Paolo_61 ha scritto:**F@b!0** ha scritto:Paolo_61 ha scritto:**F@b!0** ha scritto:bhe, l'aeroporto è zona franca! tecnicamente si può affermare che non sei in nessuno stato!
Mica vero, "tecnicamente" sei negli USA a tutti gli effetti. Solo che per ragioni "pratiche" puoi rimanere landside anche se hai già effettuato le formalità di uscita dal paese.
 
ma se tu non puoi entrare negli USA (in europa, in australia ecc ecc, parlo di USA ma il discorso è lo stesso ovunque) ti fanno stare in aeroporto appunto perchè è zona franca, praticamente è vero che sei negli USA, ma "l'America" è oltre le porte, oltre la dogana, è la dogana che ti "autorizza" ad entrare degli USA!
 
A parte che è l'immigration che ti autorizza ad entrare (e in Italia la Polizia di Stato) e non la dogana, negli USA il controllo passaporti in uscita avviene al momento del chek-in, quindi ancora landside. Diverso il caso "inventato" per il film The Terminal, in cui il pax non viene ammesso negli USA e quindi rimane airside (salvo essere scortato vicino alle porte per la finzione cinematografica). Inoltre il fatto di non essere ancora stato ammesso in un paese - ovvero non aver varcato il controllo di polizia - nulla toglie al fatto che tu sia soggetto alle leggi di tale paese. Non c'è alcuna extraterritorialità (addirittura un aeromobile fermo in piazzale con le porte aperte è ancora soggetto alle leggi locali)
Per dirla in altri termini, l'immigration ti autorizza a girare liberamente per il paese, ma tu negli USA (o in Europa ecc.) ci sei già, e come.
 
guarda, io ho citato il film solo per la battuta!
conosco il diritto aeronautico ed il fatto che l'a/m in piazzale, ma legalmente fino a quando non stacca tutte le ruote da terra, a meno che non sia un aereo diplomatico, è territorio dello stato "ospitante" a tutti gli effetti!
io ho parlato per come mi è stato detto, ad esempio in Australia, al controllo passaporti in entrata, se l'immigrazione ti respinge, stai in aeroporto, considerato "esterno" all'Australia, poi è ovvio che le leggi locali valgono anche in aeroporto, altrimenti se dovessi uccidere qualcuno lo farei in aeroporto per "non commettere il reato", ma io parlo a livello di "traffico" di persone!
se poi chi l'ha riferito a me m'ha detto una ca*zata, io non posso far altro che riferire la ca*zata!
comunque, tornando alla domanda iniziale, il problema di cui parlate non si pone se il check-in per l'altra destinazione non è stato fatto, ossia, il passeggero arriva al JFK e poi avrà un'altro volo per il Perù che non è una coincidenza ma un volo a parte, credo che possa uscire, visitare la città e poi rientrare, fare il check-in e prendere l'altro volo!
per lavoro se la "coincidenza" superava le 6 ore, bagaglio e passeggero si fermavano allo stesso scalo, ossia il passeggero deve riprendersi la valigia, tantovale esco e passo le 10 ore a New York, diverso era se il bagaglio arrivava direttamente in Perù e già all'aeroporto di partenza danno la seconda carta d'imbarco! (non si può fare per voli che partono dopo 12 ore al momento del check-in)