Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
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Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
WASHINGTON (13 aprile) - Un passeggero è riuscito a far atterrare l'aereo sul quale viaggiava, nel sud degli Stati Uniti, dopo aver preso i comandi per l'improvvisa morte del pilota, salvando la vita di cinque persone che si trovavano con lui.
Il velivolo, decollato dal Marco Island Executive Airport di Naples, in Florida, si trovava a circa 3mila metri di altezza quando il passeggero ha dovuto tentare la manovra d'emergenza, guidato da un tecnico della torre di controllo.
L'uomo possedeva la licenza di pilotaggio, ma non aveva mai pilotato un bimotore. È stato comunque in grado di atterrare nel Southwest Florida International Airport, a Fort Myers, nel giro di venti minuti.
Da "Il Messaggero" http://www.ilmessaggero.it
Il velivolo, decollato dal Marco Island Executive Airport di Naples, in Florida, si trovava a circa 3mila metri di altezza quando il passeggero ha dovuto tentare la manovra d'emergenza, guidato da un tecnico della torre di controllo.
L'uomo possedeva la licenza di pilotaggio, ma non aveva mai pilotato un bimotore. È stato comunque in grado di atterrare nel Southwest Florida International Airport, a Fort Myers, nel giro di venti minuti.
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Re: Il pilota muore, passeggero-eroe prende i comandi e fa atter
eroe è esagerato: se è vero che il posto più sicuro è in coda e che la cabina sta davanti la prima pellaccia che si è salvata è stata la sua; gli altri semplicemente erano li 
bravo, forse per sentirsi a suo agio ha spento un motore

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- AirGek
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Re: Il pilota muore, passeggero-eroe prende i comandi e fa atter
Immagino che non è la sede adatta ma non mi va giù la definizione di eroe, tanto di capello per aver portato al suolo un aereo sul quale non aveva mai volato, ma eroe... è il solito uso leggero di un termine che andrebbe usato molto più di rado.
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Ma la cosa curiosa è...il pilota muore!?!?!
sarebbe bello conoscere le circostanze
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
erano in Florida : shar-kattack oppure alligator --- no ?flarango ha scritto:Ma la cosa curiosa è...il pilota muore!?!?!
sarebbe bello conoscere le circostanze
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Credo che, in ogni caso, sia opportuno un pò di rispetto per la morte di questa persona...
Marco
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
è vero come nomarcoferrario ha scritto:Credo che, in ogni caso, sia opportuno un pò di rispetto per la morte di questa persona...
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Per quanto cinico possa sembrare....è il sogno di ogni pilota di monomotore
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Un pilota che muore all'istante mentre è ai comandi lascia presagire un infarto o trombosi.flarango ha scritto:Ma la cosa curiosa è...il pilota muore!?!?!
sarebbe bello conoscere le circostanze
Poveraccio.
E' morto in cielo, e in cielo rimarrà per sempre.

Chissà...poeticamente parlando...forse è felice che sia successo in quel modo.
Ma solo poeticamente parlando (anche perchè la sua morte poteva essere fatale per le altre persone).

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Re: Il pilota muore, passeggero-eroe prende i comandi e fa atter
Sì, diciamo che un pelino di esperienza ce l'aveva per poter tentare un salvataggio, l'ha applicata, ed è andato tutto bene.AirGek ha scritto:Immagino che non è la sede adatta ma non mi va giù la definizione di eroe, tanto di capello per aver portato al suolo un aereo sul quale non aveva mai volato, ma eroe... è il solito uso leggero di un termine che andrebbe usato molto più di rado.
Più che un eroe, era la persona giusta al momento giusto.
Fosse stato invece uno che ha sempre volato in vita sua con "Flight Simulator 2004", ed è riuscito a fare un atterraggio VERO, con un bimotore VERO, con gente VERA a bordo, allora è ben diverso!
Il termine "eroe", con tanto di medaglia, ci stava tutto (anche se sarebbe più appropriato dire "fortunato").

Riconosco comunque il fatto che quando una persona (esperta di aerei o meno) si prodiga in avanti con coraggio e determinazione per salvare delle vite umane in una situazione di potenziale catastrofe, e ci riesce, tale gesto va visto comunque come un atto di eroismo.

Lo sono gli elicotteristi che fanno i soccorsi rischiando la vita.
Lo sono i vigili del fuoco rischiando la vita.
Lo sono i dottori (non rischiano la loro vita, ma quella del paziente).
Lo sono i volontari dell'Abruzzo.
Etc etc.
Coloro sono tutti eroi, chi di più chi di meno, ma lo sono.
Nel suo piccolo anche quel pilotino ha compiuto il suo gesto eroico in un momento drammatico, e a lui ora devono la vita 3 o 4 persone.

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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Se posso dire la mia tanto per iniziare un eroe non può vantarsi di tale titolo, per me le gesta che una persona compie posso definirsi eroiche quando nel compierle egli non pensa minimamente alla sua incolumità e unicamente a preservare quella altrui in una situazione che non è preparato ad affrontare. Quindi io non definisco neanche i vigili del fuoco eroi, ad eccezione che abbiano fatto il sacrificio estremo allo scopo di salvare la vita ad qualcun'altro. Loro sono addestrati per compiere quelle operazioni e nessuno li ha obbligati, lo fanno per passione, per vocazione, e questo fa loro onore ma non si tratta per questo di eroi. Come i nostri soldati che muoiono all'estero, che loro siano andati lì per motivi morali, finanziari o altro non va giudicato, ma sentirli definire eroi quando muoiono a causa di imboscate è un insulto ai veri eroi, loro si sono arruolati e facendolo erano a conoscienza dei rischi a cui andavano in contro, il fatto che abbiano scelto di fare una vita dove ogni giorno può essere l'ultimo non gli concede di diritto la nomina di eroi.
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
A proposito della possibilità per un "profano" di effettuare un atterraggio solo con la guida esterna di un esperto, ho visto tempo fa su Discovery Channel un programma in cui (con un simulatore) si effettuava proprio quella manovra. E il risultato è stato (sempre ammesso che non sia frutto di abili montaggi) positivo, nel senso che, apparentemente, una persona che riesca a mantenere la calma e a capire cosa gli viene detto alla radio bene o male riesce a portare giù intatto anche un aereo commerciale.
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
In genere sono termini che vengono attribuiti ad alcune persone da altri a seconda della percezione del gesto (non è che uno si autoincensa).AirGek ha scritto:Se posso dire la mia tanto per iniziare un eroe non può vantarsi di tale titolo
Hanno dato dell'eroe anche al pilota che ha ammarato nell'Hudson senza che tra i passeggeri ci fossero vittime, eppure anche lui è chiamato a fare quel tipo di manovra, giusto?Tanto quanto i Vigili che stanno sotto le macerie e, ogni volta che c'è una nuova scossa, rischiano che gli venga addosso tutto quello che hanno sopra la schiena.
Fermati al gesto e non pensare troppo al termine che, peraltro, ha anche dei sinonimi.
Un sinonimo di eroe è "valoroso".
Concorderai con me che queste persone possano essere definite "di valore" o stiamo a menarcela per un termine e a volere a tutti i costi voler attribuire titoli, e decidere quali, a chiunque?
Poi potremmo anche chiedere ai due piloti sopra o ai VVFF se si sentono degli eroi.
Magari ti dicono anche di no

Poi sai...prendere in mano dei comandi quando vedi passare all'altro mondo qualcuno che fino a qualche secondo prima stava bene non è una cosa che capita tutti i giorni e non è affatto detto che trovarti in una circostanza simile ti permetta di rimanere perfettamente lucido ed impassibile.
Quel pilota non sarà forse un eroe, ma nessuno gli può togliere il merito di aver fatto riportare a casa la pellaccia agli altri passeggeri.
E non mi pare poco.Eroe o non eroe.
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Quoto appieno!MD82_Lover ha scritto:In genere sono termini che vengono attribuiti ad alcune persone da altri a seconda della percezione del gesto (non è che uno si autoincensa).AirGek ha scritto:Se posso dire la mia tanto per iniziare un eroe non può vantarsi di tale titolo
Hanno dato dell'eroe anche al pilota che ha ammarato nell'Hudson senza che tra i passeggeri ci fossero vittime, eppure anche lui è chiamato a fare quel tipo di manovra, giusto?Tanto quanto i Vigili che stanno sotto le macerie e, ogni volta che c'è una nuova scossa, rischiano che gli venga addosso tutto quello che hanno sopra la schiena.
Fermati al gesto e non pensare troppo al termine che, peraltro, ha anche dei sinonimi.
Un sinonimo di eroe è "valoroso".
Concorderai con me che queste persone possano essere definite "di valore" o stiamo a menarcela per un termine e a volere a tutti i costi voler attribuire titoli, e decidere quali, a chiunque?
Poi potremmo anche chiedere ai due piloti sopra o ai VVFF se si sentono degli eroi.
Magari ti dicono anche di no
Poi sai...prendere in mano dei comandi quando vedi passare all'altro mondo qualcuno che fino a qualche secondo prima stava bene non è una cosa che capita tutti i giorni e non è affatto detto che trovarti in una circostanza simile ti permetta di rimanere perfettamente lucido ed impassibile.
Quel pilota non sarà forse un eroe, ma nessuno gli può togliere il merito di aver fatto riportare a casa la pellaccia agli altri passeggeri.
E non mi pare poco.Eroe o non eroe.
I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;
sempre liberi di separarsi.........senza separarsi mai!
~ A. Bougeard
Non ho un blog.....
Non ho un book di foto.....
....sono semplicemente io!

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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Quando dico che un eroe non può vantarsi di tale titolo non vuol dire che se un pinco pallino qualsiasi che passando vede una casa in fiamme e si butta dentro per salvare le persone gli attribuiscono il titolo di erore (secondo me in questo caso più che mai appopriato) e lui va in giro a vantarsere non è un eroe, intendevo che un eroe per me è qualcuno che d'istinto mette a repentaglio la propria vita pur di salvare quella di qualcun altro, i vigili del fuoco, soldati, polizzioti e tutta sta gente sarà senz'altro gente di valore ma questo lo fanno per mestiere e sono preparati a ciò. Io non darei dell'eroe al pilota del 320 che è ammarato nell'Hudson o al pilota che ha portato a terra l'aereo di cui si parla in questo thread perchè anche loro avevano le "chiappe" a bordo, lì ci sta l'istinto di soppravivenza che dice occhio che qua se sbagli ci rimani, poi che attraverso la sua bravura non salva solo se stesso ma altre 200 persone questo lo definisco la persona giusta nel posto giusto al momento giusto, ma non eroe. Se mi fermo al gesto non faccio altro che confermare ciò che dico, il gesto visto che dentro ci sto anch'io penso a salvare le mie di penne, se poi da questo gesto ne traggono benefici altre persone ottimo ma non per questo sono un eroe. Tanto di cappello a tutti i piloti che sanno gestire le emergenze, di qualsiasi natura essa siano, ma ciò non fa di loro degli eroi, ripeto, un eroe è qualcuno che d'istinto non esita a mettere a repentaglio la propria vita per salvare qualcun'altro.
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Non mi trovi d'accordo, ma se ti spiegassi il perchè andremmo pesantemente OT e non mi vaAirGek ha scritto: un eroe è qualcuno che d'istinto non esita a mettere a repentaglio la propria vita per salvare qualcun'altro.

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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Quoto!MD82_Lover ha scritto:Non mi trovi d'accordo, ma se ti spiegassi il perchè andremmo pesantemente OT e non mi vaAirGek ha scritto: un eroe è qualcuno che d'istinto non esita a mettere a repentaglio la propria vita per salvare qualcun'altro.
L'istinto con l'eroismo non si "sposa"



- Aldus
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Essere addestrati a far fronte a un'emergenza non significa necessariamente "va tutto bene".AirGek ha scritto: Quando dico che un eroe non può vantarsi di tale titolo non vuol dire che se un pinco pallino qualsiasi che passando vede una casa in fiamme e si butta dentro per salvare le persone gli attribuiscono il titolo di erore (secondo me in questo caso più che mai appopriato) e lui va in giro a vantarsere non è un eroe, intendevo che un eroe per me è qualcuno che d'istinto mette a repentaglio la propria vita pur di salvare quella di qualcun altro, i vigili del fuoco, soldati, polizzioti e tutta sta gente sarà senz'altro gente di valore ma questo lo fanno per mestiere e sono preparati a ciò.
Se io vedo una casa in fiamme e mi ci butto dentro cercando di salvare qualcuno, sto rischiando comunque qualcosa (anzi molto), e tale gesto ha un valore sia che io muoia, sia che io non muoia.
L'importante però è che il mio gesto SALVI qualcuno, perchè se non salvo nessuno ho compiuto ben poco di "eroico".
Se mi butto tra le fiamme, salvo qualcuno, ma io muoio, ho compito un atto eroico.
Se mi butto tra le fiamme, salvo qualcuno, e mi salvo anch'io (buon per me), ho compiuto un atto eroico.
Se mi butto tra le fiamme e muoio senza salvare nessuno, ho compiuto un gesto forse da "incosciente" che non da eroe.
In realtà non è che sia stato proprio un incosciente; diciamo che "ci ho provato", ma mi è andata male.
Magari per qualcuno sono un eroe lo stesso perchè ci ho provato, ma dati di fatto alla mano il risultato è che siamo morti tutti lo stesso, quindi il mio gesto è stato inutile (che lo facevo, o non lo facevo, non cambiava niente, quella gente moriva comunque).
Qualora invece il mio gesto e/o il mio sacrificio SALVA almeno una vita umana (a rischio di rimetterci la mia), quel gesto ha il giusto presupposto per essere considerato un gesto eroico.
Sia che io muoia, sia che ritorno fuori vivo.
L'importante è che qualcuno abbia ritrovato la vita grazie al mio gesto.

Infatti in questo caso la questione è un tantino diversa, ma sotto sotto ci sempre degli elementi comuni di eroismo.AirGek ha scritto: Io non darei dell'eroe al pilota del 320 che è ammarato nell'Hudson o al pilota che ha portato a terra l'aereo di cui si parla in questo thread perchè anche loro avevano le "chiappe" a bordo, lì ci sta l'istinto di soppravivenza che dice occhio che qua se sbagli ci rimani, poi che attraverso la sua bravura non salva solo se stesso ma altre 200 persone questo lo definisco la persona giusta nel posto giusto al momento giusto, ma non eroe.
Un vigile del fuoco è addestrato per determinate cose, ma non è addestrato ad avere la certezza matematica che un edificio gli crolli addosso quando non se lo aspetta.
Ogni sua azione viene effettuata nel "caos" più totale, non c'è il "scontato", non c'è "l'ordine delle cose"; ogni salvataggio, ogni casa, ogni luogo, è una nuova e più o meno rischiosa avventura dove può trovare la morte.
Un pilota d'aereo lavora in modo diverso.
Lì è tutto pianificato, tutto controllato, le procedure sono le stesse, ed avvengono nello stesso modo praticamente tutti i giorni.
Un pilota, nel quotidiano, non atterra dicendo "speriamo che....".
Un vigile del fuoco che si introduce in una casa pericolante o immersa di fiamme, dice sempre "speriamo che!".
E lo dice di proposito perchè sa che quello che sta facendo non rappresenta il "solito", lo "scontato", bensì è casuale, per cui c'è sempre un rischio elevato, e ogni volta è un rischio nuovo, diverso dai precedenti.
In sostanza tra il decollare da Malpensa, e fare azioni di salvataggio nelle case pericolanti, c'è un tipo di rischio diverso.
Le case pericolanti sono tutte diverse l'una dall'altra, tutte "ingannevoli", imprevedibili.
I decolli da Malpensa sono tutti uguali, tutti i giorni, tutti pianificati alla lettera, tutti fatti con le stesse sicure procedure che - se rispettate - non creano alcun rischio.
Tuttavia... può capitare l'inconveniente grave!

Se l'inconveniente rientra nel lavoro del pilota, ossia sa come gestirlo, il suo gesto non è un atto di "eroismo", bensì un atto di ufficio (quello che in gergo chiamiamo "una procedura da manuale").
Ad esempio, una riattaccata.
Quello non è eroismo, è una manovra se vogliamo "anomala" (nel senso che non la si effettua tutti i giorni) ma che rientra tranquillamente nella condotta dell'aeroplano, nel normale protocollo d'ufficio di ogni pilota.
Una duplice piantata motore in decollo, no.
Rientra forse nell'addestramento, ma quello che non rientra è l'esito di cosa succede dopo.
Nessun pilota può sapere se vivrà o morirà a seguito di una avaria tanto grave.
O meglio, UNA cosa la sa di sicuro: che se non fa niente è morte certa!
In quel caso bisogna avere un forza d'animo colossale, dovuta alla disperazione magari, certo, ma la forza d'animo, la lucidità dinnanzi al pericolo, e la bella dose di fortuna (essenziale!),... tutti questi elementi posso compiere il miracolo.
Nel caso dell'A320 il miracolo si è avverato, complice la fortuna di avere un fiume su cui ammarare, complice la lucidità del pilota che non ha voluto mollare sino alla fine, complice molte altre cose che sono andate tutte per il verso giusto.
Insignare quel pilota come "eroe" in questo caso non lo vedo totalmente sbagliato.
Non c'erano chances per quell'aereo; tutti erano condannati a morte certa.
Il pilota è riuscito ad evitarlo, è riuscito a trasformare la sfortuna in fortuna.
In sostanza ha salvato molte persone da morte sicura.
Forse il titolo di "eroe" può dare fastidio perchè, nel compimento del suo gesto, il pilota non è morto.
Se fosse morto, il suo gesto avrebbe avuto un altro significato, ossia quello di "ho dato la mia vita in cambio della vostra", e come tale si meritava di essere chiamato eroe.
Ma come ho detto, un eroe non deve sempre e per forza essere un "eroe alla memoria" per essere considerato tale.
Si può essere eroi anche salvando la propria pelle, l'importante è che nel gesto dove IO pilota sapevo già di essere morto (perchè in quella situazione c'è solo la morte ad aspettarmi), ho fatto sì che io mi salvassi, e salvassi anche tutti gli altri.

Esatto.AirGek ha scritto: ripeto, un eroe è qualcuno che d'istinto non esita a mettere a repentaglio la propria vita per salvare qualcun'altro.

Alla fine stai dicendo la mia stessa cosa.
Un vigile del fuoco che si infila tra le macerie di una casa terremotata (e pericolante!) per salvare qualcuno, è un eroe, sia che torni vivo, o morto.
L'importante è che il suo gesto serva a qualcosa, salvi qualcuno, o dia speranza a qualcuno che è là sotto e che, grazie al vigile, riesce a sopravvivere.
Così come il pilota dell'A320.
Entrambe queste situazioni/persone hanno davanti uno scenario potenzialmente catastrofico.
Sanno che la morte li aspetta (dipende dalla fortuna), ma non si tirano indietro, rischiano la propria vita non necessariamente per salvare sè stessi, ma gli altri.
E comunque sia chiaro che va benissimo salvare ANCHE sè stessi, perchè morire senza senso pratico, è solo un atto di incoscienza, non di eroismo.
Un vero eroe non si butta tra le fiamme dicendo "ok muoio, chissenefrega". Chi lo fa è un incosciente o un palese suicida.
Un vero eroe è colui che rimane lucido sino alla fine, sa quello che fa, lo fa con coraggio, prendendosi parecchi rischi.
Ma non molla mai.
Va avanti sino alla fine perchè sa bene che l'esito finale e decisivo del suo gesto è salvare almeno UNA vita (se sono di più, tanto tanto meglio).

Altrimenti tanto vale; tutti morti lo stesso.
Tengo a precisare che il termine "eroe" so bene che alle volte viene usato con un po' di facilità.
Ma è anche vero che i tempi cambiano, e se prima un "eroe" era qualcuno che si sacrificava in azioni di guerra, oggi non per forza bisogna fare altrettanto per essere eroi.
Ci possono essere anche nel quotidiano tanti piccoli gesti di eroismo che spesso vengono sottovalutati.
Non si tratta di veri atti di "eroismo".
Opterei più per il termine "atti di umanità".
Ma sono anch'essi importanti.
Ci fanno capire che in questo mondo, così travagliato, così schivo schivo, così di corsa, così frenetico, ci sono ancora delle persone capaci di regalare amore, supporto, affetto, sicurezza, e in taluni casi la vita stessa.
Un chirurgo che guarisce un malato può essere considerato un piccolo eroe, e quel malato gliene sarà sempre riconoscente.
Così come (tanto per restare in campo aeronautico e gratificare i nostri piloti), un pilota che porta a 10.000 metri di altezza centinaia di uomini, donne, bambini, e li fa tornare a terra sani e salvi....beh permettetemelo... per me anch'esso è un piccolo eroe.
Per qualcuno è "normale routine".
Ma per me, appassionato di aviazione nonchè persona di "questa terra" (nel senso che l'uomo non vola, non è fatto per volare) questa "normale routine" è la realizzazione di un miracolo.
Un miracolo reso possibile da due cose: il caro vecchio aeroplano (o elicottero), e l'uomo coraggioso che lo pilota.
Uno è semplicemente una macchina.
L'altro è un essere umano: un "piccolo eroe"!

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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Nooooo, c***o, è il mio sogno proibito! Nella vita voglio farlo anche io almeno una volta!!!flarango ha scritto:WASHINGTON (13 aprile) - Un passeggero è riuscito a far atterrare l'aereo sul quale viaggiava, nel sud degli Stati Uniti, dopo aver preso i comandi per l'improvvisa morte del pilota, salvando la vita di cinque persone che si trovavano con lui.
Il velivolo, decollato dal Marco Island Executive Airport di Naples, in Florida, si trovava a circa 3mila metri di altezza quando il passeggero ha dovuto tentare la manovra d'emergenza, guidato da un tecnico della torre di controllo.
L'uomo possedeva la licenza di pilotaggio, ma non aveva mai pilotato un bimotore. È stato comunque in grado di atterrare nel Southwest Florida International Airport, a Fort Myers, nel giro di venti minuti.
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Scusate la domanda, che forse potrà risultare idiota ma...il copilota che ha fatto? Dato che era morto il comandante ha deciso di seguirlo?


Madames et Monsieurs bonjour et bienvenu à bord. Nous vous souhaiton un bon vol avec la flotte d'Air France, membre de l'alliance SkyTeam
Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
non era un velivolo con equipaggio multiplo.Killua_727 ha scritto:Nooooo, c***o, è il mio sogno proibito! Nella vita voglio farlo anche io almeno una volta!!!flarango ha scritto:WASHINGTON (13 aprile) - Un passeggero è riuscito a far atterrare l'aereo sul quale viaggiava, nel sud degli Stati Uniti, dopo aver preso i comandi per l'improvvisa morte del pilota, salvando la vita di cinque persone che si trovavano con lui.
Il velivolo, decollato dal Marco Island Executive Airport di Naples, in Florida, si trovava a circa 3mila metri di altezza quando il passeggero ha dovuto tentare la manovra d'emergenza, guidato da un tecnico della torre di controllo.
L'uomo possedeva la licenza di pilotaggio, ma non aveva mai pilotato un bimotore. È stato comunque in grado di atterrare nel Southwest Florida International Airport, a Fort Myers, nel giro di venti minuti.
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Scusate la domanda, che forse potrà risultare idiota ma...il copilota che ha fatto? Dato che era morto il comandante ha deciso di seguirlo?
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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Ed è meglio che rimanga un sogno proibito (vale anche per per me).Killua_727 ha scritto: Nooooo, c***o, è il mio sogno proibito!

E se fosse anche l'ultima?Killua_727 ha scritto: Nella vita voglio farlo anche io almeno una volta!!!

Capisco che ognuno di noi ha "sognato" almeno una volta di essere protagonista di una avventura; il buono della situazione, l'idiana jones della situazione.
Ma la realtà non è un film.
La realtà è un tantinello diversa (leggi "si rischia l'osso del collo", se non peggio).

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Re: Il pilota muore, passeggero fa atterrare l'aereo
Sintesi intelligente e realista.Aldus ha scritto: Un vero eroe non si butta tra le fiamme dicendo "ok muoio, chissenefrega". Chi lo fa è un incosciente o un palese suicida.


