E aggiungo..ahhh!!! the 80ies....
Ricordo ancora quando entrò in servizio il Tornado!
Grazie, ma non c'è proprio niente cui inchinarsi.
Secondo me, gli anni '80 si sono rivelati più un bluff che altro, (un bluff di cui oggi paghiamo il conto) ma allora io certo NON lo sapevo e, non sapendolo, gli anni '80 potevano anche risultare uno spasso. Riguardo al Tomcat, non mi sono mai seduto dentro un F 14 in vita mia, anche se gli ho girato attorno con i piloti e mi hanno illustrato tutti e due gli abitacoli. Ovviamente rimasi impressionato dalle dimensioni generali, dalla larghissima carreggiata del carrello e dalle complicate prese d'aria a geometria variabile (molto più complicate di quanto sembri da fuori). Ho assistito alle prove dei motori a terra e li ho visti decollare. (Questo quando l'aeroporto nelle vicinanze di casa mia era ancora un aeroporto militare ed anche con un discreto traffico, ma adesso che mi ci fai pensare, negli ultimi 20 anni, forse per il crollo dell' URSS, praticamente non vedo più volare aerei militari, o si tratta solo di una mia impressione generale, boh).
Dicono che gli F 14D, con i motori GE F 110 potessero decollare (con catapulta) anche senza postbuciatori.
Si il Tornado me lo ricordo benissimo quando entrò in servizio, ne parlarono tutti e tanto per cambiare io avevo il modellino, però non del prototipo bianco e rosso, ma lo feci tedesco della Marineflieger, secondo me è la livrea di gran lunga più bella per il Tornado: grigio chiarissimo sotto (bianco in pratica) e grigio-mare scuro sopra, con un bel paio di Kormoran sotto la fusoliera. (L'hanno di sicuro scopiazzata dallo squalo bianco...

).
Ricordo che lessi di Pietro Paolo Trevisan dell' Aeritalia e di un tenente-colonnello USAF che, provato il Tornado della RAF, disse:"...Avete fatto meglio di noi".
Forse non tutti sanno che i primi squadron a diventare combat-ready su F 14 furono quelli basati sulla Enterprise, nel 1974, in tempo per "partecipare" ancora alla (malaugurata) guerra del Vietnam, infatti, gli F 14 dei VF-1 e 2 si tennero in allerta e garantirono la copertura aerea agli ultimi elicotteri che evacuavano verso il mare e la salvezza il personale americano ed i Marines dell'ambasciata USA a Saigon, nell' aprile del 1975. Fu questa, stranamente, la prima missione operativa dell' F 14: la copertura di una "fuga" ingloriosa da un'avventura iniziata male e finita peggio.Come tutti sanno, la missione-tipo del Tomcat era il pattugliamento dello spazio aereo della formazione navale. L' F-14 poteva pattugliare per ore senza rifornimento ad una distanza di circa 400 Km dalla sua portaerei.
Qualora fosse possibile, se non voleva accendere il suo potente radar, il pilota dell' F 14 poteva contare su uno spettacolare visore ottico posto in una gondola (caratteristica dell' F 14) sotto il muso dell'aereo: il TCS. Una telecamera (anche ad infrarossi) con un potentissimo teleobbiettivo che permetteva di vedere, senza essere visti, i bersagli molto al di là del normale raggio visivo umano, ma senza usare il radar, quindi senza rivelarsi.
L'idea era quella di impegnare gli aerei o i missili nemici alla maggiore distanza possibile dalle navi amiche, infatti i principali obbiettivi del Tomcat avrebbero dovuto essere i missili sovietici AS-2 ed AS-4. Tali missili avevano gittate comprese tra i 200 ed i 500 Km; avendo il radar del Tomcat una portata efficace di circa 200 Km e trovandosi l' F 14 a pattugliare in un'area a 400 Km dalla sua portaerei, significava che teoricamente i missili antinave russi ed i loro aerei lanciatori (TU 16, Tu 95, o T 22M) sarebbero stati ingaggiati a circa 600 Km dalle navi americane, una distanza che superava di circa 100 Km la portata massima dei missili nemici (100 Km sembrano tanti, ma non lo sono, se si pensa che molto difficilmente, in una guerra vera, i missili antinave sovietici avrebbero portato qualcosa di diverso da una bella testata nucleare...).
Il Tomcat avrebbe attaccato usando il suo radar guidamissili AWG-9 (ed il più recente APG-71) accoppiato a 4/6 missili AIM-54 alla volta. Se imbarcava sei AIM.54, mi pare di ricordare che l' F 14 doveva atterrare a terra, perchè il peso non gli permetteva di riappontare su portaerei.
Sull' AIM-54 ne ho lette di tutti i colori, quindi non saprei dire, ma dato che gli affidavano la difesa di navi del valore di svariati miliardi di dollari, non tenderei a sottovalutarlo....
I piloti lo chiamavano affettuosamente "the buffalo", per quel suo modo di partire in leggera picchiata, appena lanciato: "a testa bassa", proprio come un bisonte inca**ato che carica. Infatti, l' AIM-54 veniva prima sganciato come una comune bomba e solo a circa tre metri sotto il Tomcat si accendeva il propellente solido del motore a razzo del Phoenix, questo per impedire che la vampa posteriore del missile lanciato andasse ad arrostire il ventre del Tomcat, o, ancora peggio, il radome degli altri AIM-54 agganciati posteriormente, ciascuno con la sua testata da 60 Kg di esplosivo ad alto potenziale che era molto meglio NON vedere avvolta dalle fiamme del missile che gli era partito davanti...
In realtà a quanto pare il Phoenix era un'arma eccellente. In un test, un Phoenix tirò giù un drone in volo supersonico (2,5 Mach, simulante un Mig 25) distante 130 Km e che volava a 30.000 metri. In realtà l'AIM-54 cabrò fino a 32.000 metri, due Km sopra il bersaglio, prima di picchiare e distruggerlo!
In un altro test, 18 Phoenix distrussero 18 missili AGM-84 Harpoon che volavano ad altezza onde (a quote comprese tra i cinque ed i 15 m).
L'AIM-54 somiglia "stranamente" al vecchio AIM-47, sempre della Hughes, che era l'arma di base dello strabiliante (e meraviglioso) YF-12 ed all' ancor più vecchio missile Genie della Douglas.
Oltre al radar ed al combustibile, le grosse dimensioni dell' AIM-47 (e molto probabilmente anche dell' AIM-54) erano da attribuire anche al fatto che in guerra avrebbero imbarcato una testata nucleare da usare contro le orde di bombardieri sovietici che avrebbero attaccato attraverso i ghiacci dell'artico. La dottrina militare sovietica infatti prevedeva di scagliare contro le portaerei (o contro gli stessi USA) diverse decine, se non centinaia, di bombardieri, ciascuno con due o più missili, cercando di applicare il concetto della "saturazione" delle difese: consci della superiorità tecnologica delle difese NATO, i sovietici contavano di attaccare con così tanti aerei da saturare letteralmente le difese occidentali, le quali così non avrebbero potuto "occuparsi" di tutti gli aerei sovietici contemporaneamente.
Saputo questo, gli americani progettarono missili aria-aria capaci di trasportare, se necessario, una testata nucleare da 1 o 2 Kilotoni, in grado di garantire la completa distruzione di qualunque cosa si trovi in un raggio di 5 Km dall'epicentro del botto: i più potenti missili aria-aria della storia. (La stessa identica cosa si applicava riguardo le decine di migliaia (!) di carri russi ammassati nella cara vecchia Germania orientale, i quali carri, una volta messi in moto, avrebbero di sicuro spiaccicato qualunque cosa davanti a loro se non fossero stati fatti oggetto delle testate nucleari tattiche degli F 111 di stanza in Inghilterra. Ma in che bel mondo di pazzi siamo cresciuti....Fortuna che evidentemente non erano matti del tutto).
Forse resisi conto del fatto che i Sovietici potevano essere così folli da scatenare per davvero centinaia di bombardieri, ognuno con più di un missile, gli Americani decisero che i soli Tomcats avrebbero potuto NON bastare e quindi stabilirono di dotare la propria flotta non solo di un singolo "anello" di difesa, ma di almeno tre anelli.
Il primo scudo sarebbe stato quello più esterno e sarebbe stato appannaggio dei Tomcats in missione BARCAP con gli AIM-54, che si sarebbero occupati del maggior numero di bombardieri nemici.
Il secondo anello difensivo attorno alle navi era una "novità": esso sarebbe stato costituito da un anello di missili terra-aria, anzi, superficie-aria, capaci di tirar giù non solo aerei nemici, ma soprattutto i loro missili. Questo imponente sistema missilistico ed i suoi enormi radar richiesero una nuova classe di grandi navi specificatamente concepite per essere l'ombrello superficie-aria della flotta e capaci di lanciare centinaia di missili antimissile, caricati su enormi nastri verticali a tamburo (come quelli delle mitragliatrici!) imbarcati in appositi "pozzi" dentro i loro scafi a propulsione nucleare: sono i poderosi incrociatori AEGIS della classe Ticonderoga.
Il terzo anello di difesa antimissile, il più interno, è dato da sitemi più "convenzionali" che tramite cannoni a tiro rapido, radar guidati, sono capaci di abbattere i missili che sono riusciti a superare i primi due anelli difensivi e volano subito sopra le onde, ormai quasi in prossimità delle navi. In questo modo molto probabilmente si possono "saturare" le minaccie avversarie, quindi in definitiva si tratterebbe di una "contro-saturazione".
Oggi, ci sono gli F 18 E/F, ma non so se c'è ancora l'AIM-54. Probabilmente i nuovi F 18 possono volare molto più lontano degli F 14 ed ingaggiare i bombardieri nemici con gli AMRAAM, o con gli AIM-7. Oppure il sistema AEGIS è diventato molto più potente di un tempo, oppure, oggi, le minacce vengono da sott'acqua. Non saprei.
L'impiego "tutto F-18" comunque non è una novità, già durante le operazioni El Dorado Canyon e Prairie Fire del 1986 contro la Libia (indipendentemente da qualunque giudizio morale si possa dare a simili "operazioni"), si sperimentò (con totale successo) l'utilizzo di uno stormo imbarcato totalmente costituito da F 18 (che allora erano i nuovi arrivati), sia per le missioni CAP e BARCAP, che per le missioni SEAD, che per l'attacco e l'interdizione. Gli Hornet operavano tutti da una vecchia portaerei, la Coral Sea, che nonostante fosse una delle più vecchie della flotta, di colpo si ritrovò ad essere una nave "sperimentale".
Gli F-14 invece erano sempre presenti, ma su altre portaerei; abbatterono diversi Su 22 e Mig 23 e Mig 25 libici. I Libici impararono, a loro spese, ad invertire la rotta ed atterrare subito non appena captavano le emissioni del radar AWG 9 dei Tomcats...
Inoltre, furono due F 14 che obbligarono ad atterrare a Sigonella il volo paseggeri con a bordo i dirottatori dell' Achille Lauro.
Durante la Guerra del Golfo (1991) gli F 14 effettuarono diverse missioni a copertura della flotta e degli aerei della coalizione, ma non trovarono nessuna occasione per sfoggiare la loro enorme potenza e non abbatterono nessun aereo iracheno, tranne un Mil Mi 8.
(A proposito, lo sapevate che l'unico aereo della coalizione perduto nel '91 in un duello aria-aria fu un F 18 abbattuto da un Mig 25 iracheno?).
"Find a job you like and and you'll not have to work a single day in your life".