Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
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Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Ciao a tutti
Altrove ho trovato questi due filmati prodotti dalla NASA sul ghiaccio.
Il primo è più generale e riguarda soprattutto i velivoli a elica con e senza boots e lo ritengo interessante perchè concepito su un sistema Scenario-decision making.
Il secondo parla di un evento veramente particolare come lo stallo del piano orizzontale di coda a causa del ghiaccio, che richiede una tecnica di recovery esattamente opposta a quella dello stallo dell'ala.
Sono filmati interessanti e potrebbero dare ottimi spunti.
Un discorso ad esempio che ho notato riguarda l'attendere che il ghiaccio abbia raggiunto un certo spessore, cosa nota, che pare invece sia inutile sulle macchine moderne.
Da mia esperienza ho l'addestramento sul King Air 350 e sul Seneca, dove consigliavano di aspettare degli spessori specifici (col rischio di formare uno strato troppo spesso difficile da rompere o di far ghiacciare parti non coperte dai boots) e l'Embraer Phenom, che ha un sistema di boot a circolazione continua con delay relativamente brevi, rischiando teoricamente la formazione di un ice bridge.
Un'altro aspetto interessante riguarda in quali situazioni convenga salire o scendere a seconda egli scenari (questo spiega perchè prima di volare dovremmo sempre conoscere il freezing lvl..)
Per quel che riguarda il Tail Stall, qualcuno di voi ne ha mai avuto esperienza o è stato addestrato ad affrontarlo?
Ci sono voci per cui il comportamento strano dei piloti durante lo stallo del Colgan Air non fosse dettatoda una improvvisa mancanza di skill di base ma da una errata interpretazione di quello che succedeva: se fosse stato un tail stall "sconfigurare" e tirare sarebbe stata la soluzione giusta....
Spero ne esca una bellle discussione, altrimenti spero almeno che a qualcuno questi filmati piacciano.
Se la cosa diventa "seria" potremmo anche spostare in area tecnica...
i miei 2 centesimi
Vanni
Altrove ho trovato questi due filmati prodotti dalla NASA sul ghiaccio.
Il primo è più generale e riguarda soprattutto i velivoli a elica con e senza boots e lo ritengo interessante perchè concepito su un sistema Scenario-decision making.
Il secondo parla di un evento veramente particolare come lo stallo del piano orizzontale di coda a causa del ghiaccio, che richiede una tecnica di recovery esattamente opposta a quella dello stallo dell'ala.
Sono filmati interessanti e potrebbero dare ottimi spunti.
Un discorso ad esempio che ho notato riguarda l'attendere che il ghiaccio abbia raggiunto un certo spessore, cosa nota, che pare invece sia inutile sulle macchine moderne.
Da mia esperienza ho l'addestramento sul King Air 350 e sul Seneca, dove consigliavano di aspettare degli spessori specifici (col rischio di formare uno strato troppo spesso difficile da rompere o di far ghiacciare parti non coperte dai boots) e l'Embraer Phenom, che ha un sistema di boot a circolazione continua con delay relativamente brevi, rischiando teoricamente la formazione di un ice bridge.
Un'altro aspetto interessante riguarda in quali situazioni convenga salire o scendere a seconda egli scenari (questo spiega perchè prima di volare dovremmo sempre conoscere il freezing lvl..)
Per quel che riguarda il Tail Stall, qualcuno di voi ne ha mai avuto esperienza o è stato addestrato ad affrontarlo?
Ci sono voci per cui il comportamento strano dei piloti durante lo stallo del Colgan Air non fosse dettatoda una improvvisa mancanza di skill di base ma da una errata interpretazione di quello che succedeva: se fosse stato un tail stall "sconfigurare" e tirare sarebbe stata la soluzione giusta....
Spero ne esca una bellle discussione, altrimenti spero almeno che a qualcuno questi filmati piacciano.
Se la cosa diventa "seria" potremmo anche spostare in area tecnica...
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“No Ciube quando l'impero l'ha costruita non pensava ai Wookiee”.Ian Solo
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- vihai
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Questa cosa del recovery dal tail stall opposto non l'ho mica capita. Hai un piano deportante che stalla, l'azione è quella di renderlo *meno* deportante e questo lo fai spingendo *avanti*, come in uno stallo dell'ala, cosa che poi ti dà più airspeed e che ridà autorità al comando.
Perché invece dovrebbe essere l'opposto?
Perché invece dovrebbe essere l'opposto?
- noone
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
L'angolo di attacco del piano di coda deportante aumenta o diminuisce con la velocità?
Intanto un interessante link sul ghiaccio, un corso on-line della nasa http://aircrafticing.grc.nasa.gov/courses_inflight.html#
Come dice il saggio: in aviation there are three types of ice. Good Ice, Bad Ice and Hazardous Ice.
Good Ice is found in the galley...
Intanto un interessante link sul ghiaccio, un corso on-line della nasa http://aircrafticing.grc.nasa.gov/courses_inflight.html#
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Come mai? Non capisco..noone ha scritto: Un discorso ad esempio che ho notato riguarda l'attendere che il ghiaccio abbia raggiunto un certo spessore, cosa nota, che pare invece sia inutile sulle macchine moderne.
Da mia esperienza ho l'addestramento sul King Air 350 e sul Seneca, dove consigliavano di aspettare degli spessori specifici


- noone
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Da quello che ho capito i vecchi boots erano grandi e lenti a gonfiarsi, se vi erano strati sottili di ghiaccio e accumolo sufficientemente veloce il ghiaccio si rompeva restando incllato al boot e gli spazi si riempivano,formando un ponte di ghiaccio al disopra del boot, a quel punto impossibile da intaccare: per evitare questo si lasciava accumolare uno strato
sufficientemente spesso, in modo che gonfiandosi si rompesse in grossi tasseli che saltavano via.
I problemi dell'asspettare che il ghiaccio si inspessisca sono però molteplici: in primo luogo il ghiaccio può iniziare a formarsi dove il boot non c'è, in secondo la rimozione è solitamente ordinata manualmente, quindi sta al pilota ricordarsi di romperlo, una formazione tra il mezzo e il pollicecome richiesta dal KA350 ha già effetti evidenti sul volo, inoltre i pezzi di ghiaccio possono sbattere contro l'aereo o essere mangianti dal motore, per questo i vecchi citation avevano l'ala coi boots ma la radice era riscaldata...
sufficientemente spesso, in modo che gonfiandosi si rompesse in grossi tasseli che saltavano via.
I problemi dell'asspettare che il ghiaccio si inspessisca sono però molteplici: in primo luogo il ghiaccio può iniziare a formarsi dove il boot non c'è, in secondo la rimozione è solitamente ordinata manualmente, quindi sta al pilota ricordarsi di romperlo, una formazione tra il mezzo e il pollicecome richiesta dal KA350 ha già effetti evidenti sul volo, inoltre i pezzi di ghiaccio possono sbattere contro l'aereo o essere mangianti dal motore, per questo i vecchi citation avevano l'ala coi boots ma la radice era riscaldata...
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Mah, bisognerebbe valutare quanto si sposta il centro di pressione rispetto al baricentro al variare dell'angolo di incidenza dell'ala.noone ha scritto:L'angolo di attacco del piano di coda deportante aumenta o diminuisce con la velocità?
Infatti all'aumentare della velocità aumenta il momento picchiante ma aumenta quadraticamente l'efficiacia del piano di coda.... nin zo...
- noone
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Non so, io riporto quello che dicono la nasa e miei istruttori sul KA350.
Quello che riportano è che la classica situazione in cui si presenta lo stallo di coda per ghiaccio è quando si vola l'approach con flap e velocità alta per evitare il ghiacciamento dell'ala: in questa situazione il piano di coda ha un forte angolo picchiato.
in caso di stallo del piano di coda la soluzione sarebbe ridurre i flap e cbrare per ridurre l'angolo di attacco del pano di coda e farlo uscire dallo stallo.
Conseguenza: recupero antiistintivo...
Just my two cent
vanni
Quello che riportano è che la classica situazione in cui si presenta lo stallo di coda per ghiaccio è quando si vola l'approach con flap e velocità alta per evitare il ghiacciamento dell'ala: in questa situazione il piano di coda ha un forte angolo picchiato.
in caso di stallo del piano di coda la soluzione sarebbe ridurre i flap e cbrare per ridurre l'angolo di attacco del pano di coda e farlo uscire dallo stallo.
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
E questo è sacrosanto, visto che i flap generano un forte momento a picchiare.noone ha scritto: in caso di stallo del piano di coda la soluzione sarebbe ridurre i flap
Questo un po' di meno. Se cabri *aumenti* l'incidenza allo scopo di ottenere più deportanza, abbassare la coda e alzare il muso.e cbrare per ridurre l'angolo di attacco del pano di coda e farlo uscire dallo stallo.
Però immagino che chi ha scritto le linee guida non abbia fatto un errore così clamoroso, quindi la domanda resta: perché cabrare in caso di stallo del piano di coda?
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
evidentemente in questo caso l'effetto combinato dell'aumento dell'assetto e della riduzione dei flap è maggiore dell'effetto dell'aumento di incidenza causato dal comando a cabrare...
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Ci sono dei "segni premonitori" inequivocabili riguardo allo stallo del piano di coda?? Tipo scuotimenti e vibrazioni come avviene in uno stallo d'ala classico..
- noone
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Mah Dicono flutter dei comandi ma non delle ali, tendenza a picchiare, difficoltà a trimmare e comandi morbidi in una direzione, oppure forze molto elevat, comunque c'è tutto nei filmati...MatteF88 ha scritto:Ci sono dei "segni premonitori" inequivocabili riguardo allo stallo del piano di coda?? Tipo scuotimenti e vibrazioni come avviene in uno stallo d'ala classico..
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Re: Volo in condizioni di ghiaccio con prop +boots + Tail Stall
Capito..grazie
! Eh vorrei poter guardare i filmati ma sto andando col telefono perchè oggi l'adsl ha deciso di scioperare e non me li fa vedere.. 

