.
Oltre a questo, durante il corso MCC (multi crew cooperation) oltre agli aspetti tecnici si coprono ulteriormente aspetti comrpontamentali e psicologici legati all'interazione uomo/uomo/macchina come per esempio l'autorità del comandante, la cooperazione tra i membri di uno stesso equipaggio ed il famoso decision making.
Oltre a questo almeno per quanto ne so non c'è nient'altro. Non nego però che a sua volta le compagnie stesse possano esigere dai loro piloti ulteriori percorsi formativi visto che al giorno d'oggi lo studio dei fattori umani in cockpit è ancora di alta attualità. Basti pensare che il corso MCC fino a pochi anni fa non era considerato obbligatorio ai fini del conseguimento di un type rating, anzi non esisteva
ciao
Manuel Vignoni
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Re: Situazioni Critiche: Gestione Da Parte Dei Piloti
La componente impulsiva, se c’è va repressa. Anzi, forse la parte più difficile della faccenda sta proprio nel tenere a bada gli istinti per fidarsi di più delle cose che hai detto: teoria, scuola di volo, simulatori, procedure, manuali, esperienza, strumenti e sistemi, ecc.
Quello che viene richiesto, in fondo, è sapere individuare il problema con tempestività, decidere l’azione e utilizzare le procedure previste nei modi e tempi corretti.
Questo nei casi “scuola”. Poi nella realtà le cose possono avere delle complicazioni, delle sovrapposizioni e allora bisogna aggiungere anche il senso delle priorità e altre cose.
Se invece parliamo di casi limite, quelli su cui ci fanno i documentari per intenderci, il discorso apre altri scenari.
In generale, ma nelle emergenze in modo particolare, la sicurezza è garantita dalla competenza tecnica, dalla conoscenza dei sistemi e delle procedure.
Giustissimo quello che ha detto Manuelvi riguardo alla coordinazione e alle implicazioni del rapporto uomo/uomo/macchina, autorità, cooperazione, ripartizione dei compiti e delle responsabilità, organizzazione, ecc.
In fondo si tratta di lavorare in team. Quindi siccome il discorso che hai aperto è anche ti tipo psicologico e comportamentale, ecco alcune regole base a proposito di leadership e teamwork:
- incoraggiare il dialogo
- comprendere la personalità degli altri
- bilanciare l’autorità nel modo corretto
- condividere i dubbi
- se c’è un’idea migliore, abbandonare la propria
- risolvere velocemente conflitti e dubbi.
- chiedersi “cosa è giusto?” non “chi ha ragione?”
- spiegare con chiarezza le proprie intenzioni
- ecc. ecc.
Ovvio che questo profilo potrebbe scontrarsi con le attitudini personali o addirittura essere incompatibile con esse. Ma il discorso, fuori dalla teoria pura, si aprirebbe all’infinito.
Comunque non credo proprio che questo interessante argomento possa esaurirsi qui… quindi avanti il prossimo.
Quello che viene richiesto, in fondo, è sapere individuare il problema con tempestività, decidere l’azione e utilizzare le procedure previste nei modi e tempi corretti.
Questo nei casi “scuola”. Poi nella realtà le cose possono avere delle complicazioni, delle sovrapposizioni e allora bisogna aggiungere anche il senso delle priorità e altre cose.
Se invece parliamo di casi limite, quelli su cui ci fanno i documentari per intenderci, il discorso apre altri scenari.
In generale, ma nelle emergenze in modo particolare, la sicurezza è garantita dalla competenza tecnica, dalla conoscenza dei sistemi e delle procedure.
Giustissimo quello che ha detto Manuelvi riguardo alla coordinazione e alle implicazioni del rapporto uomo/uomo/macchina, autorità, cooperazione, ripartizione dei compiti e delle responsabilità, organizzazione, ecc.
In fondo si tratta di lavorare in team. Quindi siccome il discorso che hai aperto è anche ti tipo psicologico e comportamentale, ecco alcune regole base a proposito di leadership e teamwork:
- incoraggiare il dialogo
- comprendere la personalità degli altri
- bilanciare l’autorità nel modo corretto
- condividere i dubbi
- se c’è un’idea migliore, abbandonare la propria
- risolvere velocemente conflitti e dubbi.
- chiedersi “cosa è giusto?” non “chi ha ragione?”
- spiegare con chiarezza le proprie intenzioni
- ecc. ecc.
Ovvio che questo profilo potrebbe scontrarsi con le attitudini personali o addirittura essere incompatibile con esse. Ma il discorso, fuori dalla teoria pura, si aprirebbe all’infinito.
Comunque non credo proprio che questo interessante argomento possa esaurirsi qui… quindi avanti il prossimo.
L'unica cosa urgente è una giornata al mare.
Begrip is de bakermat van beschaving - Understanding is the cradle of civilization - La compréhension est le berceau de la civilisation - La comprensione è la culla della civiltà.
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