procedure anti bird strike
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- sardinian aviator
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procedure anti bird strike
Salve a tutti,
da tempo mi occupo del problema bird strike, anche a livello professionale.
Sappiamo tutti che negli aeroporti le varie autorità aeronautiche e l'ICAO hanno impartito regole precise allo scopo di rendere gli aeroporti non attrattivi per gli uccelli; in caso di presenza persistente sono invece previsti e consigliati diversi sistemi di allontanamento. L'ultimo grido è un radar speciale di avvistamento.
Ma cosa si fa a livello di procedure di volo e di addestramento piloti?
Vi risulta che qualche vettore abbia stabilito nei propri manuali di volo delle prescrizioni/suggerimenti per evitare i b/s o per limitare i danni?
Ad esempio, basterebbe limitare la velocità in avvicinamento da 300 a 250 kts per dimezzare o più la violenza degli impatti e quindi i danni. Oppure meno tempo si sta sotto i 1500 ft. meno rischi si corrono, quindi salite iniziali più ripide.
Esiste qualcosa di tutto questo, che voi sappiate?
E che tipo di addestramento e/o refreshing riceve un pilota di linea sulla problematica bird strike?
Grazie in anticipo per le informazioni
da tempo mi occupo del problema bird strike, anche a livello professionale.
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Ma cosa si fa a livello di procedure di volo e di addestramento piloti?
Vi risulta che qualche vettore abbia stabilito nei propri manuali di volo delle prescrizioni/suggerimenti per evitare i b/s o per limitare i danni?
Ad esempio, basterebbe limitare la velocità in avvicinamento da 300 a 250 kts per dimezzare o più la violenza degli impatti e quindi i danni. Oppure meno tempo si sta sotto i 1500 ft. meno rischi si corrono, quindi salite iniziali più ripide.
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- AirGek
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Re: procedure anti bird strike
Sotto FL100 vi è già il limite di 250kts ,in alcuni casi però è concesso bypassarlo.
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- Ayrton
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Re: procedure anti bird strike
si ma non è stato messo sto limite per i birdstrike...AirGek ha scritto:Sotto FL100 vi è già il limite di 250kts ,in alcuni casi però è concesso bypassarlo.

- redbrain
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Re: procedure anti bird strike
Per quali motivi si è deciso di adottare il limite a 250 kts sotto i 10000 piedi?
Federico
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Re: procedure anti bird strike
Vabbè, lui stava proponendo questo limite, io ho solo riportato che già viene applicato.Ayrton ha scritto:si ma non è stato messo sto limite per i birdstrike...AirGek ha scritto:Sotto FL100 vi è già il limite di 250kts ,in alcuni casi però è concesso bypassarlo.
Ma anche in spazi aerei A e B vi è questo limite?
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- davymax
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Re: procedure anti bird strike
Questo limite c'è negli spazi aerei dove il VFR e l'IFR non sono separati tra di loro quindi si è voluto mettere un limite di velocità per facilitare il controllo e le separazioni tra gli aeromobili. In più alcuni aeroporti/spazi aerei adottano dei limiti di velocità ancora più restrittivi sotto certe quote e/o lungo le rotte di arrivo sempre per facilitare l'instradamento, separazione e gestione di molti traffici (vedi Roma Fiumicino).redbrain ha scritto:Per quali motivi si è deciso di adottare il limite a 250 kts sotto i 10000 piedi?
Riguardo i piloti, l'unica cosa che possono fare è comunicare la presenza di stormi di uccelli vicino o sulla pista e di usare il radar meteo per infastidirli (questo poi è tutto da vedere).sardinian aviator ha scritto:Salve a tutti,
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Riguardo le salite ripide....A 1500 piedi i liner arrivano che sono ancora con la spinta di decollo e la velocità che è prossima a quella che ti da la salita più ripida. Quindi direi che più di così...
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Re: procedure anti bird strike
non mi pareAirGek ha scritto: Ma anche in spazi aerei A e B vi è questo limite?
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Re: procedure anti bird strike
Dal punto di vista generale in spazi A,B e C non c'è restrizione di velocità sotto FL100. Poi come dice davymax ci sono spazi aerei di queste classi dove impongono restrizioni ben maggiori, ad hoc per l'aeroporto.
Operativamente l'unica cosa che mi hanno insegnato a riguardo è di non cercare di riattaccare se c'è un impatto imminente con uno stormo, ma di mantenere l'assetto.
Però con gli aerei leggeri a pistoni il discorso è un pò diverso. Primo perchè c'è il disco dell'elica che scherma l'aeroplano nel caso dei monomotori, e secondo perchè la maggior parte delle volte gli uccelli si scansano sentendo il rumore e non c'è il problema di essere risucchiati come nei jet.
Operativamente l'unica cosa che mi hanno insegnato a riguardo è di non cercare di riattaccare se c'è un impatto imminente con uno stormo, ma di mantenere l'assetto.
Però con gli aerei leggeri a pistoni il discorso è un pò diverso. Primo perchè c'è il disco dell'elica che scherma l'aeroplano nel caso dei monomotori, e secondo perchè la maggior parte delle volte gli uccelli si scansano sentendo il rumore e non c'è il problema di essere risucchiati come nei jet.
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Re: procedure anti bird strike
davymax ha scritto:Questo limite c'è negli spazi aerei dove il VFR e l'IFR non sono separati tra di loro quindi si è voluto mettere un limite di velocità per facilitare il controllo e le separazioni tra gli aeromobili. In più alcuni aeroporti/spazi aerei adottano dei limiti di velocità ancora più restrittivi sotto certe quote e/o lungo le rotte di arrivo sempre per facilitare l'instradamento, separazione e gestione di molti traffici (vedi Roma Fiumicino).redbrain ha scritto:Per quali motivi si è deciso di adottare il limite a 250 kts sotto i 10000 piedi?
Riguardo i piloti, l'unica cosa che possono fare è comunicare la presenza di stormi di uccelli vicino o sulla pista e di usare il radar meteo per infastidirli (questo poi è tutto da vedere).sardinian aviator ha scritto:Salve a tutti,
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Ma cosa si fa a livello di procedure di volo e di addestramento piloti?
Vi risulta che qualche vettore abbia stabilito nei propri manuali di volo delle prescrizioni/suggerimenti per evitare i b/s o per limitare i danni?
Ad esempio, basterebbe limitare la velocità in avvicinamento da 300 a 250 kts per dimezzare o più la violenza degli impatti e quindi i danni. Oppure meno tempo si sta sotto i 1500 ft. meno rischi si corrono, quindi salite iniziali più ripide.
Esiste qualcosa di tutto questo, che voi sappiate?
E che tipo di addestramento e/o refreshing riceve un pilota di linea sulla problematica bird strike?
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Riguardo le salite ripide....A 1500 piedi i liner arrivano che sono ancora con la spinta di decollo e la velocità che è prossima a quella che ti da la salita più ripida. Quindi direi che più di così...
Riguardo l'uso del radar meteo, è ormai stato chiarito a livello mondiale, e da tempo, che trattasi di leggenda metropolitana, o meglio, di una sperimentazione rivelatasi inefficace.
Capisco che i limiti di velocità sono imposti per tutt'altre ragioni che i bird strike; quindi mi risulterebbe confermato che non esiste una procedura su misura per questo problema.
Viene previsto nell'addestramento al simulatore il caso del windshield sfondato da un uccello o la mancanza totale di visibilità per la presenza di sangue e piume (è successo diverse volte)?
In USA e Germania sono previsti sistemi di preavviso per la presenza di uccelli in rotta e nelle aree aeroportuali (sistemi AHAS o BAM): i piloti italiani vengono istruiti a consultarli via internet? La presenza di uccelli fa parte del briefing? Quali misure vengono previste? Quali sono le reazioni e le pro-azioni del crew di fronte a un birdtam?
Scusate tutte queste domande, ma sto notando che le compagnie italiane (e non solo) sono molto imbarazzate nel rispondere o non rispondono affatto. Mi sembra che la materia sia trattata in materia piuttosto superficiale.
Per la cronaca, il secondo pilota dell'US Airways finito nell'Hudson, ha appreso per la prima volta che nell'aeroporto di La Guardia esisteva un sistema di allontanamento volatili e le relative procedure....durante una visita dopo l'incidente. E come lui molti altri. In US questo ha fatto scandalo.
- davymax
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Re: procedure anti bird strike
Il fatto è che anche se tu sai che ci sono certi sistemi, cosa cambia? Ammettendo che lo stormo di uccelli non è al centro della pista o subito di lato...se non sai della presenza di questi sistemi decolli, se lo sai decolli lo stesso, punto.
Se invece "relative procedure" si riferisce a procedure che devono essere effettuate anche dagli equipaggi allora è un'altro conto.
Prima del volo, in aula briefing, non hai modo di sapere se ci sono uccellacci in zona. Qualche aeroporto nelle Airport Information che vengono inserite nelle cartine lo specifica, ma come condizione generale, cioè è sempre scritto. Non hai un avviso particolare che quel giorno ci sono uccelli, prima di salire in aereo. Lo scopri dall'ATIS (che ascolti in radio sull'aereo) oppure dai riporti degli altri piloti; quindi sai qualcosa solo quando sei gia in aereo al parcheggio e più che stare attento e vedere se stanno vicino la pista non puoi fare. Al massimo chiedi di ritardare un'attimo.
Se "relative procedure" si riferisce a quelle che devono fare gli addetti di quel sistema, cosa cambiava per i piloti?Per la cronaca, il secondo pilota dell'US Airways finito nell'Hudson, ha appreso per la prima volta che nell'aeroporto di La Guardia esisteva un sistema di allontanamento volatili e le relative procedure....durante una visita dopo l'incidente. E come lui molti altri. In US questo ha fatto scandalo.
Se invece "relative procedure" si riferisce a procedure che devono essere effettuate anche dagli equipaggi allora è un'altro conto.
Prima del volo, in aula briefing, non hai modo di sapere se ci sono uccellacci in zona. Qualche aeroporto nelle Airport Information che vengono inserite nelle cartine lo specifica, ma come condizione generale, cioè è sempre scritto. Non hai un avviso particolare che quel giorno ci sono uccelli, prima di salire in aereo. Lo scopri dall'ATIS (che ascolti in radio sull'aereo) oppure dai riporti degli altri piloti; quindi sai qualcosa solo quando sei gia in aereo al parcheggio e più che stare attento e vedere se stanno vicino la pista non puoi fare. Al massimo chiedi di ritardare un'attimo.
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Re: procedure anti bird strike
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Re: procedure anti bird strike
sardinian aviator ha scritto:Riguardo l'uso del radar meteo, è ormai stato chiarito a livello mondiale, e da tempo, che trattasi di leggenda metropolitana, o meglio, di una sperimentazione rivelatasi inefficace.

Re: procedure anti bird strike
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Re: procedure anti bird strike
alainvolo ha scritto:Ah si'?E chi lo ha detto? Postami i documenti che lo dicono ufficialmente e ne riparliamotopgun84 ha scritto:sardinian aviator ha scritto:Riguardo l'uso del radar meteo, è ormai stato chiarito a livello mondiale, e da tempo, che trattasi di leggenda metropolitana, o meglio, di una sperimentazione rivelatasi inefficace.
beh alain tu postami i documenti che dimostrano il fastidio arrecato ai volatili dal radar mto..e i reali vantaggi che ne porta il suo utilizzo..anche io so che è una stronzata, infatti l'unico bird strike l'ho fatto proprio col radar acceso in decollo da Rodi..
e poi anche tu hai detto "dovrebbe"..

Re: procedure anti bird strike
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Re: procedure anti bird strike
topgun84 ha solo quotato ciò che ha scritto sardinian aviator.alainvolo ha scritto:Si',dovrebbe; ho usato il condizionale apposta!Mentre l'amico "topgun84" ha emesso quasi una sentenza perentoria,senza lasciare uno spiraglio di dubbio.A seguito di cio' ,ho chiesto che fossero postati documenti e/o prove che certificassero quanto da lui scritto!Ayrton ha scritto:alainvolo ha scritto:Ah si'?E chi lo ha detto? Postami i documenti che lo dicono ufficialmente e ne riparliamotopgun84 ha scritto:sardinian aviator ha scritto:Riguardo l'uso del radar meteo, è ormai stato chiarito a livello mondiale, e da tempo, che trattasi di leggenda metropolitana, o meglio, di una sperimentazione rivelatasi inefficace.
beh alain tu postami i documenti che dimostrano il fastidio arrecato ai volatili dal radar mto..e i reali vantaggi che ne porta il suo utilizzo..anche io so che è una stronzata, infatti l'unico bird strike l'ho fatto proprio col radar acceso in decollo da Rodi..
e poi anche tu hai detto "dovrebbe"..
Chiaro?
Sembra che qualcosa già esista http://www.detect-inc.com/merlin.html
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Re: procedure anti bird strike
Adesso non ho il documento perchè è sull'altro PC, comunque anche un documento di Airbus (Briefing Notes) dice che l'effetto del Radar Meteo sugli uccelli è dimostrato essere scarsissimo
Molto meglio una bella sfanalata!!!!
EDIT: Trovato su internet
Pagina 6
Qui in generale c'è anche la risposta per Sardinian Aviator
Molto meglio una bella sfanalata!!!!

EDIT: Trovato su internet
http://www.airbus.com/fileadmin/media_g ... -SEQ05.pdf• Using the weather radar to scare the birds has proved to be inefficient.
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David
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Re: procedure anti bird strike
Buongiorno a tutti, sfrutto questo thread per fare una domanda che da tempo mi dubbia.
So che può benissimo essere una caz**ta cosmica quindi nn mi insultate!
Per evitare i bird strike non si può adattare una sorta di struttura conica davanti al motore (una griglia metallica poco fitta) che consente all'uccello che sta per esser risucchiato di sbattere e grazie alla forma conica scivolare via? allo stesso tempo essendo a "maglie larghe" permetterebbe al motore un corretto funzionamento..credo..ammesso che sia fattibile limiterebbe molto le prestazioni del motore?
La progettazione di un motore non è affidata al primo che passa quindi se ci ho pensato io di sicuro ci ha già pensato qcn, però il dubbio mi assilla...
So che può benissimo essere una caz**ta cosmica quindi nn mi insultate!

Per evitare i bird strike non si può adattare una sorta di struttura conica davanti al motore (una griglia metallica poco fitta) che consente all'uccello che sta per esser risucchiato di sbattere e grazie alla forma conica scivolare via? allo stesso tempo essendo a "maglie larghe" permetterebbe al motore un corretto funzionamento..credo..ammesso che sia fattibile limiterebbe molto le prestazioni del motore?
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- Ayrton
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Re: procedure anti bird strike
sembri marzullo, hai dubbi, ti poni domande e ti dai risposte..ffffffffenomenale=Casio= ha scritto:Buongiorno a tutti, sfrutto questo thread per fare una domanda che da tempo mi dubbia.
So che può benissimo essere una caz**ta cosmica quindi nn mi insultate!![]()
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Re: procedure anti bird strike
Si è già detto molte volte che qualsiasi griglia davanti al fan non è una soluzione percorribile, dato che influenzerebbe molto negativamente le prestazioni del fan stesso ed inoltre darebbe anche problemi di ghiaccio.=Casio= ha scritto:Buongiorno a tutti, sfrutto questo thread per fare una domanda che da tempo mi dubbia.
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"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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Re: procedure anti bird strike
Tiennetti ha scritto:Adesso non ho il documento perchè è sull'altro PC, comunque anche un documento di Airbus (Briefing Notes) dice che l'effetto del Radar Meteo sugli uccelli è dimostrato essere scarsissimo
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Vorrei osservare alcune cose:
Del radar meteo, non è più il caso di parlare, però questa leggenda metropolitana ancora viene presa per seria da molti. Brutto segno.
L’atteggiamento fatalista di alcuni di voi (se lo so decollo lo stesso ecc…) è tipico del pilota poco e male informato (con tutto il rispetto, non è colpa sua, è mancata la formazione). Non sapere che esistono negli aeroporti mezzi di allontanamento appositamente predisposti e un servizio ad hoc, vuol dire ovviamente non chiedere che vengano messi in azione all’occorrenza, e ciò costituisce una lacuna importante. Questo ha fatto scandalo in US.
Nessun pilota dovrebbe decollare o atterrare in presenza di rischio volatili, ed anche alcune frasi della TWR (…a vostra discrezione…) costituiscono un’abdicazione dai doveri professionali. Se il controllore vede uccelli non deve autorizzare. Un giudice ha sancito che l’ordinaria diligenza non basta, si deve impedire in ogni modo l’evento dannoso.
Chi l’ha detto che non si può sapere se ci sono volatili in giro? Il gestore aeroportuale è lì apposta, e la TWR pure: chiedere sempre, specie su alcuni aeroporti a rischio (Genova fra tutti) ed in certi periodi dell’anno (storni migratori in autunno e gabbiani giovani in estate).
La magistratura non si è mostrata finora molto tenera nei confronti dei controllori e dei gestori , e ancora considera il pilota come l’utente (il cliente, secondo alcuni) dell’aeroporto, ma non c’è dubbio che il pilota debba conoscere lo stato dell’arte dello scalo su cui si reca (AIP, Notam, birdtam, altri mezzi di informazione).
La cosa è aggravata dal fatto che in Italia, diversamente da altri paesi, l’ENAV non pubblica cartine aeroportuali di specifico rischio volatili (vedere AIP sloveni o cileni, ad esempio).
Il caso Delta a FCO del 2007 mostra chiaramente che il pilota non può limitarsi a prendere atto della presenza di uccelli, ma deve chiedere che vengano rimossi alle apposite strutture dell’aeroporto. Per questo ci sono stati gravi addebiti a quell’equipaggio.
Le istruzioni di Airbus raccolgono il meglio della scienza e della tecnica attuali. Però mi pare vengano abbastanza disattese, se poi nei briefing si tralascia l’argomento.
Spero che il dibattito continui: mi sto facendo un’idea più precisa dello stato dell’arte e vi ringrazio.
- AirGek
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Re: procedure anti bird strike
Scusa ma questo lo stai affermando tu, proprio qualche settimana fa a Cagliari la torre mi ha fatto restare in attesa a causa di volatili presenti in pista, nel frattempo una vettura si stava dirigendo sul posto per allontanare la minaccia, poi vedendo io che gli uccelli si erano allontanati ho avvisato la torre e sono partito senza che la vettura dovesse entrare in azione.sardinian aviator ha scritto:Tiennetti ha scritto:Adesso non ho il documento perchè è sull'altro PC, comunque anche un documento di Airbus (Briefing Notes) dice che l'effetto del Radar Meteo sugli uccelli è dimostrato essere scarsissimo
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L’atteggiamento fatalista di alcuni di voi (se lo so decollo lo stesso ecc…) è tipico del pilota poco e male informato (con tutto il rispetto, non è colpa sua, è mancata la formazione). Non sapere che esistono negli aeroporti mezzi di allontanamento appositamente predisposti e un servizio ad hoc, vuol dire ovviamente non chiedere che vengano messi in azione all’occorrenza, e ciò costituisce una lacuna importante. Questo ha fatto scandalo in US.
Nessun pilota dovrebbe decollare o atterrare in presenza di rischio volatili, ed anche alcune frasi della TWR (…a vostra discrezione…) costituiscono un’abdicazione dai doveri professionali. Se il controllore vede uccelli non deve autorizzare.
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Re: procedure anti bird strike
AirGek ha scritto:Scusa ma questo lo stai affermando tu, proprio qualche settimana fa a Cagliari la torre mi ha fatto restare in attesa a causa di volatili presenti in pista, nel frattempo una vettura si stava dirigendo sul posto per allontanare la minaccia, poi vedendo io che gli uccelli si erano allontanati ho avvisato la torre e sono partito senza che la vettura dovesse entrare in azione.sardinian aviator ha scritto:Tiennetti ha scritto:Adesso non ho il documento perchè è sull'altro PC, comunque anche un documento di Airbus (Briefing Notes) dice che l'effetto del Radar Meteo sugli uccelli è dimostrato essere scarsissimo
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Del radar meteo, non è più il caso di parlare, però questa leggenda metropolitana ancora viene presa per seria da molti. Brutto segno.
L’atteggiamento fatalista di alcuni di voi (se lo so decollo lo stesso ecc…) è tipico del pilota poco e male informato (con tutto il rispetto, non è colpa sua, è mancata la formazione). Non sapere che esistono negli aeroporti mezzi di allontanamento appositamente predisposti e un servizio ad hoc, vuol dire ovviamente non chiedere che vengano messi in azione all’occorrenza, e ciò costituisce una lacuna importante. Questo ha fatto scandalo in US.
Nessun pilota dovrebbe decollare o atterrare in presenza di rischio volatili, ed anche alcune frasi della TWR (…a vostra discrezione…) costituiscono un’abdicazione dai doveri professionali. Se il controllore vede uccelli non deve autorizzare.
A Cagliari hanno una certa esperienza, direi che sono all'avanguardia, anche perchè sono rimasti scottati da alcuni eventi. E poi c'è una situazione ambientale pazzesca.
Comunque io mi riferivo ad altri commenti precedenti, della serie "tanto non ci posso fare niente".
La mia tesi di fondo è che il fenomeno viene ancora affrontato in maniera un pò superficiale, e che al contrario si può fare molto a tutti i livelli.
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Re: procedure anti bird strike
Frose ho capito cosa uoi dire, ma ti assicuro che nessuno la prende alla leggera....
Se c'é uno stormo di uccelli in pista nessuno decolla, né con il radar meteo, né con le sfanalate
Per questo ci sono cannoni di suono, falchi meccanici e non e altre cose del genere
Essendo BCN a ridosso di un parco naturale, non é difficile a volte assistere ad "attraversamenti" di stormi di uccelli... in quel caso si aspetta (ed ho aspettato fino a 15 minuti) mentre viene il falconiere e/o fino a quando lo stormo se ne va
Ció che ti dice Airbus e i "trucchi" che mettiamo in atto tutti i giorni, sono piccoli accorgimenti per "l'uccello randagio" che se ne va a spasso e si mette nel tuo motore
Se c'é uno stormo di uccelli in pista nessuno decolla, né con il radar meteo, né con le sfanalate
Per questo ci sono cannoni di suono, falchi meccanici e non e altre cose del genere
Essendo BCN a ridosso di un parco naturale, non é difficile a volte assistere ad "attraversamenti" di stormi di uccelli... in quel caso si aspetta (ed ho aspettato fino a 15 minuti) mentre viene il falconiere e/o fino a quando lo stormo se ne va
Ció che ti dice Airbus e i "trucchi" che mettiamo in atto tutti i giorni, sono piccoli accorgimenti per "l'uccello randagio" che se ne va a spasso e si mette nel tuo motore
David
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Re: procedure anti bird strike
Ayrton ha scritto: sembri marzullo, hai dubbi, ti poni domande e ti dai risposte..ffffffffenomenale

Grazie della risp, non ricordavo alcun thread al riguardo, sorry..JT8D ha scritto: Si è già detto molte volte che qualsiasi griglia davanti al fan non è una soluzione percorribile, dato che influenzerebbe molto negativamente le prestazioni del fan stesso ed inoltre darebbe anche problemi di ghiaccio.
Paolo

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Re: procedure anti bird strike
Scusa....giusto per capire...che brifieng faresti a riguardo? Giusto per capire meglio!sardinian aviator ha scritto: Le istruzioni di Airbus raccolgono il meglio della scienza e della tecnica attuali. Però mi pare vengano abbastanza disattese, se poi nei briefing si tralascia l’argomento.
Spero che il dibattito continui: mi sto facendo un’idea più precisa dello stato dell’arte e vi ringrazio.
Grazie
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Re: procedure anti bird strike
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Re: procedure anti bird strike
Prima di tutto il mio non è un atteggiamento da fatalista; seconda cosa non hai capito cosa ho scritto.sardinian aviator ha scritto: Vorrei osservare alcune cose:
Del radar meteo, non è più il caso di parlare, però questa leggenda metropolitana ancora viene presa per seria da molti. Brutto segno.
L’atteggiamento fatalista di alcuni di voi (se lo so decollo lo stesso ecc…) è tipico del pilota poco e male informato (con tutto il rispetto, non è colpa sua, è mancata la formazione). Non sapere che esistono negli aeroporti mezzi di allontanamento appositamente predisposti e un servizio ad hoc, vuol dire ovviamente non chiedere che vengano messi in azione all’occorrenza, e ciò costituisce una lacuna importante.
Il "lo so o non lo so" è riferito al sapere se c'è il sistema antiuccelli non il sapere se ci sono uccelli. Ti pare che vado a mettere a rischio le chiappe dei passeggeri e prima ancora le mie sapendo che ci sono pennuti pericolosi?
Se io so che ci sono dei sistemi antiuccellacci non sono io che devo chiedere che vengano messi in azione, ma devono essere attivati appena io comunico al controllore che attendo prima di decollare perchè ci sono uccelli in pista oppure se lo stormo è stato avvistato proprio da chi se ne deve occupare, oppure ancora, è stato avvistato e riportato da altri aerei. Altra cosa, il pilota può vedere gli uccelli durante il rullaggio o avvicinandosi alla pista; e se c'è qualche stormo sulla pista perpendicolare vicina o dietro gli alberi? Io non li posso vedere, ed è qui che entra in gioco quello di cui c'è veramente bisogno, un sistema di individiazione e monitoraggio di tutta la zona.
Se nella documentazione (specificatamente le cartine di aeroporto) non viene scritto che tipo di sistemi ci sono in quell'aeroporto, io non posso saperlo tranne andando ad effettuare ricerche personali nel mio tempo libero tramite internet o altra documentazione. Siccome noi non voliamo da A a B e basta, ma da A a B, C, D, E, F, G, H ecc. vedi bene che non posso passare la vita ad informarmi privatamente ma mi si devono dare i mezzi con cui informarmi.
Quindi, credo che questa tua frase, molto infelice, debba essere cambiata:
in "è mancata l'informazione"; ah, sempre con tutto il rispetto eh.con tutto il rispetto, non è colpa sua, è mancata la formazione
"They say every man dies twice, once when his body goes and again, when his name is uttered for the last time."
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Re: procedure anti bird strike
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Re: procedure anti bird strike
[quote]si ma non è stato messo sto limite per i birdstrike../quote]
leggendo qui sembrerebbe proprio di si:
http://www.patentstorm.us/patents/40815 ... ption.html
"With the window panel constructions used heretofore, it has been necessary to increase the thickness and weight substantially to provide efficient protection for aircrew members from bird impacts, especially at high speeds of from 250 knots to 500 knots and above where the forces generated by the impact of a bird are great enough to damage a windshield of more acceptable thickness and weight and permit penetration by the bird into the cockpit of the aircraft. This has presented a problem which is most serious in view of the consequences of an accident of this type of modern high speed aircraft."
leggendo qui sembrerebbe proprio di si:
http://www.patentstorm.us/patents/40815 ... ption.html
"With the window panel constructions used heretofore, it has been necessary to increase the thickness and weight substantially to provide efficient protection for aircrew members from bird impacts, especially at high speeds of from 250 knots to 500 knots and above where the forces generated by the impact of a bird are great enough to damage a windshield of more acceptable thickness and weight and permit penetration by the bird into the cockpit of the aircraft. This has presented a problem which is most serious in view of the consequences of an accident of this type of modern high speed aircraft."
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Re: procedure anti bird strike
davymax ha scritto:Prima di tutto il mio non è un atteggiamento da fatalista; seconda cosa non hai capito cosa ho scritto.sardinian aviator ha scritto: Vorrei osservare alcune cose:
Del radar meteo, non è più il caso di parlare, però questa leggenda metropolitana ancora viene presa per seria da molti. Brutto segno.
L’atteggiamento fatalista di alcuni di voi (se lo so decollo lo stesso ecc…) è tipico del pilota poco e male informato (con tutto il rispetto, non è colpa sua, è mancata la formazione). Non sapere che esistono negli aeroporti mezzi di allontanamento appositamente predisposti e un servizio ad hoc, vuol dire ovviamente non chiedere che vengano messi in azione all’occorrenza, e ciò costituisce una lacuna importante.
Il "lo so o non lo so" è riferito al sapere se c'è il sistema antiuccelli non il sapere se ci sono uccelli. Ti pare che vado a mettere a rischio le chiappe dei passeggeri e prima ancora le mie sapendo che ci sono pennuti pericolosi?
Se io so che ci sono dei sistemi antiuccellacci non sono io che devo chiedere che vengano messi in azione, ma devono essere attivati appena io comunico al controllore che attendo prima di decollare perchè ci sono uccelli in pista oppure se lo stormo è stato avvistato proprio da chi se ne deve occupare, oppure ancora, è stato avvistato e riportato da altri aerei. Altra cosa, il pilota può vedere gli uccelli durante il rullaggio o avvicinandosi alla pista; e se c'è qualche stormo sulla pista perpendicolare vicina o dietro gli alberi? Io non li posso vedere, ed è qui che entra in gioco quello di cui c'è veramente bisogno, un sistema di individiazione e monitoraggio di tutta la zona.
Se nella documentazione (specificatamente le cartine di aeroporto) non viene scritto che tipo di sistemi ci sono in quell'aeroporto, io non posso saperlo tranne andando ad effettuare ricerche personali nel mio tempo libero tramite internet o altra documentazione. Siccome noi non voliamo da A a B e basta, ma da A a B, C, D, E, F, G, H ecc. vedi bene che non posso passare la vita ad informarmi privatamente ma mi si devono dare i mezzi con cui informarmi.
Quindi, credo che questa tua frase, molto infelice, debba essere cambiata:
in "è mancata l'informazione"; ah, sempre con tutto il rispetto eh.con tutto il rispetto, non è colpa sua, è mancata la formazione
Mamma mia, sono da pochi giorni in questo forum e già riesco a far nascere polemiche; mi dispiace se qualcuno si è risentito per qualche frase ritenuta infelice, non era mia intenzione, ma poi ci tornerò.
Davymax, sicuramente tu non parti sapendo che ci sono uccelli in giro, e fai benissimo, però qualcuno lo fa, perfino più anziano ed esperto di te; ti pregherei di andarti a leggere il rapporto di inchiesta ANSV sull’incidente B767 Delta del Luglio 2007 a FCO (http://www.ansv.it); lì i piloti hanno visto i gabbiani ed invece di chiederne l’allontanamento all’apposito servizio, hanno decollato; risultato: bird strike multiplo e rientro in emergenza con entrambe i motori compromessi (alla faccia di chi dice che è un evento raro).
Risalto sui media? Zero, ma questo è un altro discorso.
Perché l’hanno fatto? Sicuramente perché erano sotto pressione per il ritardo già accumulato, ma anche perché probabilmente non erano stati sufficientemente “formati” sui rischi della presenza volatili, sul fatto che in quel periodo i gabbiani giovani ed inesperti iniziano a volare, che l’ubicazione di FCO vicino al mare rende oggettivamente più probabile un impatto ecc.. ecc…
Mi chiedo: una apposita procedura di compagnia che vieti il decollo in presenza visibile di uccelli avrebbe evitato l’evento? Una maggiore “formazione” ai piloti sulla pericolosità di alcune specie rispetto ad altre, quali possibili sistemi siano in uso per l’allontanamento, una situazione dettagliata del risk assessment di ogni aeroporto (laddove c’è), avrebbero reso più improbabile l’evento?
Magari gli americani sono un po’ meno attenti di noi (lì il report del bird strikes non è nemmeno obbligatorio) ma per rimanere in Italia, le compagnie illustrano ai propri piloti la circolare ENAC APT 01A, o le Best Practice dell’International Bird Strike Committee (http://www.int-birdstrike.org)? Si fa mai una panoramica e una discussione sui casi più eclatanti avvenuti, tipo case study (mi vengono in mente i recenti casi Ryanair a CIA e Trapani, Windjet a Parma, Meridiana a Firenze)? A me non risulta.
Ho partecipato a dozzine di seminari e convegni sul tema, ed ogni volta emergeva la sostanziale ignoranza (nel senso di non sapere) della maggioranza del personale navigante civile e militare che del problema conosceva si e no qualcosina imparata in sede di corso macchina o altrove, inclusa la bufala del radar meteo: colpa loro? No di certo.
Sono d’accordo con te che ci vuole un sistema di monitoraggio della presenza volatili, il mercato già offre degli appositi radar (per tutti: http://www.detect-inc.com), ma anche un sistema di gestione ambientale dell’aeroporto ed efficaci mezzi di allontanamento. Ma soprattutto ci vuole la awareness di tutti, piloti, controllori, gestori, autorità, vettori, cosa che, scusami Davymax, ma mi sembra che in larga parte manchi, come molti dei commenti su questo thread lasciano intravedere. E poiché questo forum è frequentato da molti piloti, mi piacerebbe che questi cominciassero a “pretendere” maggiore formazione dalle loro compagnie e maggiore attenzione dall’ATC, dai gestori aeroportuali, e maggiori controlli da parte dell’autorità, che a sua volta deve “formarsi” di più e meglio. Magari mi sbaglio, ma la penso così e l’ho anche verificato in molte circostanze. E’ un problema del resto mondiale, non solo italiano e saremmo presuntuosi a dire che da noi è diverso. Peraltro c’è qualche vostro ex collega che sul sito http://www.aerohabitat.org pone il rischio volatili al primo post in una ipotetica airport most wanted list italiana.
Quanto alla presunta infelicità della frase “mancanza di formazione”, quanto precede dovrebbe aver già dato una risposta: premesso che non mi pare offensiva, sei tu stesso a dire che non puoi passare la vita a cercare su internet le peculiarità di ogni aeroporto, e che qualcuno ti deve fornire le informazioni. Giusto. Ma questo qualcuno non dovrebbe essere quanto meno il vettore che ti impiega? E non è dunque questa la “formazione”, come quando ti fanno passare ore al simulatore, o ti forniscono gli standard di compagnia o ti mandano circolari ?
Ad ogni modo, chiamala come vuoi, a me sembra che sul tema specifico sia un po’ carente.
PS Nessuno sarebbe più felice di me nell’apprendere che tutto ciò non è vero, o almeno non lo è più, e che invece il tema dei bird strike è oggi all’attenzione di tutti i top managers delle compagnie, dell’ENAC e dell’ENAV. Perciò attendo con (poca) fiducia e (molta) speranza di essere smentito.
- IVWP
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Re: procedure anti bird strike
si, è un altro discorso, e non era neanche da tirare in ballosardinian aviator ha scritto: Risalto sui media? Zero, ma questo è un altro discorso.
una testata giornalistica cosa avrebbe potuto scrivere a riguardo, o meglio, cosa utile ad aumentare la sicurezza ?
riguardo al resto, condivido molto di ciò che hai scritto
- davymax
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Re: procedure anti bird strike
Come ti sei posto in quest'ultimo post va gia meglio.
Le compagnie aeree possobo fare ricerche, inviare circolari o effettuare l'addestramento al sim (che tra l'altro viene gia fatta l'avaria ad un motore in finale; l'avaria ad entrambi la si può anche provare ma tanto non c'è molto da fare...)
Chi ha il compito di fornire le info degli aeroporti sono gli enti, enac ed enav in italia.
Le compagnie aeree possobo fare ricerche, inviare circolari o effettuare l'addestramento al sim (che tra l'altro viene gia fatta l'avaria ad un motore in finale; l'avaria ad entrambi la si può anche provare ma tanto non c'è molto da fare...)
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Re: procedure anti bird strike
Torno sul tema dei bird strike perchè è di oggi la notizia di un volo Frontier sull'aeroporto di Kansas City che:
A Frontier Airlines Airbus A319-100, flight F9-820 from Kansas City,MO to Denver,CO (USA) with 129 people on board, departed Kansas City's runway 01R climbing through about 4000 feet, when the airplane flew through a flock of birds ingesting birds into both engines. The airplane stopped climb at 5000 feet, the crew needed to shut the right hand engine down and returned to Kansas City's runway 01L for a safe landing 9 minutes later.
Capito? Un altro evento con entrambe i motori coinvolti, un altro possibile Hudson case.
Ribadisco alla lettera quanto già espresso e sottopongo alla vostra attenzione il fatto che anche in Italia abbiamo avuto in 12 mesi due casi di impatti con ingestione di uccelli in entrambe i motori:
Ryanair a Ciampino Sep. 2008 e Ryanair a Trapani Sep. 2009.
Non vorrei dire, ma mi sembra oggettivamente una situazione grave, che non si può liquidare superficialmente.
Francamente su questo forum di esperti non mi sembra abbia suscitato grande impressione.
A Frontier Airlines Airbus A319-100, flight F9-820 from Kansas City,MO to Denver,CO (USA) with 129 people on board, departed Kansas City's runway 01R climbing through about 4000 feet, when the airplane flew through a flock of birds ingesting birds into both engines. The airplane stopped climb at 5000 feet, the crew needed to shut the right hand engine down and returned to Kansas City's runway 01L for a safe landing 9 minutes later.
Capito? Un altro evento con entrambe i motori coinvolti, un altro possibile Hudson case.
Ribadisco alla lettera quanto già espresso e sottopongo alla vostra attenzione il fatto che anche in Italia abbiamo avuto in 12 mesi due casi di impatti con ingestione di uccelli in entrambe i motori:
Ryanair a Ciampino Sep. 2008 e Ryanair a Trapani Sep. 2009.
Non vorrei dire, ma mi sembra oggettivamente una situazione grave, che non si può liquidare superficialmente.
Francamente su questo forum di esperti non mi sembra abbia suscitato grande impressione.