...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
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- Valerio Ricciardi
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...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
...a parte la ridicolaggine di applicare una costosa tecnologia "di punta" a qualcosa che funziona già benissimo così (chi ha provato una MTB coi freni a disco sa cosa intendo dire), c'è qualche tecnico che è in grado di dire se si tratta solo di una subapplicazione in un campo ancora "vergine" per farsi vedere nell'ambiente, o di uno studio applicato a un giocarello ma finalizzabile ad un implemento delle tecnologie FBW di maggiore affidabilità?
Dalla ricerca europea "la bicicletta del futuro": è dotata di freni wireless
Solitamente un’invenzione dovrebbe migliorare la vita delle persone, o quantomeno dovrebbe rivoluzionare il modo in cui le stesse fruiscono di un servizio o si servono di un qualsiasi oggetto. In questo specifico caso la “creazione” annunciata da un’equipe di scienziati informatici dell’Università del Saarland in Germania non è una vera e propria “rivoluzione tecnologica”, ma la si può comunque considerare una interessante “evoluzione tecnologica”. I ricercatori, infatti, hanno sviluppato una “bicicletta wireless” dotata di un impianto frenante senza fili. Addio ai cavi d’acciaio pertanto, a totale vantaggio del design. Secondo gli scienziati il livello di sicurezza raggiunto con questo sistema sfiora il 100%.
Addio ai cavi e alle leve sporgenti - A differenza di una bici tradizionale, il team paragona il sistema della bici da passeggio con quello di una motocicletta stile chopper senza il blocco motore. Ciò che differenzia quest'ultimo sistema, oltre all’assenza del cavo, è la “mancanza di una leva sporgente” per azionare il freno anteriore. "Le reti wireless non sono mai una tecnologia a prova di guasto - ha precisato il professor Holger Hermanns, responsabile del progetto e del team di ricercatori dell'Università del Saarland -. Questo è un fatto che si basa su antefatti tecnologici". Ma ciò che più interessa agli scienziati è sviluppare sistemi wireless con caratteristiche di funzionamento senza interruzioni, proprio come un tradizionale freno da bicicletta. "Nel campo del futuro servizio ferroviario europeo, ad esempio, esistono già dei piani concreti - spiega Hermanns -. Gli esperimenti su treni e aerei sono troppo sofisticati, e in caso di malfunzionamento potrebbero persino mettere in pericolo la vita delle persone".
La stessa tecnologia potrebbe essere integrata in treni e aerei - Quindi i metodi matematici utilizzati dal team di Saarland dovrebbero convalidare in modo automatico il corretto funzionamento e l'interazione delle componenti. "Il freno da bici wireless ci fornisce lo spazio di manovra necessario per ottimizzare questi metodi per il funzionamento in sistemi molto più complessi", spiega il ricercatore. Gli scienziati hanno perciò scelto di esaminare il prototipo di freno con algoritmi che sono solitamente usati nei sistemi di controllo per gli aerei o gli stabilimenti chimici. Il risultato? Un freno che funziona con un'affidabilità del 99,999999999997%. "Questo significa che in un trilione di tentativi di frenata, noi abbiamo tre guasti," osserva il professor Hermanns, aggiungendo: "Non è perfetto, ma è accettabile".
L'utilizzatore deve stringere l'impugnatura di gomma sulla parte destra del manubrio per fermare completamente la bicicletta. Quanto più forte viene stretta l'impugnatura, tanto più potente sarà l'azione del freno a disco sulla ruota anteriore. Il sistema frenante è attivato da molte componenti elettroniche. L'impugnatura di gomma è dotata di un sensore di pressione che attiva un apparecchio trasmittente se viene superata una specifica pressione limite, afferma il team. L'apparecchio trasmittente si trova all'interno di una scatola blu di plastica delle dimensioni di un pacchetto di sigarette che è attaccata al manubrio. I segnali radio sono un inviati a un ricevitore attaccato alla fine della forcella della bicicletta. Il ricevitore inoltra il segnale a un attuatore, che converte il segnale radio in energia meccanica che aziona il freno a disco. Al fine di aumentare l'affidabilità, sulla bicicletta sono presenti apparecchi trasmittenti supplementari. Questi ultimi inviano più volte lo stesso segnale.
In base alla configurazione attuale, una bici da passeggio può frenare nello spazio di 250 millisecondi. Quindi un ciclista che sta viaggiando a una velocità di 30 kilometri all'ora deve reagire 2 metri prima di raggiungere una situazione di pericolo. Tuttavia, secondo i ricercatori, questa funzionalità deve essere e potrà essere migliorata. Secondo Hermanns "non è difficile integrare un sistema frenante anti bloccaggio e un controllo della trazione. Servono solo poche modifiche".
21 ottobre 2011
Dalla ricerca europea "la bicicletta del futuro": è dotata di freni wireless
Solitamente un’invenzione dovrebbe migliorare la vita delle persone, o quantomeno dovrebbe rivoluzionare il modo in cui le stesse fruiscono di un servizio o si servono di un qualsiasi oggetto. In questo specifico caso la “creazione” annunciata da un’equipe di scienziati informatici dell’Università del Saarland in Germania non è una vera e propria “rivoluzione tecnologica”, ma la si può comunque considerare una interessante “evoluzione tecnologica”. I ricercatori, infatti, hanno sviluppato una “bicicletta wireless” dotata di un impianto frenante senza fili. Addio ai cavi d’acciaio pertanto, a totale vantaggio del design. Secondo gli scienziati il livello di sicurezza raggiunto con questo sistema sfiora il 100%.
Addio ai cavi e alle leve sporgenti - A differenza di una bici tradizionale, il team paragona il sistema della bici da passeggio con quello di una motocicletta stile chopper senza il blocco motore. Ciò che differenzia quest'ultimo sistema, oltre all’assenza del cavo, è la “mancanza di una leva sporgente” per azionare il freno anteriore. "Le reti wireless non sono mai una tecnologia a prova di guasto - ha precisato il professor Holger Hermanns, responsabile del progetto e del team di ricercatori dell'Università del Saarland -. Questo è un fatto che si basa su antefatti tecnologici". Ma ciò che più interessa agli scienziati è sviluppare sistemi wireless con caratteristiche di funzionamento senza interruzioni, proprio come un tradizionale freno da bicicletta. "Nel campo del futuro servizio ferroviario europeo, ad esempio, esistono già dei piani concreti - spiega Hermanns -. Gli esperimenti su treni e aerei sono troppo sofisticati, e in caso di malfunzionamento potrebbero persino mettere in pericolo la vita delle persone".
La stessa tecnologia potrebbe essere integrata in treni e aerei - Quindi i metodi matematici utilizzati dal team di Saarland dovrebbero convalidare in modo automatico il corretto funzionamento e l'interazione delle componenti. "Il freno da bici wireless ci fornisce lo spazio di manovra necessario per ottimizzare questi metodi per il funzionamento in sistemi molto più complessi", spiega il ricercatore. Gli scienziati hanno perciò scelto di esaminare il prototipo di freno con algoritmi che sono solitamente usati nei sistemi di controllo per gli aerei o gli stabilimenti chimici. Il risultato? Un freno che funziona con un'affidabilità del 99,999999999997%. "Questo significa che in un trilione di tentativi di frenata, noi abbiamo tre guasti," osserva il professor Hermanns, aggiungendo: "Non è perfetto, ma è accettabile".
L'utilizzatore deve stringere l'impugnatura di gomma sulla parte destra del manubrio per fermare completamente la bicicletta. Quanto più forte viene stretta l'impugnatura, tanto più potente sarà l'azione del freno a disco sulla ruota anteriore. Il sistema frenante è attivato da molte componenti elettroniche. L'impugnatura di gomma è dotata di un sensore di pressione che attiva un apparecchio trasmittente se viene superata una specifica pressione limite, afferma il team. L'apparecchio trasmittente si trova all'interno di una scatola blu di plastica delle dimensioni di un pacchetto di sigarette che è attaccata al manubrio. I segnali radio sono un inviati a un ricevitore attaccato alla fine della forcella della bicicletta. Il ricevitore inoltra il segnale a un attuatore, che converte il segnale radio in energia meccanica che aziona il freno a disco. Al fine di aumentare l'affidabilità, sulla bicicletta sono presenti apparecchi trasmittenti supplementari. Questi ultimi inviano più volte lo stesso segnale.
In base alla configurazione attuale, una bici da passeggio può frenare nello spazio di 250 millisecondi. Quindi un ciclista che sta viaggiando a una velocità di 30 kilometri all'ora deve reagire 2 metri prima di raggiungere una situazione di pericolo. Tuttavia, secondo i ricercatori, questa funzionalità deve essere e potrà essere migliorata. Secondo Hermanns "non è difficile integrare un sistema frenante anti bloccaggio e un controllo della trazione. Servono solo poche modifiche".
21 ottobre 2011
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
L'ho sempre desiderato, quando quei maledetti cavi dei freni della mia bicicletta si allentavano. Vanne a capire il motivo.
Bell'idea.

Bell'idea.
- robg
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Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
mha!!!, da ciclista mi lascia perplesso, gia' coi cambi servo-assistiti vi sono "guerre di religione" a favore o contro.
per me la bicicletta deve rimanere nella sua perfezione meccanica.
metti poi che mentre sciendi dal ghisallo o dal fedaia, si scaricano le pile???
roberto
Ciclista, ricorda che hai una bocca e due gambe...per parlare la metà e pedalare il doppio!
Quindi...poche parole e P E D A L A R E ! ! !
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metti poi che mentre sciendi dal ghisallo o dal fedaia, si scaricano le pile???


roberto
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- tartan
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Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
Questa la sposo!robg ha scritto:Ciclista, ricorda che hai una bocca e due gambe...per parlare la metà e pedalare il doppio!
Quindi...poche parole e P E D A L A R E ! ! !
La mia prima macchina era una DKV 850 con tre cilindri a due tempi. Il cambio, al volante, era comandato da un filo di acciaio. Un giorno mi si ruppe e la portai dal meccanico che per aggiustarmi il "cambio" mi prese uno dei primi stipendi. Poi si ruppe di nuovo e allora mi ci dedicai io. Comprai un cavo del cambio o dei freni (non ricordo) di bicicletta o di moto e riparai da me medesimo il "cambio" rotto della mia macchina. Una soddisfazione immensa che ancora ricordo. Con la bicicletta, quando si allentavano i freni, frenavo con il piede sulla ruota anteriore. Un altro bellissmo ricordo, anzi una serie di ricordi.
La tecnologia DEVE progredire, ma la vita è fatta anche di piccole imprese personali, qualcuna lasciatecela.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
Stra quoto. Io sono già contrario ai cambi servo-assistiti, figurarsi cosa penso di questa soluzione. Assolutamente negativa. A parte che non vedo perchè andare a stravolgere un sistema affidabile e che su una bicicletta funziona benissimo, come quello classico a cavi, e poi vuoi mettere il piacere di regolarsi personalmente il cambio e i freni della propria specialissima con sistemi di azionamento tradizionali a cavo, e riuscire ad avere cambio e freni perfettamente regolati come un orologio svizzero ? Per un ciclista cono soddisfazioni !!!robg ha scritto:mha!!!, da ciclista mi lascia perplesso, gia' coi cambi servo-assistiti vi sono "guerre di religione" a favore o contro.
per me la bicicletta deve rimanere nella sua perfezione meccanica.
metti poi che mentre sciendi dal ghisallo o dal fedaia, si scaricano le pile???![]()
![]()
roberto
Ciclista, ricorda che hai una bocca e due gambe...per parlare la metà e pedalare il doppio!
Quindi...poche parole e P E D A L A R E ! ! !
No no, sistema tradizionale per cambio e freni, sempre !!!!
Il ciclismo è altro, non queste diavolerie che su una bicicletta non hanno senso !!
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


- vihai
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- Iscritto il: 9 ottobre 2006, 14:48
Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
È un esperimento per testare l'utilizzo del wireless in applicazioni a bassissima latenza e alta affidabilità, nessuno vuol produrre biciclette con i freni wireless 

- m.forna
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- Iscritto il: 6 luglio 2010, 1:07
Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
la cosa migliore sarebbe un'inchiodata della bici dopo aver intercettato un qualche segnale da qualche parte, o pigiare il freno e provocare per qualche malfunzionamento una frenata della bicicletta che precede, facendo anche il botto 

Marco
- giragyro
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- Iscritto il: 21 luglio 2011, 15:59
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Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
Mi sembra un'inutile sfoggio di tecnologia fine a se stessa
Argo riconobbe Ulisse, Penelope no.
- sochmer
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Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
m****a che scenam.forna ha scritto:la cosa migliore sarebbe un'inchiodata della bici dopo aver intercettato un qualche segnale da qualche parte, o pigiare il freno e provocare per qualche malfunzionamento una frenata della bicicletta che precede, facendo anche il botto

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- Iscritto il: 12 maggio 2006, 7:20
Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
come al solito vihai ha centrato la questione ed ha sintetizzato in maniera brillante...
Caro Valerio....non é ridicolo l'approccio che hanno avuto. Anzi sarebbe stato ridicolo iniziare da un sistema complesso quali prodotti automobilistici o aeronautici.
Quando si effettuano determinati studi come quelo da te descritto é ovvio che si vuole ridurre al minimo i rischi e si vuole mantenere un basso impatto economico in caso di fallimento.
All'aumentare del tempo impiegato per fissare il concetto > fissare il disegno > sviluppare > produrre e testare aumentano anche le spese...quindi la cosa migliore da fare é iniziare su sistemi semplici, molto semplici , per capire le reali potenzialitá dell'idea che hai avuto.
L'articolo dice poco sul vero target dello studio anche perche non parla dei requisiti e delle necessitá del progetto, quindi é difficile giudicare se sia stato un successo oppure no, al di lá dei risultati ottenuti.....si perché i risultati ottenuti vanno sempre confrontati con quello che era il tuo punto di partenza.
Se ti presento un eccellente piatto di cannelloni, ma era mia intenzione cucinarti un piatto di lasagne, vuol dire che non sono stato bravo....anche se il piatto che stai degustando é eccellente.
Aggiungo che il fatto di partire da sistemi semplici ed economici nasce anche dal fatto che in questi studi si deve sempre tener conto dei costi e della qualitá (e non solo della tempistica) e proprio per questi motivi si é scelta una bicicletta. Il target era frenare una ruota cancellando il cablaggio (che si traduce in peso per autovetture ed aerei)...quindi una visione sul futuro...uno studio direi di fattibilitá. Secondo me l'idea che guidava il tutto era ridurre il peso del sistema frenante....quindi eliminiamo il piu possibile......il fatto che si siano eliminate anche le leve secondo me (potrei anche sbagliare) é stato un beneficio derivante da una opportunitá secondaria quella di avere una interfaccia remota per la frenatura che non poteva avere una leva meccanica per dosare la frenata e che ha visto l'intorduzione di un qualcosa di nuovo e cioé l'impugnatura in oggetto.
Non mi trovo d'accordo con quanto é stato scritto in tema di affidabilitá...si omette di dire che molti di questi apparecchi soffrono di una elevata "mortalitá infantile" che per le applicazioni aeronautiche non sono favorevoli specie in caso di flgiht safety. Si dovrebbe parlare di acceptance test e cose simili ma non é il caso.
In piú per una futura applicazione in campo aeronautico non si é ancora tenuto conto delle accelerazioni e delle estreme condizioni ambientali in cui un velivolo opera....siamo sicuri che le reti wireless possano funzionare ad elevati valori di g. Siamo sicuri che le centraline wireless riescano a funzionare a bassissime temperature???
Aggiungo che la bicicletta é stata utilizzata per via del fatto che é fatta da subsistemi semplici che interferiscono poco tra loro.....anche se con dolore potrei utilizzare la bicicletta anche se il sellino smette di fare il suo lavoro......se mi sgrana la catena di trazione devo solo accostare e cercare di rimetterla apposto...se buco una ruota devo solo cambiarla con una spesa irrisoria....questi sono i motivi basi dell'aver scelto la bicicletta.....per ridurre al minimo l'impatto economico che potrebbe avere un fallimento.
Ancora una piccola considerazione in tema di affidabilitá.....si dovrebbe parlare di affidabilitá assoluta della sistema isolato...che ha poco senso quando lo si deve inserire in un sistema ancora piu grande come quello della bicicletta.....prima ancora di perdere i freni potrei bucare la ruota anteriore, o la posteriore, potrei avere un problema alla catena, qualcuno potrebbe portare via il sellino e cosí via.....quindi eviterei di sparare valori sull'affidiabilitá cosí elevati.....visto che su di un sistema semplice abbiamo visto che ci sono parecchi problemi che potrebbero costringermi ad anadare a piedi e che comunuque é inevitabile utilizzare questo subsistema insieme ad altri subsistemi
PS
piccola osservazione la frase seguente la dice lunga sulla bontá dell'articolo:
Caro Valerio....non é ridicolo l'approccio che hanno avuto. Anzi sarebbe stato ridicolo iniziare da un sistema complesso quali prodotti automobilistici o aeronautici.
Quando si effettuano determinati studi come quelo da te descritto é ovvio che si vuole ridurre al minimo i rischi e si vuole mantenere un basso impatto economico in caso di fallimento.
All'aumentare del tempo impiegato per fissare il concetto > fissare il disegno > sviluppare > produrre e testare aumentano anche le spese...quindi la cosa migliore da fare é iniziare su sistemi semplici, molto semplici , per capire le reali potenzialitá dell'idea che hai avuto.
L'articolo dice poco sul vero target dello studio anche perche non parla dei requisiti e delle necessitá del progetto, quindi é difficile giudicare se sia stato un successo oppure no, al di lá dei risultati ottenuti.....si perché i risultati ottenuti vanno sempre confrontati con quello che era il tuo punto di partenza.
Se ti presento un eccellente piatto di cannelloni, ma era mia intenzione cucinarti un piatto di lasagne, vuol dire che non sono stato bravo....anche se il piatto che stai degustando é eccellente.
Aggiungo che il fatto di partire da sistemi semplici ed economici nasce anche dal fatto che in questi studi si deve sempre tener conto dei costi e della qualitá (e non solo della tempistica) e proprio per questi motivi si é scelta una bicicletta. Il target era frenare una ruota cancellando il cablaggio (che si traduce in peso per autovetture ed aerei)...quindi una visione sul futuro...uno studio direi di fattibilitá. Secondo me l'idea che guidava il tutto era ridurre il peso del sistema frenante....quindi eliminiamo il piu possibile......il fatto che si siano eliminate anche le leve secondo me (potrei anche sbagliare) é stato un beneficio derivante da una opportunitá secondaria quella di avere una interfaccia remota per la frenatura che non poteva avere una leva meccanica per dosare la frenata e che ha visto l'intorduzione di un qualcosa di nuovo e cioé l'impugnatura in oggetto.
Non mi trovo d'accordo con quanto é stato scritto in tema di affidabilitá...si omette di dire che molti di questi apparecchi soffrono di una elevata "mortalitá infantile" che per le applicazioni aeronautiche non sono favorevoli specie in caso di flgiht safety. Si dovrebbe parlare di acceptance test e cose simili ma non é il caso.
In piú per una futura applicazione in campo aeronautico non si é ancora tenuto conto delle accelerazioni e delle estreme condizioni ambientali in cui un velivolo opera....siamo sicuri che le reti wireless possano funzionare ad elevati valori di g. Siamo sicuri che le centraline wireless riescano a funzionare a bassissime temperature???
Aggiungo che la bicicletta é stata utilizzata per via del fatto che é fatta da subsistemi semplici che interferiscono poco tra loro.....anche se con dolore potrei utilizzare la bicicletta anche se il sellino smette di fare il suo lavoro......se mi sgrana la catena di trazione devo solo accostare e cercare di rimetterla apposto...se buco una ruota devo solo cambiarla con una spesa irrisoria....questi sono i motivi basi dell'aver scelto la bicicletta.....per ridurre al minimo l'impatto economico che potrebbe avere un fallimento.
Ancora una piccola considerazione in tema di affidabilitá.....si dovrebbe parlare di affidabilitá assoluta della sistema isolato...che ha poco senso quando lo si deve inserire in un sistema ancora piu grande come quello della bicicletta.....prima ancora di perdere i freni potrei bucare la ruota anteriore, o la posteriore, potrei avere un problema alla catena, qualcuno potrebbe portare via il sellino e cosí via.....quindi eviterei di sparare valori sull'affidiabilitá cosí elevati.....visto che su di un sistema semplice abbiamo visto che ci sono parecchi problemi che potrebbero costringermi ad anadare a piedi e che comunuque é inevitabile utilizzare questo subsistema insieme ad altri subsistemi
PS
piccola osservazione la frase seguente la dice lunga sulla bontá dell'articolo:
adesso lo spazio si misura in secondi ????? spero sia stato un errore di chi ha scritto l'articolo e non degli scenziati di Saarbrückencita ha scritto: In base alla configurazione attuale, una bici da passeggio può frenare nello spazio di 250 millisecondi.
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
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- Iscritto il: 15 novembre 2007, 18:11
Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
L'enorme potere delle esemplificazioni...FAS ha scritto:.....si perché i risultati ottenuti vanno sempre confrontati con quello che era il tuo punto di partenza.
Se ti presento un eccellente piatto di cannelloni, ma era mia intenzione cucinarti un piatto di lasagne, vuol dire che non sono stato bravo....anche se il piatto che stai degustando é eccellente.

- Ashaman
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Re: ...Esibizione di tecnologia o esperimento finalizzabile?
Va che è da poco che le biciclette hanno i freni e ora li vogliono fare bluetooth pure. 
Ricordo il tempo passato a Modena, con una graziella vecchia e senza freni, per fermarmi scendevo dalla sella al volo e di corsa. Era comoda, siccome non consumava benzina (materia che da queste parti è sempre costata cara. Siamo sempre stati tra i primi nel mondo per il prezzo agghiacciante dei carburanti, grazie ai nostri governi ladri, fin dai primi anni 20), senza cambio e non eccessivamente prestazionale, eppure ci sono andato a Bologna e ritorno un dì.
Era pure vecchia e arrugginita e farla rimettere a nuovo non valeva la pena... e meno male che non ci misi soldi, che nonostante TRE catenacci, me la ciularono una domenica in stazione, mentre io ero andato a Nonmiricordodove a fare nonmiricordocosa in treno... da quelle parti criticavano i napoletani e poi guarda te...
Solo la mia attuale MTB ha i freni funzionanti... e dove vivo ora non sono un optional, soprattutto in discesa, ma se già i freni a disco sono un'esagerazione, posso perfettamente capire che questo dei freni bluetooth è sicuramente un esercizio tecnico.
Però, pensate, in caso di emergenza, diciamo che il trasmettitore sul manubrio smetta di funzionare, si potrebbe frenare la bici usando il cellulare. Comodo, no?

Ricordo il tempo passato a Modena, con una graziella vecchia e senza freni, per fermarmi scendevo dalla sella al volo e di corsa. Era comoda, siccome non consumava benzina (materia che da queste parti è sempre costata cara. Siamo sempre stati tra i primi nel mondo per il prezzo agghiacciante dei carburanti, grazie ai nostri governi ladri, fin dai primi anni 20), senza cambio e non eccessivamente prestazionale, eppure ci sono andato a Bologna e ritorno un dì.

Era pure vecchia e arrugginita e farla rimettere a nuovo non valeva la pena... e meno male che non ci misi soldi, che nonostante TRE catenacci, me la ciularono una domenica in stazione, mentre io ero andato a Nonmiricordodove a fare nonmiricordocosa in treno... da quelle parti criticavano i napoletani e poi guarda te...

Solo la mia attuale MTB ha i freni funzionanti... e dove vivo ora non sono un optional, soprattutto in discesa, ma se già i freni a disco sono un'esagerazione, posso perfettamente capire che questo dei freni bluetooth è sicuramente un esercizio tecnico.

Però, pensate, in caso di emergenza, diciamo che il trasmettitore sul manubrio smetta di funzionare, si potrebbe frenare la bici usando il cellulare. Comodo, no?

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"He who sacrifices freedom for security deserves neither."
-Benjamin Franklin
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