Dal portale http://www.md80.it/2010/04/13/francia-p ... u-tupolev/
Secondo me si tratta di vera e propria disinformazione, ignoranza ed esagerazione, solo perchè un incidente fa notizia e i media accusano il Tupolev di essere un aereo poco affidabile (anche se l' aereo non c'entra nulla) si creano delle situazioni veramente disgustose!
Vergognoso, disinformazione allo stato puro. Propaganda di stampo antisovietico remora della guerra fredda.
Che schifo. Pensate ai piloti e all'equipaggio, come si devono essere sentiti, e pensate al Tupolone!! Cosa deve aver provato il suo cuore di Vodka e Alluminio!!
Li inviterei a salire su un Boeing della BurkinafasoAirlines ( ) giusto per provare cosa vuol dire volare su un aereo non sicuro
BSc in Aerospace Eng. (PoliMi)
Student at MSc in Aeronautical Eng. - Flight Mechanics (PoliMi)
Erasmus+ Experience at ENAC, in Toulouse.
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O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
Pienamente d'accordo !!
Un comportamento quello dei pax francesi dettato dall'ignoranza e dal "terrorismo psicologico" che i media (e tutto il mondo è paese) mettono in atto quando accade qualche incidente.
Ho voluto pubblicare sul portale questa notizia proprio per far capire quanto la disinformazione può fare danni: questa volta è toccato al Tupolev, ma è capitato e capiterà anche ad altri velivoli, Europei, Russi, Usa, ecc... ingiustamente accusati.
Ricordate la campagna verso i "vecchi" Md80 dopo l'incidente di Madrid? E la gente che si chiedeva se era sicuro volare sugli ottantoni...
Purtroppo c'è una notevole assenza di cultura aeronautica, su cui trova terreno fertile l'errata informazione fornita dai media non specialistici.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
1) Tanta gente fino all'incidente del presidente della Polonia non sapeva dell'esistenza dei Tupolev;
2) Tanta gente (me compreso prima di leggere questo forum) crede che i prodotti russi siano pericolosi;
3) Tanta gente non sa nemmeno riconoscere un Tupolev e sono rimasto sorpreso che almeno uno di quei 166 passeggeri si sia accorto del fatto che il loro aereo fosse un Tupolev.
4) Tanta gente leggendo "cade tupolev del presidente polacco, x tupolev caduti in 15 anni, 1000 morti" ha capito Tupolev= aereo pericoloso.
Puro terrorismo mediatico e psicologico. La cosa peggiore sono i servizi di approfondimento sull'insicurezza di alcuni modelli presentando tesi e dati senza il minimo fondamento aeronautico/scientifico e assolutamente irrilevanti nell'incidente, visto che, nel caso della Polonia, la causa finale (e quella più evidente) sembrerebbe essere l'errore umano
Concordo, lascia sicuramente l'amaro in bocca sta vicenda! L'ignoranza, la disinformazione e la mancanza di cultura sono veramente un cancro per un campo come il nostro
Mah...non penso che la Tupolev abbia poi chissà quanti disagi. Ricordiamoci che i Tupolev sono presenti principalmente nell'aerea sovietica.
E' come se dopo un eventuale incidente di un 320, in Francia si rifiutassero di salire sugli Airbus...
Vi Veri Veniversum Vivus Vici
(By the power of truth, I, while living, have conquered the universe)
E' come se dopo un eventuale incidente di un 320, in Francia si rifiutassero di salire sugli Airbus..
E' come se...? L'A330 è stato letteralmente massacrato dopo l'incidente nell'Atlantico e altri inconvenienti minori.
Secondo me la politica c'entra poco: a parte una cospicua dose di ignoranza e pressapochismo, qui si tratta di biechi interessi commerciali su cui molti giornalai si adeguano in buona o più spesso mala fede.
Il discorso è (leggermente) diverso. Dell'A330 in questione è stata messa in dubbio l'affidabilità dei pitot, non dell'intero aereo.
Poi, da quanto mi risulta, Airfrance ha continuato a servire la stessa rotta con gli stessi aeromobili, senza particolari problemi.
Non la mettevo sul punto di vista politico. Semplicemente, essendo il Tupolev di "stampo" russo, e poco comune in Europa occidentale, viene visto spesso con diffidenza. E' il mio pensiero, mi sbaglierò.
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Il discorso è (leggermente) diverso. Dell'A330 in questione è stata messa in dubbio l'affidabilità dei pitot, non dell'intero aereo.
D'accordo, però il messaggio banale che è giunto alla gente comune era che era meglio non volarci. E che dire dell'ATR 42 dopo Conca di Crezzo? Sembrava finito dopo una violenta campagna di stampa per l'antighiaccio.
Figurati che perfino il glorioso DC3 in Italia ha dovuto subire attacchi sconsiderati (non oggi, nel 1954).
Non so...io la vedo in modo diverso...in questo caso non è un componente specifico ad essere messo in discussione. Sull'A330 potevano esserci giustificate motivazioni (da parte anche dei piloti) per non volarci, la storiella sui pitot la sappiamo benissimo.
Qui si sta parlando di Tupolev in quanto tale, non di Tupolev perché hanno un problema noto con lo scarico del bagno.
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O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
Mi da fastidio l'atteggiamento di chi giudica, in questo caso i passeggeri senza avere un minimo di conoscenza su questioni aeree. Voglio dire, è cascato un Tupolev, anche se fosse a causa dell'aereo stesso ciò non vuol dire che tutti gli altri sono guasti e fallaci. Ogni aereo è controllato separatamente, ogni aereo ha i suoi difetti, ogni aereo è un mondo a se, inutile dire "questo è un Tupolev, è cascato sabato, io non ci salgo, è russo vecchio e antiquato" quando determinati avvenimenti capitano a tutti gli aerei, specie se in questo caso, nella questione polacca, l'errore sembra essere stato umano.
"Zdanie "śnieg jest biały” jest prawdziwe wtedy i tylko wtedy, gdy śnieg jest biały." Alfred Tarski
sardinian aviator ha scritto:Il discorso è (leggermente) diverso. Dell'A330 in questione è stata messa in dubbio l'affidabilità dei pitot, non dell'intero aereo.
D'accordo, però il messaggio banale che è giunto alla gente comune era che era meglio non volarci. E che dire dell'ATR 42 dopo Conca di Crezzo? Sembrava finito dopo una violenta campagna di stampa per l'antighiaccio.
Ricordo l'episodio ..... anche in quel caso l'aereo fu criticato aspramente dai media.
A conoscenti che mi chiedevano cosa pensassi circa la sua sicurezza rispondevo invariabilmente che il velivolo era sempre in vendita e che le compagnie aeree stavano continuando ad acquistarlo.
L'avrebbero fatto nel caso vi fossero stati consistenti dubbi sulla sua affidabilita?