Che caratteristiche tecniche ha questo metallo?
P.S., non vorrei che la gente che legge si spaventasse, anche i parafulmini hanno la punta di uranio (o torio), serve per ionizzare l'aria.
Grazie.

Moderatore: Staff md80.it
bracco ha scritto: Quindi perchè usare un metallo che, in caso di incidente per esempio, può essere disperso e respirato invece del (quasi)innocuo piombo?
In realtà costa pochissimo perchè è un prodotto di scarto. In natura l'uranio è costituito principalmente da una miscela di U238 e u235(circa lo 0,7%), poichè l'unico fissile con neutroni a bassa energia è l'u235 (l'U238 si fissiona solo con neutroni ad altissima energia, come quelli prodotti nelle reazioni termonucleari) è sempre necessario arricchire la miscela per usarla nei reattori per la produzione di energia (U235 al 2% in genere) o per le armi (U235 al 70-80% in genere), il che si ottiene con complicati e costosi metodi di separazione fisica dell'isotopo leggero. L'U238 puro separato non serve quasi a nulla, è come detto un prodotto di scarto.teozena ha scritto:E che costa anche di più... Presumo...
Trim weights in aircraft
Aircraft that contain depleted uranium trim weights (Boeing 747-100 for example) may contain between 400 to 1,500 kg of DU. This application is controversial because the DU may enter the environment if the aircraft were to crash. The metal can also oxidize to a fine powder in a fire. Its use has been phased out in many newer aircraft. Boeing and McDonnell-Douglas discontinued using DU counterweights in the 1980s. Depleted uranium was released during the Bijlmer disaster, in which 152 kg was lost, but an extensive study concluded that there was no evidence to link depleted uranium from the plane to any health problems.[55]. Counterweights manufactured with cadmium plating are considered non-hazardous while the plating is intact.[56]
152 chili di zavorra? A cosa serve tanta zavorra? Devono per caso essere equilibrate le ali? Mi pare che l'uranio serve(viva) per i trim, dico giusto?152 kg was lost
Vengono applicate ad esempio negli equilibratori per ottenere una compensazione statica per ridurre lo sforzo sui comandi in manovre come la richiamata.1stAirbus ha scritto:152 chili di zavorra? A cosa serve tanta zavorra? Devono per caso essere equilibrate le ali? Mi pare che l'uranio serve(viva) per i trim, dico giusto?152 kg was lost
O bella, e quale può essere un motivo per desiderare di avere zavorra su un tipo di macchina in cui la ricerca della massima leggerezza possibile associata alla miglior resistenza allo sforzo e a cicli di stress prolungati è quasi un'ossessione?JT8D ha scritto:L'Uranio è stato usato come "zavorra" in passato negli aerei (ad es. le prime versioni del B747), per i motivi detti sopra, cioè il suo elevato peso specifico. Paolo
Non esagerare, adesso, Paolo. E' un potente alfa-emettitore, ed il fatto che i nuclei di Elio-4 emessi possano essere facilmente fermati da un cartoncino spesso o da un foglio di cuki alluminio non significa che non costituiscano, per i tessuti biologici, una fonte primaria di danno genetico potenzialmente oncogena.JT8D ha scritto:Sottolineo che NON presenta nessun problema di radioattività e non è assolutamente pericoloso nella normale operatività.
Poi la cosa è stata progressivamente abbandonata, dopo alcune morti sospette in qualificati cantieri navali.Torakiki ha scritto:Negli anni '80, alcune barche da regata avevano nel bulbo, polvere di Uranio impoverito, a parità di volume era più pesante, o a parità di peso era più piccolo.
Cosa significa "potente"?Valerio Ricciardi ha scritto:Non esagerare, adesso, Paolo. E' un potente alfa-emettitore
Aggiungi agli elementi schermanti anche l'epidermide e l'aria e vedi che i danni biologici da irradiazione esterna sono praticamente inesistenti., ed il fatto che i nuclei di Elio-4 emessi possano essere facilmente fermati da un cartoncino spesso o da un foglio di cuki alluminio non significa che non costituiscano, per i tessuti biologici, una fonte primaria di danno genetico potenzialmente oncogena.
A mani nude neanch'io ma per il fatto che gli ossidi e le polveri sono pericolosi, non per la radioattività. Se me lo dai opportunamente rivestito non c'è nessun problema.Io, a mani nude NON lo maneggerei davvero.
Negativo. L'uranio non è abbastanza attivo per essere usato in un parafulmine. Nei parafulmine c'era normalmente Radio e Americio ma comunque con attività non particolarmente pericolosa.Il rischio per operatori poco consapevoli è la ragione per cui progressivamente è stato eliminato esattamente dai piccoli contenitori che venivano posti in cima ai parafulmini: per ionizzare l'aria circostante
Non è il tipo di isotopo che è importante, ma la sua attività (e il tipo di emissione).Che non sono MAI il massimo della vita, anche se non stiamo parlando né di Iodio 131 né di Cesio 137 o Plutonio.
Anche il potassio-40 nelle banane è radioattivo ma per solo per questo non consideriamo le banane pericolose e sono *tanto* radioattive rispetto al fondo naturale.l'U238 è metastabile, ed alla fine del suo processo di decadimento diventa piombo (stabile). Ma sino a quel monento, essendo radioattivo, pericoloso è e pericoloso rimane
Non è solo il tempo di dimezzamento ad essere significativo della pericolosità di un radionuclide, ma l'insieme di tutti i passaggi alla fine dei quali l'isotopo di partenza trasmuta in un altro isotopo non più instabile.vihai ha scritto:Cosa significa "potente"?Valerio Ricciardi ha scritto:Non esagerare, adesso, Paolo. E' un potente alfa-emettitore
Con un tempo di dimezzamento di 4.46 miliardi di anni come fa ad essere "potente"??
Un epidermide infantile è schermante alle particelle alfa quanto lo è la pelle di una irlandese lentigginosa e diafana agli Uv del sole delle due del pomeriggio a Lampedusa.vihai ha scritto: Aggiungi agli elementi schermanti anche l'epidermide e l'aria e vedi che i danni biologici da irradiazione esterna sono praticamente inesistenti.
E' relativamente safe. Io personalmente ho misurato livelli di emissione sino a 329 volte il fondo naturale... dal trattamento antiriflesso di alcuni miei pregiati obiettivi fotografici trattati SMC (Super-Multi-Coated), il trattamento a 7 strati sviluppato dalla NASA per ridurre i problemi di visibilità nei piccoli oblò già delle capsule Gemini, e poi adottato acquistandone diritti dalla mitica Asahi Pentax; credi, ce n'è abbastanza per utilizzarli - come faccio per lavoro - in modo safe... ma non tanto da tenerli sul comodino mentre dormo.vihai ha scritto: Per esempio se mi dessi in mano una barra di combustibile di reattore nucleare *prima* che sia stata irradiata, si intende, è del tutto safe maneggiarla a mani nude.
Sono d'accordo, ma solo se integri il concetto con "e il suo percorso tipico di decadimento".vihai ha scritto: Non è il tipo di isotopo che è importante, ma la sua attività (e il tipo di emissione).
Il tempo di dimezzamento *è* significativo perché da quello dipende il numero di decadimenti per unità di tempo. Certo, possono esserci decadimenti più o meno energetici, ma se sono pochi, sono pochi comunque.Valerio Ricciardi ha scritto: Non è solo il tempo di dimezzamento ad essere significativo della pericolosità di un radionuclide, ma l'insieme di tutti i passaggi alla fine dei quali l'isotopo di partenza trasmuta in un altro isotopo non più instabile.
È il contrario! Emivita breve significa più decadimenti per unità di tempo e quindi attività più alta.Basandosi solo sul tempo di dimezzamento, si giudicherebbe assai poco pericoloso lo iodio 131 dato che la sua attività primaria è concentrata in un emivita assai breve.
Sì, ma prova a confrontare un kg di I131 con 1 kg di U238, solo di calore il primo farebbe i fuochi d'artificioOssia, se "tieni a bada la belva" per pochi anni, poi stai più tranquillo, basta che tu non ci faccia i gargarismi.
Ovvero? Le scorie più pericolose sono infatti gli attinidi con tempi di dimezzamento intermedi, abbastanza lunghi per essere un problema a lungo e abbastanza brevi da essere "calde".Su questo grossolano equivoco si son basate molte consapevoli azioni di disinformazione attuate negli ultimi cinque anni da vari gruppi cointeressati al ritorno dell'Italia al nucleare a fissione di tipo tradizionale, quando si passava all'argomento "scorie".
Hai l'epdermide di un bambino?Un epidermide infantile è schermante alle particelle alfa quanto lo è la pelle di una irlandese lentigginosa e diafana agli Uv del sole delle due del pomeriggio a Lampedusa.
Sì, e magari quando esci di casa non ti metti la protezione solare 60 eh?E quanto allo spessore d'aria necessario per ridurre a livelli non significativi l'energia cinetica associata ad uan particella alfa emessa, non è purtroppo così trascurabile.
Io, a mani nude, confermo, NON lo maneggerei davvero.
Perché non sarebbe serio? In ogni attività devi stabilire una soglia di attenzione, pericolo, eccetera, altrimenti nascono paradossi assurdiL'azione delle radiazioni ionizzanti è di tipo stocastico, ossia probabilistico, e come per altri fattori oncogenici non è serio cercare di stabilire una soglia minima al di sotto della quale il pericolo è insignificante.
C'è anche il fatto che il modello di dose lineare è probabilmente troppo prudenziale.Si può ritenere che sulla scala del rischio, al di sotto di certi livelli di esposizione, si stia sulla coda della gaussiana, che tende asintoticamente a zero. Dove ti situi sulla suddetta coda, è arduo valutarlo.
Non era invece un componente del vetro? Magari proprio un vetro all'uranio?E' relativamente safe. Io personalmente ho misurato livelli di emissione sino a 329 volte il fondo naturale... dal trattamento antiriflesso di alcuni miei pregiati obiettivi fotografici trattati SMC
Se avesse prodotto un aumento misurabile e sensibile di incidenza di qualche forma tumorale si sarebbe prima o poi rilevato.Ti faccio però notare una cosa. Nell'esempio delle banane, giustamente dici che "le consideriamo" non pericolose; ritieni che, con la diffusione planetaria delle banane e con tutte le centinaia di banane che sinora io e te insieme a milioni e milioni di altri individui ci saremo felicemente pappati, se per caso la concentrazione di Potassio 40 fosse invece stata, da un punto di vista del rischio oncogenico, significativa, ciò lo si sarebbe potuto facilmente evidenziare e dimostrare in uno screening sanitario?
Infatti i rischi vanno sempre considerati in ordine di entità. E i potassio-40 se ne sta in fondo in fondo, non come il benzene.Nella malaugurata ipotesi che uno di noi avesse in vecchiaia un problema di tal natura (sgrat sgrat sgrat) quante probabilità ci sarebbero, a tuo avviso, di poterlo nella nostra coscienza associare al Potassio 40 assorbito dalle banane piuttosto che al benzene inalato cumulativamente nella nostra esistenza da quando esiste la benzina "verde"... facendo rifornimento al self service?