Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
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Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
So che hanno a che fare con l'aereo,che sono le 4 forze,
ma non ho capito bene che funzioni hanno,
la portanza è la forza che tiene sollevato l'aereo in volo,(se non sbaglio),
e le altre?Potete spiegarmi?
ma non ho capito bene che funzioni hanno,
la portanza è la forza che tiene sollevato l'aereo in volo,(se non sbaglio),
e le altre?Potete spiegarmi?
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
A sua disposizione Olanda...Provero ora a spiegarle brevemente quelli che sono i principi del volo.
Su un aereo in movimento,agiscono delle forze. Queste forze possono essere sia vantaggiose che svantaggiose ai fini del volo. Infatti sull'aereo agiscono 4 forze principali che sono: Portanza,peso,resistenza e spinta. La portanza è la forza che permette ad un aereo di restare in aria,ovvero è la pressione esercitata dalla forza aerodinamica dell'aria sulle superfici dell'aereo. Le ali creano la portanza. A tutto c'è un limite e il limite della portanza è il peso. Infatti la portanza deve contrastare il peso,ovvero la pressione dell'aria deve esercitare più forza di quella che esercita il peso dell'aereo (comprensivo ovviamente di tutto ciò che c'è dentro)
.La spinta è appunto la spinta del motore che permette all'aereo di avanzare acquistare velocità e quindi portanza. Infine la resistenza è la forza che si oppone all'avanzamento dell'aereo,quindi alla spinta. La spiegazione è lunga anche se è la base del volo...Ho cercato di renderla più facile e completa possibile!Ciao ciao!
Su un aereo in movimento,agiscono delle forze. Queste forze possono essere sia vantaggiose che svantaggiose ai fini del volo. Infatti sull'aereo agiscono 4 forze principali che sono: Portanza,peso,resistenza e spinta. La portanza è la forza che permette ad un aereo di restare in aria,ovvero è la pressione esercitata dalla forza aerodinamica dell'aria sulle superfici dell'aereo. Le ali creano la portanza. A tutto c'è un limite e il limite della portanza è il peso. Infatti la portanza deve contrastare il peso,ovvero la pressione dell'aria deve esercitare più forza di quella che esercita il peso dell'aereo (comprensivo ovviamente di tutto ciò che c'è dentro)

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Lo stallo può avvenire a qualsiasi velocitànelsonwilbury ha scritto:P.P.S.S.: trenta e trentuno, ti ci metto sopra anche che lo STALLO è quello che si verifica quando la velocità dell'aereo è insufficiente a realizzare la portanza necessaria a tenerlo su; naturalmente la velocità è relativa, e dipende da non pochi fattori, per esempio dal vento.
RiRiCiao!
Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
A me non sembra "nozionistico", anzi direi che sia ben spiegatonelsonwilbury ha scritto: il primo è un po' più puramente nozionistico:
http://utenti.quipo.it/volare/4forces.htm
Occhio che il link non e` cliccabile direttamente: se si clicca, manca la parte finale 'ala.htm che bisogna ripristinare a manonelsonwilbury ha scritto: il secondo mi sembra più abbordabile nelle spiegazioni:
http://scienzapertutti.lnf.infn.it/conc ... 0d'ala.htm
La spiegazione data in quest'ultima pagina e` completamente sbagliata (se mi si passa un inglesismo, e` una ca***ta mostruosa

Lo stallo non si verifica quando la velocita` e` troppo bassa, ma quando l'angolo di incidenza e` troppo elevato: si puo` stallare a qualunque velocita` (oppure si spacca l'aereonelsonwilbury ha scritto: P.P.S.S.: trenta e trentuno, ti ci metto sopra anche che lo STALLO è quello che si verifica quando la velocità dell'aereo è insufficiente a realizzare la portanza necessaria a tenerlo su; naturalmente la velocità è relativa, e dipende da non pochi fattori, per esempio dal vento.

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Dovrebbe riferirsi a determinate condizioni e determinati assetti. Una sorta di valore standard.
Scusa Nelson ma Google no eh?

Scusa Nelson ma Google no eh?

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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
http://www.aerialpursuits.com/misc/stalls.htmnelsonwilbury ha scritto: A questo punto mi aggrego alla domanda di Olanda: se conoscete un sito che lo spiega esattamente gradirei l'indirizzo.
Grazie ancora.
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
infatti lo stallo è ed è solo dipendente dall'angolo di attacco ovvero l'angolo tra la corda alare ed il vento relativo (direzione di volo)Ghost ha scritto:Lo stallo può avvenire a qualsiasi velocitànelsonwilbury ha scritto:P.P.S.S.: trenta e trentuno, ti ci metto sopra anche che lo STALLO è quello che si verifica quando la velocità dell'aereo è insufficiente a realizzare la portanza necessaria a tenerlo su; naturalmente la velocità è relativa, e dipende da non pochi fattori, per esempio dal vento.
RiRiCiao!
immaginate di rivchiamare l'aereo molto bruscamente a seguito di una picchiata molto pronunciata, potreste stallare come niente....okkio!!
ciaooo
Manuel Vignoni
- Manuelvi
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Il profilo di coda di un F1 non è altro che un profilo alare montato al contrario in termini molto genierici.nelsonwilbury ha scritto: P.S.: immagina anche che se il profilo dell'ala è biconvesso, capirai perché quello dell'alettone di una formula 1 è, invece, concavo: naturalmente perché la sua funzione è esattamente opposta, cioè garantire la massima DEportanza, per tenere la macchina il più possibile ben attaccata a terra, ed impedirne, appunto, il decollo; che poi è in definitiva la causa di tanti spaventosi incidenti nella storia delle competizioni automobilistiche, non ultimo quello in cui è morto Alboreto.
Riciao
Un profilo può essere concavo, concavo/convesso, biconvesso simmetrico ed asimmetrico etc etc ma produrrà sempre portanza in un senso quindi per creare deportanza basta montarlo al contrario, non è che a seconda del profilo si creino portanze o deportanze.....

ciaoo
Manuel Vignoni
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Concorderai che la velocità è legata in modo direttamente proporzionale all'angolo di incidenza (la traduzione letterale di Angle of attack dall'inglese non corrisponde all'analogo concetto italiano)... quindi contraddice il fatto che lo stallo è solo legato all'angolo di incidenza visto che si può stallare a qualunque velocità... o sbaglio?Manuelvi ha scritto:infatti lo stallo è ed è solo dipendente dall'angolo di attacco ovvero l'angolo tra la corda alare ed il vento relativo (direzione di volo)Ghost ha scritto:Lo stallo può avvenire a qualsiasi velocitànelsonwilbury ha scritto:P.P.S.S.: trenta e trentuno, ti ci metto sopra anche che lo STALLO è quello che si verifica quando la velocità dell'aereo è insufficiente a realizzare la portanza necessaria a tenerlo su; naturalmente la velocità è relativa, e dipende da non pochi fattori, per esempio dal vento.
RiRiCiao!
Idem come sopra! Come mai stalla? Se vado ad una velocità alla quale normalmente non stallo, con un conseguente angolo di incidenza, non dovrei cadere come una peracotta quando richiamo. Invece l'eseprienza insegna (non a quelli che sono a bordo perchè ormai non gli serve più) che si stalla...immaginate di rivchiamare l'aereo molto bruscamente a seguito di una picchiata molto pronunciata, potreste stallare come niente....okkio!!
@OLANDA
Il primo dei link indicati da nelsonwilbury rimanda a un testo su web che secondo il mio modestissimo parere è semplicemente fantastico e molto accessibile. Se conosci l'inglese la sua versione originale la trovi qui:
http://www.av8n.com/how/
- Manuelvi
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
dimifox ha scritto:Concorderai che la velocità è legata in modo direttamente proporzionale all'angolo di incidenza (la traduzione letterale di Angle of attack dall'inglese non corrisponde all'analogo concetto italiano)... quindi contraddice il fatto che lo stallo è solo legato all'angolo di incidenza visto che si può stallare a qualunque velocità... o sbaglio?Manuelvi ha scritto:infatti lo stallo è ed è solo dipendente dall'angolo di attacco ovvero l'angolo tra la corda alare ed il vento relativo (direzione di volo)Ghost ha scritto:Lo stallo può avvenire a qualsiasi velocitànelsonwilbury ha scritto:P.P.S.S.: trenta e trentuno, ti ci metto sopra anche che lo STALLO è quello che si verifica quando la velocità dell'aereo è insufficiente a realizzare la portanza necessaria a tenerlo su; naturalmente la velocità è relativa, e dipende da non pochi fattori, per esempio dal vento.
RiRiCiao!
Idem come sopra! Come mai stalla? Se vado ad una velocità alla quale normalmente non stallo, con un conseguente angolo di incidenza, non dovrei cadere come una peracotta quando richiamo. Invece l'eseprienza insegna (non a quelli che sono a bordo perchè ormai non gli serve più) che si stalla...immaginate di rivchiamare l'aereo molto bruscamente a seguito di una picchiata molto pronunciata, potreste stallare come niente....okkio!!
@OLANDA
Il primo dei link indicati da nelsonwilbury rimanda a un testo su web che secondo il mio modestissimo parere è semplicemente fantastico e molto accessibile. Se conosci l'inglese la sua versione originale la trovi qui:
http://www.av8n.com/how/
mi spiace ma devo dissentire.
Il mio insegnate di principi del volo (un ingeniere aeronautico) mi ha preso a frustate quando anche io ho asserito che lo stallo è in funzione della velocità.
Ciò è assolutamente sbagliato in quanto tu poi avere un aereo che vola a 400kts ma se di colpo lo porti ad un angolo di attacco (l'incidenza è tra la corda e l'asse long dell'aereo) superiore a quello critico le ali non eserciteranno più nessuna portanza.
Il fatto che si usi la velocità è del tutto irrilevante.
Il fatto è che in uno stallo normale tu devi aumentare l'angolo di attacco e di conseguenza la velocità diminuisce ma non è assolutamente un fattore determinante come ho spiegato sopra.
Infatti molti liners ma soprattutto executive e jet militari hanno degli apparecchietti montati (di solito sul muso) chiamati AOA detectors o probes. questi riescono a rilevare l'angolo d'attacco ed a volte sono direttamente collegati con i vari sistemi anti stallo quali stick pusher o stick shaker.
Come vedi la velocità anche qua non centra niente.
ciaooo
Manuel Vignoni
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Aggiungo per completezza una pagina dal mio libro di testo.
Come potete notare non si accenna mai alla velocità nel definire uno stallo.
ciao

Come potete notare non si accenna mai alla velocità nel definire uno stallo.
ciao

Manuel Vignoni
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Ciao.nelsonwilbury ha scritto:Scusate, ragazzi ma:
- gli alettoni delle vetture non sono concavi per esigenze di scena, e se sono d'accordo in linea di principio, devo dissentire circa la loro "genericità" aerodinamica, che non è poi così semplice, altrimenti la Ferrari quindici anni fa non avrebbe lanciato la prima vettura stradale col sottoscocca interamente carenato (la 348); in secondo luogo cercavo di fare ad Olanda un discorso orientativo senza troppo casino, quindi, per favore, passatemelo; casomai ci sentiamo su un topic automobilistico, che è certo più il mio campo di quello aeronautico.
- Considerazione pura e fine a sé stessa circa le sacre scritture: su testi di ingegneria, a voler essere pignoli, la turbina è trattata esclusivamente come espansore, e non come compressore, e se la tratti come tale dinnanzi al "professorone" ti sputa in un occhio; ma se sono venti e passa anni che milioni di turbocompressori soffiano sotto i nostri cofani anche a 160.000 giri/min., non me lo sono sognato; perciò tanto di cappello alla turbina ad espansione, ma se l'uomo l'ha rovesciata e usata in senso inverso non si può negare l'evidenza. Sarebbe come dire che lo zero non è un numero reale.
Perciò invoco pratica elasticità nell'interpretazione dei testi tecnici.
...Anche visto e considerato che con velocità uguale a zero suppongo con un buon margine di approssimazione che non ci sia angolo di incidenza che tenga: si cade e basta.
Siamo sicuri che la velocità non c'entri proprio niente niente? Non riesco a spiegarmi l'inutile rincorsa prima del decollo; né quel parametro di cui ho già chiesto conto: la velocità di stallo; che cos'è?
Grazie
Allora, l'aeronautica ed in particolare l'aerotecnica non si basano su luoghi comuni o interpretazioni (quelle sono le leggi e si parla di un altro lavoro.)
Lo stallo è funzione dell'angolo di attacco tanto quanto la portanza.
Se fosse vero che lo stallo sia in funzione della velocità (e qua cito un mio istruttore) allora sarebbe altrettanto vero che un banco di scuola potrebbe volare xchè affermando che se si ha abbastanza velocità si vola e se non se ne ha abbastanza no allora il trucco sta nella velocità e questo non è vero.
Ho già tentato di spiegare che si può stallare a qualsiasi velocità semplicemente settando un angolo dfi attacco maggiore a quello critico.

Il diagramma illustrato qua sopra si chiama Diagramma Polare e mostra l'andamento della Portanza e della resistenza in funzione dell'angolo di attacco (ed ancora una volta non della velocità)
Per capirci in terminimolto semplici.
per una velocità costante X se io aumento l'angolo di attacco, aumenterà anche la portanza in maniera direttamente proporzionale fino ad limite fisso chiamato angolo di attacco critico oltre il quale la portanza al posto di aumentare diminuisce drasticamente e cade.
La resistenza invece anchessa aumenta in maniera direttamente proporzionale in quanto aumentando l'angolo di attacco aumenta anche la superfice del profilo che impatta l'aria.
Ora, pensatela pure come credete ma vi tocca fidarvi di quello che dicono gli ingenieri, è come se andando in macchina piazziate fuori dal finestrino il braccio con il palmo teso, aumentando l'angolo la mano tenderà a salire fino ad un certo punto però xchè se piazzate il palmo della mano a 90° rispetto alla direzione di movimento la mano non tenderà più a salire ma bensì ad andare indietro sotto l'influenza della resistenza creata all'aria.
spero abbiate capito.
ciaooo
Manuel Vignoni
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Ciao a tutti,
vorrei spezzare una lancia in favore del mio amico Manuel.
Lo stallo non è altro che la separazione del flusso d'aria sull'ala. Si hanno molti tipi di stallo, ma mi limito a commentare quello che state esaminando in questo 3d.
Dato che Manuel ha già fornito spiegazioni tecniche sull'argomento, cercherò di farvi capire la questione in modo pratico.
Prendiamo un'ala e mettiamola nella galleria del vento, accendiamo il nostro bel ventilare che soffia aria a 250 nodi, e cominciamo ad aumentare l'angolo di incidenza dell'ala.
La galleria del vento ci da la fantastica opportunità di mantenera la velocità costante e di giocare con l'angolo di incidenza.
Continuiamo a aumentare l'angolo, ad un certo punto l'ala stalla....(se non ricordo male l'espressine italiana) i filetti fluidi si staccano...
Non ci credete??? bhè ragioniamo per assurdo....
se così non fose l'ala anche con un angolo di incidenza di 90° starebbe ancora generando portanza.
Inoltre la correlazione ad ogni angolo di incidenza corrisponde una velocità è vera, solo che incompleta, dovreste agggiungere a g costanti e a potenza costante.
Per quanto riguarda la corsa di decollo, bisogna fare un discorso un po' diverso...
L'aereo per volare ha bisogno di un tot di N di portanza. La portanza, semplificando, è P=1/2 * densità * S * V^2 * cp.
Assumiamo densità e superficie costanti: la portanza dipende dal quadrato della velocità e dal cp (coefficiente che considera tra le altre cose l'angolo di incidenza)
Capisci da solo che è molto più conveniente oltre che fattibile, è quella di aumentare la velocità. Anche perchè alytrimenti riscieresti gi superare l'angolo critico e quindi stallare.
Spero di essere stato convincente
Ciao
vorrei spezzare una lancia in favore del mio amico Manuel.
Lo stallo non è altro che la separazione del flusso d'aria sull'ala. Si hanno molti tipi di stallo, ma mi limito a commentare quello che state esaminando in questo 3d.
Dato che Manuel ha già fornito spiegazioni tecniche sull'argomento, cercherò di farvi capire la questione in modo pratico.
Prendiamo un'ala e mettiamola nella galleria del vento, accendiamo il nostro bel ventilare che soffia aria a 250 nodi, e cominciamo ad aumentare l'angolo di incidenza dell'ala.
La galleria del vento ci da la fantastica opportunità di mantenera la velocità costante e di giocare con l'angolo di incidenza.
Continuiamo a aumentare l'angolo, ad un certo punto l'ala stalla....(se non ricordo male l'espressine italiana) i filetti fluidi si staccano...
Non ci credete??? bhè ragioniamo per assurdo....
se così non fose l'ala anche con un angolo di incidenza di 90° starebbe ancora generando portanza.
Inoltre la correlazione ad ogni angolo di incidenza corrisponde una velocità è vera, solo che incompleta, dovreste agggiungere a g costanti e a potenza costante.
Per quanto riguarda la corsa di decollo, bisogna fare un discorso un po' diverso...
L'aereo per volare ha bisogno di un tot di N di portanza. La portanza, semplificando, è P=1/2 * densità * S * V^2 * cp.
Assumiamo densità e superficie costanti: la portanza dipende dal quadrato della velocità e dal cp (coefficiente che considera tra le altre cose l'angolo di incidenza)
Capisci da solo che è molto più conveniente oltre che fattibile, è quella di aumentare la velocità. Anche perchè alytrimenti riscieresti gi superare l'angolo critico e quindi stallare.
Spero di essere stato convincente
Ciao
Andrea Covelli
Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Due correzioni rapide (piu` una). L'angolo da cui dipende il coefficiente di portanza, e quindi anche lo stallo, si chiama angolo di incidenza. L'angolo che citi tu (corda-asse longitudinale) si chiama angolo di calettamento. In inglese questi due angoli si chiamano angle of attack and angle of incidence. Ma il fatto che incidence assomigli a incidenza e attack alla parola attacco, non vuol dire che si debbano traslare (:)) cosi`.Manuelvi ha scritto: Ciò è assolutamente sbagliato in quanto tu poi avere un aereo che vola a 400kts ma se di colpo lo porti ad un angolo di attacco (l'incidenza è tra la corda e l'asse long dell'aereo) superiore a quello critico le ali non eserciteranno più nessuna portanza.
La correzione piu` lunga e` che se fai stallare un airfoil, la portanza non va a zero, di portanza ne rimane sempre (e anche parecchia). E se a 400 kts porti l'ala in stallo, probabilmente spacchi qualcosa perche' ritengo che in quelle condizioni sei oltre alla velocita` di manovra.
- Manuelvi
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Si lo so ma il fatto è che ho studiato in Spgna, su testi in inglese e INcidenza/attacco dall'inglese all'Italiano si invertono.N757GF ha scritto:Due correzioni rapide (piu` una). L'angolo da cui dipende il coefficiente di portanza, e quindi anche lo stallo, si chiama angolo di incidenza. L'angolo che citi tu (corda-asse longitudinale) si chiama angolo di calettamento. In inglese questi due angoli si chiamano angle of attack and angle of incidence. Ma il fatto che incidence assomigli a incidenza e attack alla parola attacco, non vuol dire che si debbano traslare (:)) cosi`.Manuelvi ha scritto: Ciò è assolutamente sbagliato in quanto tu poi avere un aereo che vola a 400kts ma se di colpo lo porti ad un angolo di attacco (l'incidenza è tra la corda e l'asse long dell'aereo) superiore a quello critico le ali non eserciteranno più nessuna portanza.
La correzione piu` lunga e` che se fai stallare un airfoil, la portanza non va a zero, di portanza ne rimane sempre (e anche parecchia). E se a 400 kts porti l'ala in stallo, probabilmente spacchi qualcosa perche' ritengo che in quelle condizioni sei oltre alla velocita` di manovra.
Va bene, a 400 kts spacchiamo, a 100kts va bene?
Un'altra cosa, un profilo alare a 90° quantra portanza genera?
ciaooo
Manuel Vignoni
Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Ma insomma,a chi devo dare retta?Uno spiega una cosa,l'altro un' altra,il disegno di Nelson,mi sembrava chiaro,ma alla fine non so a chi devo dare ascolto....Manuelvi ha scritto:dimifox ha scritto:Concorderai che la velocità è legata in modo direttamente proporzionale all'angolo di incidenza (la traduzione letterale di Angle of attack dall'inglese non corrisponde all'analogo concetto italiano)... quindi contraddice il fatto che lo stallo è solo legato all'angolo di incidenza visto che si può stallare a qualunque velocità... o sbaglio?Manuelvi ha scritto:infatti lo stallo è ed è solo dipendente dall'angolo di attacco ovvero l'angolo tra la corda alare ed il vento relativo (direzione di volo)Ghost ha scritto:Lo stallo può avvenire a qualsiasi velocitànelsonwilbury ha scritto:P.P.S.S.: trenta e trentuno, ti ci metto sopra anche che lo STALLO è quello che si verifica quando la velocità dell'aereo è insufficiente a realizzare la portanza necessaria a tenerlo su; naturalmente la velocità è relativa, e dipende da non pochi fattori, per esempio dal vento.
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Idem come sopra! Come mai stalla? Se vado ad una velocità alla quale normalmente non stallo, con un conseguente angolo di incidenza, non dovrei cadere come una peracotta quando richiamo. Invece l'eseprienza insegna (non a quelli che sono a bordo perchè ormai non gli serve più) che si stalla...immaginate di rivchiamare l'aereo molto bruscamente a seguito di una picchiata molto pronunciata, potreste stallare come niente....okkio!!
@OLANDA
Il primo dei link indicati da nelsonwilbury rimanda a un testo su web che secondo il mio modestissimo parere è semplicemente fantastico e molto accessibile. Se conosci l'inglese la sua versione originale la trovi qui:
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mi spiace ma devo dissentire.
Il mio insegnate di principi del volo (un ingeniere aeronautico) mi ha preso a frustate quando anche io ho asserito che lo stallo è in funzione della velocità.
Ciò è assolutamente sbagliato in quanto tu poi avere un aereo che vola a 400kts ma se di colpo lo porti ad un angolo di attacco (l'incidenza è tra la corda e l'asse long dell'aereo) superiore a quello critico le ali non eserciteranno più nessuna portanza.
Il fatto che si usi la velocità è del tutto irrilevante.
Il fatto è che in uno stallo normale tu devi aumentare l'angolo di attacco e di conseguenza la velocità diminuisce ma non è assolutamente un fattore determinante come ho spiegato sopra.
Infatti molti liners ma soprattutto executive e jet militari hanno degli apparecchietti montati (di solito sul muso) chiamati AOA detectors o probes. questi riescono a rilevare l'angolo d'attacco ed a volte sono direttamente collegati con i vari sistemi anti stallo quali stick pusher o stick shaker.
Come vedi la velocità anche qua non centra niente.
ciaooo

- Manuelvi
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Ascolta me che sono più belloOlanda ha scritto:Ma insomma,a chi devo dare retta?Uno spiega una cosa,l'altro un' altra,il disegno di Nelson,mi sembrava chiaro,ma alla fine non so a chi devo dare ascolto....Manuelvi ha scritto:dimifox ha scritto:Concorderai che la velocità è legata in modo direttamente proporzionale all'angolo di incidenza (la traduzione letterale di Angle of attack dall'inglese non corrisponde all'analogo concetto italiano)... quindi contraddice il fatto che lo stallo è solo legato all'angolo di incidenza visto che si può stallare a qualunque velocità... o sbaglio?Manuelvi ha scritto:infatti lo stallo è ed è solo dipendente dall'angolo di attacco ovvero l'angolo tra la corda alare ed il vento relativo (direzione di volo)Ghost ha scritto: Lo stallo può avvenire a qualsiasi velocità
Idem come sopra! Come mai stalla? Se vado ad una velocità alla quale normalmente non stallo, con un conseguente angolo di incidenza, non dovrei cadere come una peracotta quando richiamo. Invece l'eseprienza insegna (non a quelli che sono a bordo perchè ormai non gli serve più) che si stalla...immaginate di rivchiamare l'aereo molto bruscamente a seguito di una picchiata molto pronunciata, potreste stallare come niente....okkio!!
@OLANDA
Il primo dei link indicati da nelsonwilbury rimanda a un testo su web che secondo il mio modestissimo parere è semplicemente fantastico e molto accessibile. Se conosci l'inglese la sua versione originale la trovi qui:
http://www.av8n.com/how/
mi spiace ma devo dissentire.
Il mio insegnate di principi del volo (un ingeniere aeronautico) mi ha preso a frustate quando anche io ho asserito che lo stallo è in funzione della velocità.
Ciò è assolutamente sbagliato in quanto tu poi avere un aereo che vola a 400kts ma se di colpo lo porti ad un angolo di attacco (l'incidenza è tra la corda e l'asse long dell'aereo) superiore a quello critico le ali non eserciteranno più nessuna portanza.
Il fatto che si usi la velocità è del tutto irrilevante.
Il fatto è che in uno stallo normale tu devi aumentare l'angolo di attacco e di conseguenza la velocità diminuisce ma non è assolutamente un fattore determinante come ho spiegato sopra.
Infatti molti liners ma soprattutto executive e jet militari hanno degli apparecchietti montati (di solito sul muso) chiamati AOA detectors o probes. questi riescono a rilevare l'angolo d'attacco ed a volte sono direttamente collegati con i vari sistemi anti stallo quali stick pusher o stick shaker.
Come vedi la velocità anche qua non centra niente.
ciaooo


A parte gli scherzi non so che dirvi ragazzi, io ho appena passato gli esami dell'atpl e non credo che quello che mi hanno insegnato non corrispondi a realtà.
il problema credo risieda nel fatto che la maggior parte delle persone pensa che lo stallo possa avvenire solo in volo rettilineo orizzontale, tagliando la potenza ed aumentando l'angolo di incidenza per mantenere la quota.
Questo non è vero, lo stallo può avvenire durante una salita (per assurdo), discesa o virata che sia e se è vero che nel volo rett uniforme si può associare la velocità allo stallo (solo xchè ad una det velocità corrisponderà sempre un determinato angolo di incidenza non per altri motivi) in altre fasi del volo no.
Quindi per concludere la velocità non è un parametro identificativo dello stallo perchè non lo identifica in tutte le condizioni del volo ma solo in una (il volo rett unif a 1g)
In questo caso ed in tutti gli altri è e sarà sempre l'angolo di incidenza a determinare lo stallo oppure no.
Altrimenti come ho detto prima anche un tavolo da ping pong potrebbe volare ma non è così (almeno per ora).
ciao
Manuel Vignoni
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
CIao nelsonwilbury,
non credo nessuno stia dicendo che tu sia scemo, magari hai solo un po' le idee confuse.
Provo a rispondere a tutte le tue domande punto per punto.
1) la velocità di stallo è una velocità calcolata in funzione dell'angolo di incidenza critico ad un determinato numero di g. Per esempio un seneca I in volo rettilineo stalla a 76 mph con 20° di bank a 78 con 40° a 87 con 50 a 95 e con 60° a 108 mph, però stallerà sempre allo stesso valore di angolo di incidenza (sul manuale non è riportatoil valore, scusami)
2) se togli motore in quota e non fai altro, ti puoi aspettare che l'aereo cominci a scendere
3) un aereo può cadere per 1 milione di motivi, tra cui lo stallo
4) il motore in un aereo serve a creare una forza propulsiva. Questa forza viene utilizzata per contrastare la resistenza e in caso di una salita una parte del peso. Ovviamente contrastando la resistenza, crea un accelerazione e quindi una velocità.
5)La corrispondenza non è affatto biunivoca (immagino ti riferisca a angolo-velocità). Possiamo però dire che diventa biunivoca in certe condizioni (g e potenza costanti)
6)lo stallo può avveire a qualunque velocità (leggi sopra) e comunque esistono molti tipi di stallo, uno di questi chiamato shock wave stall avviene a altissime velocità (volo trans sonico)
7)La velocità è indispensabile, ma da sola non basta. per la portanza ti serve avere un valore di Cp (coefficiente di portanza) (cfr la formula che ho scritto prima), ch edipende tra le atre cose anche dall'angolo di incidenza
8)Assolutamente si, se superi l'angolo critico il valore di Cp cade vertiginosamente a valori prossimi allo zero
9)Come detto un aereo per volare ha bisogno di portanza. Per creare la portanza sufficiente hai 2 possibilità (considerando densità e superficie alare costanti): o aumenti la velocità (che per altro essendo al quadrato ha un'importanza significativa per la creazione della portanza) o aumenti il Cp (consideriamo tutti i fatto ri che lo compongono costanti, quindi diciamo angolo di incidenza). Se aumenti troppo l'angolo la coda tocca la pista e anche ammesso per assurdo che tu possa far sprofondare la coda sotto l'asfalto supereresti l'angolo critico stallando. Quindi l'unica soluzione che hai è aumentare la velocità ad un valore tale che con un angolo di incidenza fattibbile si riesca a creare la portanza tale per farti volare.
SPero di essere stato chiaro
Ciao
non credo nessuno stia dicendo che tu sia scemo, magari hai solo un po' le idee confuse.
Provo a rispondere a tutte le tue domande punto per punto.
1) la velocità di stallo è una velocità calcolata in funzione dell'angolo di incidenza critico ad un determinato numero di g. Per esempio un seneca I in volo rettilineo stalla a 76 mph con 20° di bank a 78 con 40° a 87 con 50 a 95 e con 60° a 108 mph, però stallerà sempre allo stesso valore di angolo di incidenza (sul manuale non è riportatoil valore, scusami)
2) se togli motore in quota e non fai altro, ti puoi aspettare che l'aereo cominci a scendere
3) un aereo può cadere per 1 milione di motivi, tra cui lo stallo
4) il motore in un aereo serve a creare una forza propulsiva. Questa forza viene utilizzata per contrastare la resistenza e in caso di una salita una parte del peso. Ovviamente contrastando la resistenza, crea un accelerazione e quindi una velocità.
5)La corrispondenza non è affatto biunivoca (immagino ti riferisca a angolo-velocità). Possiamo però dire che diventa biunivoca in certe condizioni (g e potenza costanti)
6)lo stallo può avveire a qualunque velocità (leggi sopra) e comunque esistono molti tipi di stallo, uno di questi chiamato shock wave stall avviene a altissime velocità (volo trans sonico)
7)La velocità è indispensabile, ma da sola non basta. per la portanza ti serve avere un valore di Cp (coefficiente di portanza) (cfr la formula che ho scritto prima), ch edipende tra le atre cose anche dall'angolo di incidenza
8)Assolutamente si, se superi l'angolo critico il valore di Cp cade vertiginosamente a valori prossimi allo zero
9)Come detto un aereo per volare ha bisogno di portanza. Per creare la portanza sufficiente hai 2 possibilità (considerando densità e superficie alare costanti): o aumenti la velocità (che per altro essendo al quadrato ha un'importanza significativa per la creazione della portanza) o aumenti il Cp (consideriamo tutti i fatto ri che lo compongono costanti, quindi diciamo angolo di incidenza). Se aumenti troppo l'angolo la coda tocca la pista e anche ammesso per assurdo che tu possa far sprofondare la coda sotto l'asfalto supereresti l'angolo critico stallando. Quindi l'unica soluzione che hai è aumentare la velocità ad un valore tale che con un angolo di incidenza fattibbile si riesca a creare la portanza tale per farti volare.
SPero di essere stato chiaro
Ciao
Andrea Covelli
Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
L'assonanza delle parole gioca brutti scherziManuelvi ha scritto:
Si lo so ma il fatto è che ho studiato in Spgna, su testi in inglese e INcidenza/attacco dall'inglese all'Italiano si invertono.
Va bene, a 400 kts spacchiamo, a 100kts va bene?
Un'altra cosa, un profilo alare a 90° quantra portanza genera?

A 100kts per molti aerei sei sotto la Va, quindi se tiri di brutto stalli. Sotto la Va lo stallo ti protegge dalle rotture, sopra la Va la rottura ti protegge dallo stallo

A 90° il coefficiente di portanza di un airfoil e` quasi zero. il valore esatto dipende dal profilo, anche se dubito che sia misurato di frequente.
Ciao
- Beorn
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Provo a dare il mio contributo da uomo della strada:
http://www.vivoscuola.it/us/vtlfnc1915/Laportanza.htm
Se invece (l'esempio della mano messa fuori dal finestrino calza perfettamente) ad una velocità che normalmente è sufficiente a generare una portanza adeguata l'angolo fra il flusso dell'aria e l'ala aumenta a tal punto che fa staccare il flusso d'aria dalla superficie dorsale dell'ala, che rimane "in ombra" (la mano perpendicolare al moto dell'aria) ecco che la portanza crolla e si ha lo stallo anche ad alta velocità.
Cito dall'url che ho riportato sopra:
La portanza:
La portanza è la forza che spinge un oggetto verso l'alto, in conseguenza dello sbilanciamento del movimento dell'aria dietro di esso. In un aereo, questo sbilanciamento deriva dalla diversa curva- tura delle superfici superiore e inferiore delle ali, dette anche dorso e ventre delle ali (la superficie superiore ha una curvatura maggiore rispetto alla superficie inferiore), e il movimento del- l'aria non è altro che la conseguenza della spinta esercitata dal motore. Quando l'aria in movimento viene a contatto con il borde dell'ala che avanza, l'aria si separa. Una parte del flusso passa sopra l'ala, e il resto sotto. Data la forma dell'ala di un aereo, la corrente dell'aria al di sopra di essa deve effettuare un percorso più lungo di quello dell'aria che scorre sotto l'ala. Se entrambe le correnti d'aria debbano arrivare all'orlo retrostante nello stesso mo- mento, ne consegue che la corrente d'aria sopra l'ala deve avere una velocità più elevata.
In aerodinamica esiste un rapporto semplice, ma ben preciso, fra la velocità di un gas e la sua pressione: più veloce si muove un gas, più bassa è la sua pressione e viceversa. Questo principio si chiama teorema di Bernoulli, in onore dello scienziato svizzero del Settecento che per primo compì degli esperimenti in materia. Così, se la corrente d'aria sopra l'ala si muove più in fretta della corrente sotto l'ala, la pressione dell'aria sopra l'ala sarà più bassa d: quella al di sotto. Questa differenza fa sì che l'aria sottostante eserciti una spinta verso l'alto e «porti» in su l'ala. Via via che aumenta la velocità dell'aereo, la differenza di pressione cresce e produce maggiore portanza. L’angolazione dell'ala, chiamata angolo d'attacco o angolo d'incidenza (ADI) dell'aereo, può avere un effetti determinante sulla portanza.
Inizialmente la portanza cresce in maniera proporzionale al l'ADI, ma solo fino a un certo punto. Al di là di questo punto, l'ADI è troppo grande e il flusso dell'aria sopra l'ala si interrompe. Senza il flusso dell'aria, non c'è differenza di pressione e l'ala noi produce più portanza. Quando si verifica questa situazione, si dice che l'ala (e l'aereo) è entrata in stallo. Intendiamoci, un ADI troppo alto non è la sola cosa che può mettere in stallo un aereo. Se la velocità di un aereo si riduce troppo, l'aria sulle ali non s muove più con la necessaria velocità, e ancora una volta l'aereo entra in stallo: e qualunque pilota vi dirà che gli stalli sono davvero nocivi alla salute.
Spero di non aver detto troppe cavolate. Ciao!
L'aereo perde velocità e rallenta. Se per assurdo rimanesse livellato mentre rallenta, senza scendere in picchiata e qundi riaumentando la propria velocità rispetto all'aria, la portanza diminuirebbe fino a non contrastare più la forza di gravità, allora l'aereo verrebbe giù come un incudine.nelsonwilbury ha scritto:
non mi avete spiegato cosa succede se tolgo motore in quota;
Serve a far si che la velocità dell'aria sull'ala produca sufficiente portanza per tenerlo in volo, oltre che a traslare l'aeromobile dal punto A al punto B; cioè a spostare abbastanza velocemente l'aereo rispetto all'aria in modo che questa lo sostenga contro la forza di gravità generando una differenza di pressione fra il "sopra" dell'ala e il "sotto".A cosa serve il motore in un aereo, se non a mantenere una certa velocità che contribuisce a tenerlo in quota,
Possiamo dire che lo stallo è un fenomeno che può capitare o venire indotto anche al di sopra di una velocità minima?
Da quello che ho capito, sì: Se la velocità dell'aria sull'ala (velocità dell'aereo) non è più sufficiente a produrre una portanza che tenga l'aereo in volo (velocità di stallo) l'aereo cade, tant'è vero che lo scopo degli ipersostentatori non è quello di far percorrere "più strada" al flusso d'aria che passa sulla parte superiore dell'ala (perdonatemi la terminologia) rispetto a quello della parte inferiore in modo da incrementare la portanza a velocità che normalmente farebbero stallare l'ala??Possiamo dire che un angolo di incidenza errato può vanificare la portanza provocando uno stallo?
http://www.vivoscuola.it/us/vtlfnc1915/Laportanza.htm
Se invece (l'esempio della mano messa fuori dal finestrino calza perfettamente) ad una velocità che normalmente è sufficiente a generare una portanza adeguata l'angolo fra il flusso dell'aria e l'ala aumenta a tal punto che fa staccare il flusso d'aria dalla superficie dorsale dell'ala, che rimane "in ombra" (la mano perpendicolare al moto dell'aria) ecco che la portanza crolla e si ha lo stallo anche ad alta velocità.
Appunto per far accelerare un corpo del peso di molte tonnellate (occorre molto tempo e quindi molto spazio) ad una velocità, rispetto all'aria, sufficiente a far sì che l'ala generi portanza per sostenere l'aereo in volo.Non so, altrimenti forse sono scemo io, ma allora qualcuno mi deve spiegare a cosa serve una pista di chilometri per i decolli
Cito dall'url che ho riportato sopra:
La portanza:
La portanza è la forza che spinge un oggetto verso l'alto, in conseguenza dello sbilanciamento del movimento dell'aria dietro di esso. In un aereo, questo sbilanciamento deriva dalla diversa curva- tura delle superfici superiore e inferiore delle ali, dette anche dorso e ventre delle ali (la superficie superiore ha una curvatura maggiore rispetto alla superficie inferiore), e il movimento del- l'aria non è altro che la conseguenza della spinta esercitata dal motore. Quando l'aria in movimento viene a contatto con il borde dell'ala che avanza, l'aria si separa. Una parte del flusso passa sopra l'ala, e il resto sotto. Data la forma dell'ala di un aereo, la corrente dell'aria al di sopra di essa deve effettuare un percorso più lungo di quello dell'aria che scorre sotto l'ala. Se entrambe le correnti d'aria debbano arrivare all'orlo retrostante nello stesso mo- mento, ne consegue che la corrente d'aria sopra l'ala deve avere una velocità più elevata.
In aerodinamica esiste un rapporto semplice, ma ben preciso, fra la velocità di un gas e la sua pressione: più veloce si muove un gas, più bassa è la sua pressione e viceversa. Questo principio si chiama teorema di Bernoulli, in onore dello scienziato svizzero del Settecento che per primo compì degli esperimenti in materia. Così, se la corrente d'aria sopra l'ala si muove più in fretta della corrente sotto l'ala, la pressione dell'aria sopra l'ala sarà più bassa d: quella al di sotto. Questa differenza fa sì che l'aria sottostante eserciti una spinta verso l'alto e «porti» in su l'ala. Via via che aumenta la velocità dell'aereo, la differenza di pressione cresce e produce maggiore portanza. L’angolazione dell'ala, chiamata angolo d'attacco o angolo d'incidenza (ADI) dell'aereo, può avere un effetti determinante sulla portanza.
Inizialmente la portanza cresce in maniera proporzionale al l'ADI, ma solo fino a un certo punto. Al di là di questo punto, l'ADI è troppo grande e il flusso dell'aria sopra l'ala si interrompe. Senza il flusso dell'aria, non c'è differenza di pressione e l'ala noi produce più portanza. Quando si verifica questa situazione, si dice che l'ala (e l'aereo) è entrata in stallo. Intendiamoci, un ADI troppo alto non è la sola cosa che può mettere in stallo un aereo. Se la velocità di un aereo si riduce troppo, l'aria sulle ali non s muove più con la necessaria velocità, e ancora una volta l'aereo entra in stallo: e qualunque pilota vi dirà che gli stalli sono davvero nocivi alla salute.
Spero di non aver detto troppe cavolate. Ciao!
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Verso l'alto rispetto a che cosa?Beorn ha scritto:La portanza è la forza che spinge un oggetto verso l'alto
Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Qualche errorino puo` comparire anche nei corsi atplManuelvi ha scritto: A parte gli scherzi non so che dirvi ragazzi, io ho appena passato gli esami dell'atpl e non credo che quello che mi hanno insegnato non corrispondi a realtà.

Dipende anche dalla massa dell'aereo e dal suo centraggio.Manuelvi ha scritto: nel volo rett uniforme si può associare la velocità allo stallo (solo xchè ad una det velocità corrisponderà sempre un determinato angolo di incidenza non per altri motivi) in altre fasi del volo no.
e per una data massa e centraggioManuelvi ha scritto:
Quindi per concludere la velocità non è un parametro identificativo dello stallo perchè non lo identifica in tutte le condizioni del volo ma solo in una (il volo rett unif a 1g)
Vero per quanto riguarda l'angolo di incidenza. Un tavolo da ping pong puo` benissimo volare: un airfoil piano ha le sue caratteristiche aerodinamiche che comprendono portanza, resistenza e momento. Il primo che aveva provato a studiare il fenomento della portanza era stato newton, che aveva usato la superficie piana. Aveva usato delle ipotesi sbagliate, per cui il suo risultato era errato di un fattore 2.Manuelvi ha scritto: In questo caso ed in tutti gli altri è e sarà sempre l'angolo di incidenza a determinare lo stallo oppure no.
Altrimenti come ho detto prima anche un tavolo da ping pong potrebbe volare ma non è così (almeno per ora).
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Non l'ho scritto io, immagino intendesse "in volo"... in aria...Ghost ha scritto:Verso l'alto rispetto a che cosa?Beorn ha scritto:La portanza è la forza che spinge un oggetto verso l'alto


Magari intendeva "un vettore di verso contrario alla forza peso..."
http://it.wikipedia.org/wiki/Deportanza
http://it.wikipedia.org/wiki/Angolo_d'attacco
Ultima modifica di Beorn il 7 marzo 2006, 23:45, modificato 2 volte in totale.
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Ciao Beorn,Beorn ha scritto:Provo a dare il mio contributo da uomo della strada:
L'aereo perde velocità e rallenta. Se per assurdo rimanesse livellato mentre rallenta, senza scendere in picchiata e qundi riaumentando la propria velocità rispetto all'aria, la portanza diminuirebbe fino a non contrastare più la forza di gravità, allora l'aereo verrebbe giù come un incudine.nelsonwilbury ha scritto:
non mi avete spiegato cosa succede se tolgo motore in quota;
Serve a far si che la velocità dell'aria sull'ala produca sufficiente portanza per tenerlo in volo, oltre che a traslare l'aeromobile dal punto A al punto B; cioè a spostare abbastanza velocemente l'aereo rispetto all'aria in modo che questa lo sostenga contro la forza di gravità generando una differenza di pressione fra il "sopra" dell'ala e il "sotto".A cosa serve il motore in un aereo, se non a mantenere una certa velocità che contribuisce a tenerlo in quota,
Possiamo dire che lo stallo è un fenomeno che può capitare o venire indotto anche al di sopra di una velocità minima?Da quello che ho capito, sì: Se la velocità dell'aria sull'ala (velocità dell'aereo) non è più sufficiente a produrre una portanza che tenga l'aereo in volo (velocità di stallo) l'aereo cade, tant'è vero che lo scopo degli ipersostentatori non è quello di far percorrere "più strada" al flusso d'aria che passa sulla parte superiore dell'ala (perdonatemi la terminologia) rispetto a quello della parte inferiore in modo da incrementare la portanza a velocità che normalmente farebbero stallare l'ala??Possiamo dire che un angolo di incidenza errato può vanificare la portanza provocando uno stallo?
http://www.vivoscuola.it/us/vtlfnc1915/Laportanza.htm
Se invece (l'esempio della mano messa fuori dal finestrino calza perfettamente) ad una velocità che normalmente è sufficiente a generare una portanza adeguata l'angolo fra il flusso dell'aria e l'ala aumenta a tal punto che fa staccare il flusso d'aria dalla superficie dorsale dell'ala, che rimane "in ombra" (la mano perpendicolare al moto dell'aria) ecco che la portanza crolla e si ha lo stallo anche ad alta velocità.
Appunto per far accelerare un corpo del peso di molte tonnellate (occorre molto tempo e quindi molto spazio) ad una velocità, rispetto all'aria, sufficiente a far sì che l'ala generi portanza per sostenere l'aereo in volo.Non so, altrimenti forse sono scemo io, ma allora qualcuno mi deve spiegare a cosa serve una pista di chilometri per i decolli
Cito dall'url che ho riportato sopra:
La portanza:
La portanza è la forza che spinge un oggetto verso l'alto, in conseguenza dello sbilanciamento del movimento dell'aria dietro di esso. In un aereo, questo sbilanciamento deriva dalla diversa curva- tura delle superfici superiore e inferiore delle ali, dette anche dorso e ventre delle ali (la superficie superiore ha una curvatura maggiore rispetto alla superficie inferiore), e il movimento del- l'aria non è altro che la conseguenza della spinta esercitata dal motore. Quando l'aria in movimento viene a contatto con il borde dell'ala che avanza, l'aria si separa. Una parte del flusso passa sopra l'ala, e il resto sotto. Data la forma dell'ala di un aereo, la corrente dell'aria al di sopra di essa deve effettuare un percorso più lungo di quello dell'aria che scorre sotto l'ala. Se entrambe le correnti d'aria debbano arrivare all'orlo retrostante nello stesso mo- mento, ne consegue che la corrente d'aria sopra l'ala deve avere una velocità più elevata.
In aerodinamica esiste un rapporto semplice, ma ben preciso, fra la velocità di un gas e la sua pressione: più veloce si muove un gas, più bassa è la sua pressione e viceversa. Questo principio si chiama teorema di Bernoulli, in onore dello scienziato svizzero del Settecento che per primo compì degli esperimenti in materia. Così, se la corrente d'aria sopra l'ala si muove più in fretta della corrente sotto l'ala, la pressione dell'aria sopra l'ala sarà più bassa d: quella al di sotto. Questa differenza fa sì che l'aria sottostante eserciti una spinta verso l'alto e «porti» in su l'ala. Via via che aumenta la velocità dell'aereo, la differenza di pressione cresce e produce maggiore portanza. L’angolazione dell'ala, chiamata angolo d'attacco o angolo d'incidenza (ADI) dell'aereo, può avere un effetti determinante sulla portanza.
Inizialmente la portanza cresce in maniera proporzionale al l'ADI, ma solo fino a un certo punto. Al di là di questo punto, l'ADI è troppo grande e il flusso dell'aria sopra l'ala si interrompe. Senza il flusso dell'aria, non c'è differenza di pressione e l'ala noi produce più portanza. Quando si verifica questa situazione, si dice che l'ala (e l'aereo) è entrata in stallo. Intendiamoci, un ADI troppo alto non è la sola cosa che può mettere in stallo un aereo. Se la velocità di un aereo si riduce troppo, l'aria sulle ali non s muove più con la necessaria velocità, e ancora una volta l'aereo entra in stallo: e qualunque pilota vi dirà che gli stalli sono davvero nocivi alla salute.
Spero di non aver detto troppe cavolate. Ciao!
non hai detto cavolate, solo che parti da definizioni poco valide.
Oltre che alla grossolana definizione di portanza, ma che è ancora accettabile, la definizione di stallo è errata.
COme ho detto qualche post fa lo stallo non è altro che la separazione dei filetti fluidi sull'ala. Mi spiego. L'aria su un profilo, in condizioni normali, segue un percorso laminare, ogni molecola segue la precedente, e tutte seguono il profilo dell'ala.
Nello stallo questo non avviene, l'aria si "stacca" dall'ala in un moto turbolento seguendo direzoni praticamente casuali.
Questo avvine quando l'angolo di incideza è troppo alto.
la velocità non c'entra.
teoricamente anche a 2 nodi un profilo con angolo di incidenza sotto quello critico non stalla, solo che magari con quella portanza alti un foglio di carta....

Ciao
Andrea Covelli
Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Questo che hai citato e` stato scritto da qualcuno che non ha la minima idea di che cosa sia l'aerodinamicaBeorn ha scritto: La portanza:
Se entrambe le correnti d'aria debbano arrivare all'orlo retrostante nello stesso momento, ne consegue che la corrente d'aria sopra l'ala deve avere una velocità più elevata.


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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Ma va? Anche la mia profe di fisica l'ha spiegata così.. Cos'è in realtà che genera la portanza? Dai che domani vado a dirle che ha detto una fesseriaN757GF ha scritto:Questo che hai citato e` stato scritto da qualcuno che non ha la minima idea di che cosa sia l'aerodinamicaBeorn ha scritto: La portanza:
Se entrambe le correnti d'aria debbano arrivare all'orlo retrostante nello stesso momento, ne consegue che la corrente d'aria sopra l'ala deve avere una velocità più elevata.
. Purtroppo questa spiegazione la si trova abbastanza spesso, ma ha un piccolo difetto: e` una fesseria colossale

Luca

EDIT: rettifico, so che è l'aria a generarla, ma in che modo esattamente?

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
In realtà questo concetto mi era chiaro, ho postato la prima cosa che ho trovato su Google, che spesso è la più consultata ma non è detto che sia quella più valida...Flyer ha scritto:
Ciao Beorn,
non hai detto cavolate, solo che parti da definizioni poco valide.
Oltre che alla grossolana definizione di portanza, ma che è ancora accettabile, la definizione di stallo è errata.
Come ho detto qualche post fa lo stallo non è altro che la separazione dei filetti fluidi sull'ala. Mi spiego. L'aria su un profilo, in condizioni normali, segue un percorso laminare, ogni molecola segue la precedente, e tutte seguono il profilo dell'ala.
Nello stallo questo non avviene, l'aria si "stacca" dall'ala in un moto turbolento seguendo direzoni praticamente casuali.
Questo avviene quando l'angolo di incidenza è troppo alto.
la velocità non c'entra.
teoricamente anche a 2 nodi un profilo con angolo di incidenza sotto quello critico non stalla, solo che magari con quella portanza alti un foglio di carta....
Ciao
Grazie per la precisazione! Mi è stata molto utile! Ciao
Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
La caduta a valori vertiginosamente prossimi allo zero non mi piace. La portanza scende, ma non di botto.Flyer ha scritto: 8)Assolutamente si, se superi l'angolo critico il valore di Cp cade vertiginosamente a valori prossimi allo zero
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Se è così intendeva male visto che ad esempio in salita a candela o in virata a 90° di inclinazione la portanza non è per niente contraria al peso.... ma è orientata in tutt'altra direzione....Beorn ha scritto:Magari intendeva "un vettore di verso contrario alla forza peso..."
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
http://it.wikipedia.org/wiki/Deportanza??dega90 ha scritto:Ma va? Anche la mia profe di fisica l'ha spiegata così.. Cos'è in realtà che genera la portanza? Dai che domani vado a dirle che ha detto una fesseriaN757GF ha scritto:Questo che hai citato e` stato scritto da qualcuno che non ha la minima idea di che cosa sia l'aerodinamicaBeorn ha scritto: La portanza:
Se entrambe le correnti d'aria debbano arrivare all'orlo retrostante nello stesso momento, ne consegue che la corrente d'aria sopra l'ala deve avere una velocità più elevata.
. Purtroppo questa spiegazione la si trova abbastanza spesso, ma ha un piccolo difetto: e` una fesseria colossale
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EDIT: rettifico, so che è l'aria a generarla, ma in che modo esattamente?
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
La portanza è generata da una differenza di pressione. La differenza di pressione viene generata da una differenza di velocità (Torema Bernulli).dega90 ha scritto:Ma va? Anche la mia profe di fisica l'ha spiegata così.. Cos'è in realtà che genera la portanza? Dai che domani vado a dirle che ha detto una fesseriaN757GF ha scritto:Questo che hai citato e` stato scritto da qualcuno che non ha la minima idea di che cosa sia l'aerodinamicaBeorn ha scritto: La portanza:
Se entrambe le correnti d'aria debbano arrivare all'orlo retrostante nello stesso momento, ne consegue che la corrente d'aria sopra l'ala deve avere una velocità più elevata.
. Purtroppo questa spiegazione la si trova abbastanza spesso, ma ha un piccolo difetto: e` una fesseria colossale
Luca
Se la sezione di un flusso d'aria cambia, la sua velocità deve cambiare.
Per il principio della consermazione della massa, m.= r * V * A=costante, dove m. = mass flow rate (quantità di fluidoche scorre) r= densità del fluido V= velocità del fluido A= superficie della sezione in cui il fluido scorre. Cosiderando r costante, si evince che diminuendo la sezione aumenta la velocità e viceversa.
Un profilo alare non fa altro che questo: modifica la superficie della sezione in cuoi l'aria scorre...
ciao
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Andrea Covelli
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
In questo caso, la si può immaginare come un "filo" che tira l'aereo nella direzione del suo asse verticale e nel verso "della testa del pilota", (non trovo altra definizione... scusa...)??Ghost ha scritto:Se è così intendeva male visto che ad esempio in salita a candela o in virata a 90° di inclinazione la portanza non è per niente contraria al peso.... ma è orientata in tutt'altra direzione....Beorn ha scritto:Magari intendeva "un vettore di verso contrario alla forza peso..."
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
La portanza è la componete della forza aereodinamica totale perpendicolare alla corda dell'ala;)Beorn ha scritto:In questo caso, la si può immaginare come un "filo" che tira l'aereo nella direzione del suo asse verticale e nel verso "della testa del pilota", (non trovo altra definizione... scusa...)??Ghost ha scritto:Se è così intendeva male visto che ad esempio in salita a candela o in virata a 90° di inclinazione la portanza non è per niente contraria al peso.... ma è orientata in tutt'altra direzione....Beorn ha scritto:Magari intendeva "un vettore di verso contrario alla forza peso..."
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
Ok facciamo una palla da bowling?N757GF ha scritto:Manuelvi ha scritto:
Vero per quanto riguarda l'angolo di incidenza. Un tavolo da ping pong puo` benissimo volare: un airfoil piano ha le sue caratteristiche aerodinamiche che comprendono portanza, resistenza e momento. Il primo che aveva provato a studiare il fenomento della portanza era stato newton, che aveva usato la superficie piana. Aveva usato delle ipotesi sbagliate, per cui il suo risultato era errato di un fattore 2.


dai scherzo..
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..
e si sta in volo solo ed esclusivamente grazie al signor motore altrimenti.....crash:)Ghost ha scritto:Se è così intendeva male visto che ad esempio in salita a candela o in virata a 90° di inclinazione la portanza non è per niente contraria al peso.... ma è orientata in tutt'altra direzione....Beorn ha scritto:Magari intendeva "un vettore di verso contrario alla forza peso..."
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