Al momento è solo un prototipo sottoforma di aeromodelli, ma trovo che l'idea (pur coi suoi pro e contro) sia interessante.
Discutiamone.

http://www.fanwing.com/index.htm
Moderatore: Staff md80.it
Ok, non stallaAldus ha scritto:Metti un mulino sull'ala e ottieni.....
Al momento è solo un prototipo sottoforma di aeromodelli, ma trovo che l'idea (pur coi suoi pro e contro) sia interessante.
Discutiamone.![]()
http://www.fanwing.com/index.htm
Forse perché su di una barca non è molto bello avere pesi e resistenza aerodinamica così in alto rispetto al galleggiamento. Tende a rendere la navigazione piuttosto "accidentata" in presenza di vento forte!Almost Blue ha scritto:Non ho capito il principio, ma molti anni fà comparve in mare qualche scafo dotato di "turbovele", come l' Alcyone di Cousteau, non so se è la stessa cosa, ma dicevano che si risparmiava energeticamente parlando. Non pare abbia avuto molto seguito, ma non so perchè.
http://en.wikipedia.org/wiki/Turbosail
il principio è lo stesso identico, penso che l'efficienza però sia mediamente ridotta, perchè a parità di circuitazione (velocità di rotazione dei tubi), la portanza aumenta all'aumentare della velocità del vento, perciò se questo non è molto sostenuto conviene una vela normale o un motoelica. Penso che per lo stesso motivo anche l'aereo del link non sia molto efficiente.Almost Blue ha scritto:Non ho capito il principio, ma molti anni fà comparve in mare qualche scafo dotato di "turbovele", come l' Alcyone di Cousteau, non so se è la stessa cosa, ma dicevano che si risparmiava energeticamente parlando. Non pare abbia avuto molto seguito, ma non so perchè.
http://en.wikipedia.org/wiki/Turbosail
Pensa a UAV o aerei Stol..cabronte ha scritto:Bel progetto per carità, ma per quale utilizzo potrebbe essere adatto?
Sul sito ce ne sono alcuni: http://www.fanwing.com/applications.htmcabronte ha scritto:Bel progetto per carità, ma per quale utilizzo potrebbe essere adatto?
Ashaman ha scritto:Non vorrei sembrare off-topic, ma ricordo di aver visto un modello di questo aereo riprodotto per X-plane, o forse era solo uno studio per un aereo sotto quel simulatore, e già allora mi sembrava un concetto strano.![]()
Sarà anche stabile alle basse velocità, ma il rotore alare impone un certo aumento della sezione frontale, rispetto ad un'ala comune, cosa che rispecchia comunque in un'efficienza aerodinamica inferiore rispetto ad un aereo tradizionale.
Certo è che se non lo si vuole considerare un aereo tradizionale e metterlo a confronto diretto con l'elicottero o anche l'autogiro, allora le cose cambiano (aerodinamica e elicotteri non sono mai andati troppo d'accordo).
Forse come aereo per impieghi speciali ha una certa possibilità (oh, hanno dato una possibilità all'Osprey, perché non darla anche a questo?), ma per il resto...
E' esatto.Ashaman ha scritto: Non vorrei sembrare off-topic, ma ricordo di aver visto un modello di questo aereo riprodotto per X-plane, o forse era solo uno studio per un aereo sotto quel simulatore, e già allora mi sembrava un concetto strano.![]()
Può darsi.Ashaman ha scritto: Sarà anche stabile alle basse velocità, ma il rotore alare impone un certo aumento della sezione frontale, rispetto ad un'ala comune, cosa che rispecchia comunque in un'efficienza aerodinamica inferiore rispetto ad un aereo tradizionale.
Secondo me è come dici tu.Ashaman ha scritto: Certo è che se non lo si vuole considerare un aereo tradizionale e metterlo a confronto diretto con l'elicottero o anche l'autogiro, allora le cose cambiano (aerodinamica e elicotteri non sono mai andati troppo d'accordo).
Esatto.Ashaman ha scritto: Forse come aereo per impieghi speciali ha una certa possibilità (oh, hanno dato una possibilità all'Osprey, perché non darla anche a questo?), ma per il resto...![]()
beh....finchè resta piccolo non gli si potrebbe mettere un paracadute per contrastare questa evenienza? ...se si ferma tutto, paracadute e scende verso il basso in modo abbastanza dolce...Aldus ha scritto: Tuttavia il suo tallone d'achille è rappresentato dalla sicurezza attiva, cioè dal suo rotore.
Se il rotore di ferma sono guai, diviene l'equivalente di un elicottero in avaria.
Ma qualora questo problema (che non è di poco conto) verrebbe risolto, il FanWing ha tutte le carte giuste per essere un velivolo unico, sicurissimo (sai che bello non stallare mai? basta dare motore e lui vola sempre), insomma non mi dispiacerebbe vederlo volare nei cieli.
E' come dici tu: se hanno fatto volare gli elicotteri e gli Osprey, c'è spazio anche per il FanWing.
O almeno, se è vero o no, questo si vedrà in seguito.
Se poi si tiene conto che l'Osprey sono probabilmente delle trappole anche meno sicure degli elicotteri... decolla in verticale e viaggia come un turboprop, ma con quella ali così ridotte (dei monconi veri e propri), se uno dei due motori da forfeit in volo... preferirei trovarmi su un aereo a singola elica col motore in panne piuttosto che su un Osprey con uno dei due rotori fermi. Almeno saprei che l'aereo monomotore può planare per un po prima di dover toccare terra, e potrei trovarmi una zona adatta all'atterraggio... siamo sicuri lo stesso valga per un Osprey senza un motore?87Nemesis87 ha scritto:beh....finchè resta piccolo non gli si potrebbe mettere un paracadute per contrastare questa evenienza? ...se si ferma tutto, paracadute e scende verso il basso in modo abbastanza dolce...Aldus ha scritto: Tuttavia il suo tallone d'achille è rappresentato dalla sicurezza attiva, cioè dal suo rotore.
Se il rotore di ferma sono guai, diviene l'equivalente di un elicottero in avaria.
Ma qualora questo problema (che non è di poco conto) verrebbe risolto, il FanWing ha tutte le carte giuste per essere un velivolo unico, sicurissimo (sai che bello non stallare mai? basta dare motore e lui vola sempre), insomma non mi dispiacerebbe vederlo volare nei cieli.
E' come dici tu: se hanno fatto volare gli elicotteri e gli Osprey, c'è spazio anche per il FanWing.
O almeno, se è vero o no, questo si vedrà in seguito.
ma neanche tutto.Aldus ha scritto:Ma personalmente credo che il progetto è concentrato più su altre doti del concetto FanWing.
Una su tutte: l'assenza di stallo, il che non è poco per un aereo.![]()
Proprio per evitare che un Osprey con un motore in avaria precipiti a cascamorto fuori controllo, che io sappia è stato dotato di un sistema che permette all'altro motore di trasferire la forza sul rotore in avaria.Ashaman ha scritto: Se poi si tiene conto che l'Osprey sono probabilmente delle trappole anche meno sicure degli elicotteri... decolla in verticale e viaggia come un turboprop, ma con quella ali così ridotte (dei monconi veri e propri), se uno dei due motori da forfeit in volo... preferirei trovarmi su un aereo a singola elica col motore in panne piuttosto che su un Osprey con uno dei due rotori fermi. Almeno saprei che l'aereo monomotore può planare per un po prima di dover toccare terra, e potrei trovarmi una zona adatta all'atterraggio... siamo sicuri lo stesso valga per un Osprey senza un motore?
Sicuramente.87Nemesis87 ha scritto:
beh....finchè resta piccolo non gli si potrebbe mettere un paracadute per contrastare questa evenienza? ...se si ferma tutto, paracadute e scende verso il basso in modo abbastanza dolce...
Non è sufficiente.Flyfree ha scritto: ma neanche tutto.![]()
Se si cerca un velivolo che non stalli si potrebbe usare la configurazione canard o quella della vecchia "Pulce del Cielo " Francese.
mi sa che si sta facendo un pò di confusione. Sicuramente non stalla, ma questo non vuol dire che faccia sempre portanza e che sia quindi immune dal "cadere". Per fare portanza c'è bisogno di due fattori di cui il funzionamento del rotore è solo uno. L'altro è che continui ad esserci vento, altrimenti la circuitazione creata dal rotore non serve a nulla (teorema di kutta), perciò se c'è una raffica di vento in coda, nel transitorio (cioè prima di aumentare la propria velocità) questo cade come qualsiasi aereo. Non è inoltre vero che se il motore si rompe il velivolo casca. Sicuramente la sua efficienza sarà ridotta, ma può atterrare come un elicottero in autorotazione, basta farlo picchiare utilizzando i piani di coda, questo guadagna velocità, il rotore va in alta rotazione, e poco prima del suolo si alza il muso, cosicchè l'inerzia del rotore riesce ad effettuare la flare, purchè il rotore sia mantenuto libero di girare, ma questo si risolve con una banale frizione centrifuga sull'accoppiamento col motore. Per quanto sia interessante come idea (seppur molto molto vecchia), non vedo perchè accettare tutti gli svantaggi di questa soluzione solamente per evitare lo stallo, cosa tranquillamente evitabile anche con soluzioni tradizionali con opportuni accorgimenti.Aldus ha scritto: Non è sufficiente.
Un aereoplano, quasiasi aeroplano sostentato dalla portanza alare, rimane entro i limiti di sicurezza se si mantiene il giusto flusso sulle sue superfici.
Che abbia o non abbia un canard poco importa, l'aereo può stallare, ossia se per qualche ragione il flusso diviene "debole", l'aereo non ce la fa a sostenersi in aria.
Il concetto dietro al progetto del FanWing è quello di rendere la portanza totalmente "indipendente" dalla velocità dell'aereo e dal suo angolo di incidenza.
Nel FanWing l'aereo (scusatemi se lo chiamo "aereo") non atterra perchè si diminuisce la velocità all'aria in avanzamento come si fa con un normale aeroplano.
Si atterra diminuendo semplicemente il motore, non necessariamente la velocità di avanzamento.
Siccome il motore/rotore... "pennella"... l'estradosso alare del FanWing, la portanza gliela fornisce il flusso d'aria generato dal rotore, non il vento relativo o l'angolo di incidenza.
E' il rotore a sostenere il volo del FanWing, quindi a qualunque angolo di incidenza il FanWing non stalla mai, basta dare motore, e l'aereo viene "risucchiato" in aria, vola sempre.
Ecco perchè dicevo che il suo tallone di achille è la sicurezza "attiva".
Un aereo convenzionale ha anche la sicurezza "passiva", ossia in caso di avaria motore può sfruttare le sue capacità plananti fornite dalle sue ali (basta pensare a un aliante).
L'ala del FanWing invece non è dotata di tale capacità, non è un'ala vera e propria fatta per fare...l'ala.
Diventa un'ala (ossia un elemento portante) solo quando il rotore gli sbuffa l'aria addosso; ma se il rotore si ferma diviene l'equivalente di un elicottero in avaria, o forse peggio.
Il FanWing quindi è totalmente "motor dipendent", proprio come un elicottero, ed è basilare che la sua sicurezza attiva sia sviluppata per bene, cioè deve diventare sicuro tanto quanto è sicuro un elicottero, altrimenti diviene pericoloso.
Ma aldilà di questo (se il motore/rotore funziona senza intoppi) il FanWing è veramente a prova di stallo, non c'è mezzo di farlo stallare, a meno che di togliere manetta.
E' per questo che lo trovo un aggeggio interessante, tale da continuarne lo sviluppo.
Vero.Flyfree ha scritto: Aerodinamicamente ci sarebbe da tener conto anche dell’instabilità alle basse velocità, in quanto con quella configurazione a me pare che le superfici aerodinamiche perderebbero di autorità, oltre che verrebbe a mancare la stabilita dinamica del velivolo
aridaieAldus ha scritto: Gli alettoni e i piani di coda (molto rialzati rispetto al flusso del rotore) funzionano in modo convenzionale tramite vento relativo, quindi quando l'aereo è fermo (o procede a bassissima velocità di avanzamento) diventano praticamente inefficaci.
Concordo.tristar ha scritto: mi sa che si sta facendo un pò di confusione. Sicuramente non stalla, ma questo non vuol dire che faccia sempre portanza e che sia quindi immune dal "cadere". Per fare portanza c'è bisogno di due fattori di cui il funzionamento del rotore è solo uno. L'altro è che continui ad esserci vento, altrimenti la circuitazione creata dal rotore non serve a nulla (teorema di kutta), perciò se c'è una raffica di vento in coda, nel transitorio (cioè prima di aumentare la propria velocità) questo cade come qualsiasi aereo.
In teoria dovrebbe essere così, ma ci stanno ancora lavorando sul problema.tristar ha scritto: Non è inoltre vero che se il motore si rompe il velivolo casca. Sicuramente la sua efficienza sarà ridotta, ma può atterrare come un elicottero in autorotazione, basta farlo picchiare utilizzando i piani di coda, questo guadagna velocità, il rotore va in alta rotazione, e poco prima del suolo si alza il muso, cosicchè l'inerzia del rotore riesce ad effettuare la flare, purchè il rotore sia mantenuto libero di girare, ma questo si risolve con una banale frizione centrifuga sull'accoppiamento col motore.
Sono certo che già esistono accorgimenti per rendere un aeroplano STOL, capace di incredibili prestazioni di decollo corto e atterraggio corto, uniti anche a grandi qualità "anti stallo".tristar ha scritto: Per quanto sia interessante come idea (seppur molto molto vecchia), non vedo perchè accettare tutti gli svantaggi di questa soluzione solamente per evitare lo stallo, cosa tranquillamente evitabile anche con soluzioni tradizionali con opportuni accorgimenti.
ciao
In che senso?tristar ha scritto:aridaieAldus ha scritto: Gli alettoni e i piani di coda (molto rialzati rispetto al flusso del rotore) funzionano in modo convenzionale tramite vento relativo, quindi quando l'aereo è fermo (o procede a bassissima velocità di avanzamento) diventano praticamente inefficaci.
nel senso che (fidati non è un'offesa la mia, nè presunzione) ho l'idea che non hai ben capito come funziona la cosa, altrimenti non parleresti di volo stazionario (relativamente all'aria) o comunque molto lento, che è impossibile per il fanwing nè più nè meno che per un normale aereo. La differenza sostanziale fra questo sistema e un'ala tradizionale, è che fino a chè il rotore gira la circuitazione è forzata a prescindere dall'angolo di incidenza e quindi non ha senso parlare di stallo. Ma per volare (leggi: fare portanza) il rotore deve essere investito da un flusso, altrimenti la circuitazione da sola non serve a nulla. Le superfici di controllo per il rollio e beccheggio prevedono infatti la presenza di un flusso d'aria e sono sicuramente dimensionate per funzionare alla minima velocità di sostentamento (tanto minore quanto è maggiore la velocità di rotazione del rotore) come per un aereo stol, proprio perchè il fanwing non è stato pensato per funzionare in stazionario e non lo può fare. Sulle possibilità o meno di atterrare in autorotazione, come un elicottero, per rispondere bisognerebbe calcolare l'inerzia del rotore e coefficenti di resistenza vari per trovare delle costanti di tempo, cioè qualitativamente la cosa è possibile, in pratica bisogna fare dei conti nello specifico, ma a naso la vedo una cosa fattibilissima, basta solo essere pronti per la flare.Aldus ha scritto:In che senso?tristar ha scritto:aridaieAldus ha scritto: Gli alettoni e i piani di coda (molto rialzati rispetto al flusso del rotore) funzionano in modo convenzionale tramite vento relativo, quindi quando l'aereo è fermo (o procede a bassissima velocità di avanzamento) diventano praticamente inefficaci.
Per velocità bassa intendevo quella prossima allo zero o zero, cosa impossibile con il Fan Wing.Aldus ha scritto:Vero.Flyfree ha scritto: Aerodinamicamente ci sarebbe da tener conto anche dell’instabilità alle basse velocità, in quanto con quella configurazione a me pare che le superfici aerodinamiche perderebbero di autorità, oltre che verrebbe a mancare la stabilita dinamica del velivolo![]()
Gli alettoni e i piani di coda (molto rialzati rispetto al flusso del rotore) funzionano in modo convenzionale tramite vento relativo, quindi quando l'aereo è fermo (o procede a bassissima velocità di avanzamento) diventano praticamente inefficaci.
Il FanWing dunque è ancora lontano dall'essere un velivolo sicuro e sempre sotto controllo.
Qualche ritocco/modifica dovrà essere fatta per forza per sfruttarne in toto le sue caratteristiche.
Guarda che stai dicendo la stessa cosa che sto dicendo dall'inizio del thread.tristar ha scritto: nel senso che (fidati non è un'offesa la mia, nè presunzione) ho l'idea che non hai ben capito come funziona la cosa, altrimenti non parleresti di volo stazionario (relativamente all'aria) o comunque molto lento, che è impossibile per il fanwing nè più nè meno che per un normale aereo. La differenza sostanziale fra questo sistema e un'ala tradizionale, è che fino a chè il rotore gira la circuitazione è forzata a prescindere dall'angolo di incidenza e quindi non ha senso parlare di stallo. Ma per volare (leggi: fare portanza) il rotore deve essere investito da un flusso, altrimenti la circuitazione da sola non serve a nulla. Le superfici di controllo per il rollio e beccheggio prevedono infatti la presenza di un flusso d'aria e sono sicuramente dimensionate per funzionare alla minima velocità di sostentamento (tanto minore quanto è maggiore la velocità di rotazione del rotore) come per un aereo stol, proprio perchè il fanwing non è stato pensato per funzionare in stazionario e non lo può fare.
ciao![]()
p.s. non so cosa voglia dire quella faccetta ma mi sembra simpatica..
Non tanto.Flyfree ha scritto: Per velocità bassa intendevo quella prossima allo zero o zero, cosa impossibile con il Fan Wing.
Pienamente daccordo.Flyfree ha scritto: Dimostrarsi un valido sostituto dell'elicottero o meglio del convertiplano sarebbe dura.
No no io non ho visto niente, ho visto solo le foto che ci sono sul loro sito, e letto le loro spiegazioni.tristar ha scritto: secondo me continui a fare confusione. Il fatto che tu lo abbia visto partire in verticale si può tranquillamente spiegare con una leggera brezza frontale. Ripeto, la circuitazione non serve a nulla senza vento relativo, il chè non mi sembra esattamente ciò che dici dall'inizio. Se potrà partire in verticale vorrà dire che le modifiche saranno sostanziali e in questo caso il rotore non servirabbe a nulla perchè non sarebbe quello a fornire la spinta di sollevamento in quanto questa non può che essere perpendicolare alla velocità di avanzamento.
Sai le volte che me l'hanno detto?tristar ha scritto: potresti micca cercare di essere un'attimino più coinciso? Ogni volta che scrivi mi viene l'affanno![]()
ciao!
ma il vettore di spinta come varia?Aldus ha scritto: ...
A parte questo, continui a parlare di vento relativo, di brezza frontale, etc, ma nel FanWing il vento relativo glielo fornisce solo il rotore, non la velocità di avanzamento dell'aereo.
Se l'aria esterna è ferma, il rotore muove un tot flusso che lambisce l'ala, e crea portanza.