Possibilità di volare per rimpatrio pax malati terminali.

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a_ndrea
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Possibilità di volare per rimpatrio pax malati terminali.

Messaggio da a_ndrea »

Premessa: l'argomento è tutt'altro che leggero, e posto qui solo perché non so come avere una risposta certa altrove; sconsiglio di leggere a chi non fosse in buone condizioni emotive.

Una persona ormai di famiglia (è stata badante di mia nonna prima, di mia madre poi, ma il termine badante è sicuramente troppo riduttivo per definirla), dopo aver vinto una battaglia, sta perdendo la seconda contro una malattia per la quale, a questo punto, non c'è più possibilità di cura.

Attualmente vive con i miei assieme alla figlia (in Italia da quando si è ammalata la prima volta) e si stava pensando di consigliarle, tra poco, e sperando di fare in tempo, di tornare dalla sua famiglia, in Ucraina, almeno per vivere con loro gli ultimi giorni.
Sicuramente lei, al momento, preferisce stare qui perché l'assistenza di cui potrebbe disporre al suo paese (paese inteso anche come "piccolo centro abitato rurale") sicuramente non è all'altezza di quella che ha qui da noi (e che si è pagata con 15 anni di contributi versati... lo dico prima che qualcuno possa farle i conti in tasca... non si sa mai); attualmente riceve a domicilio l'assistenza di un hospice che lavora sia in struttura che domiciliarmente.
Forse non ha ancora espresso l'intenzione di tornare perché spera, magari inconsciamente, di uscirne pure stavolta (almeno questa è l'impressione che mi ha dato stamane al telefono).

Ora veniamo al dunque: lei di solito, per tornare a casa per le ferie ha sempre preferiti viaggiare con i furgoncini che fanno la spola settimanalmente portando via bagagli ed effetti che vengono spediti avanti e indietro; oggi non reggerebbe i due/tre giorni di viaggio ininterrotto in quelle condizioni.

Di qui l'idea di usare l'aereo, ma... il dubbio che mi è venuto, è: le compagnie aeree pongono limiti di salute ad un malato che viaggia?
Inutile pensare di non dichiarare prima le sue condizioni: a parte la disonestà che non è nostra, ne' sua, la esporrebbe alla potenziale umiliazione di essere rifiutata all'imbarco per qualcosa che sarebbe potuto andare, se la compagnia fosse stata avvisata prima.

Inoltre vive con un sondino per la nutrizione (perché lo stomaco, malato, non è più in grado di fare il suo lavoro), il drenaggio dei liquidi dall'addome, flebo di nutrimento e medicinali: insomma, si vede da lontano in che condizioni si trova.

Non credo che dal punto di vista "meccanico" la minor pressione in cabina possa creare problemi a flebo, e tubicini vari (forse la flebo e la nutrizione potrebbero essere staccati per le due/tre ore del viaggio da FCO a Kiev, quasi sicuramente non il drenaggio).

La compagnia può rifiutare l'imbarco? Oppure qualche compagnia lo consente, altre no? Per ovvie ragioni, pensavo di limitarci alle compagnie che fanno il viaggio diretto, senza cambi di AM.

Le eventuali compagnie che accettano malati terminali, quali certificazioni richiedono prima del viaggio? E rilasciate da chi? (medico di famiglia, ufficiale sanitario, ASL, ospedale, etc)
Quali limitazioni sul tipo e quantità di farmaci da portare in bagaglio a mano o in stiva? (Non fa più chemio, ma i palliativi e gli antidolorifici rientrano quasi tutti in categorie particolari, magari con problemi di importazione/esportazione).

E... purtroppo, eventualità da tenere in considerazione :( cosa succederebbe nella mamaugurata ipotesi in cui dovesse morire in volo? Fermo restando che, se da un lato difendo il diritto di un malato terminale di morire in mezzo alla sua famiglia, dall'altro ritengo altrettanto giustificato il diritto degli altri pax di non viaggiare con un cadavere di fianco.
L'ipotesi peggiore sarebbe uno scalo tecnico per sbarcarla a metà strada, cosa che vorremmo in tutti i modi evitare.

Grazie a chiunque, avuta la pazienza di leggere questo post lunghissimo, avesse risposte da darci.
Ily
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da Ily »

purtroppo non posso consigliati, ma la tua premura nei confronti di questa signora e' ammirevole e ti fa onore. Speriamo che c'è la faccia!!!
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MartaP
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da MartaP »

Io ho trovato questo:

CONTROINDICAZIONI CLINICHE AL TRASPORTO CON AEREO DI LINEA

http://www.acsa-onlus.it/index.php?opti ... &Itemid=29

Alla luce di quello che hai scritto, dubito che un qualsiasi medico/compagnia aerea fornisca l'autorizzazione al trasporto in volo di una paziente con una patologia così grave e debilitante.
Come vedrai, è infatti specificato che:

"Per stabilire se una persona è idonea a intraprendere un viaggio aereo, è opportuno soffermare l’attenzione su alcuni fenomeni inerenti al volo:
1) La pressurizzazione di bordo è regolata in modo che la pressione barometrica corrisponda ad altitudini tra i 1200 e 1800 metri. L’ipossia che ne consegue è molto modesta e non è avvertita dal soggetto sano. Può invece essere avvertita e determinare turbe nel malato che abbia compromessi i meccanismi di adattamento.
2) La depressione barometrica a bordo determina una dilatazione dei gas contenuti nelle cavità dell’organismo secondo la legge di Boyle‑Mariotte.
3) L’intensa luminosità dell’atmosfera può indurre talvolta uno stato di lacrimazione e iperemia congiuntivale in soggetti con apparato visivo sensibilizzato.
4) La prolungata immobilità e inattività durante il viaggio, specie se di lunga durata.
5) La stimolazione emotiva indotta dal volo su pazienti psicolabili."


Segue, poi, l'elenco di tutte le affezioni che rappresentano una controindicazione al volo.

Potresti chiedere un preventivo a chi fornisce voli sanitari.

Ciao!
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sardinian aviator
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da sardinian aviator »

Perché non provi a parlarne con la tua Prefettura? I trasporti sanitari ed umanitari li gestiscono loro e, se pure questo è un caso anomalo, chiedere è sempre lecito. In questo caso il vettore sarebbe l'AM.
Parallelamente io proverei a sondare una buona agenzia di viaggi e/o direttamente una compagnia aerea (ma non a livello di call center); trova dei contatti direttamente con gli operativi e i commerciali. Che io sappia i barellati si possono imbarcare, pagando un certo numero di posti, incluso uno per un medico.
Infine tenterei di farmi fare un preventivo da un aerotaxi (se teoricamente la cosa può rientrare nel vostro budget).
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FAS
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da FAS »

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sigmet
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da sigmet »

MartaP ha scritto:Io ho trovato questo:


...
1) La pressurizzazione di bordo è regolata in modo che la pressione barometrica corrisponda ad altitudini tra i 1200 e 1800 metri. L’ipossia che ne consegue è molto modesta e non è avvertita dal soggetto sano. Può invece essere avvertita e determinare turbe nel malato che abbia compromessi i meccanismi di adattamento.
...
In realta' la quota cabina potrebbe superare anche i 2000 e passa metri (oggi poi per risparmiare per fare un Bari - Brindisi vanno nella stratosfera..) ma i medici pensano che la quota max sia di 1500 mt. Per esperienza se si sono problemi respiratori andra' richiesta l'apparecchiatura per la somministrazione dell' ossigeno terapeutico (2 o tre bombole) e andra' tenuto conto di eventuali cannule che NON sono compatibili con gli attacchi a baionetta delle bombole.Oltre ai problemi di ipossia la quota determina in pazienti con patologie polmonari scompensi dovuti alla variazione di pressione. In caso di discese rapide potrebbero insorgere pericoli di barotrauma. Inoltre sarebbe auspicabile che fosse accompagnata da un medico poiche' a bordo nessuno e' abilitato per fornire medicinali (se dovesse occorrere) ed e' l'unico a poter valutare in tempo reale le condizioni della Pax.
Purtroppo ci sono passato personalmente e mi sento di dirti che in questo tipo di malati i rischi sono molto alti.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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tartan
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da tartan »

Quello che dice sardinian è molto interessante. Nelle forze armate ho sempre trovato molta disponibilità, in genere, naturalmente, non in casi come questo, però perché non provare?
Interessanti anche i links di FAS, li ho messi tra i miei preferiti, non si sa mai.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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mermaid
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da mermaid »

sardinian aviator ha scritto: Che io sappia i barellati si possono imbarcare, pagando un certo numero di posti, incluso uno per un medico.
anche io ho pensato che potesse viaggiare come stretcher (barellata), ne ho imbarcati\sbarcati diversi, in condizioni veramente brutte, con flebo e ossigeno.
il costo è abbastanza elevato, almeno 6 posti a bordo, più il biglietto per il medico e non so se ci sia un costo anche per l'attrezzatura ed il suo trasporto indietro alla base di appartenenza, piuttosto che quello di recapito nel luogo di partenza del passeggero.
Ti!
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da a_ndrea »

Ringrazio tutti per l'interessamento e i contributi preziosi che ci state dando.

Imbarcare un medico potrebbe essere il problema minore, così come i problemi di adattamento o di reazioni alla luce (casa dei miei è molto luminosa - piano alto, a Roma, ed esposta a Sud - e non le dà problemi); più che decompressione legata ai gas, forse, potrebbe avere problemi con la pressione del liquido interno che viene drenato (chiederò a mia sorella: io di medicina ci capisco poco).
L'inattività prolungata non è un problema: ormai vive più sdraiata che seduta, e il volo fino in Ukr non credo superi le due e mezzo / tre ore.

La stimolazione emotiva credo sia un fattore da tenere in conto, perché si tratterebbe di avere coscienza che si tratta dell'ultimo viaggio, e dell'essere effettivamente alla fine.

L'idea di sentire in Prefettura credo sia un'ottima idea: non credo che l'AMI lucri sui voli umanitari. Unico dubbio è che si tratta di una persona straniera, anche se ha lavorato tredici anni in Italia (tredici anni che risultano, perché era in regola); l'ultima cosa auspicabile sarebbe pensare ad una competenza della loro Aeronautica :|

Al momento non ha problemi di ossigeno (la malattia è allo stomaco: per quello ha il sondino per alimentarsi); il dubbio potrebbe essere la compatibilità delle maschere (in caso di emergenza) con il sondino al naso.
@sigmet: siamo consapevoli del fatto che i rischi siano alti (e nessuno vorrebbe che non arrivasse viva a casa, sia per lei che per gli altri pax), ma non è che le alternative siano molte (due giorni e passa di viaggio col furgone dei trasportatori sarebbero ben peggio).

Sicuramente l'impegno per un volo sanitario a totale carico supera qualsiasi disponibilità e lo dobbiamo escludere.

Effettivamente non è barellata (magari arriva e sbarca con la sedia perché è debilitata, ma, con tutti i limiti di un fisico stremato, è in grado di camminare; l'attrezzatura sarebbe solo una flebo (ma per qualche ora può stare staccata) ed una consistente quantità di farmaci, sufficiente per il periodo che le rimane. Ovviamente dovremo tenere in conto anche i problemi con la dogana relativi ai farmaci, trattandosi, almeno in parte, di forti antidolorifici.
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la franci
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da la franci »

quando lavoravo in hospice mi è capitato di affrontare lo stesso problema. .. il trasporto sanitario con AZ è stato impeccabile! qualche mese fa ci è capitata la stessa cosa per una bimba... non terminale, ma gravemente compromessa... e il volo è stato felice. ..
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a_ndrea
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da a_ndrea »

Ripasso ancora su questo topic per ringraziare tutti per i loro contributi che ho girato alla figlia in modo che potesse regolarsi.
La scelta finale è stata per un volo di linea (due voli: uno per Kiev, l'altro da Kiev per Lviv, con uno stop previsto di circa 4 ore tra i due voli).
L'ipotesi del volo militare è stata scartata dall'interessata per "non disturbare" troppo, visto che, in fondo, avrebbe potuto volare con un volo di linea.

La partenza è stata il 15 Ottobre; la settimana precedente è rimasta ricoverata in ospedale a causa di un'infezione e febbre che non è diminuita; l'essere stata dimessa "contro il parere del personale medico" il pomeriggio prima della partenza, e tutti i documenti ospedalieri hanno contribuito a non creare problemi con i farmaci che aveva con sé.

Al momento della partenza e del volo era su sedia a rotelle, e con solo il sondino per l'alimentazione e la cannula della flebo, entrambi senza altri tubi o sacche attaccati (lascio queste informazioni per coloro che dovessero trovarsi, in futuro, in situazioni analoghe).

Sia i voli che l'assistenza a terra sono andati bene; un discreto ritardo in partenza ha quasi azzerato l'attesa a Kiev. Anzi, sull'assistenza a FCO hanno espresso (madre e figlia che l'accompagnava) unottimo giudizio.

Ora la signora è a casa, per trascorrere i suoi ultimi giorni tra i familiari e gli amici di vecchia data.

Un nuovo ringraziamento a tutti per l'aiuto e i suggerimenti.
MD82_Lover
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Re: Possibilità di volare per rimpario pax malati terminali.

Messaggio da MD82_Lover »

a_ndrea ha scritto:(lascio queste informazioni per coloro che dovessero trovarsi, in futuro, in situazioni analoghe).
Grazie Andrea.
Un abbraccio.
ghiga
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Re: Possibilità di volare per rimpatrio pax malati terminali.

Messaggio da ghiga »

a_ndrea ha scritto:Premessa: l'argomento è tutt'altro che leggero, e posto qui solo perché non so come avere una risposta certa altrove; sconsiglio di leggere a chi non fosse in buone condizioni emotive.

Una persona ormai di famiglia (è stata badante di mia nonna prima, di mia madre poi, ma il termine badante è sicuramente troppo riduttivo per definirla), dopo aver vinto una battaglia, sta perdendo la seconda contro una malattia per la quale, a questo punto, non c'è più possibilità di cura.

Attualmente vive con i miei assieme alla figlia (in Italia da quando si è ammalata la prima volta) e si stava pensando di consigliarle, tra poco, e sperando di fare in tempo, di tornare dalla sua famiglia, in Ucraina, almeno per vivere con loro gli ultimi giorni.
Sicuramente lei, al momento, preferisce stare qui perché l'assistenza di cui potrebbe disporre al suo paese (paese inteso anche come "piccolo centro abitato rurale") sicuramente non è all'altezza di quella che ha qui da noi (e che si è pagata con 15 anni di contributi versati... lo dico prima che qualcuno possa farle i conti in tasca... non si sa mai); attualmente riceve a domicilio l'assistenza di un hospice che lavora sia in struttura che domiciliarmente.
Forse non ha ancora espresso l'intenzione di tornare perché spera, magari inconsciamente, di uscirne pure stavolta (almeno questa è l'impressione che mi ha dato stamane al telefono).

Ora veniamo al dunque: lei di solito, per tornare a casa per le ferie ha sempre preferiti viaggiare con i furgoncini che fanno la spola settimanalmente portando via bagagli ed effetti che vengono spediti avanti e indietro; oggi non reggerebbe i due/tre giorni di viaggio ininterrotto in quelle condizioni.

Di qui l'idea di usare l'aereo, ma... il dubbio che mi è venuto, è: le compagnie aeree pongono limiti di salute ad un malato che viaggia?
Inutile pensare di non dichiarare prima le sue condizioni: a parte la disonestà che non è nostra, ne' sua, la esporrebbe alla potenziale umiliazione di essere rifiutata all'imbarco per qualcosa che sarebbe potuto andare, se la compagnia fosse stata avvisata prima.

Inoltre vive con un sondino per la nutrizione (perché lo stomaco, malato, non è più in grado di fare il suo lavoro), il drenaggio dei liquidi dall'addome, flebo di nutrimento e medicinali: insomma, si vede da lontano in che condizioni si trova.

Non credo che dal punto di vista "meccanico" la minor pressione in cabina possa creare problemi a flebo, e tubicini vari (forse la flebo e la nutrizione potrebbero essere staccati per le due/tre ore del viaggio da FCO a Kiev, quasi sicuramente non il drenaggio).

La compagnia può rifiutare l'imbarco? Oppure qualche compagnia lo consente, altre no? Per ovvie ragioni, pensavo di limitarci alle compagnie che fanno il viaggio diretto, senza cambi di AM.

Le eventuali compagnie che accettano malati terminali, quali certificazioni richiedono prima del viaggio? E rilasciate da chi? (medico di famiglia, ufficiale sanitario, ASL, ospedale, etc)
Quali limitazioni sul tipo e quantità di farmaci da portare in bagaglio a mano o in stiva? (Non fa più chemio, ma i palliativi e gli antidolorifici rientrano quasi tutti in categorie particolari, magari con problemi di importazione/esportazione).

E... purtroppo, eventualità da tenere in considerazione :( cosa succederebbe nella mamaugurata ipotesi in cui dovesse morire in volo? Fermo restando che, se da un lato difendo il diritto di un malato terminale di morire in mezzo alla sua famiglia, dall'altro ritengo altrettanto giustificato il diritto degli altri pax di non viaggiare con un cadavere di fianco.
L'ipotesi peggiore sarebbe uno scalo tecnico per sbarcarla a metà strada, cosa che vorremmo in tutti i modi evitare.

Grazie a chiunque, avuta la pazienza di leggere questo post lunghissimo, avesse risposte da darci.
Non saprei se puó funzionare, ma potrebbe provare a contattare qualcuno relazionato con gli angels flight, se lavorano come negli U.S.A. , in Canada o Australia possono provare a trasferirla tramite aerei di aviazione generale. Negli U.S.A. e in Australia si occupano proprio di malati terminali. L'unica cosa, se viene trasportata in Ucraina poi non potrá fare la pendolare da e per l'Italia. Suppongo che offriranno un volo di sola andata.

Prova a chiedere, magari vi possono aiutare.

Mi spiace per la storia e vi faccio i migliori auguri.
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mermaid
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Re: Possibilità di volare per rimpatrio pax malati terminali.

Messaggio da mermaid »

ghiga, il volo è già stato effettuato... tre post sopra il tuo ( oddio,sembro Moccia :shock: :mrgreen: )
:D
Ti!
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