La Regia Aeronautica

Area dedicata alla discussione sull’Aviazione Militare, gli Aerei, i Reparti e le Basi, le Pattuglie acrobatiche

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max70
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da max70 »

Ottima sintesi,

mi pare opportuno sottolineare qualche punto che dimostra, a mio avviso, l'impreparazione della classe dirigente di allora, sia civile che militare (è cambiato qualcosa?...).

-Guerra di Spagna, i nostri alleati tedeschi utilizzarono la campagna soprattutto per testare nuove macchine e metodologie d'impiego, turnando il personale per trasmettere le esperienze di guerra al massimo numero di militari.
L'esempio più famoso è sicuramente il triste bombardamento di Guadalajara, servito per testare le capacità distruttive del bombardamento aereo; ma è anche da ricordare l'appoggio tattico ravvicinato eseguito dagli Ju87 (e teorizzato anche da Amedeo Mecozzi, italiano e ovviamente non considerato in Patria)
La Regia invece a inviare un numero maggiore di uomini e macchine (con l'ovvia usura) non trasse alcun insegnamento dalla guerra: I biplani CR32 si erano ben comportati contro caccia di pari/inferiori caratteristiche, quindi voleva dire che quella del biplano era la formula ideale per il caccia (tutto manovrabilità che esalta le doti del pilota)

- Crociere: la Regia tra le due guerre compì famose crociere di massa transcontinentali, che in teoria avrebbero dovuto costituire la base tecnico/operativa di una forza da bombardamento strategico notevolmente efficiente, l'efficienza dei nostri bombardieri nella seconda guerra mondiale è stata invece... nulla

- Coppa Schneider: vennero realizzati idrovolanti monoplani eccezzionalmente veloci e tecnologicamente avanzati, possibile base per progettare caccia all'avanguardia... entrammo in guerra con i biplani CR

-CC2 - venne realizzato all'inizio della guerra un "quasi" aereo a reazione...

L'amaro in bocca viene nel constatare quanti casi (e a pensarci bene ne verrebbero fuori sicuramente altri) di disorganizzazione, ignoranza, attaccamento alla tradizione, paura del nuovo ecc... abbiano reso nullo il lavoro di persone valide e siano costate molte vite umane :( , l'amaro aumenta nel constatare che non molto è cambiato
Massimiliano
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Kandam
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da Kandam »

c'è da dire che fin dai tempi di machiavelli era chiaro che la forza dell'Italia sono le sue braccia, i suoi soldati, i suoi piloti (in questo caso) ma il più grande difetto sel nostro Paese è la mancanza di capi, di comandanti capaci di tenere testa ai comandanti delle forze straniere. (mancanza dimostrata particolarmente dall'esercito, vv. disfatta di caporetto, più che dall'aviazione, che in gran parte rimediava appunto con il valore dei singoli all'inettitudine dei comandanti).

K
Mi accuseranno di aver fallito, non certo di non aver tentato

Preselezione 9/02/09: 42.77


Kandam
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max70
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da max70 »

Draklor ha scritto:Riguardo alle idee di Amedeo Mecozzi invece mi risulta che vennero progettati alcuni aerei proprio per rispondere ai suoi concetti(me ne viene in mente uno ovvero il Caproni AP.1 http://it.wikipedia.org/wiki/Ca.301) che però non riuscirono a dimostrare una grossa efficacia.
Quindi le idee di Mecozzi non furono attuate più che altro per colpa della carenza ingegneristica delle industrie aeronautiche italiane(limitate soprattutto dalla scarsa potenza dei propulsori disponibili).
Alla fine però la Regia si dotò di uno degli aerei da assalto per eccellenza,ovvero Junkers Ju87 Stuka forniti dai tedeschi,e quindi si può dire che le idee di Mecozzi,anche se in ritardo,furono messe in atto.
E' vero che fu tentato lo sviluppo di aerei d'assalto ( oltre al Ca301 c'è stato l'altrettanto fallimentare Breda 88 Lince e mi pare ancora qualcos'altro) quello che mancò quasi del tutto fu la comprensione dell'appoggio tattico ravvicinato. Avere i mezzi (Stuka) è una cosa, impiegarli secondo una certa dottrina, un'altra. Nel Regio Esercito non ci fu nessuna preparazione specifica all'uso combinato con l'aeronautica, anche perchè il basso tasso di motorizzazione rendeva difficile ipotizzare le operazioni immaginate da Mecozzi.

Aggiungo a quanto scritto precedentemente che italiano era anche uno dei teorici del bombardamento strategico: Giulio Douhet, anche la sua opera, ovviamente, è stata trascurata dai vertici politico/militari dell'epoca (forse P108 a parte)

Infine, usare mezzi mediocri secondo dottrine efficaci spesso si è rivelato vincente; i carri tedeschi di inizio seconda guerra mondiale erano generalmente inferiori a quelli francesi, che però vennero impiegati secondo concetti antiquati (vero è che noi non avevamo nè i mezzi nè i concetti :D :D )
Massimiliano
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max70
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da max70 »

Io credo che la Regia sia nata soprattutto grazie alla classico processo di "moltiplicazione delle poltrone" da sempre caro alla dirigenza italiana.
In più va considerato che in quel periodo il fascismo, allora al potere, colse l'occasione di crearsi una "propria" forza armata (cosa politicamente sensata)

Sono perfettamente d'accordo che la creazione di una forza strategica da bombardamento italiana era tecnologicamente ed economicamente fuori portata (e ne sono contento: non mi piacerebbe che i nostri reparti attuali fossero eredi di quelli impiegati per bombardare i civili di Londra, Berlino ...)

I tedeschi non ebbero una vera forza da bombardamento strategico, ma neanche la cercarono: anche i loro bombarbieri pesanti erano pensati soprattutto in chiave tattica: l' He177 era progettato per effettuare bombardamenti in picchiata!

Concordo che le teorie di Douhet sono estremiste e per fortuna, come affermi, Allied Force è stata vinta "dall'aria" ma impiegando una dottrina quasi opposta a quella douhettiana.
Massimiliano
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da Hartmann »

Kandam ha scritto:c'è da dire che fin dai tempi di machiavelli era chiaro che la forza dell'Italia sono le sue braccia, i suoi soldati, i suoi piloti (in questo caso) ma il più grande difetto sel nostro Paese è la mancanza di capi, di comandanti capaci di tenere testa ai comandanti delle forze straniere. (mancanza dimostrata particolarmente dall'esercito, vv. disfatta di caporetto, più che dall'aviazione, che in gran parte rimediava appunto con il valore dei singoli all'inettitudine dei comandanti).

K
Come si può darti torto?! E' la stori dìItalia da 1000 anni ad oggi. Basta leggere della Regia Aeronautica, ma è anche emblematica la storia della più grande flotta sottomarina del mondo. L'Italia si presentò alla seconda guerra mondiale con una flotta sottomatrina composta di oltre 100 battelli, nel mondo nessuno poteva vantarne altrettanti, ma....non esisteva una scuola sottomarina, non si aveva nessuna idea di come utilizzare al meglio in guerra tale arma. I battelli erano mal concepiti e inadatti alla battaglia. Ciò nonostante i nostri capitani si fecero rispettare per audacia ed umatà. Come diceva Kandam appunto la forza dell'Italia erano (e sono, mi si permetta) le sue braccia ma il difetto era l'assenza di capi. Mi vengono in mente per esempio anche gli ostacoli posti allo sviluppo dei Maiale, perchè secondo lo stato maggiore non utilizzabili, non c'era il posto a bordo per l'ufficiale comandante e, un battello, non poteva essere comandato da sottufficiali o ufficiali di grado inferiore a capitano di corvetta.

Saluti
H

Ps anche lo snorkel, per i somm, fu invenzione italiana, del 33 se non erro, dimenticata perchè inutile secondo lo stato maggiore. Consentiva di ricaricare le batterie mentre si era in immersione. I tedeschi ci arrivarono solo nel 43 dando una nuova svolta alla guerra sottomarina in atlantico.
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max70
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da max70 »

Beh, non è proprio che non si sapesse come usare i sommergibili, è solo che, ancora una volta, la dottrina impiegata era antiquata: l'idea era quella della "boa offensiva", nome che la dice lunga sulla dinamicità dell'impiego previsto :D
D'altronde questo tipo di impiego si adattava bene ai mezzi della prima guerra mondiale, che avevamo vinto, quindi perchè cambiare?

I nostri smg erano quindi voluminosi e ci mettevano una vita per "andare sotto", di contro quelli tedeschi erano più piccoli e manovrieri... e i risultati si sono visti.
Massimiliano
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da Hartmann »

max70 ha scritto:Beh, non è proprio che non si sapesse come usare i sommergibili, è solo che, ancora una volta, la dottrina impiegata era antiquata: l'idea era quella della "boa offensiva", nome che la dice lunga sulla dinamicità dell'impiego previsto :D
D'altronde questo tipo di impiego si adattava bene ai mezzi della prima guerra mondiale, che avevamo vinto, quindi perchè cambiare?

I nostri smg erano quindi voluminosi e ci mettevano una vita per "andare sotto", di contro quelli tedeschi erano più piccoli e manovrieri... e i risultati si sono visti.
:-) Abbiamo letto gli stessi libri mi sa

Esatto, il concetto era quello della boa offensiva e poi...stranamente...quando passavano gli inglesi noi non eravamo mai per mare.

Vabbè, ma stiamo derivando OT:-)

H
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Re: La Regia Aeronautica

Messaggio da Hartmann »

Eretiko ha scritto:
Hartmann ha scritto:

Esatto, il concetto era quello della boa offensiva e poi...stranamente...quando passavano gli inglesi noi non eravamo mai per mare.
Che sei matto , magari gli si scalfiva il battello!!!
:mrgreen:
Ad Alessandria un pugno di uomini gli fece venire un gran mal di testa.

H
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