Ho iniziato ad appassionarmi a tutto ciò che si muove da appena nato: Auto, Treni, Navi, Biciclette, Moto. Insomma tutto ciò che si muove e fa molto ma molto rumore mi sveglia, mi piace, mi tranquillizza. Ha quasi gli effetti di un calmante, ecco perchè difficilmente sarei un buon aliantista.

Agli inizi del liceo ho iniziato ad appassionarmi anche agli aerei. In realtà mi avevano affascinato gli MB339 della PAN già intorno agli 8 anni per il rumore del loro motore...
Dicevo, dai primi anni del liceo ho iniziato ad interessarmene con più metodo, leggendo e studiando anche se tra una versione di greco e l'altra. Ho sempre desiderato, inoltre, studiare ingegneria. Intorno al secondo anno di ingegneria quindi è stato naturale per me iscrivermi presso una scuola di volo e prendere il brevetto. Avevo necessità di distrarre la mia mente, lo sognavo da alcuni anni ma non avevo materialmente i soldi per pagarmelo e così quando sono riuscito a raggranellare i quattrini (anche se in realtà quando mi sono iscritto ne avevo solo 1/3 di quelli necessari..) l'ho fatto. Non mi è costato molta fatica anche se conciliare le lezioni all'università con quelle della scuola di volo non è semplicissimo ma per me era naturale. Il mio primo volo l'ho fatto il 18/08/2000. Il brevetto l'ho conseguito dopo 1 anno e qualche mese. Poi ho iniziato a collaborare, dal 2002, con la ditta di manutenzione che operava sui velivoli della scuola per finire di pagarlo. Inizialmente mi occupavo delle traduzioni della documentazione tecnica. Così mi sono fatto un'idea più approfondita dei velivoli della scuola di volo. In seguito ho iniziato a collaborare anche con ditte di manutenzione esterne che mi chiedevano una mano su alcuni documenti. Quindi ho un pochino esteso le mie conoscenze ad altri velivoli. Dal mese di Ottobre del 2003 sono Responsabile della Manutenzione e della Gestione Tecnica. Spero sia un punto di partenza e non di arrivo. La mia opinione è che comunque il volo offre delle possibilità concrete di migliorare il proprio carattere, le proprie conoscenze, di poter valorizzare se stessi. Si viene inseriti in un contesto professionale anche se in misura nettamente inferiore a quello del mondo commerciale. Tutto questo prescindendo da dove si è studiato, da dove si è ottenuta la licenza. Studiare all'estero richiede ulteriori sacrifici, di adattamento, di denaro, etc etc. E' certamente un ulteriore modo per arricchire se stessi, non tanto in nozioni, quanto nel concetto stesso di human being. Qui backpacker può esserti di aiuto. Viaggiare ti aiuta a crescere in tutti i sensi. Comunque si tratta sempre di valutare pro e contro nell'affrontare gli studi all'estero, di qualsiasi tipo di studi si tratti.
Le motivazioni che ti spingono a volare possono essere diverse e per ciascuna di esse devi trovare la risposta più adatta. Conciliando le tue diverse esigenze. Il consiglio che voglio darti è di iniziare a frequentare una scuola di volo e cercare di capire quello che vuoi ottenere dal volo: un lavoro, una distrazione, un piacere personale, la realizzazione di un sogno, la necessità di crescere culturalmente. O ancor meglio una combinazione di tutto questo. La strada la troverai da solo....
Dove studiare è un problema che viene dopo e ti ripeto, secondo me, non dipende dal tipo di qualificazione professionale tu voglia ottenere, dipende da tue esigenze. Tutti i piloti che conosco, compreso un pilota di ANA (la 2a compagnia aerea giapponese) hanno conseguito almeno la licenza di PPL in Italia, il 95% di loro ha completato la propria formazione professionale in Italia e non mi sembrano dei cattivi piloti, anzi.