Avrei dovuto postare questo articolo nell'area "Paura di Volare"?
Boh, in ogni caso, ogni tanto, fa bene leggere qualche notizia rassicurante anche da parte della "stampa generica"
Voli? Sicurissimi. Anche low cost
di Ettore Livini
Le statistiche: l'auto è 62 volte più pericolosa dell'aereo. E le compagnie "no frills" non meritano la cattiva nomea: le più note non hanno mai perso un velivolo
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Allacciate le cinture di sicurezza. Portate il sedile in posizione verticale. Ma, soprattutto, non preoccupatevi. Viaggiare in aereo - facendo tutti i debiti scongiuri - non è mai stato così sicuro come oggi. Nel 1945 il tasso di mortalità dell´aviazione civile viaggiava al poco rassicurante ritmo di 27 vittime ogni milione di passeggeri. Oggi siamo a meno di un morto su un milione. Negli ultimi dieci anni gli incidenti gravi sono calati del 36% e all´alba del 2011 ci sono, statisticamente parlando, 62 volte più possibilità di lasciarci la pelle viaggiando in auto che a bordo di un jet. Non è sufficiente per mettersi tranquilli? No problem. Basta chiudere gli occhi, tirare un sospirone e ricordarsi che ogni anno in America perdono la vita più persone su un motoscafo in vacanza che in volo. E buon viaggio.
Il segreto per garantirsi un viaggio più sereno possibile - come confermano i dati raccolti dai superesperti di Ascend per il Financial Times - è scegliere la compagnia giusta. Al mondo ci sono oltre mille vettori. Ma la metà del traffico, da inizio millennio, è concentrato sulle ali di 25 giganti dei cieli, Lufthansa, Air France, Ba, Alitalia e i big negli Usa e in Estremo Oriente. Queste aerolinee, numeri alla mano, sono di gran lunga il mezzo di trasporto volante più sicuro. Operano in mercati avanzati, con più soldi e sono sottoposte a controlli più accurati. Risultato: il rischio di non sopravvivere a un loro volo è pari allo 0,000008%. Come dire uno su 13,2 milioni. Le low cost? Godono di una fama negativa del tutto immeritata, visto che le uniche tre compagnie con la fedina immacolata sul fronte degli incidenti mortali sono Ryanair, Easyjet e Southwest, il maggior gruppo Usa nel settore.
Un´altra evidente asimmetria dei cieli globali è quella geografica. America ed Europa sono di gran lunga le aree più sicure, con un tasso di rischio sceso negli anni a 0,3 su un milione. In netto miglioramento sono le condizioni in Asia (scesa dalle 4,5 fatalità su un milione degli anni ´70 alle 0,9 di oggi) e Sud America (da 6,7 a 1,4). L´Africa invece si conferma come il vero buco nero dell´aviazione civile: le vittime qui sono 6,3 ogni milione di passeggeri, una in più di quarant´anni fa.
Il tempo e i progressi tecnologici hanno modificato pure il livello di pericolosità delle varie fasi di volo. Il 40% degli incidenti - di gran lunga la percentuale maggiore - avviene ancor oggi in fase di atterraggio. Molti di più del 17% registrato al decollo. Crescono i problemi riscontrati quando con l´aereo viaggia in quota di crociera (dal 12% degli anni ´90 al 17% attuale) mentre i nuovi sensori hi-tech hanno dimezzato quelli in fase di discesa come l´impatto contro montagne. Delle 29 tragedie aeree del 2010 (con 831 vittime) 10 si sono consumate con il jet in pieno volo, e ben 14 in atterraggio.
La statistica, per quanto vale, dice anche che i posti più sicuri a bordo sono - almeno in teoria - quelli posteriori. I dati a disposizione di Aviation safety network sugli incidenti dal 1959 ad oggi certificano che in ben 19 casi chi sedeva in coda si è salvato contro i nove casi in cui a sopravvivere sono stati i passeggeri delle prime file. Il compromesso dei sedili centrali ha funzionato "solo" in sette occasioni. Boeing e Airbus sostengono però che non esiste alcuna certezza matematica in grado di etichettare come "più sicure" alcune sezioni della carlinga rispetto ad altre.
Come fare per evitare di imbarcarsi su una carretta dei cieli? Il metodo più affidabile - sostiene l´Ft - è consultare la "lista nera" aggiornata con regolarità dall´Unione Europea. Un elenco che nella sua ultima versione indica quasi 280 compagnie cui sono interdetti per motivi di sicurezza i cieli del Vecchio continente. Ci sono tutti i vettori di ben 19 paesi, 50 dal Kazakhstan, 46 filippini, 45 indonesiani, 33 del Congo. Su quegli aerei, parola di Bruxelles, non basta allacciarsi la cintura per viaggiare davvero tranquilli.
Ottimo!
Questo è interessante:
"Crescono i problemi riscontrati quando con l´aereo viaggia in quota di crociera (dal 12% degli anni ´90 al 17% attuale)".
Che spiegazione ci si può dare?
Maxx ha scritto:Ottimo!
Questo è interessante:
"Crescono i problemi riscontrati quando con l´aereo viaggia in quota di crociera (dal 12% degli anni ´90 al 17% attuale)".
Che spiegazione ci si può dare?
Potrebbe essere perché hanno migliorato la sicurezza nelle altre fasi del volo?
Vi Veri Veniversum Vivus Vici
(By the power of truth, I, while living, have conquered the universe)
Credo che i problemi in crociera non siano fatali quanto quelli nelle fase delicate del volo. E facendo la percentuale significa come già detto che migliorano la sicurezza sulle altre fasi delicate del volo.
Articolo davvero interessante per chi ha paura di volare!
"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori"
E per chi ha paura di andare in macchina? O nessuno ha paura di viaggiare su un mezzo 62 volte più pericoloso dell'aereo?
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
tartan ha scritto:E per chi ha paura di andare in macchina? O nessuno ha paura di viaggiare su un mezzo 62 volte più pericoloso dell'aereo?
Io ho molta paura quando viaggio in macchina, anche quando guido io. Prima in realtà preferivo essere portato che guidare, ora comunque preferisco guidare personalmente. Se la paura viene indirizzata correttamente, cioè fare di tutto per essere in condizioni di guidare, partire riposati, stare con le orecchie drizzate, avere occhi anche dietro la schiena, lasciare un margine di sicurezza del 200% su ogni cosa che si fa, controllare a fondo la macchina prima di partire, allora ben venga la paura.
Maxx ha scritto:Ottimo!
Questo è interessante:
"Crescono i problemi riscontrati quando con l´aereo viaggia in quota di crociera (dal 12% degli anni ´90 al 17% attuale)".
Che spiegazione ci si può dare?
Potrebbe essere perché hanno migliorato la sicurezza nelle altre fasi del volo?
...magari è aumentato il numero di aeromobili dal 1990 alla data odierna, e che magari le fasi di decollo e atterraggio sono molto più assistite di venti anni fa, ovviamente è solo una supposizione.