Calcolo della distanza di decollo

Area dedicata alla discussione di argomenti sulla meccanica del volo e aerotecnica. Quesiti su come fa un aeroplano a volare!

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Lisa
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Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Lisa »

Sinceramente non so se questo argomento sia già stato trattato, quando ho utilizzato la ricerca avanzata nel sito mi sono comparse 250 pagine sulle quali erano state trovate queste parole.
Ho studiato il decollo e come si determinano le distanza che il velivolo impiega per raggiungere l' ipotetico ostacolo di 35 ft, quindi il calcolo delle tre fasi: fase di rullaggio, di manovra ed involo.
- Nella fase di rullaggio il calcolo deriva da varie equazioni e la risoluzione di integrali, ok.
- Nella fase di manovra non c'è molto da fare, semplicemente
Xm (spazio di manovra) = Vd (velocità di decollo) x tm (tempo che impiego), ok.
- Nella fase di involo invece studio un punto della fase di salita e ricavo le accelerazioni ax (componente dell' accelerazione cui è sottoposto il velivolo lungo l' asse x) e az (lungo l'asse z) :
ax= (-T cos b + D cos b + L sen b) / m
az= (T sen b - D sen b + L cos b - W) / m
In cui T= trazione, D= resistenza, W= peso, m= massa, b = angolo di rampa.
Poi pongo alune ipotesi molto rilevanti : W,L,D,T = cost. , b = molto piccolo ed ax = 0 (la sua media)
Poi ho il vuoto, non so cosa accade ma raggiungo che la
distanza di involo = Vd x la radice quadrata di (2hW)/[epsilon g (L-W)]
In cui h = 35 ft , epsilon = 0.9 (cosa è?), g = accelerazione gravitazionale.
Ma cosa accade? Come raggiungo questa equazione? E, voi conoscete i passaggi privi di quelle ipotesi?

Grazie anticipatamente :wink:
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Ayrton
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Ayrton »

io guardo le tabelle di pista o l'AFM e sono tranquillo....di più...non voglio sapere :|
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

Ayrton ha scritto:io guardo le tabelle di pista o l'AFM e sono tranquillo....di più...non voglio sapere :|
Quanto ti quoto. :wink:
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Bafio
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Bafio »

Ayrton ha scritto:io guardo le tabelle di pista o l'AFM e sono tranquillo....di più...non voglio sapere :|
Sì ma è uno sporco lavoro e qualcuno lo deve pur fare :)
zittozitto

Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da zittozitto »

Bafio ha scritto:
Ayrton ha scritto:io guardo le tabelle di pista o l'AFM e sono tranquillo....di più...non voglio sapere :|
Sì ma è uno sporco lavoro e qualcuno lo deve pur fare :)
computers ? :mrgreen:
N757GF

Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da N757GF »

L'ipotesi che si fa (e` una approssimazione) e` che durante la fase immediatamente dopo il distacco la velocita` orizzontale rimanga costante (ax=0), mentre il moto verso l'alto sia uniformemente accelerato con accelerazione az costante.

Se il moto e` uniformemente accelerato, l'altezza h(t) e` h(t)=1/2 az*t^2. Il tempo necessario a raggiungere una quota h prefissata e` quindi t=SQR(2*h/az).

L'accelerazione lungo la direzione z e` data dalla forza lungo z divisa per la massa, e considerando l'angolo di rampa piccolo, il cos(b) e` circa 1 e abbiamo che la forza vale L-W, quindi az=(L-W)/m.

La massa del velivolo (visto che stiamo lavorando con le forze, e i pesi sono forze), vale m=W/g da cui sostituendo si ha az=(L-W)/(W/g)=g*(L-W)/W. Si sostituisce nella equazione che da` il tempo, e si ottiene che il tempo per raggiungere h vale

t=SQR((2*h*W)/(g*(L-W)))

La distanza orizzontale che si percorre in questo tempo vale Vd*SQR((2*h*W)/(g*(L-W)))

La costante epsilon serve per "far venire i conti" nel senso che az=costante e` solo un approssimazione.

Se i vari parametri non sono costanti, devi scriverli in funzione del tempo e integrare un sistema di due eq diff del secondo ordine con condizioni inziali (e volendo al contorno).

Edit: avevo una corrente d'aria fredda vicino al pc: non avevo chiuso due parentesi :(
Ultima modifica di N757GF il 19 marzo 2009, 17:34, modificato 1 volta in totale.
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danyc77
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da danyc77 »

N757GF ha scritto: Se i vari parametri non sono costanti, devi scriverli in funzione del tempo e integrare un sistema di due eq diff del secondo ordine con condizioni inziali (e volendo al contorno).
Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
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N757GF

Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da N757GF »

danyc77 ha scritto:
N757GF ha scritto: Se i vari parametri non sono costanti, devi scriverli in funzione del tempo e integrare un sistema di due eq diff del secondo ordine con condizioni inziali (e volendo al contorno).
Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da tartan »

Pregherei tutti coloro che scrivono formule di aggiornarsi e sostituire az con cai. Grazie
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

N757GF ha scritto:
danyc77 ha scritto:
N757GF ha scritto: Se i vari parametri non sono costanti, devi scriverli in funzione del tempo e integrare un sistema di due eq diff del secondo ordine con condizioni inziali (e volendo al contorno).
Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
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Allora possiamo tranquillamente parallizzare il traffico aereo mondiale. :wink:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da air.surfer »

danyc77 ha scritto: Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
Quando volavo io, bombavo tutta la manetta e prima o poi decollavo. :mrgreen:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

air.surfer ha scritto:
danyc77 ha scritto: Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
Quando volavo io, bombavo tutta la manetta e prima o poi decollavo. :mrgreen:
Mi pare che da poco sia stata adottata come tecnica standard ICAO :mrgreen:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Ayrton »

io lo faccio tutt'ora....la tecnica del mascherone...prima o poi...o decollo....o finisce la pista....in ogni caso qualcosa di divertente succede... :mrgreen:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Lisa »

Wo! Ora è tutto mooolto più chiaro!
Grazie mille per la tua esauriente risposta N757GF, sei stato fantastico! :D
Per gli altri, beh, alla fin fine il decollo è :
tienilo dritto in pista e poi, raggiunta la velocità, tira sali e via. (detto così non è proprio il massimo... :? )
Lo so, però interessantissimo ed affascinante anche vedere questi altri aspetti :P inizialmente sono rimasta scioccata da pagine intere di equazioni su questa manovra, poi però ho pensato: "è l' inizio della magia, quindi perchè non andare a vedere cosa accade realmente?"

Grazie ancora!
Se dovessi avere altre domande sul decollo non esiterò a porle ;)
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

Lisa ha scritto:inizialmente sono rimasta scioccata da pagine intere di equazioni su questa manovra, poi però ho pensato: "è l' inizio della magia, quindi perchè non andare a vedere cosa accade realmente?"
Se vuoi vedere cosa accade realmente sali su un 152 e raggiunti i 55kts tira la cloche, i calcoli alla fine sono tutta teoria. :wink:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Lisa »

Se vuoi vedere cosa accade realmente sali su un 152 e raggiunti i 55kts tira la cloche, i calcoli alla fine sono tutta teoria. ;)
Beh...uhm...non so come replicare :|
Hai perfettamente ragione, non c'è niente di meglio; però trovo affascinante la meccanica del volo :oops:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da flyingbrandon »

Lisa ha scritto:Beh...uhm...non so come replicare :|
Hai perfettamente ragione, non c'è niente di meglio; però trovo affascinante la meccanica del volo :oops:
La curiosità trovo che ti possa portare molto avanti...quindi la teoria non è fine a se stessa....tieniti stretta la curiosità...tirare una cloche a 55 kts non e' niente di che...ci riuscirebbe chiunque...sapere che accade fa spesso la differenza...
Ciao!
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da bitstream »

air.surfer ha scritto:
danyc77 ha scritto: Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
Quando volavo io, bombavo tutta la manetta e prima o poi decollavo. :mrgreen:
Tu che volavi l'80, pensa quelli che sono in cockpit degli airbusse: alla Vr possono tranquillamente tacchinare le hostess :mrgreen:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da N757GF »

tartan ha scritto:Pregherei tutti coloro che scrivono formule di aggiornarsi e sostituire az con cai. Grazie
LOL :) Speravo in un tuo intervento, questo e` il tuo campo. :albino:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da eolo1001 »

Lisa ha scritto:
Se vuoi vedere cosa accade realmente sali su un 152 e raggiunti i 55kts tira la cloche, i calcoli alla fine sono tutta teoria. ;)
Beh...uhm...non so come replicare :|
Hai perfettamente ragione, non c'è niente di meglio; però trovo affascinante la meccanica del volo :oops:
La meccanica del volo è molto interessante, direi che è la base per capire nel dettaglio come si comporta un aereo in volo...
Non per niente la insegnano (in modo molto "tagliato" giustamente) anche nei corsi per le varie licenze di volo, al contrario dell'aerodinamica pura ad esempio.
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

flyingbrandon ha scritto:
Lisa ha scritto:Beh...uhm...non so come replicare :|
Hai perfettamente ragione, non c'è niente di meglio; però trovo affascinante la meccanica del volo :oops:
La curiosità trovo che ti possa portare molto avanti...quindi la teoria non è fine a se stessa....tieniti stretta la curiosità...tirare una cloche a 55 kts non e' niente di che...ci riuscirebbe chiunque...sapere che accade fa spesso la differenza...
Ciao!
Non ho detto che la teoria è fine a se stessa. E' vero tirare la cloche a 55kts ci riuscirebbe chiunque, ma in situazioni pericolose preferirei avere più abilità manuale ai comandi che più conoscenza fisica del fenomeno. Dal punto di vista personale, niente da dire, se prendiamo il caso del volo in planata causato da avaria dell'impianto propulsore di cui si è trattato poco fa proprio in quest'area con marea di formule e vettori, dovesse accadere nella realtà, chi preferiresti ai comandi, un pilota con più abilità manuale o più conoscenza fisica del fenomeno che sta affrontando. Il trovare affascinante la meccanica del volo non ha niente di male, pure io la posso trovare affascinante, il guaio è che non ho la pazienza (e la voglia) di studiarmela tanto nel profondo, solo per il decollo tutto quel popo di roba... neanche per idea :wink:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da zittozitto »

air.surfer ha scritto:
danyc77 ha scritto: Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
Quando volavo io, bombavo tutta la manetta e prima o poi decollavo. :mrgreen:
hai fatto il jumbo ... trim 8 oppure 18 ... e ruotava alla Vr ... alla faccia delle tabelle :shock:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da danyc77 »

bitstream ha scritto:
air.surfer ha scritto:
danyc77 ha scritto: Già mi immagino un ipotetico equipaggio alle prese con equazioni differenziali prima del taking off briefing.. :lol:
Quando volavo io, bombavo tutta la manetta e prima o poi decollavo. :mrgreen:
Tu che volavi l'80, pensa quelli che sono in cockpit degli airbusse: alla Vr possono tranquillamente tacchinare le hostess :mrgreen:
Questa devo segnarmela.. :lol:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Hartmann »

AirGek ha scritto: Non ho detto che la teoria è fine a se stessa. E' vero tirare la cloche a 55kts ci riuscirebbe chiunque, ma in situazioni pericolose preferirei avere più abilità manuale ai comandi che più conoscenza fisica del fenomeno. Dal punto di vista personale, niente da dire, se prendiamo il caso del volo in planata causato da avaria dell'impianto propulsore di cui si è trattato poco fa proprio in quest'area con marea di formule e vettori, dovesse accadere nella realtà, chi preferiresti ai comandi, un pilota con più abilità manuale o più conoscenza fisica del fenomeno che sta affrontando. Il trovare affascinante la meccanica del volo non ha niente di male, pure io la posso trovare affascinante, il guaio è che non ho la pazienza (e la voglia) di studiarmela tanto nel profondo, solo per il decollo tutto quel popo di roba... neanche per idea :wink:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da flyingbrandon »

AirGek ha scritto: Dal punto di vista personale, niente da dire, se prendiamo il caso del volo in planata causato da avaria dell'impianto propulsore di cui si è trattato poco fa proprio in quest'area con marea di formule e vettori, dovesse accadere nella realtà, chi preferiresti ai comandi, un pilota con più abilità manuale o più conoscenza fisica del fenomeno che sta affrontando. Il trovare affascinante la meccanica del volo non ha niente di male, pure io la posso trovare affascinante, il guaio è che non ho la pazienza (e la voglia) di studiarmela tanto nel profondo, solo per il decollo tutto quel popo di roba... neanche per idea :wink:
Vedi...a mio modesto parere il problema è proprio questo...non è tanto il "conoscere" una formula che tira fuori qualcuno da una piantata motore ma...il cervello, come del resto la manualità...hanno bisogno di allenamento...o pensi che il tuo ragioni sempre e comunque nello stesso modo se studi o se non studi? Io potrei farti la domanda inversa alla tua...preferisci un cretino con una grande mano o una persona in gamba con un po' meno mano durante la stessa piantata? :D Ho estremizzato per farti capire il concetto. E se non hai ne' la pazienza ne' la voglia di studiare cio' che ti piace preferisco non pensare cosa fai con quello che non ti piace e ti assicuro che anche in campo aeronautico ci sono parecchie cose che sono davvero pallose da studiare. :D
Mi raccomando...non prendere questo post come un insulto alla tua intelligenza...non ti conosco nemmeno...pero' sappi che , mi pare di capire, che spesso sottovaluti l'aspetto mentale del volo e...non voglio esagerare ma è all'incirca il 90% del mestiere di pilota :mrgreen:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

flyingbrandon ha scritto:
AirGek ha scritto: Dal punto di vista personale, niente da dire, se prendiamo il caso del volo in planata causato da avaria dell'impianto propulsore di cui si è trattato poco fa proprio in quest'area con marea di formule e vettori, dovesse accadere nella realtà, chi preferiresti ai comandi, un pilota con più abilità manuale o più conoscenza fisica del fenomeno che sta affrontando. Il trovare affascinante la meccanica del volo non ha niente di male, pure io la posso trovare affascinante, il guaio è che non ho la pazienza (e la voglia) di studiarmela tanto nel profondo, solo per il decollo tutto quel popo di roba... neanche per idea :wink:
Vedi...a mio modesto parere il problema è proprio questo...non è tanto il "conoscere" una formula che tira fuori qualcuno da una piantata motore ma...il cervello, come del resto la manualità...hanno bisogno di allenamento...o pensi che il tuo ragioni sempre e comunque nello stesso modo se studi o se non studi? Io potrei farti la domanda inversa alla tua...preferisci un cretino con una grande mano o una persona in gamba con un po' meno mano durante la stessa piantata? :D Ho estremizzato per farti capire il concetto. E se non hai ne' la pazienza ne' la voglia di studiare cio' che ti piace preferisco non pensare cosa fai con quello che non ti piace e ti assicuro che anche in campo aeronautico ci sono parecchie cose che sono davvero pallose da studiare. :D
Mi raccomando...non prendere questo post come un insulto alla tua intelligenza...non ti conosco nemmeno...pero' sappi che , mi pare di capire, che spesso sottovaluti l'aspetto mentale del volo e...non voglio esagerare ma è all'incirca il 90% del mestiere di pilota :mrgreen:
Ciao!
Di certo non mi metterò a fare l'arrogante con te, se dici che è cosi ci credo. Personalmente penso che riguardo alla sicurezza sia di maggior impatto un pilota che si possa definire un manico piuttosto che un pilota un pò meno abile ma con conoscenze di ingegnere aerospaziale, per esempio, senza conoscere le competenze teoriche del pilota che ha fatto ammarare il 320 nell'Hudson, preferirei avere lui ai comandi che magari ne sa un pò meno, piuttosto che un cranio che si fa prendere dal panico o chissa cos'altro, ma ripeto questo è un mio parere. Ovviamente le conoscenze, o meglio la profondità delle conoscenze va dosata in base a ciò che dobbiamo farci con esse, la fisica e l'aerodinamica approfondità lasciamola agli ingegneri che devono progettarli gli aerei, ai piloti dedichiamo di più il creare la cosiddetta "bella mano". La teoria a me sinceramente non va a genio, e non penso che tutti i piloti del mondo sentano salire la propria libidine nel vedere formule a gogo, ma se so che devo studiarla per raggiungere un obbiettivo molto più gratificante nel concreto allora ci si tappa la bocca e ci fa il mazzo, su questo purtroppo c'è poco da discutere. Io continuo a vedere la parte più pratica delle cose, se ti ritrovi in planate a causa di un'avaria, tu ti fissi a tenere la velocità di massima efficienza e a cercarti un campo libero, non a come l'energia cinetica si trasforma in potenziale o in calore o in quello che vuoi. Poi a chi piace e se lo studia, tanto di cappello. :wink:
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da N757GF »

AirGek ha scritto: Se vuoi vedere cosa accade realmente sali su un 152 e raggiunti i 55kts tira la cloche, i calcoli alla fine sono tutta teoria. :wink:
Il fatto che tu sia ignorante, e orgoglioso di esserlo, non implica che tutti gli altri piloti debbano essere al tuo (basso) livello :)
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da eolo1001 »

mi sembra scontato che non si possono paragonare due cose che non c'entrano niente:
ovvio che un pilota ignorante sa far volare (in qualche modo) un aereo, mentre un ingegnere eccelso che ai comandi è una pippa farebbe solo danni...

quello che voglio dire è che, a parità di "mano" ovviamente, se fossi stato sull' A320 che è finito nell'Hudson, mi sarei sentito più sicuro sapendo che Sullenberger ad esempio avesse una laurea in Ingegneria.

E poi ricorda che il cosidetto Manico e l'Intelligenza (quindi anche la cultura non solo nel campo aeronautico) vanno spesso di pari passo.

Nel club di Volo a Vela dove mi sto brevettando, ti posso dire che tutti i cosidetti Manici sono i più preparati anche teoricamente.
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

N757GF ha scritto:
AirGek ha scritto: Se vuoi vedere cosa accade realmente sali su un 152 e raggiunti i 55kts tira la cloche, i calcoli alla fine sono tutta teoria. :wink:
Il fatto che tu sia ignorante, e orgoglioso di esserlo, non implica che tutti gli altri piloti debbano essere al tuo (basso) livello :)
Guarda N757GF, la tua affermazione non merita neanche una risposta da parte mia, come al solito dimostri che la tua arroganza non potrebbe essere contenuta neanche nell'Antonov AN225, più che vantarmi di sapere tutte quelle cose mi vergognerei del tuo atteggiamento pregiudizioso nei confronti di chi neppure conosci. Perchè non provi a chiedere a tutti i piloti che conosci (ammesso che tu ne conosca) se riguardo solo alla fase di decollo loro la analizzano cosi approfonditamente e teoricamente, perfino la prima risposta data in questo thread lo dimostra. Se fosse vero che i calcoli fossero affidabili al 100% mi chiedo perché mai hanno inventato la galleria del vento. Falla finita di fare il signor so tutto e di trattare gli altri che non hanno la tua pazienza o la tua passione per le robe teoriche come degli impediti deficienti.

Per quanto riguarda eolo1001, mi permetto di dissentire, la "bella mano" spesso è una qualità innata e in questi casi la preparazione teorica non c'entra nulla. Se metti due allievi, uno ragazzo diplomato e uno trentenne laureato, e gli fai fare una simulata di avaria, se il ragazzo ha da se una bella mano e l'ingegnere no, eseguirà una procedura migliore pur non avendo la sua preparazione e poi ripeto, non penso che durante fasi di emergenza uno va ad aprire i cassetti della sua memoria riguardante le proprie conoscenze teoriche, si concentra nell'applicare le procedure adatte.
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Luke3 »

Io trovo che ci sia una giusta via di mezzo nel tutto. Certo, mentre piloti non serve a molto saper recitare le formule e le teorie che regolano la fase del volo che si sta attraversando, ma secondo me la teoria è molto importante saperla. Se conosci i fenomeni e le ragioni per cui avvengono, poi ti puoi regolare meglio con le manovre: ne consegue un pilotaggio più pulito e potenzialmente più sicuro. A me ha sempre appassionato la teoria, e a lezione ci andavo sempre volentieri perchè mi piaceva moltissimo (paradossalmente era quasi più bello il corso quando c'era anche teoria da fare :D ) e penso che saperla bene sia importantissimo per volare meglio.
Faccio un esempio: sapere che se segui l'ADF verso un NDB, addosso a una montagna non ci puoi finire perchè le onde sono a propagazione terrestre e quindi lo strumento ti farà seguire direttamente una rotta attorno all'orografia è molto utile ai fini della navigazione, sia per quando sei perso ad esempio, sia per sapere che in certe condizioni non è affidabile per fare FIX. E' utile sapere anche che in caso di fenomeni elettrici l'ADF indicherà il temporale se ce n'è uno vicino invece che l'NDB. Il VOR invece non segue orografia quindi è affidabile per fare FIX ma potrebbe potenzialmente portarti addosso ad una montagna o simili se non hai fatto bene i conti. Questo per navigare secondo me è importante saperlo.
Altro esempio: se sai le ragioni dietro la manvora per il recupero da una vite capisci meglio perchè si da piede contrario e non alettone contrario, che farebbe solo peggio. Capendo la fisica dietro a ciascuna manovra, credo che poi si riesca a comprendere meglio la stessa, e anche se magari hai già il "manico" poter alla fine pilotare meglio
"Just my two cents" :wink:
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Mark P
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da Mark P »

Luke3 ha scritto:Io trovo che ci sia una giusta via di mezzo nel tutto. Certo, mentre piloti non serve a molto saper recitare le formule e le teorie che regolano la fase del volo che si sta attraversando, ma secondo me la teoria è molto importante saperla. Se conosci i fenomeni e le ragioni per cui avvengono, poi ti puoi regolare meglio con le manovre: ne consegue un pilotaggio più pulito e potenzialmente più sicuro. A me ha sempre appassionato la teoria, e a lezione ci andavo sempre volentieri perchè mi piaceva moltissimo (paradossalmente era quasi più bello il corso quando c'era anche teoria da fare :D ) e penso che saperla bene sia importantissimo per volare meglio.
Faccio un esempio: sapere che se segui l'ADF verso un NDB, addosso a una montagna non ci puoi finire perchè le onde sono a propagazione terrestre e quindi lo strumento ti farà seguire direttamente una rotta attorno all'orografia è molto utile ai fini della navigazione, sia per quando sei perso ad esempio, sia per sapere che in certe condizioni non è affidabile per fare FIX. E' utile sapere anche che in caso di fenomeni elettrici l'ADF indicherà il temporale se ce n'è uno vicino invece che l'NDB. Il VOR invece non segue orografia quindi è affidabile per fare FIX ma potrebbe potenzialmente portarti addosso ad una montagna o simili se non hai fatto bene i conti. Questo per navigare secondo me è importante saperlo.
Altro esempio: se sai le ragioni dietro la manvora per il recupero da una vite capisci meglio perchè si da piede contrario e non alettone contrario, che farebbe solo peggio. Capendo la fisica dietro a ciascuna manovra, credo che poi si riesca a comprendere meglio la stessa, e anche se magari hai già il "manico" poter alla fine pilotare meglio
"Just my two cents" :wink:
Sono perfettamente in accordo con il tuo pensiero.
Io sono prossimo all'esame PPL, mi sono diplomato come costruttore aeronautico;
materie come meccanica del volo, fisica applicata, progettazione di strutture ecc.. mi hanno aiutato a capire e conoscere l'aeroplano sotto molti punti di vista;
poi con la pratica legata alla mia attività di volo, ho "completato" la conoscenza più o meno a 360°.
E dopo tutto questo "studiare" personalmente continuo a rivedere, rileggere, approfondire molti argomenti;
il tutto formerà un background teorico che di sicurò male non farà quando sarai in volo, perché saprai il perché di certe tue azioni, e le conseguenze che esse portano alla gestione del tuo volo....non si finisce mai di imparare...
personalmente penso che quanto più puoi imparare a terra...più sarà facile imparare e applicare le stesse in aria !!
L' esperienza e le ore di volo faranno il resto....anche il "manico"...non siamo mica degli impediti !!
UN SALUTO A TUTTI !!! :mrgreen:
M@rK P.

Quando ormai si vola non si può cadere più..e vedi quante cose, sono solo fesserie...
In ogni attività, la passione, toglie gran parte della difficoltà.
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

Luke3 ha scritto:Faccio un esempio: sapere che se segui l'ADF verso un NDB, addosso a una montagna non ci puoi finire perchè le onde sono a propagazione terrestre e quindi lo strumento ti farà seguire direttamente una rotta attorno all'orografia è molto utile ai fini della navigazione, sia per quando sei perso ad esempio, sia per sapere che in certe condizioni non è affidabile per fare FIX. E' utile sapere anche che in caso di fenomeni elettrici l'ADF indicherà il temporale se ce n'è uno vicino invece che l'NDB. Il VOR invece non segue orografia quindi è affidabile per fare FIX ma potrebbe potenzialmente portarti addosso ad una montagna o simili se non hai fatto bene i conti. Questo per navigare secondo me è importante saperlo.
Io non ho mai detto che la teoria sia inutile, secondo me non è inutile ma neanche necessaria una conoscenza ad un livello simile allo scopo del pilotaggio. Se io dico che la teoria non mi piace non voglio dire che salgo sul 152 o sul PA28 e quando tiro il volantino o inserisco una frequenza VOR/NDB vedendo ciò che succede dico stupefatto "cheeeeee beeeeeellllllooooooo!!!!", è ovvio che certe cose bisogna saperle. Poi sinceramente non ho capito come hai spiegato il tuo esempio Luke3, l'NDB lavora in onde lunghe quindi onda celeste che si rimbalza contro lo strato ionizzato dell'atmosfera quindi l'aeromobile percepisce il segnale anche dietro ad un ostacolo, mentre il VOR lavorando in onde corte il segnale viaggia tramite onda diretta, quindi se vi è un ostacolo tra la congiungente stazione-aeromobile il segnale non lo becchi, non ho capito cosa vuol dire che se non fai bene i conti il VOR ti porta contro una montagna e l'NDB invece ti ci fa navigare attorno.
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da tartan »

Di solito non intervengo in queste dotte dissertazioni su quello che è meglio o peggio sapere o ignorare per raggiungere una migliore abilità pilotesca.
Questa volta mi sento spinto a dire la mia modesta opinione, cercando di arrivare ad una mediazione che consenta di eliminare barriere preconcette e facilitare un sano confronto.
La teoria del volo può essere spiegata anche senza l'uso di formule. Queste ultime sono assolutamente necessarie quando si devono progettare nuovi aerei che rispondano ai requisiti richiesti. Le formule e la loro conoscenza non servono al pilota nell'esercizio delle sue funzioni, potrebbero servire però, come ausilio nel caso che non si riesca a spiegare con chiarezza la teoria del volo intesa come una serie di concetti che possono, questi si, aiutare nella condotta del volo.
Cerco di spiegarmi meglio con l’esempio di un caso realmente vissuto.
Come al solito diversi anni fa, in AZ volevamo usare per il DC9 la spinta di decollo per dieci minuti anziché per i soli 5 certificati. Naturalmente in caso di decolli con avaria motore.
Ottenuto il benestare dalla P&W, chiedemmo alla Douglas il ricalcolo delle traiettorie nette di decollo basate sui 10 minuti. La cifra che ci chiesero (giustificata in seguito con il non voler effettuare il lavoro), fu veramente scoraggiante.
Allora, conoscendo le variabili in gioco e avendo a disposizione i grafici delle prestazioni basate sui 5 minuti, realizzammo una estensione delle traiettorie base fino alla utilizzazione di ulteriori 5 minuti di spinta.
Per poterli usare dovevamo ottenere l’approvazione del RAI (ente tecnico di Civilavia). Consci che potevamo sognarcela senza almeno un “no technical objection” della Douglas, sottoponemmo i nostri tentativi alla stessa.
Ottenemmo innanzi tutto i loro complimenti per l’inventiva e poi, commossi per tanto ardore, la promessa che se andavamo a Long Beach ci avrebbero messo in condizione di calcolarci le traiettorie in casa, utilizzando la teoria in formule.
Ebbi la fortuna di essere il prescelto ed ebbi anche la possibilità di crescere professionalmente.
Quando tornai avevamo tutti gli elementi teorici per effettuare un calcolo credibile e non eccessivamente penalizzante. Naturalmente non furono mai approvate, ma questa è un’altra storia.

In conclusione quello che volevo dire è che, conoscendo i concetti e senza spremerci troppo nella ricerca delle formule giuste, eravamo riusciti, sia pure con le dovute cautele e penalizzazioni, a risolvere un problema, utilizzando semplicemente dati parziali già in nostro possesso. Questo serve al pilota, la conoscenza dei fenomeni aerodinamici, le formule servono a chi lavora sulla carta.
E’ una conclusione affrettata, ma ho da fare (in realtà mi sono perso per strada).
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da AirGek »

tartan ha scritto:La teoria del volo può essere spiegata anche senza l'uso di formule. Queste ultime sono assolutamente necessarie quando si devono progettare nuovi aerei che rispondano ai requisiti richiesti. Le formule e la loro conoscenza non servono al pilota nell'esercizio delle sue funzioni, potrebbero servire però, come ausilio nel caso che non si riesca a spiegare con chiarezza la teoria del volo intesa come una serie di concetti che possono, questi si, aiutare nella condotta del volo.
E' proprio ciò che intendevo, non ho mai ritenuto o affermato che la teoria fosse inutile, ma personalmente ritengo come ha scritto tartan, che la tanta profonda conoscenza dell'aerodinamica non sia necessaria alla sicura ed efficace condotta di un velivolo. Per come la vedo io, il sapere ciò che succede in fase di decollo al livello di come è stato esposto nel primo post è inutile al pilota (e ripeto, AL LIVELLO DI COME E' STATO ESPOSTO NEL PRIMO POST) cosi come è inutile al pilota sapere il motivo al livello di uno specialista medico del perchè delle sensazioni illusorie, al pilota serve riconoscerne gli effetti per poterle ignorare se dovessero manifestarsi, insomma, le quantità/qualità delle conoscenze devono essere tarate in base a ciò che dobbiamo farci. Poi se un pilota è appassionato, affascinato, o per semplice passa tempo si dedica allo studio approfondito dell'aerodinamica tanto di cappello, ma non ritengo corretto affermare che un pilota con una preparazione teorica maggiore rispetto ad un collega, questo sia automaticamente un miglior pilota, a parita di manico, allora si, ma che vogliamo farci, c'è sempre gente migliore di noi in giro, il bello è che questa parità non c'è visto che ognuno ha capacità proprie e quindi differenti da soggetto a soggetto. Comunque come al solito si finisce per discutere animatamente perchè qualcuno non riesce a limitarsi a leggere il testo degli altri utenti senza commentare cose mai scritte.
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Re: Calcolo della distanza di decollo

Messaggio da air.surfer »

AirGek ha scritto:
N757GF ha scritto:
AirGek ha scritto: Se vuoi vedere cosa accade realmente sali su un 152 e raggiunti i 55kts tira la cloche, i calcoli alla fine sono tutta teoria. :wink:
Il fatto che tu sia ignorante, e orgoglioso di esserlo, non implica che tutti gli altri piloti debbano essere al tuo (basso) livello :)
Guarda N757GF, la tua affermazione non merita neanche una risposta da parte mia, come al solito dimostri che la tua arroganza non potrebbe essere contenuta neanche nell'Antonov AN225, più che vantarmi di sapere tutte quelle cose mi vergognerei del tuo atteggiamento pregiudizioso nei confronti di chi neppure conosci.
Non te la prendere. N757GF non conosce il concetto di "need to know" e "nice to know". :mrgreen:
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