Da La Provincia - Como
Una Pedemontana senza incubo code: è l'aerovia padana
Agusta e Ambrosetti presentano il piano ''Vertpass''. E' la prima linea per traffico passeggeri in elicottero
Cernobbio - Sfatare il mito dell'elicottero come mezzo di trasporto d'elite e, soprattutto, creare in Italia una rete di elitrasporto che possa alleviare, se non risolvere, i problemi di congestione e di collegamento veloce con i principali nodi del trasporto nazionale, come aeroporti e grandi stazioni ferroviarie. E' questo il senso del progetto ''Vertipas'' presentato l'altro ieri a Cernobbio e nato da una collaborazione tra l'azienda elicotteristica Agusta Westland e gli analisti dell'Ambrosetti, sotto la supervisione di un comitato di opinion leaders trasversale alle categorie e ai partiti.
Grazie alle attuali tecnologie, l'utilizzo di elicotteri può essere competitivo rispetto ai mezzi di trasporto più tradizionali come i taxi. Basti pensare ai collegamenti automobilistici con l'aeroporto di Malpensa: la tratta tra il centro di Milano e l'hub varesino è coperta da taxi, a prescindere dal tempo di percorrenza, alla tariffa di 80 euro. Con un servizio elicotteristico aggiornato, in grado di viaggiare in qualsiasi condizione meteorologica (e anche di notte), lo stesso percorso verrebbe coperto in dieci minuti al costo di 100 euro. E lo stesso principio è valido per le cento città italiane dalle quali professionisti, manager ma anche semplici viaggiatori potrebbero raggiungere in tempi rapidi e in piena sicurezza i nodi principali del trasporto nazionale.
Anche la costruzione di un eliporto non è un'impresa da grande infrastruttura: è richiesta solo una superficie di atterraggio minimale ed un'attrezzatura di supporto al volo ridotta (in questo caso grazie alle avanzatissime tecnologie di volo strumentale attualmente disponibili). A Milano ad esempio, un eliporto pubblico sorgerà all'undicesimo piano del nuovo palazzo della Regione, così come ne sono previsti altri sul tetto della stazione ferroviaria di Garibaldi e su quelli di Milanofieracity, così come un ruolo logistico centrale potrebbe rivestire il piccolo aeroprto di Milano Bresso. ''Un eliporto potrebbe diventare a breve uno degli elementi caratteristici di molti piani regolatori cittadini - hanno spiegato gli esperti dell'Ambrosetti -. Esattamente come accade da tempo per i parcheggi, richiesti oggi per ogni nuovo edificio in costruzione''.
In pratica, eliporti pubblici esattamente come le stazioni ferroviarie presenti n ogni capoluogo. E anchee sul piano delle rotte per elicotteri le cose si stanno muovendo, ancora una volta a partire dalla Lombardia. Fin0o ad oggi il volo degli elicotteri ha subito le stesse limitazioni di quello degli aerei. Ora invece è stata ideata la prima aerovia specificatamente dedicata agli elicotteri, la Torino-Chioggia, che copre un asse di trasporto primario per il Paese e dalla quale potrebbero nascere, esattamente come le 'uscite' di una normale autostrada, innumerevoli deviazioni per tutta la fascia padana e pedemontana.
Sviluppare una rete di trasporto elicotteristica (come avviene già in Catalogna, o per i collegamenti tra l'aeroporto di Nizza e Montecarlo, o per quelli con gli aeroporti di Londra o New York) secondo gli esperti implica un'autentica rivoluzione culturale, non solo tra gli amministratori locali, che vedrebbero migliorare di molto l'appeal anche commerciale dei territori interessati da questi collegamenti veloci, ma anche tra il pubblico. L'alternativa è quella di rimanere a terra, anche nel senso economico del termine. E' stato calcolato infatti che un aumento dell'accessibilità territoriale tra l'1 e il 2%, come nel caso dei collegamenti elicotteristici, ha un impatto globale sul Pil del Paese tra i 3 e i 9 miliardi di euro all'anno. Vale quindi davvero la pena pensarci.
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