Sicurezza aerea e "black list"

Area dedicata alla discussione sugli incidenti e degli inconvenienti aerei e le loro cause. Prima di intervenire in quest'area leggete con attenzione il regolamento specifico riportato nel thread iniziale

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pm
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Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da pm »

Lunardi: chi non è in regola non vola Categoriche affermazioni al termine del vertice che si è svolto ieri a Roma con l’Enac e l’Enav. «I livelli di sicurezza in Italia sono tra i più elevati al mondo»


ROMA - Se la Francia decide di rendere nota la lista delle compagnie aeree insicure, l’Italia non cambia rotta. «Non ha alcun senso parlare di black-list, cioè di una lista di compagnie aeree non affidabili. Perché è semplice: da noi chi non è in regola non vola». È categorico il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Pietro Lunardi al termine del vertice che si è svolto ieri a Roma con l’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, e l’Enav, l’Ente nazionale degli assistenti di volo.
«Le compagnie ispezionate con esito negativo dall’Enac sono state bandite e non possono decollare, sorvolare e atterrare in Italia». Non soltanto, «il mezzo aereo è di gran lunga il più sicuro al mondo - continua il ministro -. E nel nostro Paese se una compagnia non dimostra di possedere adeguati standard di sicurezza non può operare». I livelli di sicurezza aerea in Italia, ribadisce Lunardi, «sono tra i più elevati al mondo, ma abbiamo comunque deciso di innalzarne la qualità e la frequenza».
È soddisfatto anche il presidente dell’Enac, Vito Riggio, che aveva sollecitato le autorità a rendere pubblica la lista nera ora nelle mani di Lunardi, il quale alla Ue chiederà «che le compagnie aeree bandite dal nostro spazio aereo vengano interdette anche agli altri Stati membri». Riggio ha ottenuto di poter assumere più ispettori: «Spero entro l’anno che si passi dai 32 attuali ad almeno 60».
È comunque possibile conoscere l’elenco delle compagnie sicure sul sito dell’Enac, che ha bandito 12 compagnie, quasi la metà dei 29 nomi che compongono la lista nera in tutta Europa, e «nessuna di queste 29 compagnie ha l’autorizzazione a volare in Italia», dice Riggio. Inoltre, «i controlli strutturali li facciamo continuamente sui nostri aerei, ma su quelli delle compagnie estere operiamo delle ispezioni, controlli all’esterno e all’interno dell’aeromobile seguendo uno standard di sicurezza mondiale molto elevato».
Resta quindi ferma, come ha detto pure Lunardi, la responsabilità dei controlli strutturali di ogni Paese sui propri aeromobili. Quanto ai voli charter, «dal punto di vista della sicurezza non vi sono differenze», ha detto il ministro. Anche se ha apprezzato la proposta dell’Enac di «vietare il rilascio delle autorizzazioni a volare in Italia per i voli charter non comunicati tempestivamente» dai tour operator all’Enac, assieme alla lista delle compagnie aeree eventualmente adoperate come sostitute.
E il «rating»? Quel giudizio complessivo sulle compagnie che è altro rispetto alla lista nera e che rassicurerebbe ancor più i passeggeri? Riggio lo vuole, ma il ministro Lunardi si è riservato di approfondire l’argomento: «Non avrebbe senso farlo da soli, occorre il consenso e l’accordo con tutti i Paesi dell’Unione Europea».
M. Io.
26 agosto 2005
scusate: MA PERCHE' NON PUBBLICARE LA BACK LIST? Hanno paura di mandare in fallimento certe compagnie, non le voglio "sputtanare"? Perchè no?
Non ha alcun addire come scusa che: da noi chi non è in regola non vola. Il cittadino ha il sacrosanto diritto di sapere chi non è in regola! Non stiamo parlando di giocattoli.... Se mi trovo in giro x il mondo, cosa faccio? Chiedo al comandante
se vola anche in Italia?!?
Lo trovo assurdo.
Ospite

re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Ospite »

Lunardi preticamente dice, rendiamo pubbliche soltanto le compagnie sicure, quelle insicure no, beh potrebbe anche andare, tanto quelle che restano fuori è sottinteso che fanno parte della black list.
Beh ,io personalmente voglio la "black list" 1) perchè voglio sapere chi sono questi vettori che facevano/fanno gli scaltri 2)per fargli fare una figura di m***a e sputtanarli come si deve.

Infine, ragà se pubblicano la black list ,le suddette compagnie falliranno (ci scommetto gli attributi), di conseguenza lo stato avrà meno entrate (le compagnie pagano un casino di tasse allo stato), :? è tutto un magna magna.
Ultima modifica di Ospite il 27 agosto 2005, 11:14, modificato 1 volta in totale.
fabrytnix

re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da fabrytnix »

Anch'io sono d'accordo con la black list.
Se le compagnie non rispondono a certi parametri è bene che chiudano.
Piuttosto oltre alla black list, occorrerebbe che, se ci fossero compagnie europee in ballo, venissero salvaguardati i posti di lavoro di persone che perderebbero il proprio lavoro, per colpa di manager incapaci e pericolosi per la vita delle persone.
Con la vita delle persone non si scherza, dietro ogni persona ci sono una famiglia, delle persone care che sono distrutte dal dolore.
Ben venga la black list.
Evito qualunque commento su Lunardi
Ciao a tutti :)
Fabrizio
Gozer

Messaggio da Gozer »

Siamo tutti d'accordo che chi non è in regola = (in teoria) non è sicuro = non deve volare (in Italia e in Europa, almeno, dove noi esercitiamo il diritto di voto, altrove fanno quello che vogliono)... purtroppo questo avrà soltanto l'effetto di creare altri problemi al personale, state sicuri che non è per questo che le compagnie e i loro manager spenderanno più soldi, semplicemente li sposteranno dagli stipendi dei dipendenti (riducendone il numero) alla manutenzione, ciocché non è detto che influisca positivamente sulla pianificazione dei turni di lavoro e quindi su uno degli aspetti della sicurezza del volo... però, magicamente, riusciranno a dare più peso agli errori umani, visto che la manutenzione ormai è perfetta...
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Max-Liea
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Messaggio da Max-Liea »

Gozer";p="36367 ha scritto:... però, magicamente, riusciranno a dare più peso agli errori umani, visto che la manutenzione ormai è perfetta...
...sul fatto che la mtz sarà perfetta ci sarebbe molto da dire... sul discorso fattore umano (turni massacranti per numero ridotto di dipendenti)... basterebbe che si facessero rispettare i limiti di orario...il numero di voli che un equipaggio fà... il numero di ore che un tecnico di terra fà..etc.etc... il non tenere un equipaggio con base a xy... sballotato a yz...non pretendere che l'equipaggio faccia tutto (fra poco si dovrà interessare anche del catering.. :roll: )..ma credo che cosi faccendo ben poche companie conserverebbero i loro Slot.... :!:
..efficienza itaGliana...per una presa di terra aeromobile?..regio decreto...
Ospite

re: Sicurezza aerea e "black list"

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Ho appena sentito al tg, che Lunardi ribadisce , che non ha nessuna intenzione di pubblicare la lista nera.--> :pottytrain5:
Gozer

Re: re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Gozer »

collaudatore";p="36398 ha scritto:Ho appena sentito al tg, che Lunardi ribadisce , che non ha nessuna intenzione di pubblicare la lista nera.--> :pottytrain5:
Evviva la trasparenza... si vede che la lista glie l'ha fatta l'Ingegner Cane...
Ospite

re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Ospite »

L'ingegner Cane lascialo stare, lui deve farci (a noi) il ponte sullo stretto. :idea:
Gozer

Re: re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Gozer »

collaudatore";p="36401 ha scritto:L'ingegner Cane lascialo stare, lui deve farci (a noi) il ponte sullo stretto. :idea:
Esatto, così finalmente potremo chiudere Punta Raisi perché non servirà più a niente :D

Il ponte sullo stretto dovrebbe avere la struttura portante in elenchi telefonici, a questo punto la manutenzione degli aerei potrà prevedere la sostituzione degli ammortizzatori dei carrelli con i più economici tubi di cartone dello scottex esaurito...

Per tornare on-topic, senza dire le cose come stanno e quindi senza pubblicare liste e indagini varie, come al solito si lascerà spazio ai traffici sommersi, alle bustarelle, ecc... a tutto quindi meno che alla sicurezza dei voli.
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re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Slowly »

Lunardi vattene.
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
Dario

Re: re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Dario »

collaudatore";p="36186 ha scritto:Lunardi preticamente dice, rendiamo pubbliche soltanto le compagnie sicure, quelle insicure no, beh potrebbe anche andare, tanto quelle che restano fuori è sottinteso che fanno parte della black list.
Beh ,io personalmente voglio la "black list" 1) perchè voglio sapere chi sono questi vettori che facevano/fanno gli scaltri 2)per fargli fare una figura di m***a e sputtanarli come si deve.

Infine, ragà se pubblicano la black list ,le suddette compagnie falliranno (ci scommetto gli attributi), di conseguenza lo stato avrà meno entrate (le compagnie pagano un casino di tasse allo stato), :? è tutto un magna magna.
Fallire relativamente perchè alcune compagnie possono volare in altri paesi escludendo l'italia quindi eliminano l'italia dalle loro rotte e inseriscono la spagna rilanciando un nuovo business sulle rotte spagnole ad esempio!!!! :wink:
Ospite

re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Ospite »

Si vabè Dario, se non volano in Italia, che siamo permissivi in tutto, non volano neanche nel resto dell'Europa; possono lanciare una low cost nel terzo mondo (con tutto il rispetto), lì si. :P
Ultima modifica di Ospite il 29 agosto 2005, 0:29, modificato 1 volta in totale.
XAMIR
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Messaggio da XAMIR »

Scusami, cosa ti porta a dire che l'Italia è un Paese permissivo?
Almeno per ciò che riguarda l'aviazione, sia essa generale o commerciale, mi sembra proprio il contrario!!!
Ospite

re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Ospite »

Il contrario? L'Italia è un paese pemissivo in tutto, mi rifersco alle leggi, gli extracomunitari etc. etc. Le acuqe si stanno muovendo adesso, e certe compagnie adesso non volano più sui nostri cieli, grazie alle recenti catastrofi aeree, ma prima sui nostri cieli volavano vettori ,che non erano del tutto in regola ,dove nella maggior parte delle restanti nazioni euroee non volavano e non volano. Non erano del tutto in regola mi riferisco a delle ca**ate comunuqe,la sicurezza dei voli non mi permetterei mai di metterla in discussione.

Un'altra cosa che non riesco a spiegarmi è ,perchè il settore aeronautico in Italia è in crisi? Su quest'ultimo punto sarebbe meglio non parlarne, la discussione è lunga ed andremo anche OT.

Io la penso così. :?
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Marcello55
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Re: re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Marcello55 »

collaudatore";p="36580 ha scritto:
Un'altra cosa che non riesco a spiegarmi è ,perchè il settore aeronautico in Italia è in crisi? Su quest'ultimo punto sarebbe meglio non parlarne, la discussione è lunga ed andremo anche OT.
Se parliamo di AG....altro che permissivi....
ed anche così si spiega la crisi!

Non siamo ancora un popolo da cultura aeronautica purtroppo :(
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Re: re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da XAMIR »

collaudatore";p="36580 ha scritto:Il contrario? L'Italia è un paese pemissivo in tutto, mi rifersco alle leggi, gli extracomunitari etc. etc. Le acuqe si stanno muovendo adesso, e certe compagnie adesso non volano più sui nostri cieli, grazie alle recenti catastrofi aeree, ma prima sui nostri cieli volavano vettori ,che non erano del tutto in regola ,dove nella maggior parte delle restanti nazioni euroee non volavano e non volano. Non erano del tutto in regola mi riferisco a delle ca**ate comunuqe,la sicurezza dei voli non mi permetterei mai di metterla in discussione.

Un'altra cosa che non riesco a spiegarmi è ,perchè il settore aeronautico in Italia è in crisi? Su quest'ultimo punto sarebbe meglio non parlarne, la discussione è lunga ed andremo anche OT.

Io la penso così. :?
Volavano vettori che non erano del tutto in regola? Ti riferisci al 732 precipitato in Mar Rosso?
L'ENAC ispeziona un aeromobile, non lo trova conforme alle disposizioni sulla sicurezza e impedisce, all'operatore cui appartiene l'a/m, di operare dagli scali italiani. Questa lista nera, all'epoca del 732 precipitato nel M.Rosso, era però singolarmente stilata da ogni Paese e non veniva comunicata a livello internazionale. Per cui non è che l'Italia fosse più permissiva della Svizzera in materia, piuttosto non aveva mai trovato non conforme l'a/m della compagnia in questione se mai lo aveva ispezionato.

Oltretutto, gli incidenti degli ultimi giorni, non sono successi a vettori sconosciuti: Tunitair è un po' come l'Alitalia Express, la Helios è una compagnia privata come potrebbe essere la Volare o la Wind Jet, l'A340 dell'Air France.
Ipotizzando che questi non sarebbero stati compresi nella lista nera, mi dici cosa sarebbe cambiato se l'utenza avesse potuto leggersela?

Tieni poi presente che nel caso di voli charter, i grossi tour operator collaborano con diverse compagnie, che possono operare tanto esclusivamente nei charter quanto nella linea.
Ora l'esempio di Pippo che si vuole fare una vacanza di una settimana a Buenos Aires. Il pacchetto comprende il volo, charter, con scalo a Rio de Janeiro e da Rio a Buenos Aires con un altro operatore locale, trovata irregolare in Colombia, dalla quale non può operare.
Secondo la logica di un'ipotetica lista nera internazionale, questa compagnia, nel momento in cui viene trovata irregolare in un Paese, non può più operare in nessun'altra parte del mondo. Deve chiudere baracca e burattini. A questo punto dichiarerebbe il fallimento, risarcirebbe i creditori e riaprirebbe qualche mese dopo, con meno fondi, cambiando la denominazione sociale da Pippo Air a Pippa Airlines. Ci ritroveremmo insomma con un va e vieni di compagnie aeree, senza risolvere il problema di riscontrare effettivamente l'affidabilità e l'onestà del vettore.
Oltre a questo, come si risolverebbe il caso dei grandi Tour Operator? Il senso è questo, prendi il gruppo TUI, quello col sorrisone, si avvale di tremila compagnie differenti, tra queste, per esempio anche la Pippo Air che non era ancora nella lista nera. Adesso, il gruppo TUI, che ha già venduto i vari pacchetti, si ritrova con la Pippo Air che è stata trovata irregolare in Colombia. Che si fa? Non parliamo poi del danno d'immagine che riceverebbe il gruppo... Già m'immagino i 280 italiani a Rio, che devono andare a Buenos Aires, che maledicono il gruppo TUI e pensano che si avvalga di vettori banditi... oppure di tutti quelli che devono rinunciare al viaggio perchè la Pippo Air è stata interdetta dalle operazioni il giorno prima che partissi io. La TUI deve però riproteggere i propri clienti, ecco che allora chiede aiuto alle compagnie locali che organizzano voli ad hoc. Aumenta quindi il carico delle solite noto con conseguente aumento dei turni e roba simile...
Insomma alla fine sembra di aver risolto un problema e se ne creano altri tremila di contorno... non ti pare?
Gozer

re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Gozer »

Sono d'accordo con molti dei concetti espressi, e sul fatto che la black list o l'inasprimento dei controlli con conseguente interdizione al volo della compagnia non risolve affatto i problemi globali anzi ne crea altri, ma mi sembra che sia l'unica cosa che può fare lo Stato, imporre criteri minimi e farli rispettare... gli altri aspetti della problematica e della sua risoluzione competerebbero alle compagnie, ma poiché in generale non sono poi moltissime le circostanze nelle quali conviene ad un'azienda offrire un servizio davvero di qualità elevata (intendo anche gli aspetti che il cliente non può vedere o conoscere) ad un prezzo equo, e i manager delle altre compagnie non sono più sprovveduti di quelli di Alitalia e viceversa, e il loro compito non è di soddisfare le esigenze dei clienti o dei lavoratori, ma solo di far guadagnare gli azionisti, tutto il resto è una logica conseguenza... siamo nel libero mercato, dobbiamo prenderne gli aspetti positivi e sopportarne quelli negativi...
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Messaggio da Stephen Dedalus »

Scusami, cosa ti porta a dire che l'Italia è un Paese permissivo?
Ad esempio, il fatto che in Italia potevano volare i B737-300 della Flash Airlines. Vi ricordate dell'incidente dello SU-ZCF al largo di HESH? Io sì, e mi ricordo anche l'aereo per averlo visto a Tessera una settimana esatta prima dell'incidente... Un TU-154B della Sibyr è in miglior stato...

Ciao, Leo
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Leonardo
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Messaggio da XAMIR »

Ehm Leo... il 733 della Flash non era stato bandito dai cieli di mezzo mondo e per pazzia l'Italia ha fatto eccezione.
Era stato trovato non conforme durante un'ispezione dall'Ente svizzero e venne bandito dalle operazioni nel territorio elvetico.
La lista nera svizzera, così come degli altri Paesi europei, non venne mai condivisa a livello internazionale.
Se prendi questa vicenda, che non c'entra nulla, per affermare che l'Italia è un Paese "permissivo", mi sà che ti tocca ammettere di conseguenza che anche tutti gli altri Paesi in cui la Flash operava erano/sono permissivi quanto l'Italia.
Gozer

Messaggio da Gozer »

XAMIR";p="36958 ha scritto:Se prendi questa vicenda, che non c'entra nulla, per affermare che l'Italia è un Paese "permissivo", mi sà che ti tocca ammettere di conseguenza che anche tutti gli altri Paesi in cui la Flash operava erano/sono permissivi quanto l'Italia.
Personalmente, non avrei nessuna difficoltà...
XAMIR
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Messaggio da XAMIR »

Gozer";p="36959 ha scritto: Personalmente, non avrei nessuna difficoltà...
Benissimo.
Quindi l'Italia è permissiva quanto UK, Germania, Francia, Grecia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Lussemburgo.
Ora, cos'altro porta a dire che l'Italia è più permissiva degli altri?
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Aldus
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re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Aldus »

Scusate se mi intrometto nella discussione, ma è per far luce su alcune cose che nessuno sta citando e che personalmente mi fanno rabbrividire. In questi post si è parlato di crisi economiche, di vettori e/o compagnie non in regola, di divieto di transito di certi aerei sui nostri territori (o altri territori). Nessuno però ha parlato di equipaggi, e per equipaggi intendo dire proprio i PILOTI. Prendiamo ad esempio questa frase: "alla compagnia XXXX è stato vietato il sorvolo e il transito sul nostro territorio perchè l'aereo YYYY non è risultato conforme alle norme di sicurezza". Perfetto. Oh che bello, detto così sembra la soluzione del problema. E che ci vuole? Basta vietare a quella compagnia di sorvolare l'italia e il pericolo è finito. Peccato invece che non è finito un bel niente! Quall'aereo catorcio NON è un'aereo teleguidato privo di persone a bordo. Le persone ci stanno sopra eccome, e con esse ci sono dei piloti che lo stanno conducendo. Pertanto mi chiedo: "Ma come diavolo è possibile che ci siano piloti che si alzino in volo con aerei ritenuti insicuri?" :shock: Personalmente a me poco importano i divieti o le black list. Mi importa solo che quegli equipaggi, di qualunque paese o compagnia aerea essi siano, SI RIFIUTINO CATEGORICAMENTE di portare in volo certi catorci. Velivoli di dubbia sicurezza e affidabilità non conformi alle leggi dell'aviazione civile. Questo è quello che conta, non il vietare il sorvolo a certi aerei. Quegli aerei non devono proprio volare se non sono a posto, per cui mi stupisco che ci sia qualcuno che li faccia volare. E questo qualcuno sono i piloti! Io, per i piloti, ho una stima che rasenta l'innamoramento. Sò che razza di preparazione ha un pilota. Sò le fatiche e gli studi che ha dovuto fare per diventare pilota. E sò anche (e mi pare logico) che NESSUN pilota fa questo mestiere per morire. Allora perchè ci sono piloti che vanno in volo con aerei dichiarati "non in regola"? Perchè? :x
Avete parlato di black list. Cosa sono? Niente, solo una lista di compagnie e vettori ritenuti tra virgolette "pericolosi per la sicurezza del volo". E fin quì tutto bene. Il problema però è che quelle compagnie e quegli aerei VOLANO, e continuano a volare alla faccia della black list. Se queste compagnie sono senza scrupoli è un loro problema. I loro affari non devono essere giocati sulla pelle dei passaggeri e sui piloti, a mò di roulette russa. Quelli sono cavoli loro e del loro business. Chi siede ai comandi di quell'aereo se ne deve fregare di queste cose. Deve solo vedere che l'aereo è perfetto, e se non lo è (e i piloti lo sanno eccome!) devono rifiutarsi categoricamente di andare in volo. Questo, secondo me, è il succo della storia. Il resto sono solo scartoffie di pubblica o privata amministrazione. I piloti devono essere più accorti nel loro mestiere perchè con gli aerei non si scherza. Mai. Qualcuno di voi ha citato il 733 della Flash che è stato bandito dai cieli di mezzo mondo. Ho letto anch'io un servizio di quell'aereo (mensile volare) e delle anomalie riscontrate. Alcune erano sciocchezze, vedi sedili sporchi o sgangherati, altre erano serie (luci d'emergenza non funzionanti, guarnizioni dei finestrini), altre ancora molto serie (vistose perdite di olio idraulico dall'attuatore del timone, e robe del genere). Perchè il 733 della Flash è stato bandito? Perchè quell'aereo era una bara volante, non un'aereo! Ma allora perchè i piloti lo facevano CONTINUAMENTE volare anzichè starsene a terra? E' questo che non capisco e che mi fa rabbrividire. Forse la compagnia li licenziava se non volavano? Può darsi (a me sembra più un ricatto da dittatura che un lavoro serio e professionale). Ma è meglio essere licenziati o perdere la vita sfidando la fortuna? :roll:
In conclusione, a me non interessa che a un'aereo venga vietato il transito su certi paesi, bensì mi interessa che quell'aereo (di qualunque paese esso sia) se ne stia a TERRA sempre e comunque, fin quando non sarà dichiarato conforme e sicuro. E chi ha il potere di tenerlo a terra? Il pilota, solo il pilota.
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Marcello55
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Messaggio da Marcello55 »

In parte sono d'accordo con te. Ma il problema non sono i piloti che volano con i "catorci", non vogliono morire, come hai detto giustamente tu. Ma non vogliono neanche morir di fame loro e la loro famiglia. E' triste ma è così per i paesi dell'africa ed altri...E lì, i problemi sono in gran parte altri.
Quegli aerei non dovrebbero volare, hai ragione, ma i piloti non c'entrano
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Messaggio da XAMIR »

Beh.. ho i miei dubbi sul potere di tenere a terra un aereo da parte di un pilota se gli hanno dato l'ok dalla manutenzione...
L'equipaggio, una volta che la manutenzione gli dice che è tutto ok, si limita ad un breve esame prevolo per riscontrare segnali evidenti, visibili sulla superficie dell'aereo. Di certo non può sapere che la vitarella all'interno dell'4 stadio si è allentata e per questo finirà nella camera di combustione bucandola e facendo saltare tutto in aria...

Oltretutto la lista nera cosa ci dice? Semplicemente che quella compagnia o quel Paese non si adatta a degli standard (ICAO di solito).
La particolarità più simpatica è che una cosa simile successe in Italia per le visite mediche: le JAR prescrivevano che la competenza del rilascio dell'idoneità medica fosse dell'autorità dell'aviazione civile, mentre il ministero della salute reclamava come propria tale competenza (nonostante poi le vecchie IML in Italia fossero anche più restrittive...).

Oltre a questo ci sono da considerare molte altre cose:
- la certificazione rilasciata da Paesi che, nella loro normativa in materia, non sono pienamente rispondenti alle restrizioni che l'ICAO impone al vettore. Succede che, quella compagnia, è nella piena legalità nel condurre operazioni nel proprio Paese, ma non lo è, ad esempio, in Svizzera.
- lo standard nell'addestramento e nel know how degli equipaggi
- lo standard manutentivo o lo standard infrastrutturale.

Distinguere in due righe il buono dal cattivo, in una situazione così controversa, è decisamente impossibile, non potendo, noi, valutare personalmente tutti i tasselli.

Per terminare, anche conoscendo la lista nera, risulta poi difficile stare a fare le dovute distinzioni all'atto pratico. Ve l'immaginate Giovanni che gira di agenzia in agenzia e comincia, di volta in volta, a guardarsi tutti i voli da chi sono operati, mentre scorre tra le dita la fotocopia annerita della sua lista nera?

Un'ultima cosa.. rileggendo alcuni posts mi sono messo le mani tra i capelli...
Scusate, ma se una compagnia NON in regola NON VOLA in Italia, nel pubblicare la lista nera, che entrate dovremmo perdere? Che gliene frega all'Italia se fallisce o meno stà compagnia se neanche può sorvolare il cielo italiano?
L'interesse sarebbe casomai quello di rendere meno rigorosi i controlli, visto che più traffico = più entrate, ma invece ne hanno già bandite 29... evidentemente tanto permissivi non siamo, o sbaglio?

Il perno fondamentale, come ben detto da Max, è l'errore umano.
Fra un poco la scadenza tra un volo e l'altro diventerà di 10 minuti (stò appositamente estremizzando): il tempo di far sbarcare e reimbarcare, tipo autobus... Quanti incidenti, alla faccia di tutte le liste nere, avvengono a causa della stanchezza dell'equipaggio? Inseriamo anche questo come motivo per iscrivere una compagnia in una lista nera...

Ciao
Francesco
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Messaggio da Kitano »

Iniziano ad emergere delle verità... E altre verità le leggerete presto, quando pubblicherò un articolo in Home Page, un'intervista ad un pilota che ha il coraggio di dire come stanno le cose.
Il terribile mix che sta venendo fuori nel 2005, low cost + tempi sempre più stretti + rispetto della puntualità = ERRORE UMANO + MENO CONTROLLI.

Mi dispiace ragazzi, è inutile che alcuni di voi si tengano ancora la benda davanti agli occhi, è inutile che si assalga qualsiasi persona che dice che le Low Cost sono belle, sono convenienti, ci volevano... Le LOW COST hanno ROVINATO il mercato, hanno STRAVOLTO tutto... Tagli al personale, e quindi più ore di lavoro per chi rimane. Tagli di stipendi, e quindi meno motivazione. Tagli alla MANUTENZIONE, mattendo in mano al Comandante alcune responsabilità che lo STRESSANO. Personale di bordo che sta per un'ora senza FAR NIENTE perché l'unica cosa che deve fare è servire un bicchiere d'acqua, e dopo se ne sta a leggere il giornale (ergo: soglia di attenzione abbassata).
E tutto questo è accaduto ANCHE nelle compagnie "HIGH COST", che hanno dovuto necessariamente adeguarsi alla concorrenza!
Mi dispiace, io ero uno dei più convinti sostenitori delle low cost, ma da quando ho avuto modo di parlare con chi lavora nel settore... Presto leggerete come stanno le cose, presto capirete...
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Zeno Guarienti _ md80.it _ Administrator
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Messaggio da °Maverick° »

Zeno";p="36984 ha scritto:.
Il terribile mix che sta venendo fuori nel 2005, low cost + tempi sempre più stretti + rispetto della puntualità = ERRORE UMANO + MENO CONTROLLI.
..
Quoto in pieno, il problema fondamentale è questo. L'ossessione per evitare ritardi, tra gli equipaggi sta diventando snervante. Avete mai avuto la fortuna di volare in cabina durante un volo in cui il Com.te è col pepe al sedere perchè stanno perdendo lo slot?? Io si...e vi dico di non sorprendervi se per evitare il ritardo non viene fatto nemmeno il takeoff briefing :roll: Beh siamo stati fortunati...engine failure dopo il decollo non ne abbiamo avuta 8)
Paolo Pizzo
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Max-Liea
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Messaggio da Max-Liea »

°Maverick°";p="36992 ha scritto:.....e vi dico di non sorprendervi se per evitare il ritardo non viene fatto nemmeno il takeoff briefing :roll: Beh siamo stati fortunati...engine failure dopo il decollo non ne abbiamo avuta 8)
..be dai comunque credo che il cmd e i suoi ci tengano alla loro pelle... :wink:
..efficienza itaGliana...per una presa di terra aeromobile?..regio decreto...
cicciolo65
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re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da cicciolo65 »

ciao ragazzi, leggo con molta attenzione ed interesse i vostri post. mi chiedo però perché non si parla mai di compagnie italiane in "black list". Vuol dire che tutte le nostre sono affidabili oppure perché c'è una qualche riserva a comunicare i nomi? Non sarebbe il caso, se ce ne fossero, di comunicarcelo?
Ciao
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Kitano
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Messaggio da Kitano »

Evidentemente non ci sono compagnie italiane nella Black List...
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Gozer

re: Sicurezza aerea e "black list"

Messaggio da Gozer »

Dopo una breve riflessione mi astengo, ritenendo di non avere in effetti sufficienti informazioni per farlo, dal commentare ulteriormente la permissività o meno dei vari stati a partire dall'Italia, ma preciso che in ogni mia asserzione (e penso che altri condividano questo spirito) riguardante i criteri di sicurezza dell'aereo mi riferisco anche all'efficienza dell'equipaggio, e che laddove questo aspetto non sia contemplato o sufficientemente garantito dai regolamenti (quasi dappertutto), ebbene essi andrebbero cambiati. E anche di questo si dovrebbe occupare lo stato...

E comunque, quoto, non dimentichiamo le famiglie dei piloti... così come tanta gente rischia la vita in miniera... il rischio è sempre calcolato, se è molto molto piccolo, beh, lo si corre (considerando che le vite dei passeggeri sono a rischio esattamente come quelle dei piloti, ma questi ultimi ne hanno un'idea migliore, e morire non va nemmeno a loro), come ho scritto da un'altra parte ricordiamo sempre che volenti o nolenti dobbiamo prendere le nostre decisioni sulla base delle statistiche altrimenti non ci alziamo dal letto, ma neanche per metterci a tavola...

Anche io però, se prendo un aereo, guardo le statistiche... mi sembra che gli aerei di Alitalia non cadano, per il momento è così, finché non cadono come faccio a saperlo? Magari però prima di far salire mio figlio su un aereo (e anche prima di salirci sù io, finché posso scegliere, al contrario purtroppo dei piloti) un'occhiata alla compagnia gliela do, mi spiace per le famiglie dei piloti delle compagnie meno sicure, ma anche io ho le mie priorità... al momento farei salire mio figlio su un aereo Alitalia, mi spiace solo che le informazioni, in questo campo, quando ce ne sono, sono solo negative...
Scusatemi per questa divagazione "emotiva"...

E per finire, ribadisco che un pilota può assolutamente tenere a terra un aereo, se ritiene, è sua esclusiva e definitiva facoltà... ma non dimentichiamo che a forza di cambiare equipaggio qualcuno che lo fa alzare si trova...
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Messaggio da XAMIR »

Il discorso è che il pilota non lo tiene assolutamente giù se gli dicono che è tutto ok, ci sono tanto di libretti firmati... per cui che potrebbe asserire? "No guarda oggi me sento che er tempo se sia fermato qui?"
Tanto l'equipaggio, con la fame che c'è oggi, è sempre facilmente sostituibile.

Poi, perchè le low cost avrebbero rovinato il settore aereo? Perchè non permettono alle grosse di farsi i soldi che gli pare? A me dava molto fastidio dover pagare 600 mila della vecchie lire con un 80 dell'Alitalia quando con 350 ti portavi via un bel biglietto per DUS con la LTU, con tanto di A320, bello largo e con gli schermetti...

Francamente le low cost interpretano al meglio l'evoluzione del trasporto aereo: stà sempre più diventando un trasporto di massa diffuso ed essenziale come lo è l'autobus, pertanto a poco a poco sempre più economico. Oltretutto parliamoci francamente: ma su un viaggio di un paio d'ore a chi serve quello schifo che ti danno a bordo come pranzo o cena?
Secondo me un nodo della questione sono gli aeroporti, uniche figure con guadagni sempre certi, che devono collaborare in modo differente con gli operatori. Ogni vettore che decide di operare su un determinato scalo comporta un determinato traffico, fonte di guadagno CERTA per tale scalo. Per questo sarebbe auspicabile una maggior cooperazione scalo-vettore in termini di costi di handling e così via. Un aeroporto con alto traffico = sviluppo, basta vedere Pisa o Ciampino che stanno pensando ad un ampiamento dei servizi.

Il problema dello slot non è collegato al fatto che ci siano o meno le low cost. Il problema è legato al fatto che in Europa si tende sempre a centralizzare ed organizzare tutto, al contrario di quanto avviene negli USA, dove lo slot non esiste!
Oltretutto parliamo di low cost. Gli equipaggi della Ryan, ad esempio, dormono sempre a casa propria, questo al fine di evitare ulteriori spese per il pernottamento.

Oltretutto, tanto la EZY quanto la FR, hanno una flotta composta da aeromobili di nuova generazione, in cui l'età media è ben al di sotto di tutte le major di linea. Sopratutto, questi a/m, sono equipaggiati con EFIS di ultima generazione, studiata appunto per ridurre il carico di lavoro dell'equipaggi, a differenza di molte major che ancora operano, o operavano fino a poco tempo fa, aeromobili con strumentazione analogica. Se da un lato è vero che pilotare un 80 o un BA46 è molto più stimolante, è anche vero che, in tempi come questi, l'uso di un "flipper" è forse molto più riposante per l'equipaggio.

Personalmente, come utente, sapere che posso volare a Londra con 40 euro tra andata e ritorno, non solo riduce le distanze e permette ad esempio di trascorrere un fine settimana in una capitale europea con una spesa contenuta, ma aumenta esponezialmente, in frequenza e volume, lo scambio di turismo all'interno del continente.

Ciao
Francesco
Gozer

Messaggio da Gozer »

XAMIR";p="37122 ha scritto:Francamente le low cost interpretano al meglio l'evoluzione del trasporto aereo: stà sempre più diventando un trasporto di massa diffuso ed essenziale come lo è l'autobus, pertanto a poco a poco sempre più economico. Oltretutto parliamoci francamente: ma su un viaggio di un paio d'ore a chi serve quello schifo che ti danno a bordo come pranzo o cena?
D'accordo su alcune cose, però "economico" per chi? Economico per me, mi sta bene, economico per la compagnia bisogna vedere cosa significa... penso che "quanto" risparmiare e "su cosa" bisogna chiederlo a me passeggero, perché sono io a decidere su cosa sono disposto a risparmiare e su cosa no : è un po' parziale dire che l'abbassamento dei costi consiste nel non distribuire più il pranzo e la cena, giustappunto quello "schifo" lì, cosa vuoi che gli costi ad una compagnia aerea, forse più che la sostituzione di un pneumatico nei tempi previsti dal costruttore invece che un minuto prima che ti scoppi in mano?
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Aldus
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Messaggio da Aldus »

XAMIR";p="37122 ha scritto:Il discorso è che il pilota non lo tiene assolutamente giù se gli dicono che è tutto ok, ci sono tanto di libretti firmati... per cui che potrebbe asserire? "No guarda oggi me sento che er tempo se sia fermato qui?"
Tanto l'equipaggio, con la fame che c'è oggi, è sempre facilmente sostituibile.
Xamir, purtroppo su questa cosa non sono totalmente daccordo. La persona che deve dire "è tutto ok per volare" nonostante i libretti firmati è sempre e solo il pilota. Se la manutenzione dice di aver sostituito un martinetto idraulico, ma io pilota durante il giro di controllo vedo delle perdite d'olio, non vado in volo e me ne frego del libretto, delle firme, e degli ordini della compagnia. Con questo non vuol dire che la manutenzione non ha fatto il suo dovere, vuol dire solo che NONOSTANTE la manutenzione abbia fatto il suo dovere permane comunque un difetto evidente e, se io pilota lo VEDO coi miei occhi, è sufficiente a darmi il potere di restare a terra perchè IO sono il comandante e su di me ricade l'ultima parola e l'ultima firma. L'aereo della Flash ne aveva parecchi di questi difetti e sfido i piloti a dire "no non li abbiamo visti". Erano difetti tanto evidenti che si protraevano da tempo da essere stati notati da tutti, tanto che a quell'aereo era stato vietato l'accesso su molti paesi. Per cui l'errore è del pilota che ha accettato di volare con quel "coso". Qualcuno ha giustamente detto che ci sono persone che rischiano la vita quotidianamente durante il loro lavoro, esempio i minatori. Giusto, ma i minatori rischiano la vita per la pagnotta per conto loro. Nessun minatore si porta dietro 130 civili. Se lui muore, morirà da solo (e con esso la sua famiglia), esattamente come se muore Shumacher (e con esso la sua famiglia). Quando si svolge un lavoro da soli è legittimo fare quello che si ritiene giusto, anche rischiando se necessario. Ma il pilota, il comandante di un'aereo di linea non può mettere a rischio la vita di centinaia di persone con la scusante che LUI è disposto a rischiare! E' un paradosso. Se quel pilota porta a bordo dei pacchi postali è un'altro discorso, ma quando ci sono vite umane deve sempre garantire la sicurezza a quella gente, anche a costo di perdere la pagnotta (che ripeto, è sempre meglio che perdere la vita). Ad esempio tempo fa un passeggero ha notato durante l'imbarco che il "suo" aereo aveva una gomma del carrello principale completamente sgonfia e l'ha fatto presente al comandante. Ora mi chiedo, ma come è possibile che il comandante o gli addetti di terra non abbiano visto una cosa del genere? :shock: Ragazzi quì si gioca col fuoco e si rischia di farsi male. Fortuna vuole che UN passeggero abbia visto il difetto, altrimenti quell'aereo sarebbe andato in volo sereno e tranquillo per poi atterrare chissà come. Di chi è la colpa? Della manutenzione? Del controllo di terra? Sì, anche loro hanno la loro colpa, ma è soprattutto il pilota che ha la massima autorità decisionale davanti a un difetto tecnico, e siccome il comandante non l'ha visto, la cosa è gravissima. In sostanza, non deve esistere differenza tra i piloti. I piloti devono essere tutti uguali, seri e professionali nello stesso modo. Non mi va giù il discorso "se alcuni piloti si rifiutano di portare in volo un'aereo insicuro c'è sempre qualche altro pilota che lo farà!". Questa cosa mi fa rabbrividire. Nessun altro pilota che si rispetti lo deve fare, e per nessun motivo al mondo lo deve mai fare. Sarebbe come dire che ci sono piloti seri che hanno a cuore la vita umana e altri che se ne fregano. Se alcuni piloti vogliono rischiare, rischino da soli per conto loro, senza passeggeri a bordo. Ma quando ci sono passeggeri al seguito i piloti devono mantenere tutti e sempre la stessa dose di saggezza. Perdono il posto? Meglio. Avranno salva la vita, rimarranno professionali, e troveranno sicuramente un posto migliore che gli permetta di volare con aerei sicuri in pace e tranquillità. La compagnia fallisce? Meglio, la compagnia ha giocato sulla pelle delle persone, ha infangato la sicurezza aerea civile, ed è giusto che si ritrovi con gli aerei a terra. Così facendo l'aviazione civile diventerà una cosa seria com'è giusto che sia. Chi ha la giusta dose di manutenzione, sicurezza, professionalità, soldi, equipaggi scelti, etc etc, potrà volare serenamente. Chi non ha soldi per la manutenzione, soldi per la sicurezza, etc etc, e giusto che faccia sparire quelle carrette volanti dai cieli. La vita dei passeggeri sarà più sicura e volare non sarà più un tiro alla sorte incrociando le dita.
Gozer

Messaggio da Gozer »

Aldus";p="37156 ha scritto:Xamir, purtroppo su questa cosa non sono totalmente daccordo. La persona che deve dire "è tutto ok per volare" nonostante i libretti firmati è sempre e solo il pilota. Se la manutenzione dice di aver sostituito un martinetto idraulico, ma io pilota durante il giro di controllo vedo delle perdite d'olio, non vado in volo e me ne frego del libretto, delle firme, e degli ordini della compagnia. Con questo non vuol dire che la manutenzione non ha fatto il suo dovere, vuol dire che NONOSTANTE la manutenzione abbia fatto il suo dovere permane comunque un difetto e, se io pilota, lo VEDO coi miei occhi, è sufficiente a farmi stare a terra perchè IO sono il comandante e su di me ricade l'ultima parola. L'aereo della Flash ne aveva parecchi di questi difetti e sfido i piloti a dire "no non li abbiamo visti". Erano difetti tanto evidenti da essere stati notati da tutti, tanto che a quell'aereo era stato vietato l'accesso su molti paesi. Per cui l'errore è del pilota. Qualcuno ha giustamente detto che ci sono persone che rischiano la vita quotidianamente durante il loro lavoro, esempio i minatori. Giusto, ma i minatori rischiano la vita per la pagnotta per conto loro. Nessun minatore si porta dietro 130 civili. Se lui muore, morirà da solo (e con esso la sua famiglia), esattamente come se muore Shumacher (e con esso la sua famiglia). Quando si svolge un lavoro da soli è legittimo fare quello che si ritiene giusto, anche rischiando se necessario. Ma il pilota, il comandante di un'aereo di linea non può mettere a rischio la vita di centinaia di persone con la scusante che LUI è disposto a rischiare! E' un paradosso. Se quel pilota porta a bordo dei pacchi postali è un'altro discorso, ma quando ci sono vite umane deve sempre garantire la sicurezza a quella gente, anche a costo di perdere la pagnotta (che ripeto, è sempre meglio che perdere la vita).
Sono d'accordo con te in linea di principio e concordo con buona parte delle cose che hai scritto, mi spiace se è sembrato diversamente, ma tu fai un discorso giustissimo, ma un po' estremista, intransigente... non prenderla male, voglio solo dire che stiamo parlando comunque di uomini, come noi, che non sono né infallibili né per forza (non me ne voglia nessuno) integerrimi fino all'utopia, che sicuramente sono preparatissimi e professionali nel loro lavoro, ma la perfezione non è di questo mondo, possiamo e dobbiamo affidarci a loro, lo facciamo ogni volta che voliamo, ma non quando prendiamo un autobus, se il conducente tampona al massimo prendiamo una testata contro l'apposito sostegno, per quanto non piacevole non è la stessa cosa...
Non sto dicendo di essere permissivi o di perdonare comportamenti negligenti o criminali, spesso però la frontiera fra il giusto e lo sbagliato non è una linea netta, ma una zona sfumata... se proviamo a calarci nei panni di chi stiamo quasi, per così dire, "giudicando" (nessuno vuole farlo, ma inevitabilmente stiamo parlando anche di comportamenti dei piloti e disquisendo se sono corretti o no), probabilmente vediamo cose che da fuori non si capiscono...

E comunque, anche quando sta portando pacchi postali, potrebbe schiantarsi contro un palazzo...
Aldus";p="37156 ha scritto:Perdono il posto? Meglio. Avranno salva la vita, rimarranno professionali, e troveranno sicuramente un posto migliore che gli permetta di volare con aerei sicuri in pace e tranquillità.
No, scusami, ma penso che questa affermazione non corrisponda a verità.
XAMIR
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Messaggio da XAMIR »

Gozer, sicuramente economico per il passeggero, intedevo ovviamente questo.
Gestione economica per la compagnia vuol dire tagliare tutti quei costi (dirigenziali, catering, diaria all'equipaggio, vendita biglietti, personale, flotta omogenea, sconti sui costi di handling etc.) che possono essere comunque ridotti o sui quali è comunque possibile giocare senza mettere a repentaglio la sicurezza.
La sicurezza è uno degli obiettivi principali cui mira una low cost, in quanto la Ryan sà bene che deve mostrare velivoli seminuovi e in ottimo stato manutentivo, poichè facendo diversamente si spargerebbe la voce, oltre al preconcetto, che low cost = trabicolo che svolazza. Ma non è così! Anzi!

Bada bene che il catering, per una compagnia di "bandiera", è un costo fisso! Nel senso che non è mai fonte di guadagno, ma solo una delle giustificazioni del prezzo del biglietto. Per una low cost, il catering (panino e cola), è un prodotto venduto a bordo, quindi ulteriore potenziale fonte di guadagno. Oltretutto il fatto dei vassoietti col pranzetto, comporta un ulteriore aggravio dei costi di handling: visto mai tutti quei bei camioncini che caricano i contenitori con i vassoietti del catering?.
Per cui se il trasporto aereo boccheggia nel settore tradizionale, è proprio qui che è più probabile che si possano verificare incidenti (così come stà avvenendo...).
Parliamo delle ore cui un equipaggio Ryan è sottoposto... Sicuramente massacrante, ma la sera, almeno, si dorme a casa, a differenza di molti altri, sbattuti di qua e di là. Un'ora su un aereo strumentato FULL EFIS non è la stessa cosa di un aereo misto, come può essere l'80 anche strumentato EFIS... Tutti gli a/m di nuova concezione sono basati su tre principi fondamentali: diminuire il wokload e i consumi, aumentare i tempi di vita del mezzo tra un check e l'altro. Tre principi che sicuramente permettono una maggiore operatività ed in proporzione costi inferiori.

Aldus, come già ti ho detto il pilota si fa la sua bella ispezione dell'a/m. Come ho già detto SE trova segnali visivamente evidenti di qualche potenziale anomalia richiede un controllo più appropriato. Ma se dall'ispezione non trovasse nulla? Se dalla manutenzione gli hanno dichiarato che è tutto in regola lui come si oppone? Che strumenti ha per opporsi? Si licenzia immotivatamente perchè l'aereo è vecchio e lui non si fida anche dopo che è stato revisionato? Che fa il pilota? Lo porta in volo, ecco cosa fa.

La cosa veramente certa, al di là della manutenzione, è che chi ha aerei più vecchi è più soggetto a problemi, su questo c'è poco da fare. E' più soggetto ai costi di manutenzione perchè deve effettuarle con maggior frequenza, è soggetto a maggiori consumi e quindi maggiori spese. Problema che affliggerà sicuramente in forma minore le low cost come la Ryan o la Easy. Proviamo a pensare che non è che hanno rovinato il mercato, bensì hanno aumentato la competitività nel settore del trasporto aereo, cosa che non c'entra nulla con low cost = trasporto aereo meno sicuro.

Ciao
Francesco
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