Ah, queste licenze...
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Ah, queste licenze...
Buonasera, prima di iniziare premetto che ho già provato a cercare ma non ho trovato molto.
Le mie non sono le solite domande sui costi dell'ATPL e sulla convenienza di farlo all'estero o in Italia.
Mi chiedevo le seguenti cose:
_Spesso si sente parlare di CPL, che serve ad iniziare a fare i primi lavoretti pagati, che per accedervi serve una licenza PPL, una visita medica di prima classe, le classiche 150h tot 100 PIC, ecc...
Durante questo corso si devono conseguire PER FORZA le abilitazioni MEP, IR, COMPLEX? voglio dire, se io volessi per assurdo avere un CPL per sfruttarlo solamente in VFR, dovrei conseguire per forza le costose abilitazioni sopraelencate? Un semplice istruttore PPL, ad esempio, dovrà conseguire la CPL. Ma, se non dovrà insegnare oltre ai 152, gli occorranno lo stesso?
_I collaudatori di produzione civili dove conseguono la licenza per poter operare? Che costi ha la suddetta e di quali requisiti necessita? Ne vale veramente la pena o i militari la fanno da padrone in questo ambito, anche sugli "aeroplanetti da turismo"?
Vi ringrazio in anticipo
Le mie non sono le solite domande sui costi dell'ATPL e sulla convenienza di farlo all'estero o in Italia.
Mi chiedevo le seguenti cose:
_Spesso si sente parlare di CPL, che serve ad iniziare a fare i primi lavoretti pagati, che per accedervi serve una licenza PPL, una visita medica di prima classe, le classiche 150h tot 100 PIC, ecc...
Durante questo corso si devono conseguire PER FORZA le abilitazioni MEP, IR, COMPLEX? voglio dire, se io volessi per assurdo avere un CPL per sfruttarlo solamente in VFR, dovrei conseguire per forza le costose abilitazioni sopraelencate? Un semplice istruttore PPL, ad esempio, dovrà conseguire la CPL. Ma, se non dovrà insegnare oltre ai 152, gli occorranno lo stesso?
_I collaudatori di produzione civili dove conseguono la licenza per poter operare? Che costi ha la suddetta e di quali requisiti necessita? Ne vale veramente la pena o i militari la fanno da padrone in questo ambito, anche sugli "aeroplanetti da turismo"?
Vi ringrazio in anticipo
- flyingbrandon
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Re: Ah, queste licenze...
Puoi fare la licenza CPL anche senza MEP e senza IR.Username ha scritto:Buonasera, prima di iniziare premetto che ho già provato a cercare ma non ho trovato molto.
Le mie non sono le solite domande sui costi dell'ATPL e sulla convenienza di farlo all'estero o in Italia.
Mi chiedevo le seguenti cose:
_Spesso si sente parlare di CPL, che serve ad iniziare a fare i primi lavoretti pagati, che per accedervi serve una licenza PPL, una visita medica di prima classe, le classiche 150h tot 100 PIC, ecc...
Durante questo corso si devono conseguire PER FORZA le abilitazioni MEP, IR, COMPLEX? voglio dire, se io volessi per assurdo avere un CPL per sfruttarlo solamente in VFR, dovrei conseguire per forza le costose abilitazioni sopraelencate? Un semplice istruttore PPL, ad esempio, dovrà conseguire la CPL; Ma, se non dovrà insegnare oltre ai 152, gli occorranno lo stesso?
_I collaudatori di produzione civili dove conseguono la licenza per poter operare? Che costi ha la suddetta e di quali requisiti necessita? Ne vale veramente la pena o i militari la fanno da padrone in questo ambito, anche sugli "aeroplanetti da turismo"?
Vi ringrazio in anticipo
C'è un ottima scuola per collaudatori in USA, però se ci vai da privato costa davvero una vagonata di soldi...

I militari, che hanno fatto i collaudatori, la fanno da padroni perché hanno avuto quell'addestramento...
Ciao!
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Re: Ah, queste licenze...
Grazie flyingbrandon per la tempestiva risposta!
In tal caso come sarebbe composto il corso (ore di volo) e che durata avrebbe?
immagino che il prezzo finale ne risenta di mooolto!
In tal caso come sarebbe composto il corso (ore di volo) e che durata avrebbe?
immagino che il prezzo finale ne risenta di mooolto!
- flyingbrandon
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Re: Ah, queste licenze...
Non ricordo esattamente...ma era più di un anno. Le ore di teoria erano tante e di volo pure...con un aereo di addestramento jet...ma, da privato, era davvero proibitivo...Username ha scritto:Grazie flyingbrandon per la tempestiva risposta!
In tal caso come sarebbe composto il corso (ore di volo) e che durata avrebbe?
immagino che il prezzo finale ne risenta di mooolto!

Ciao!
P.S se non ricordo male non era neanche scontato che ti prendessero...ma quello è il meno...
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Re: Ah, queste licenze...
La scuola è questa:
http://www.ntps.edu/
Io ho conosciuto un pilota collaudatore civile che ha fatto il corso, ma è stato finanziato dal DLR tedesco. La licenza "grande" costa una decina di ATPL integrati supersminchiapower.
questa la pagina per fare la categoria 2, la più bassa:
http://www.ntps.edu/certificates/catego ... ourse.html
A me piacerebbe fare il corso da flight test engineer, però devo ancora trovare un posto sulla statale per racimolare i soldi.
qui i costi:
http://www.ntps.edu/information/course- ... costs.html
http://www.ntps.edu/
Io ho conosciuto un pilota collaudatore civile che ha fatto il corso, ma è stato finanziato dal DLR tedesco. La licenza "grande" costa una decina di ATPL integrati supersminchiapower.
questa la pagina per fare la categoria 2, la più bassa:
http://www.ntps.edu/certificates/catego ... ourse.html
A me piacerebbe fare il corso da flight test engineer, però devo ancora trovare un posto sulla statale per racimolare i soldi.

qui i costi:
http://www.ntps.edu/information/course- ... costs.html
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Re: Ah, queste licenze...
santissima polenta :Q________
no comunque "il prezzo finale penso che ne risenta di mooolto" era riferito per il CPL basico basico, però ho appena visto che un istruttore deve possedere una CPL IR quindi sticazzi
no comunque "il prezzo finale penso che ne risenta di mooolto" era riferito per il CPL basico basico, però ho appena visto che un istruttore deve possedere una CPL IR quindi sticazzi

- Lampo 13
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Re: Ah, queste licenze...
Non voglio fare né il polemico né l'antipatico ma probabilmente apparirò così.
Ma avete una vaga idea di cosa vuole dire essere un collaudatore, che razza di esperienza ci vuole per portare al limite ed oltre i limiti un aeroplano, che insieme di preparazione teorica e pratica ci vuole, che sensibilità?
E' come dire, ho la patente per lo scooterone, posso collaudare la Yamaha di Valentino Rossi? Neanche parti!
2 collaudatori della Airbus durante un test di prova si sono schiantati con un A330, con a bordo anche 2 nostri Primi Ufficiali come osservatori, per un banale errore di gestione del sistema di controllo del volo, e stiamo parlando di gente al top, espertissimi, che conducevano un test pianificato nei minimi dettagli...
Chuck Yager era un Pilota collaudatore...

Ma avete una vaga idea di cosa vuole dire essere un collaudatore, che razza di esperienza ci vuole per portare al limite ed oltre i limiti un aeroplano, che insieme di preparazione teorica e pratica ci vuole, che sensibilità?
E' come dire, ho la patente per lo scooterone, posso collaudare la Yamaha di Valentino Rossi? Neanche parti!
2 collaudatori della Airbus durante un test di prova si sono schiantati con un A330, con a bordo anche 2 nostri Primi Ufficiali come osservatori, per un banale errore di gestione del sistema di controllo del volo, e stiamo parlando di gente al top, espertissimi, che conducevano un test pianificato nei minimi dettagli...
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- flyingbrandon
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Re: Ah, queste licenze...
Sai che sono sempre d'accordo nel ridimensionare...però , giusto per risultare polemico e antipatico con te....(Lampo 13 ha scritto:Non voglio fare né il polemico né l'antipatico ma probabilmente apparirò così.![]()
Ma avete una vaga idea di cosa vuole dire essere un collaudatore, che razza di esperienza ci vuole per portare al limite ed oltre i limiti un aeroplano, che insieme di preparazione teorica e pratica ci vuole, che sensibilità?
E' come dire, ho la patente per lo scooterone, posso collaudare la Yamaha di Valentino Rossi? Neanche parti!
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Re: Ah, queste licenze...
Ok, ma quindi?Lampo 13 ha scritto:Non voglio fare né il polemico né l'antipatico ma probabilmente apparirò così.![]()
Ma avete una vaga idea di cosa vuole dire essere un collaudatore, che razza di esperienza ci vuole per portare al limite ed oltre i limiti un aeroplano, che insieme di preparazione teorica e pratica ci vuole, che sensibilità?
E' come dire, ho la patente per lo scooterone, posso collaudare la Yamaha di Valentino Rossi? Neanche parti!
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Re: Ah, queste licenze...
Io sono convinto siano persone normali con una vita normale. Nessun Rambo, Superman o Chuck Yeager (che tra l'altro per me è un mito).
Non so cosa significhi essere collaudatore, ma so cosa vuol dire lavorarci insieme da tirocinante.
Io ho conosciuto gente con formazione "civile", che prima di essere piloti erano anche "Dipl.-Ing."
Non so cosa significhi essere collaudatore, ma so cosa vuol dire lavorarci insieme da tirocinante.
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Re: Ah, queste licenze...
Quindi, prima di pensare di poter essere un Pilota collaudatore bisogna essere un Pilota molto esperto, che ha già volato tanto, in differenti condizioni, che ha una solidissima base teorica, che magari è anche laureato in ingegneria, etc. Ed è per questo che i collaudatori sono in genere militari selezionati all'interno della forza armata che investe un marasma di soldi su di loro, o civili molto esperti che vengono avviati ai costosissimi corsi da aziende che poi li impiegheranno. Non credo che ne esista qualcuno che lo sia diventato partendo così:bulldog89 ha scritto:Ok, ma quindi?Lampo 13 ha scritto:Non voglio fare né il polemico né l'antipatico ma probabilmente apparirò così.![]()
Ma avete una vaga idea di cosa vuole dire essere un collaudatore, che razza di esperienza ci vuole per portare al limite ed oltre i limiti un aeroplano, che insieme di preparazione teorica e pratica ci vuole, che sensibilità?
E' come dire, ho la patente per lo scooterone, posso collaudare la Yamaha di Valentino Rossi? Neanche parti!
2 collaudatori della Airbus durante un test di prova si sono schiantati con un A330, con a bordo anche 2 nostri Primi Ufficiali come osservatori, per un banale errore di gestione del sistema di controllo del volo, e stiamo parlando di gente al top, espertissimi, che conducevano un test pianificato nei minimi dettagli...
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Username ha scritto:_Spesso si sente parlare di CPL, che serve ad iniziare a fare i primi lavoretti pagati, che per accedervi serve una licenza PPL, una visita medica di prima classe, le classiche 150h tot 100 PIC, ecc...
Durante questo corso si devono conseguire PER FORZA le abilitazioni MEP, IR, COMPLEX? voglio dire, se io volessi per assurdo avere un CPL per sfruttarlo solamente in VFR, dovrei conseguire per forza le costose abilitazioni sopraelencate? Un semplice istruttore PPL, ad esempio, dovrà conseguire la CPL. Ma, se non dovrà insegnare oltre ai 152, gli occorranno lo stesso?
_I collaudatori di produzione civili dove conseguono la licenza per poter operare? Che costi ha la suddetta e di quali requisiti necessita? Ne vale veramente la pena o i militari la fanno da padrone in questo ambito, anche sugli "aeroplanetti da turismo"?
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Re: Ah, queste licenze...
[quote="Lampo 13"]
Quindi, prima di pensare di poter essere un Pilota collaudatore bisogna essere un Pilota molto esperto, che ha già volato tanto, in differenti condizioni, che ha una solidissima base teorica, che magari è anche laureato in ingegneria, etc. Ed è per questo che i collaudatori sono in genere militari selezionati all'interno della forza armata che investe un marasma di soldi su di loro, o civili molto esperti che vengono avviati ai costosissimi corsi da aziende che poi li impiegheranno. Non credo che ne esista qualcuno che lo sia diventato partendo così:
Vero ciò che dici. Vero anche che, un obbiettivo, fornisce una spinta. L'apertura e l'intelligenza consistono nel capire durante il proprio percorso dove si può arrivare. Non escludo mai un obbiettivo perché difficile o per pochi, ma solo quando mi rendo conto che, per me, è inarrivabile o non conforme a ciò che mi aspettassi. Quindi concordo nel spiegare la lunghezza o la difficoltà della strada lasciando però aperta la porta che uno possa anche essere il nuovo Chuck o Valentino Rossi...o una via di mezzo che consenta comunque di svolgere quel ruolo.
Il modo in cui ha posto la domanda mi è sembrato "genuino e low profile"...
Ciao!
Quindi, prima di pensare di poter essere un Pilota collaudatore bisogna essere un Pilota molto esperto, che ha già volato tanto, in differenti condizioni, che ha una solidissima base teorica, che magari è anche laureato in ingegneria, etc. Ed è per questo che i collaudatori sono in genere militari selezionati all'interno della forza armata che investe un marasma di soldi su di loro, o civili molto esperti che vengono avviati ai costosissimi corsi da aziende che poi li impiegheranno. Non credo che ne esista qualcuno che lo sia diventato partendo così:
Vero ciò che dici. Vero anche che, un obbiettivo, fornisce una spinta. L'apertura e l'intelligenza consistono nel capire durante il proprio percorso dove si può arrivare. Non escludo mai un obbiettivo perché difficile o per pochi, ma solo quando mi rendo conto che, per me, è inarrivabile o non conforme a ciò che mi aspettassi. Quindi concordo nel spiegare la lunghezza o la difficoltà della strada lasciando però aperta la porta che uno possa anche essere il nuovo Chuck o Valentino Rossi...o una via di mezzo che consenta comunque di svolgere quel ruolo.

Il modo in cui ha posto la domanda mi è sembrato "genuino e low profile"...
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Re: Ah, queste licenze...
Mah, mi sembra che stia cominciando a pucciare il naso nell'ambiente, non ha fatto nulla di male.Lampo 13 ha scritto:Quindi, prima di pensare di poter essere un Pilota collaudatore bisogna essere un Pilota molto esperto, che ha già volato tanto, in differenti condizioni, che ha una solidissima base teorica, che magari è anche laureato in ingegneria, etc. Ed è per questo che i collaudatori sono in genere militari selezionati all'interno della forza armata che investe un marasma di soldi su di loro, o civili molto esperti che vengono avviati ai costosissimi corsi da aziende che poi li impiegheranno. Non credo che ne esista qualcuno che lo sia diventato partendo così
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Re: Ah, queste licenze...
Ma per carità, certo che non ha fatto nulla di male.
Avevo scritto di non voler passare per str**zo ma che ci sarei passato comunque...
E' un po' che leggo domande sul genere:
"Non ho nessuna esperienza, ho difficoltà a capire qual è il davanti e quale il dietro dell'aereo, come faccio
a prendere il brevetto più economico e poi fare l'Istruttore o il collaudatore con meno ore possibile?"
Quando arrivai al reparto, ero già un Ufficiale Pilota Militare, abilitato su Siai SF260, Aermacchi MB326,
Fiat G91T e Aeritalia G91Y, mi fu detto che non dovevo nemmeno fare domande finché non fossi stato
autorizzato a farlo. Ricevetti l'autorizzazione dopo 3 mesi, quando ero diventato Combat Ready su G91Y.
Non potevo ancora affermare nulla, solo fare domande, ma poche.
Sono stato cresciuto così... Dopo 4 anni di Reparto operativo sono stato mandato a fare l'Istruttore di volo
su G91T. Dopo un corso di MEDID (Metodo di Insegnamento didattico) di 6 settimane, 6 ore al giorno in aula,
il Corso Base Istruttori su MB326 e poi il Corso Avanzato su G91T. Poi dovetti diventare Capo formazione,
Full Chase ed Istruttore di tiro... Se avessi voluto fare il Collaudatore avrei dovuto passare una selezione
severissima tra miei pari, fare un corso di credo un anno in USA per finalmente andare alla Sperimentale
dove mi sarebbe stato detto di non fare nemmeno domande fin quando non fossi stato autorizzato...
Altri tempi. Forse sbagliati.
Avevo scritto di non voler passare per str**zo ma che ci sarei passato comunque...

E' un po' che leggo domande sul genere:
"Non ho nessuna esperienza, ho difficoltà a capire qual è il davanti e quale il dietro dell'aereo, come faccio
a prendere il brevetto più economico e poi fare l'Istruttore o il collaudatore con meno ore possibile?"
Quando arrivai al reparto, ero già un Ufficiale Pilota Militare, abilitato su Siai SF260, Aermacchi MB326,
Fiat G91T e Aeritalia G91Y, mi fu detto che non dovevo nemmeno fare domande finché non fossi stato
autorizzato a farlo. Ricevetti l'autorizzazione dopo 3 mesi, quando ero diventato Combat Ready su G91Y.
Non potevo ancora affermare nulla, solo fare domande, ma poche.
Sono stato cresciuto così... Dopo 4 anni di Reparto operativo sono stato mandato a fare l'Istruttore di volo
su G91T. Dopo un corso di MEDID (Metodo di Insegnamento didattico) di 6 settimane, 6 ore al giorno in aula,
il Corso Base Istruttori su MB326 e poi il Corso Avanzato su G91T. Poi dovetti diventare Capo formazione,
Full Chase ed Istruttore di tiro... Se avessi voluto fare il Collaudatore avrei dovuto passare una selezione
severissima tra miei pari, fare un corso di credo un anno in USA per finalmente andare alla Sperimentale
dove mi sarebbe stato detto di non fare nemmeno domande fin quando non fossi stato autorizzato...
Altri tempi. Forse sbagliati.
- flyingbrandon
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Re: Ah, queste licenze...
Capisco il tuo punto di vista...e quello era, ed è, un modo. Ce ne sono altri in effetti. Ma se ci fai caso, tutti, prima ancora di aver portato in mano 30 minuti un aereo sono già lì che si lamentano o chiedono se c'è lavoro o meno. Magari sei una pippa colossale e ti poni già il problema di se e come arriverai in linea? Io ho voluto vedere prima come ero io...poi mi sono posto il problema del lavoro. È anche vero che vuoi poter ottenere delle informazioni...insomma fino a quando non provi non sai. Allora io vado a sensazione...e si capisce abbastanza se uno è sborone...o in cerca di informazioni verso una passione. Comunque fai bene a sottolineare...Lampo 13 ha scritto:Ma per carità, certo che non ha fatto nulla di male.

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Re: Ah, queste licenze...
Sia chiaro Brandon, auguro a tutti di realizzare i loro sogni, davvero lo spero per loro, ma ora scriverò qualcosa da vecchio trombone: mi sembra di vedere nelle ultime generazioni, anche quella di mia figlia che però fa l'università ed è in anticipo con gli esami, un atteggiamento di chi pensa che nella vita tutto sia abbastanza facile, basta conoscere le persone giuste, basta avere la corretta opportunità.
Che fine hanno fatto i vincitori di Master Chef? Che fine hanno fatto i vincitori di X Factor?
Marco Mengoni è una eccezione.
Per realizzare i propri sogni bisogna che siano sogni veri, bisogna essere pronti a fare qualsiasi sacrificio per realizzarli, bisogna farsi un "c**o così" e bisogna anche avere un po' di talento per quella particolare attività. E poi ci vuole anche una botta di c**o!
Non ci sono scorciatoie, a meno che tu non sia il figlio di un ministro della repubblica delle banane!
Che fine hanno fatto i vincitori di Master Chef? Che fine hanno fatto i vincitori di X Factor?
Marco Mengoni è una eccezione.
Per realizzare i propri sogni bisogna che siano sogni veri, bisogna essere pronti a fare qualsiasi sacrificio per realizzarli, bisogna farsi un "c**o così" e bisogna anche avere un po' di talento per quella particolare attività. E poi ci vuole anche una botta di c**o!
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- flyingbrandon
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Re: Ah, queste licenze...
Totalmente in accordo. Lo sono così tanto che non mi metto neanche ad approfondire quanto siano "sogni veri" perché questo lo sa solo l'individuo. Non conosco il loro talento, né la loro passione né quanto siano disposti a sacrificarsi, aldilà dell'aspetto economico. Proprio questo, quando so, informo e basta...Lampo 13 ha scritto: Per realizzare i propri sogni bisogna che siano sogni veri, bisogna essere pronti a fare qualsiasi sacrificio per realizzarli, bisogna farsi un "c**o così" e bisogna anche avere un po' di talento per quella particolare attività. E poi ci vuole anche una botta di c**o!
Non ci sono scorciatoie, a meno che tu non sia il figlio di un ministro della repubblica delle banane!

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Re: Ah, queste licenze...
Uno le opportunità se le crea e se poi il treno passa non esita a saltarci su. Nella nostra generazione le cose probabilmente sono anche più difficili rispetto al passato... Non dico altro perché altrimenti mandiamo in mona la discussione con la questione del "vecchio vs nuovo".Lampo 13 ha scritto:mi sembra di vedere nelle ultime generazioni, anche quella di mia figlia che però fa l'università ed è in anticipo con gli esami, un atteggiamento di chi pensa che nella vita tutto sia abbastanza facile, basta conoscere le persone giuste, basta avere la corretta opportunità.

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Re: Ah, queste licenze...
Ed è grazie a racconti come questo che ringrazio il giorno in cui ho deciso di non tentare la via militare.Lampo 13 ha scritto:Quando arrivai al reparto, ero già un Ufficiale Pilota Militare, abilitato su Siai SF260, Aermacchi MB326,
Fiat G91T e Aeritalia G91Y, mi fu detto che non dovevo nemmeno fare domande finché non fossi stato
autorizzato a farlo. Ricevetti l'autorizzazione dopo 3 mesi, quando ero diventato Combat Ready su G91Y.
Non potevo ancora affermare nulla, solo fare domande, ma poche.
Sono stato cresciuto così... Dopo 4 anni di Reparto operativo sono stato mandato a fare l'Istruttore di volo
su G91T. Dopo un corso di MEDID (Metodo di Insegnamento didattico) di 6 settimane, 6 ore al giorno in aula,
il Corso Base Istruttori su MB326 e poi il Corso Avanzato su G91T. Poi dovetti diventare Capo formazione,
Full Chase ed Istruttore di tiro...
Non so che ultime generazioni tu conosca, ma quelle che conosco io pensano che sia tutto difficile, quasi impossibile...e per questo in molti rinunciano. Evidentemente viviamo in contesti diversi.Lampo 13 ha scritto:mi sembra di vedere nelle ultime generazioni, anche quella di mia figlia che però fa l'università ed è in anticipo con gli esami, un atteggiamento di chi pensa che nella vita tutto sia abbastanza facile, basta conoscere le persone giuste, basta avere la corretta opportunità.
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Re: Ah, queste licenze...
Sai Bulldog, certe abilità che l'AMI ci ha dato sono difficili da trovare in giro, purtroppo.
Il mio primo stipendio, per 7 mesi era di 5.000 lire al mese, poi diventai Sergente con il brevetto di Pilota di Aeroplano su SF260 e lo stipendio passò a 35.000 lire al mese, finalmente ci scappava il pacchetto giornaliero di sigarette ed 1 caffè! Dopo l'abilitazione di Lecce su MB326 passammo a 420.000 al mese... ci sembrava di essere ricchi! Era 1 anno e mezzo che si andava avanti a "pane e acqua", lontani da casa, lontani dalla ragazza, dagli amici, finalmente potevamo andare qualche fine settimana a casa senza dover chiedere i soldi a mammà...
Poi diventammo Piloti Militari, Sottotenenti, e guadagnavamo non male, eravamo indipendenti a 23 anni.
ma di 7.000 eravamo rimasti in 24... poi due colleghi morirono in volo, al nostro Corso, il 94° AUPC andò abbastanza bene, "solo" 2 morti su 24. Niente telefonini, auto usate, niente cene fuori, si mangiava in mensa,
etc.. Poi in rete mi rompono i co****ni perché in AZ guadagnavo troppo!
Il mio primo stipendio, per 7 mesi era di 5.000 lire al mese, poi diventai Sergente con il brevetto di Pilota di Aeroplano su SF260 e lo stipendio passò a 35.000 lire al mese, finalmente ci scappava il pacchetto giornaliero di sigarette ed 1 caffè! Dopo l'abilitazione di Lecce su MB326 passammo a 420.000 al mese... ci sembrava di essere ricchi! Era 1 anno e mezzo che si andava avanti a "pane e acqua", lontani da casa, lontani dalla ragazza, dagli amici, finalmente potevamo andare qualche fine settimana a casa senza dover chiedere i soldi a mammà...
Poi diventammo Piloti Militari, Sottotenenti, e guadagnavamo non male, eravamo indipendenti a 23 anni.
ma di 7.000 eravamo rimasti in 24... poi due colleghi morirono in volo, al nostro Corso, il 94° AUPC andò abbastanza bene, "solo" 2 morti su 24. Niente telefonini, auto usate, niente cene fuori, si mangiava in mensa,
etc.. Poi in rete mi rompono i co****ni perché in AZ guadagnavo troppo!
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Re: Ah, queste licenze...
Mmmm...scusa se mi ripeto, ma quindi? Mi fa piacere per voi, io sono sempre più convinto che mi arricchirò di più passando dal civile.Lampo 13 ha scritto:Sai Bulldog, certe abilità che l'AMI ci ha dato sono difficili da trovare in giro, purtroppo.
Anche qui...sarò scemo ma non capisco il punto. Vuoi fare il confronto con gli stipendi odierni? O su chi va più lontano? Boh...mi sembra che tu abbia sempre una gran voglia di fare a gara di celodurismo...e sinceramente non ne capisco il motivo, specialmente in una sezione come questa, dove arrivano ragazzi estranei al settore che vorrebbero vederci più chiaro...ma si sentono gentilmente mandati affa da un ex AMI, ex AZ, che in quanto tale forse a loro una certa soggezione la incute...e c'è sempre il rischio di mandare affa il nuovo Chuck Yager.Lampo 13 ha scritto:Il mio primo stipendio, per 7 mesi era di 5.000 lire al mese, poi diventai Sergente con il brevetto di Pilota di Aeroplano su SF260 e lo stipendio passò a 35.000 lire al mese, finalmente ci scappava il pacchetto giornaliero di sigarette ed 1 caffè! Dopo l'abilitazione di Lecce su MB326 passammo a 420.000 al mese... ci sembrava di essere ricchi! Era 1 anno e mezzo che si andava avanti a "pane e acqua", lontani da casa, lontani dalla ragazza, dagli amici, finalmente potevamo andare qualche fine settimana a casa senza dover chiedere i soldi a mammà...
Poi diventammo Piloti Militari, Sottotenenti, e guadagnavamo non male, eravamo indipendenti a 23 anni.
ma di 7.000 eravamo rimasti in 24... poi due colleghi morirono in volo, al nostro Corso, il 94° AUPC andò abbastanza bene, "solo" 2 morti su 24. Niente telefonini, auto usate, niente cene fuori, si mangiava in mensa,
etc.. Poi in rete mi rompono i co****ni perché in AZ guadagnavo troppo!
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Re: Ah, queste licenze...
Non discuto sulle tue scelte, sono tue!bulldog89 ha scritto:Mmmm...scusa se mi ripeto, ma quindi? Mi fa piacere per voi, io sono sempre più convinto che mi arricchirò di più passando dal civile.Lampo 13 ha scritto:Sai Bulldog, certe abilità che l'AMI ci ha dato sono difficili da trovare in giro, purtroppo.
Anche qui...sarò scemo ma non capisco il punto. Vuoi fare il confronto con gli stipendi odierni? O su chi va più lontano? Boh...mi sembra che tu abbia sempre una gran voglia di fare a gara di celodurismo...e sinceramente non ne capisco il motivo, specialmente in una sezione come questa, dove arrivano ragazzi estranei al settore che vorrebbero vederci più chiaro...ma si sentono gentilmente mandati affa da un ex AMI, ex AZ, che in quanto tale forse a loro una certa soggezione la incute...e c'è sempre il rischio di mandare affa il nuovo Chuck Yager.Lampo 13 ha scritto:Il mio primo stipendio, per 7 mesi era di 5.000 lire al mese, poi diventai Sergente con il brevetto di Pilota di Aeroplano su SF260 e lo stipendio passò a 35.000 lire al mese, finalmente ci scappava il pacchetto giornaliero di sigarette ed 1 caffè! Dopo l'abilitazione di Lecce su MB326 passammo a 420.000 al mese... ci sembrava di essere ricchi! Era 1 anno e mezzo che si andava avanti a "pane e acqua", lontani da casa, lontani dalla ragazza, dagli amici, finalmente potevamo andare qualche fine settimana a casa senza dover chiedere i soldi a mammà...
Poi diventammo Piloti Militari, Sottotenenti, e guadagnavamo non male, eravamo indipendenti a 23 anni.
ma di 7.000 eravamo rimasti in 24... poi due colleghi morirono in volo, al nostro Corso, il 94° AUPC andò abbastanza bene, "solo" 2 morti su 24. Niente telefonini, auto usate, niente cene fuori, si mangiava in mensa,
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Sul fatto del celodurismo mi fai un po' ridere... per fortuna ancora funziona abbastanza bene, ma vedo un futuro prossimo a base di Cialis per me... vabbè, il doping nel sesso è ancora ammesso!
Per quanto riguarda un Yager nascosto... se hai le "palle", se una cosa la vuoi davvero, se nient'altro ti interessa, se sei anche fortunato e con un po' di talento, lo scopo lo raggiungi. Ma se cerchi già dall'inizio le scorciatoie, la maniera più furba di raggiungere un fine a metà, se vuoi fare l'istruttore o il collaudatore senza avere le capacità per farlo, capacità che non vengono dall'avercelo duro, Rocco Siffredi è solo un cazzone (letteralmente) senza altre qualità, ma che vengono da impegno, rinunce, fatica, volontà, è difficile raggiungere i propri scopi.
Spero che nessuno possa diventare un Istruttore di volo con il minimo delle ore e solo per avere uno stipendiuccio a fine mese... poveri allievi! Non si può fare questo lavoro per tirare la carretta, è impossibile.
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Re: Ah, queste licenze...
Oh comunque....
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Re: Ah, queste licenze...
azz che rabbia ragazzi, avevo appena finito il messaggio ma mi è crashato chrome
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Re: Ah, queste licenze...
Lampo 13 ha scritto:Non discuto sulle tue scelte, sono tue!bulldog89 ha scritto:Mmmm...scusa se mi ripeto, ma quindi? Mi fa piacere per voi, io sono sempre più convinto che mi arricchirò di più passando dal civile.Lampo 13 ha scritto:Sai Bulldog, certe abilità che l'AMI ci ha dato sono difficili da trovare in giro, purtroppo.
Anche qui...sarò scemo ma non capisco il punto. Vuoi fare il confronto con gli stipendi odierni? O su chi va più lontano? Boh...mi sembra che tu abbia sempre una gran voglia di fare a gara di celodurismo...e sinceramente non ne capisco il motivo, specialmente in una sezione come questa, dove arrivano ragazzi estranei al settore che vorrebbero vederci più chiaro...ma si sentono gentilmente mandati affa da un ex AMI, ex AZ, che in quanto tale forse a loro una certa soggezione la incute...e c'è sempre il rischio di mandare affa il nuovo Chuck Yager.Lampo 13 ha scritto:Il mio primo stipendio, per 7 mesi era di 5.000 lire al mese, poi diventai Sergente con il brevetto di Pilota di Aeroplano su SF260 e lo stipendio passò a 35.000 lire al mese, finalmente ci scappava il pacchetto giornaliero di sigarette ed 1 caffè! Dopo l'abilitazione di Lecce su MB326 passammo a 420.000 al mese... ci sembrava di essere ricchi! Era 1 anno e mezzo che si andava avanti a "pane e acqua", lontani da casa, lontani dalla ragazza, dagli amici, finalmente potevamo andare qualche fine settimana a casa senza dover chiedere i soldi a mammà...
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ma di 7.000 eravamo rimasti in 24... poi due colleghi morirono in volo, al nostro Corso, il 94° AUPC andò abbastanza bene, "solo" 2 morti su 24. Niente telefonini, auto usate, niente cene fuori, si mangiava in mensa,
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Sul fatto del celodurismo mi fai un po' ridere... per fortuna ancora funziona abbastanza bene, ma vedo un futuro prossimo a base di Cialis per me... vabbè, il doping nel sesso è ancora ammesso!
Per quanto riguarda un Yager nascosto... se hai le "palle", se una cosa la vuoi davvero, se nient'altro ti interessa, se sei anche fortunato e con un po' di talento, lo scopo lo raggiungi. Ma se cerchi già dall'inizio le scorciatoie, la maniera più furba di raggiungere un fine a metà, se vuoi fare l'istruttore o il collaudatore senza avere le capacità per farlo, capacità che non vengono dall'avercelo duro, Rocco Siffredi è solo un cazzone (letteralmente) senza altre qualità, ma che vengono da impegno, rinunce, fatica, volontà, è difficile raggiungere i propri scopi.
Spero che nessuno possa diventare un Istruttore di volo con il minimo delle ore e solo per avere uno stipendiuccio a fine mese... poveri allievi! Non si può fare questo lavoro per tirare la carretta, è impossibile.
Scusate se sarò un po' grezzo e magari ci sarà qualche errore di battitura, ma come ho già detto mi si è cancellato il post e non ho molto tempo per rifarlo. andrò per punti:
_Io non mi credo e non mi sono prefitto di essere qualcuno. Ho soltanto una passione infinitesimale e la voglio tradurre, se possibile, in lavoro;
_Ho chiesto una scuola per collaudatori di PRODUZIONE, non di sperimentatori (che penso abbiano competenze molto più elevate), oltretutto puntavo ad obbiettivi terra terra come il cessnino uscito dall'officina piuttosto che l'A330 proprio perché sarebbero richiesti troppo talento ed esperienza;
_Attualmente sto facendo ing. aerospaziale, possiedo GPL e mi voglio abilitare ad acrobatico, se riuscirò a lavorare di più, potrò replicare con il PPL/A (a meno che non entri in acc. aeronautica);
_ E' brutto da dirsi ma aviazione è sinonimo di costo, quindi penso sia normale proporsi vie alternative e magari più avventurose del classico ATPL, dato che non tutti dispongono di un bel capitale (di cui molto fornito dai genitori) in tenera età ed in tempi di crisi.
Io non cerco "scorciatoie": se devo farmi il c**o, me lo faccio, se devo lavorare e studiare per il mio futuro, lo faccio. Se cercare scorciatoie è cercare di parzializzare il denaro, allora sono uno che le cerca ma chi non lo fa? a chi non passa per la testa almeno una volta di andare in altri Stati per le licenze? ;
_Sono d'accordo che un pilota militare, specie se sottoufficiale anni 60-70 dove si volava veramente tanto, abbia un'abilità ed un'esperienza gigantesca rispetto ad istruttore civile appena abilitato. Una cosa che ho notato però (non fraintendetemi, non è una frecciatina per nessuno) è che purtroppo a volte peccano di umiltà e quindi paradossalmente riesce a trasmettere di più un istruttore civile, dove magari si instaura anche un rapporto di amicizia, rispetto alle abilità e competenze di un ex pilota militare. Forse ciò è dovuto anche al fatto che in volo con chi ha volato per anni su mezzi da prestazioni 10 volte maggiori non si è a proprio agio per via dei vari meccanismi inconsci, e ciò non beneficia all'istruzione.
Saluti
P.S. Stiamo andando un po' OT (a me non infastidisce la cosa)

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Re: Ah, queste licenze...
Dunque, questo post mi piace molto, anche se, a mio avviso (per quello che vale) ci sono ancora parecchie ingenuità.Username ha scritto:
Scusate se sarò un po' grezzo e magari ci sarà qualche errore di battitura, ma come ho già detto mi si è cancellato il post e non ho molto tempo per rifarlo. andrò per punti:
_Io non mi credo e non mi sono prefitto di essere qualcuno. Ho soltanto una passione infinitesimale e la voglio tradurre, se possibile, in lavoro;
_Ho chiesto una scuola per collaudatori di PRODUZIONE, non di sperimentatori (che penso abbiano competenze molto più elevate), oltretutto puntavo ad obbiettivi terra terra come il cessnino uscito dall'officina piuttosto che l'A330 proprio perché sarebbero richiesti troppo talento ed esperienza;
_Attualmente sto facendo ing. aerospaziale, possiedo GPL e mi voglio abilitare ad acrobatico, se riuscirò a lavorare di più, potrò replicare con il PPL/A (a meno che non entri in acc. aeronautica);
_ E' brutto da dirsi ma aviazione è sinonimo di costo, quindi penso sia normale proporsi vie alternative e magari più avventurose del classico ATPL, dato che non tutti dispongono di un bel capitale (di cui molto fornito dai genitori) in tenera età ed in tempi di crisi;
_Sono d'accordo che un pilota militare, specie se sottoufficiale anni 60-70 dove si volava veramente tanto, abbia un'abilità ed un'esperienza gigantesca rispetto ad istruttore civile appena abilitato. Una cosa che ho notato però (non fraintendetemi, non è una frecciatina per nessuno) è che purtroppo a volte peccano di umiltà e quindi paradossalmente riesce a trasmettere di più un istruttore civile, dove magari si instaura anche un rapporto di amicizia, rispetto alle abilità e competenze di un ex pilota militare. Forse ciò è dovuto anche al fatto che in volo con chi ha volato per anni su mezzi da prestazioni 10 volte maggiori non si è a proprio agio per via dei vari meccanismi inconsci, e ciò non beneficia all'istruzione.
Saluti
P.S. Stiamo andando un po' OT (a me non infastidisce la cosa)
In genere un collaudatore è una persona con una grossa esperienza di volo che, dopo aver fatto un corso complesso e costoso, "cambia" mestiere.
Come fai a capire se un "paperozzo", che è destinato a portare in volo generazioni di futuri piloti, è assolutamente sicuro anche se entra in vite rovescia se non sai nemmeno cos'è e non l'hai mai provata? E non basta sapere cos'è ed averla provata, devi essere anche perfettamente a tuo agio mentre fai entrare in vite rovescia il "paperozzo" per controllare come ne esce, in linea con i capitolati di progetto, oppure no.
P.S. Non so se si prova la vite rovescia, ma immagino di si, altrimenti poveri noi!
Un collaudatore di produzione deve controllare che TUTTI gli aeroplani prodotti siano coerenti con le caratteristiche di progetto, esattamente come i due piloti di A330 che si sono ammazzati testando una condizione particolare del sistema di controllo ed idraulico.
Io non dico che l'ATPL sia l'unica prospettiva, anche se i piloti collaudatori in Italia quanti sono? 100? E di questi quanti provengono dalla Sperimentale dell'AMI o da ex ATPL esperti?
Ho l'impressione che tu voglia guidare una F1 senza prima passare per i go-kart. Che sono difficili da guidare!
Sia chiaro, ti auguro di arrivarci, davvero, ma forse dovresti chiarirti un po' più le idee sul mondo aeronautico.
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Re: Ah, queste licenze...
Le mie idee non sono chiare su nulla e proprio per questo mi sono rivolto a voi.Lampo 13 ha scritto:Dunque, questo post mi piace molto, anche se, a mio avviso (per quello che vale) ci sono ancora parecchie ingenuità.Username ha scritto:
Scusate se sarò un po' grezzo e magari ci sarà qualche errore di battitura, ma come ho già detto mi si è cancellato il post e non ho molto tempo per rifarlo. andrò per punti:
_Io non mi credo e non mi sono prefitto di essere qualcuno. Ho soltanto una passione infinitesimale e la voglio tradurre, se possibile, in lavoro;
_Ho chiesto una scuola per collaudatori di PRODUZIONE, non di sperimentatori (che penso abbiano competenze molto più elevate), oltretutto puntavo ad obbiettivi terra terra come il cessnino uscito dall'officina piuttosto che l'A330 proprio perché sarebbero richiesti troppo talento ed esperienza;
_Attualmente sto facendo ing. aerospaziale, possiedo GPL e mi voglio abilitare ad acrobatico, se riuscirò a lavorare di più, potrò replicare con il PPL/A (a meno che non entri in acc. aeronautica);
_ E' brutto da dirsi ma aviazione è sinonimo di costo, quindi penso sia normale proporsi vie alternative e magari più avventurose del classico ATPL, dato che non tutti dispongono di un bel capitale (di cui molto fornito dai genitori) in tenera età ed in tempi di crisi;
_Sono d'accordo che un pilota militare, specie se sottoufficiale anni 60-70 dove si volava veramente tanto, abbia un'abilità ed un'esperienza gigantesca rispetto ad istruttore civile appena abilitato. Una cosa che ho notato però (non fraintendetemi, non è una frecciatina per nessuno) è che purtroppo a volte peccano di umiltà e quindi paradossalmente riesce a trasmettere di più un istruttore civile, dove magari si instaura anche un rapporto di amicizia, rispetto alle abilità e competenze di un ex pilota militare. Forse ciò è dovuto anche al fatto che in volo con chi ha volato per anni su mezzi da prestazioni 10 volte maggiori non si è a proprio agio per via dei vari meccanismi inconsci, e ciò non beneficia all'istruzione.
Saluti
P.S. Stiamo andando un po' OT (a me non infastidisce la cosa)
In genere un collaudatore è una persona con una grossa esperienza di volo che, dopo aver fatto un corso complesso e costoso, "cambia" mestiere.
Come fai a capire se un "paperozzo", che è destinato a portare in volo generazioni di futuri piloti, è assolutamente sicuro anche se entra in vite rovescia se non sai nemmeno cos'è e non l'hai mai provata? E non basta sapere cos'è ed averla provata, devi essere anche perfettamente a tuo agio mentre fai entrare in vite rovescia il "paperozzo" per controllare come ne esce, in linea con i capitolati di progetto, oppure no.
P.S. Non so se si prova la vite rovescia, ma immagino di si, altrimenti poveri noi!
Un collaudatore di produzione deve controllare che TUTTI gli aeroplani prodotti siano coerenti con le caratteristiche di progetto, esattamente come i due piloti di A330 che si sono ammazzati testando una condizione particolare del sistema di controllo ed idraulico.
Io non dico che l'ATPL sia l'unica prospettiva, anche se i piloti collaudatori in Italia quanti sono? 100? E di questi quanti provengono dalla Sperimentale dell'AMI o da ex ATPL esperti?
Ho l'impressione che tu voglia guidare una F1 senza prima passare per i go-kart. Che sono difficili da guidare!
Sia chiaro, ti auguro di arrivarci, davvero, ma forse dovresti chiarirti un po' più le idee sul mondo aeronautico.
Le abilitazioni acrobatiche PPL e GPL, oltre al mero divertimento, erano pensate proprio perché penso facciano molto in tal senso.
Pensavo che le aziende di nicchia italiane che producono o mantengono alianti / piccoli VDS o aeroplanetti da turismo avessero i loro collaudatori e non commissionassero il lavoro ai collaudatori veri!
Grazie 1000
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Re: Ah, queste licenze...
Anche se a volte ci troviamo in disaccordo mi interessa molto anche a me questa discussione.Lampo 13 ha scritto: Dunque, questo post mi piace molto, anche se, a mio avviso (per quello che vale) ci sono ancora parecchie ingenuità.
In genere un collaudatore è una persona con una grossa esperienza di volo che, dopo aver fatto un corso complesso e costoso, "cambia" mestiere.
Come fai a capire se un "paperozzo", che è destinato a portare in volo generazioni di futuri piloti, è assolutamente sicuro anche se entra in vite rovescia se non sai nemmeno cos'è e non l'hai mai provata? E non basta sapere cos'è ed averla provata, devi essere anche perfettamente a tuo agio mentre fai entrare in vite rovescia il "paperozzo" per controllare come ne esce, in linea con i capitolati di progetto, oppure no.
P.S. Non so se si prova la vite rovescia, ma immagino di si, altrimenti poveri noi!
Un collaudatore di produzione deve controllare che TUTTI gli aeroplani prodotti siano coerenti con le caratteristiche di progetto, esattamente come i due piloti di A330 che si sono ammazzati testando una condizione particolare del sistema di controllo ed idraulico.
Io non dico che l'ATPL sia l'unica prospettiva, anche se i piloti collaudatori in Italia quanti sono? 100? E di questi quanti provengono dalla Sperimentale dell'AMI o da ex ATPL esperti?
Ho l'impressione che tu voglia guidare una F1 senza prima passare per i go-kart. Che sono difficili da guidare!
Sia chiaro, ti auguro di arrivarci, davvero, ma forse dovresti chiarirti un po' più le idee sul mondo aeronautico.
Tu al posto suo cosa faresti? (Lasciar perdere non è un opzione

Te lo chiedo perché il mondo della sperimentazione, dei collaudi e delle prove in volo interessa moltissimo anche a me!
"Failure is not an option." (cit. Eugene F. Kranz)
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Re: Ah, queste licenze...
Lasciar perdere è una opzione solo per chi non è davvero motivato.Achille ha scritto:Anche se a volte ci troviamo in disaccordo mi interessa molto anche a me questa discussione.
Tu al posto suo cosa faresti? (Lasciar perdere non è un opzione)
Te lo chiedo perché il mondo della sperimentazione, dei collaudi e delle prove in volo interessa moltissimo anche a me!
Cosa farei io?
Probabilmente non penserei al collaudo, per ora. Cercherei prima di fare tanta esperienza di volo, di tutti i tipi di volo, strumentale, acrobatico, farei tante ore, comincerei a studiare a fondo anche la parte teorica, insomma punterei a diventare un gran bravo professionista, ben conosciuto nell'ambiente come tale. Solo allora, avendo saputo nel frattempo come funzionano le cose (io non lo so) nell'ambiente del collaudo, mi proporrei ai potenziali datori di lavoro forte di CV e di un "nome" conosciuto ed invidiabile. Se non mi dovessero prendere, cosa probabile visti i pochissimi posti disponibili per una lavoro di nicchia in una professione di nicchia, avrei comunque la possibilità di essere un ottimo istruttore e simili...
Insomma, prima di cercare una scuderia di F1, cercherei di vincere il campionato italiano di go-kart per farmi notare e trovare una scuderia di formula Renault, e così via...
Insomma, credo che ci si debbano porre obiettivi anche altissimi, vedi la Cristoforetti, ma essendo pronti ad essere soddisfatti e felice di qualsiasi altro livello intermedio si riesca a raggiungere. Quanti Piloti ci sono in Italia? Solo due sono andati nello spazio! Gli altri che hanno tentato o solo sperato, non sono certo dei falliti.
Ultima modifica di Lampo 13 il 14 febbraio 2015, 10:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ah, queste licenze...
Ma cosa cavolo ha detto di male???Lampo 13 ha scritto:Ho l'impressione che tu voglia guidare una F1 senza prima passare per i go-kart. Che sono difficili da guidare!
Sia chiaro, ti auguro di arrivarci, davvero, ma forse dovresti chiarirti un po' più le idee sul mondo aeronautico.
Forse ha sbagliato perché ha osato fare una domanda prima d'aver aspettato 3 mesi? Beh, per fortuna questo è un forum CIVILE...
Brandon: ci avrei scommesso!



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Re: Ah, queste licenze...
Lampo...è corretto. Così si deve necessariamente fare ma tu parti dal punto che....Lampo 13 ha scritto: Lasciar perdere è una opzione solo per chi non è davvero motivato.
Cosa farei io?
Probabilmente non penserei al collaudo, per ora. Cercherei prima di fare tanta esperienza di volo, di tutti i tipi di volo, strumentale, acrobatico, farei tante ore, comincerei a studiare a fondo anche la parte teorica, insomma punterei a diventare un gran bravo professionista, ben conosciuto nell'ambiente come tale. Solo allora, avendo saputo nel frattempo come funzionano le cose (io non lo so) nell'ambiente del collaudo, mi proporrei ai potenziali datori di lavoro forte di CV e di un "nome" conosciuto ed invidiabile. Se non mi dovessero prendere, cosa probabile visti i pochissimi posti disponibili per una lavoro di nicchia in una professione di nicchia, avrei comunque la possibilità di essere un ottimo istruttore e simili...
Insomma, prima di cercare una scuderia di F1, cercherei di vincere il campionato italiano di go-kart per farmi notare e trovare una scuderia di formula Renault, e così via...
Insomma, credo che ci si debbano porre obiettivi anche altissimi, vedi la Cristoforetti, ma essendo pronti ad essere soddisfatti e felice di qualsiasi altro livello intermedio si riesca a raggiungere. Quanti Piloti ci sono in Italia? Solo due sono andati nello spazio! Gli altri che hanno tentato o solo sperato, non sono certo dei falliti.
Sai cosa significhi essere un collaudatore...sai in cosa consiste il lavoro....e sai quali strumenti sono necessari per essere un collaudatore. Lui non sa cosa fa il collaudatore...quindi non sa cosa deve avere il collaudatore di speciale e tutto il resto. Per questo , mi pare, abbia chiesto. Magari ho capito male io...oppure ho frainteso il "personaggio"...
Ciao!
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Re: Ah, queste licenze...
Se non sa cosa è, cosa fa un collaudatore, perché chiede se può esserlo?
Perché gli piace la parola collaudatore? Sia chiaro, ha il diritto di chiedere tutto, ed io ho il diritto di critica!
Io, prima di chiedere se posso fare il collaudatore, con poche ore, brevetti basici e nessuna esperienza,
chiederei, mi informerei, andrei a cercare per capire quali sono le diverse figure professionali in questo mondo.
Per capire, prima.
Vedi Bulldog, a proposito, ne ho avuti due, in AMI ci dicevano di non fare domande per tre mesi perché per
esperienza sapevano che le domande di un novellino sarebbero state stupide e che stando in silenzio ed
ascoltando i più esperti per tre mesi molte risposte sarebbero arrivate da sole, senza fare cattiva figura, era un
modo di rispettarci e di non farci diventare il "soggetto" del gruppo, quello che fa ridere tutti quando apre bocca.
Non penso che questo sia applicabile anche in un Forum, ci mancherebbe, ma in tante altre situazioni sarebbe auspicabile. Mi pare di vivere in una società in cui tutti pensano di sapere tutto senza aver approfondito nulla.
Un mondo di Master Chefs che non scambiano una Faraona con un tacchino... anche gli esperti sbagliano, come tutti, Cracco fa la Amatriciana con l'aglio e Bastianic vuole la cipolla nella Gricia, ma Cracco è uno Chef, che sa adoperare gli utensili, conosce i tempi e i modi di cottura di ogni cibo, le caratteristiche dei vari elementi che si devono usare in cucina, un professionista. Come un collaudatore. Se si entra in cucina col minimo della formazione, senza aver cucinato per centinaia di ore, ci si tagliano solo le dita.
Perché gli piace la parola collaudatore? Sia chiaro, ha il diritto di chiedere tutto, ed io ho il diritto di critica!
Io, prima di chiedere se posso fare il collaudatore, con poche ore, brevetti basici e nessuna esperienza,
chiederei, mi informerei, andrei a cercare per capire quali sono le diverse figure professionali in questo mondo.
Per capire, prima.
Vedi Bulldog, a proposito, ne ho avuti due, in AMI ci dicevano di non fare domande per tre mesi perché per
esperienza sapevano che le domande di un novellino sarebbero state stupide e che stando in silenzio ed
ascoltando i più esperti per tre mesi molte risposte sarebbero arrivate da sole, senza fare cattiva figura, era un
modo di rispettarci e di non farci diventare il "soggetto" del gruppo, quello che fa ridere tutti quando apre bocca.
Non penso che questo sia applicabile anche in un Forum, ci mancherebbe, ma in tante altre situazioni sarebbe auspicabile. Mi pare di vivere in una società in cui tutti pensano di sapere tutto senza aver approfondito nulla.
Un mondo di Master Chefs che non scambiano una Faraona con un tacchino... anche gli esperti sbagliano, come tutti, Cracco fa la Amatriciana con l'aglio e Bastianic vuole la cipolla nella Gricia, ma Cracco è uno Chef, che sa adoperare gli utensili, conosce i tempi e i modi di cottura di ogni cibo, le caratteristiche dei vari elementi che si devono usare in cucina, un professionista. Come un collaudatore. Se si entra in cucina col minimo della formazione, senza aver cucinato per centinaia di ore, ci si tagliano solo le dita.
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Re: Ah, queste licenze...
Certo, le domande di chi è inesperto possono anche risultare stupide (ai tuoi occhi, non ai miei), ma ribadisco che questo è un forum civile ed in particolare ci troviamo in una sezione per novizi, quindi quello che tu chiami diritto di critica andrebbe quanto meno moderato.
Mi sembra poi che tu confonda il voler fare il collaudatore (che poi in realtà ha solo chiesto informazioni al riguardo, e nemmeno stupide tra l'altro) con il diventarlo. E' ovvio che se a 200 ore bussa a Tolosa gli rispondono con una pernacchia, ma magari prima o poi qualcuno lo riterrà idoneo al ruolo pur non essendo un megamanico ipergenerale a venti stelle cresciuto a pane, lacrime e caserme.
Poi una curiosità: ma tu come hai deciso che volevi entrare in AMI se non potevi fare domande al riguardo?
Mi sembra poi che tu confonda il voler fare il collaudatore (che poi in realtà ha solo chiesto informazioni al riguardo, e nemmeno stupide tra l'altro) con il diventarlo. E' ovvio che se a 200 ore bussa a Tolosa gli rispondono con una pernacchia, ma magari prima o poi qualcuno lo riterrà idoneo al ruolo pur non essendo un megamanico ipergenerale a venti stelle cresciuto a pane, lacrime e caserme.
Poi una curiosità: ma tu come hai deciso che volevi entrare in AMI se non potevi fare domande al riguardo?
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Re: Ah, queste licenze...
Vidi i primi atterraggi di F-100 americani nella base USA di Tripoli quando avevo 6 anni, mi colpì molto quella esperienza e mi rimase dentro il sogno di essere uno di quei Piloti, anche se mi sembrava impossibile. Mi andai ad informare, intorno ai 18 anni, presso il Distretto Militare per sapere quale fosse l'iter per realizzare quell'idea.
Mi informarono dei Corsi di Accademia e di quelli per Piloti di complemento e chiesi a mio padre di accompagnarmi in gita a Napoli per dare una occhiata all'Accademia di Pozzuoli. Non ebbi una buona impressione, mi sembrava una prigione e decisi che per me sarebbe stata più adatta l'opzione del complemento, anche perché avendo parlato con i padri di alcuni compagni di scuola, che erano Piloti Alitalia, mi attraeva anche la possibilità di accedere a quella carriera dopo il periodo militare. Purtroppo non c'erano corsi di complemento da quasi 5 anni ed allora decisi di provare ad entrare in AZ come tecnico di volo per poi tentare il passaggio a Pilota dall'interno. Mi feci tre mesi di corso intensivo singolo di Inglese, 5 ore al giorno per 3 mesi e poi andai a Perugia. Lì chiesi informazioni sui tempi e i costi per prendere il brevetto di secondo grado vivendo il loco e frequentando quotidianamente la scuola di teoria e di volo. Andai anche ad informarmi per trovare una pensioncina che mi facesse pagare poco la mezza pensione. Prima di partire per Perugia un vicino di casa che lavorava in AMI mi avvisò che era stato aperto un concorso per Ufficiali Piloti di Complemento, il 94°AUPC. Presentai domanda presso il distretto militare, feci la rinuncia alla sospensione del servizio di leva per gli studi universitari (che significava fare la naja se non fossi stato preso come Pilota) ed aspettai di essere chiamato. Feci le selezioni con altri 7.000 ragazzi come me e fortunatamente rientrai nei primi 100, vincendo il concorso ed iniziando il percorso formativo previsto. Restai in AMI per quasi 8 anni e nel frattempo mi presi i Brevetti di 3° grado, Istruttore doppio comando, Istruttore Strumentale ed Istruttore acrobatico.
Un giorno ricevetti una lettera dell'AZ che mi convocava per un colloquio per propormi di lavorare per loro.
Questa è la storia di quello che ho deciso e del perché riguardo alla mia carriera di pilota.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità.
Mi informarono dei Corsi di Accademia e di quelli per Piloti di complemento e chiesi a mio padre di accompagnarmi in gita a Napoli per dare una occhiata all'Accademia di Pozzuoli. Non ebbi una buona impressione, mi sembrava una prigione e decisi che per me sarebbe stata più adatta l'opzione del complemento, anche perché avendo parlato con i padri di alcuni compagni di scuola, che erano Piloti Alitalia, mi attraeva anche la possibilità di accedere a quella carriera dopo il periodo militare. Purtroppo non c'erano corsi di complemento da quasi 5 anni ed allora decisi di provare ad entrare in AZ come tecnico di volo per poi tentare il passaggio a Pilota dall'interno. Mi feci tre mesi di corso intensivo singolo di Inglese, 5 ore al giorno per 3 mesi e poi andai a Perugia. Lì chiesi informazioni sui tempi e i costi per prendere il brevetto di secondo grado vivendo il loco e frequentando quotidianamente la scuola di teoria e di volo. Andai anche ad informarmi per trovare una pensioncina che mi facesse pagare poco la mezza pensione. Prima di partire per Perugia un vicino di casa che lavorava in AMI mi avvisò che era stato aperto un concorso per Ufficiali Piloti di Complemento, il 94°AUPC. Presentai domanda presso il distretto militare, feci la rinuncia alla sospensione del servizio di leva per gli studi universitari (che significava fare la naja se non fossi stato preso come Pilota) ed aspettai di essere chiamato. Feci le selezioni con altri 7.000 ragazzi come me e fortunatamente rientrai nei primi 100, vincendo il concorso ed iniziando il percorso formativo previsto. Restai in AMI per quasi 8 anni e nel frattempo mi presi i Brevetti di 3° grado, Istruttore doppio comando, Istruttore Strumentale ed Istruttore acrobatico.
Un giorno ricevetti una lettera dell'AZ che mi convocava per un colloquio per propormi di lavorare per loro.
Questa è la storia di quello che ho deciso e del perché riguardo alla mia carriera di pilota.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità.
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Re: Ah, queste licenze...
Soddisfattissimo, ma mi sarei anche accontentato di molto meno!
Diciamo che mi bastava questo:
Diciamo che mi bastava questo:
Dov'è la differenza tra quello che sta facendo lui e quello che hai fatto tu?Lampo 13 ha scritto:Vidi i primi atterraggi di F-100 americani nella base USA di Tripoli quando avevo 6 anni, mi colpì molto quella esperienza e mi rimase dentro il sogno di essere uno di quei Piloti, anche se mi sembrava impossibile. Mi andai ad informare, intorno ai 18 anni, presso il Distretto Militare per sapere quale fosse l'iter per realizzare quell'idea.