Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
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Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Spesso si equipara l'esposizione ai raggi X delle radiografie all'esposizione che si ha durante un volo ( in genere per minimizzare gli effetti collaterali delle radiografie )
Qualche giorno fa ho sentito dire che una mammografia equivale a 2 voli Milano New York,
adesso mi chiedo: se è vero che un rx non fa male farne uno al giorno sicuramente non fa bene.
quindi chi lavora a bordo degli aerei è veramente esposto a queste radiazioni?
se si non sarebbe opportuno dotare il personale viaggiante di esposimetri?
ad un neonato o donna in gravidanza sarebbe quindi sconsigliato viaggiare?
da quel poco che so tale esposizione sarebbe legata all'uso di uranio impoverito come contrappeso nei veivoli, perché non usare altri materiali meno pericolosi?
grazie in anticipo a tutti quelli che mi aiuteranno a capire
Qualche giorno fa ho sentito dire che una mammografia equivale a 2 voli Milano New York,
adesso mi chiedo: se è vero che un rx non fa male farne uno al giorno sicuramente non fa bene.
quindi chi lavora a bordo degli aerei è veramente esposto a queste radiazioni?
se si non sarebbe opportuno dotare il personale viaggiante di esposimetri?
ad un neonato o donna in gravidanza sarebbe quindi sconsigliato viaggiare?
da quel poco che so tale esposizione sarebbe legata all'uso di uranio impoverito come contrappeso nei veivoli, perché non usare altri materiali meno pericolosi?
grazie in anticipo a tutti quelli che mi aiuteranno a capire
- la franci
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
l'ho sentito mille volte anche io. .... In realtà credevo fosse legato all'altitudine in cui vola il jet... In quanto le radiazioni sono maggiori...
mi sono fatta una domanda. ..tra gli equipaggi c'è una percentuale di sterilità o di morbosità neonatale di molto superiore alla media? ??? se la risposta fosse Sì lo sapremmo.... altrimenti forse quello che si dice non è così vero. ..
mi sono fatta una domanda. ..tra gli equipaggi c'è una percentuale di sterilità o di morbosità neonatale di molto superiore alla media? ??? se la risposta fosse Sì lo sapremmo.... altrimenti forse quello che si dice non è così vero. ..
- Achille
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Si dice che per i piloti sia più pericoloso il radar meteo. Qualcuno può confermare?
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- flyingbrandon
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Ti confermo che è una ca***ta...a meno che non me lo accendi ogni volta che faccio il giro esterno....Achille ha scritto:Si dice che per i piloti sia più pericoloso il radar meteo. Qualcuno può confermare?

Ciao!
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Le radiazioni sono superiori che a terra ma non è opportuno fornire gli equipaggi di dosimetri. In realtà l'utilizzo del dosimetro dovrebbe essere ben controllato per avere una lettura fedele...in seconda battuta, e per questo le aziende non lo fanno, passata una soglia dovrebbero fermarti...e per loro è un problema.roby680 ha scritto: adesso mi chiedo: se è vero che un rx non fa male farne uno al giorno sicuramente non fa bene.
quindi chi lavora a bordo degli aerei è veramente esposto a queste radiazioni?
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No non è sconsigliato viaggiare...anche perché non penso che per un neonato si faccia 4 tratte al giorno.
No non si tratta dell'uranio impoverito...ma dei raggi cosmici.
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- Achille
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Zapotec ha scritto:Anche qui se ne era "parlato"
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.ph ... &sk=t&sd=a
Ecco dove si diceva che era una ca***ta!flyingbrandon ha scritto:Ti confermo che è una ca***ta...a meno che non me lo accendi ogni volta che faccio il giro esterno....Achille ha scritto:Si dice che per i piloti sia più pericoloso il radar meteo. Qualcuno può confermare?![]()
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Beh sai...gli effetti delle radiazioni su materiale biologico, togliendo l'effetto soglia e l'esposizione intensa, non è facilmente prevedibile e studiabile....però la mortalità dei piloti e l'aspettativa di vita media è più bassa di molte altre categorie. Non è facile ponderare il peso delle sole radiazioni a tutto il resto che questa professione implica...quindi difficilmente troverai un risultato "attendibile".la franci ha scritto:mi sono fatta una domanda. ..tra gli equipaggi c'è una percentuale di sterilità o di morbosità neonatale di molto superiore alla media? ??? se la risposta fosse Sì lo sapremmo.... altrimenti forse quello che si dice non è così vero. ..
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Se non ricordo male sensori per le radiazioni sono richiesti per legge su aerei che operano normalmente sopra i 49.000ft.
Ovviamente non è il caso degli aerei di linea.
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Assolutamente no !! Il problema è l'esposizione ai raggi cosmici, non i contrappesi in Uranio. Esso effettivamente è stato usato come "zavorra", lo usavano anche le prime versioni del B-747. Il suo elevato peso specifico era il motivo che spingeva ad utilizzarlo. Esso in ogni caso non presenta nessun problema e non è pericoloso durante i voli e durante le normali operazioni della macchina, i problemi eventualmente potevano presentarsi in caso di impatto. E' stato sostituito da ormai molti anni con altri materiali.roby680 ha scritto:da quel poco che so tale esposizione sarebbe legata all'uso di uranio impoverito come contrappeso nei veivoli, perché non usare altri materiali meno pericolosi?
Paolo
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- Vultur
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Ma la fusoliera non sarebbe schermata contro i raggi cosmici? (L'elettronica di bordo lo è no?).
Io ricordo 2 ore = 0,02 millisievert complessivi (cioè non focalizzati su una sola area del corpo) per 2 ore di volo ad alta quota. Che per un volo ad alta quota di 10 ore sarebbe 0,1 msv.
Mentre l'assorbimento medio annuale (considerato sicuro) di radiazioni ionizzanti provenienti dal fondo radioattivo naturale di base sarebbe d 2,4 msv all'anno. (Che poi in realtà anche qui c'è anche una grande variabilità individuale e a seconda dell'area geografica in cui ci si ritrova).
http://en.wikipedia.org/wiki/Background_radiation
Un RX-torace dovrebbe aggirarsi tra gli 0,01 e gli 0,08 msv. Una mammografia 0,4 msv.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sievert
Io ricordo 2 ore = 0,02 millisievert complessivi (cioè non focalizzati su una sola area del corpo) per 2 ore di volo ad alta quota. Che per un volo ad alta quota di 10 ore sarebbe 0,1 msv.
Mentre l'assorbimento medio annuale (considerato sicuro) di radiazioni ionizzanti provenienti dal fondo radioattivo naturale di base sarebbe d 2,4 msv all'anno. (Che poi in realtà anche qui c'è anche una grande variabilità individuale e a seconda dell'area geografica in cui ci si ritrova).
http://en.wikipedia.org/wiki/Background_radiation
Un RX-torace dovrebbe aggirarsi tra gli 0,01 e gli 0,08 msv. Una mammografia 0,4 msv.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sievert
- flyingbrandon
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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
Ma no. Non si schermano i raggi cosmici...eventualmente qualche componente ma è un casino...c'erano degli studi perVultur ha scritto:Ma la fusoliera non sarebbe schermata contro i raggi cosmici? (L'elettronica di bordo lo è no?).
Lo shuttle...ma sai com'è...


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Re: Radiografie (raggi X ) e voli intercontinentali
come già detto, si usava l'uranio impoverito (ovvero l'uranio privato dei suoi isotopi fissili, ovvero l'U235, quindi sostanzialmente inerte) per il suo elevato peso specifico e al costo relativamente basso (è sottoprodotto di scarto dell'arricchimento a scopi energetici dell'uranio). Ora credo si usi il tungsteno, che però costa di più.roby680 ha scritto: da quel poco che so tale esposizione sarebbe legata all'uso di uranio impoverito come contrappeso nei veivoli, perché non usare altri materiali meno pericolosi?
ciao ciao
Andrea
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Il decollo è facoltativo, l'atterraggio, obbligatorio
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