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[Valerio Ricciardi]

Airbus e linee aree chiedono a Ue soluzione a polemica su tassa carbonio

PARIGI/LONDRA (Reuters) - I vertici di Airbus e un gruppo di linee aeree e produttori di motori europei hanno scritto ai leader politici europei chiedendo loro di trovare una soluzione all'escalation in corso nello scontro commerciale sulla "carbon charge", l'imposta sul carbonio, voluta dall'Unione europea.
I firmatari affermano che le ritorsioni da parte della Cina e di altri paesi contrari all'Ets (lo schema di scambio delle emissioni) imposto dalla Ue al settore del trasporto aereo stia portando a gravi conseguenze per l'industria europea, secondo un comunicato diffuso da Airbus.
Secondo Airbus, la Cina avrebbe già sospeso gli ordini di aerei per un valore di 12 miliardi di dollari, circostanza che secondo il costruttore metterebbe a rischio 1.000 posti di lavoro nell'azienda e altri 1.000 nell'indotto.
I nove amministratori delegati che hanno firmato congiuntamente la lettera ai leader di Gran Bretagna, Francia, Spagna e Germania prevedono che "la lista delle sospensioni, cancellazioni e azioni punitive crescerà, dato che altri importanti mercati continuano a opporsi all'Ets".
Gli AD hanno chiesto colloqui urgenti a livello di Consiglio Ue e con gli Stati che stanno intraprendendo azioni di ritorsione dato che la situazione sta diventando intollerabile per l'industria aeronautica europea, dice il comunicato di Airbus.
"lo scopo deve essere quello di trovare una soluzione di compromesso e far interrompere queste misure punitive prima che sia troppo tardi", hanno scritto gli AD, suggerendo di trovare una soluzione attraverso l'Icao, l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile. "Abbiamo sempre creduto che solo una soluzione globale fosse adeguata a risolvere il problema delle emissioni aeree globali". (James Regan e Stephen Mangan)

[JT8D]

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Paolo