Certo non è facile rispondere a nome delle migliaia di colleghi in giro per il mondo.
Il mio punto di vista è che, dato che questo lavoro si inizia generalmente per passione, la stanchezza, se mai arriva, arriva sicuramente più tardi che in altre professioni.
Una dimostrazione è il fatto che in tanti, anziani, si battono per estendere i limiti di età, che al momento in Italia sono di 60 anni per il trasporto pubblico.
Un'altra dimostrazione è che molti piloti militari, raggiunta una età in cui nella loro amministrazione potrebbero godersi un meritato pre-pensionamento dietro una scrivania ad assolvere compiti burocratico-dirigenziali, scelgono di lasciare per rimettersi in gioco nella carriera civile e continuare a pilotare aerei.
Io continuo a godermi i decolli tanto quanto gli atterraggi, i panorami, il piacere di gestire due bei Fan da 80.000 lb di spinta, qualche breve sosta in terre esotiche, le hostess (anzi in realtà una sola, mia moglie), i passeggeri che salgono incavolati e scendono sorridenti ed applaudenti, la quotidiana lotta contro gli elementi come la nebbia, i temporali, il vento, i controllori ATC (oops... mi è scappata

) insomma tutto ciò che fa del mio lavoro una esperienza gratificante e sempre nuova e diversa.