Non so perché mi sento tirato in causa

forse perché radioamatore ormai da 30 anni?
Scherzo naturalmente. Per ciò che concerne il ricevitore r5 della Icom è concepito per fare quello che deve fare. Certo è un apparato a larga banda e fa quello che può andando a peccare un tantino nella selettività, ma per ascoltare la torre o altro fa schifosamente il suo mestiere. Qualcuno diceva di dirigere l'attenzione su un IC R 9500 ma credo che non siano giustificabili i suoi 14.000,00 euro circa di costo. Sono radio concepite per ambasciate e per il patito di radioascolto, ma sarebbe sprecato per sentire la torre e gli aerei. In base alla orografia del terreno, come detto da altri, potresti avere bisogno di una antenna esterna, io ti consiglio una DIscone tipo questa
http://www.universal-radio.com/catalog/ ... /1385.html , classica antenna a larga banda da pochi euro, ma che da tanta resa, in caso contrario acquisti un bnc gli colleghi un filo random, circa dai 10 a i 20 metri lo butti per terra steso o a zig zag e ti diverti. Ma per ascoltare la torre o i vari bollettini meteo va bene, ma ricorda la torre cosi come gli aerei trasmettono su una porzione di frequenza che va dal 108 ai 130 + o - quindi frequenze VHF e le frequenze VHF hanno copertura ottica (cioè quello che "vedo" sento, fatto salvo in condizioni di propagazione e di un fattore chiamato esporadico, cioè una forma insolita di propagazione delle onde elettromagnetiche, si possono sentire stazioni molto lontane, ma cadremmo troppo nello specifico e credo che questo non vi interessi). E' necessaria una denuncia di possesso per detenere un giocattolo del genere, corredata da una licenza di SWL rilasciata dalla Direzione Compartimentale competente per territorio dove si ha la residenza, una domandina in marca da bollo e viene rilasciata una licenza con il suo bel nominativo di radioascolto. Buoni ascolti e se avete bisogno, cosi come ha rappresentato il collega che ha esperienza, siamo a disposizione. Massimiliano.
Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica Aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare.
Igor Sikorsky