m.forna ha scritto:Dysko ha scritto:Ivan82 ha scritto:può darsi che per le tratte brevi e medie verrà incentivato il treno
Bè, l'energia elettrica per muovere il treno da qualche parte bisogna produrla
È vero che l'energia elettrica può essere prodotta in molti modi, ma per una "produzione su larga scala" anche in questo caso non esiste una vera alternativa ai combustibili fossili o, tuttalpiù, al nucleare. Le uniche che possono in qualche modo sostituire le 2 forme di energia che ho citato sono l'energia idroelettrica ed eolica, che però non possono essere sfruttate ovunque.
secondo voi potranno essere sviluppati motori nuclari per aeromobili, più o meno come quelli delle portaerei?
e sarà possibile sviluppare un motore eolico che sfrutta la velocità stessa dell'aereo per alimentare i motori?
L'utilizzo dell'energia nucleare per gli aerei è già stato studiato (negli anni '60) con risultati però deludenti, perché la schermatura dei motori - che inevitabilmente emettono radiazioni - rendeva il tutto troppo pesante per essere compatibile con le esigenze di carico utile.
Del resto anche in campo navale la propulsione nucleare è riservata ai soli mezzi militari e anche in questo ambito a due sole categorie molto "particolari" di navi, ovvero sommergibili e portaerei. L'unico tentativo di nave civile a propulsione nucleare è stato un fallimento.
Quanto all'eolico, purtroppo l'impossibilità del moto perpetuo ti impedisce di utilizzare il movimento per creare energia che alimenti tale movimento.
In realtà per quel che ne so i produttori di motori stanno lavorando a carburanti alternativi - ricavati dalla biomassa - che consentano con investimenti relativamente ridotti di trovare una nuova fonte di alimentazione non legata ai combustibili fossili.
Per finire una nota sulle riserve di petrolio presenti sulla Terra. E' da circa 40 anni che le stime prevedono l'esaurimento dei giacimenti economicamente sfruttabili in circa 40 anni - insomma si scoprono nuovi fonti circa con la stessa velocità con cui si consuma petrolio nel mondo. Questo equilibrio non può evidentemente essere eterno, ma certo è destinato a durare più a lungo di quanto ci immaginiamo noi. (per chi non lo ricorda, cercate la relazione del "Club di Roma" presieduto negli anni '70 del secolo scorso da Aurelio Peccei)