4 Maggio 1949: l'ultimo volo degli Invincibili

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MikeAlphaTango
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4 Maggio 1949: l'ultimo volo degli Invincibili

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Oggi cade il 60esimo anniversario della tragedia di Superga.
Il 4 Maggio 1949 il Fiat G.212 che trasportava la squadra del Grande Torino reduce da una partita amichevole a Lisbona si schiantava contro il terrapieno della Basilica di Superga (TO) mettendo fine ad un'epopea, quella del Grande Torino, che aveva appassionato tutta Italia, senza distinzione di "fede" calcistica. In memoria di un calcio che oggi non c'è più. :(

Per restare il tema aeronautico posto qui di seguito il resoconto dell'incidente, come l'ho scritto anche su wikipedia. Ogni informazione aggiuntiva è gradita.

Il trimotore Fiat G.212, con marche I-ELCE, delle Avio Linee Italiane, decolla dall’aeroporto di Lisbona alle 9:40 di mercoledì 4 maggio 1949. Comandante del velivolo è il tenente colonnello Meroni. Il volo atterra alle 13:00 all’aeroporto di Barcellona. Durante lo scalo, mentre l’aereo viene rifornito di carburante, la squadra del Torino incontra durante il pranzo quella del Milan che è diretta a Madrid.
Alle 14:50 l’I-ELCE decolla con destinazione l’aeroporto di Torino-Aeritalia. La rotta seguita fa sorvolare al trimotore Cap de Creus, Tolone, Nizza, Albenga, Savona. All’altezza di Savona l’aereo vira verso nord, in direzione del capoluogo subalpino, dove si prevede di arrivare in un trentina di minuti. Il tempo su Torino è pessimo. Alle 16:55 l’aeroporto di Aeritalia comunica ai piloti la situazione meteo: nubi quasi a contatto col suolo, rovesci di pioggia, forte libeccio con raffiche, visibilità orizzontale scarsissima (40 metri). La torre chiede anche un riporto di posizione. Dopo qualche minuto di silenzio alle 16:59 arriva la risposta: "Quota 2.000 metri. QDM su Pino, poi tagliamo su Superga". A Pino Torinese, che si trova tra Chieri e Baldissero, a sud est di Torino, c’è una stazione radio VDF (VHF direction finder), per fornire un QDM (Rotta magnetica da assumere per dirigersi in avvicinamento ad una radioassistenza) su richiesta. Giunti sulla perpendicolare di Pino, mettendo 290 gradi di prua ci si trova allineati con la pista dell’Aeritalia, a circa 9 chilometri di distanza a 305 metri di altitudine.
Poco più a nord di questa rotta c’è il colle di Superga, vicino al quale sorge la Basilica, in posizione dominante a 669 metri di altitudine. Alle 16:59 il trimotore dell’ALI si trova dunque approssimativamente tra Pino Torinese e Torino, a 2.000 metri di quota, a circa 9 chilometri di distanza dall’aeroporto di destinazione. Nei restanti tre minuti di volo (supponendo una velocità in corto finale di circa 180 km/h in 3 minuti l’aereo avrebbe dovuto coprire la distanza che lo separava dal campo di Aeritalia) l’aereo avrebbe dovuto perdere circa 1.700 metri, una volta allineatosi con la pista. Probabilmente però, a causa del forte vento al traverso sinistro, l’aereo nel corso della virata ha subito una deriva verso destra, spostandolo dall’asse di discesa e allineandolo con la collina di Superga.
Alle 17:03 un boato. L’aereo si è schiantato contro il terrapieno posteriore della Basilica, in volo orizzontale e allineato, senza un accenno di riattaccata o virata e si è praticamente disintegrato. L’unica parte rimasta parzialmente intatta è l’impennaggio. Alle 17:05 Aeritalia Torre chiama I-ELCE, ma non riceve alcuna risposta. Delle 31 persone a bordo non se ne è salvata nessuna.

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(I giocatori del Grande Torino scendono dal trimotore dell'A.L.I. a Lisbona)
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