Usa, morto il pilota di Enola Gay
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Usa, morto il pilota di Enola Gay
CHICAGO (Reuters) - Paul Tibbets, il pilota del bombardiere Usa che sganciò la prima bomba atomica in Giappone il 6 agosto 1945, è morto oggi a 92 anni. Lo ha riferito oggi un quotidiano.
Tibbets è morto nella sua casa di Columbus, Ohio, per le complicazioni di un ictus, scrive il Columbus Dispatch nella sua edizione online.
Pilota esperto, che volò in alcuni raid sulla Germania durante la Seconda guerra mondiale, Tibbets aveva 30 anni quando si piazzò al comando dell'Enola Gay, un B-29 chiamato come sua madre.
Dopo sei ore di volo per il Giappone, l'equipaggio di Tibbets sganciò la bomba, nome in codice "Little Boy", su Hiroshima alle 8:15 del mattino
La boma uccise istantaneamente circa 78.000 persone. Entro la fine del 1945, il numero dei morti salì a 140.000 su una popolazione stimata di 350.000.
Tre giorni più tardi, gli Usa sganciarono un'altra atomica su Nagasaki.
Il Giappone si arrese il 15 agosto 1945, portando la guerra ad una fine. Tibbets disse in varie interviste di non essere dispiaciuto della decisione di sganciare la bomba.
http://today.reuters.it/news/newsArticl ... OLAGAY.XML
Tibbets è morto nella sua casa di Columbus, Ohio, per le complicazioni di un ictus, scrive il Columbus Dispatch nella sua edizione online.
Pilota esperto, che volò in alcuni raid sulla Germania durante la Seconda guerra mondiale, Tibbets aveva 30 anni quando si piazzò al comando dell'Enola Gay, un B-29 chiamato come sua madre.
Dopo sei ore di volo per il Giappone, l'equipaggio di Tibbets sganciò la bomba, nome in codice "Little Boy", su Hiroshima alle 8:15 del mattino
La boma uccise istantaneamente circa 78.000 persone. Entro la fine del 1945, il numero dei morti salì a 140.000 su una popolazione stimata di 350.000.
Tre giorni più tardi, gli Usa sganciarono un'altra atomica su Nagasaki.
Il Giappone si arrese il 15 agosto 1945, portando la guerra ad una fine. Tibbets disse in varie interviste di non essere dispiaciuto della decisione di sganciare la bomba.
http://today.reuters.it/news/newsArticl ... OLAGAY.XML
- Nik
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io purtroppo riesco solo a dare una risposta di parte (essendo giapponese), ma la differenza è che il "Little Boy" ha ucciso i militari ma sopratutto i civili, mentre i giapponesi di civili americani, e sottolineo americani non li hanno nenahe toccati....
comunque, anche oggi nascono bambini affetti dalle radiazioni dei genitori o dei nonni, quindi non saprei il reale numero delle vittime del Little Boy (e anche l'altra caduta su Nagasaki, non scordatevela!)
comunque, anche oggi nascono bambini affetti dalle radiazioni dei genitori o dei nonni, quindi non saprei il reale numero delle vittime del Little Boy (e anche l'altra caduta su Nagasaki, non scordatevela!)
LINO
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
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Ciao,
Come quando critico l'Italia perche' se lo merita (caso Alitalia insegna), ti rispondo sul Giappone.
Chi e' causa del suo mal non pianga se stesso, chi ha voluto la guerra?
Se sei giapponese come dici di essere saprai tra l'altro che questo argomento e' tabu in Giappone.
Essendo io ormai un po' tailandese invece, ricordo che il Giappone "invase" per modo di dire la Tailandia, nel senso che passava sul suo territorio l'esercito giapponese per le sue manovre.
Se non vado errato la posizione della Tailandia fu quella di non intervenire, sapendo che poi se la giocavano con gli americani.
Chiedo scusa se ho fatto degli errori relativamente alla storia della Tailandia, ma questo mi e' stato riferito da altre persone.
Paolo
Come quando critico l'Italia perche' se lo merita (caso Alitalia insegna), ti rispondo sul Giappone.
Chi e' causa del suo mal non pianga se stesso, chi ha voluto la guerra?
Se sei giapponese come dici di essere saprai tra l'altro che questo argomento e' tabu in Giappone.
Essendo io ormai un po' tailandese invece, ricordo che il Giappone "invase" per modo di dire la Tailandia, nel senso che passava sul suo territorio l'esercito giapponese per le sue manovre.
Se non vado errato la posizione della Tailandia fu quella di non intervenire, sapendo che poi se la giocavano con gli americani.
Chiedo scusa se ho fatto degli errori relativamente alla storia della Tailandia, ma questo mi e' stato riferito da altre persone.
Paolo
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ciao Paolo
putroppo non conosco bene la storia della Thailandia, e hai ragione: il Giappone a suo tempo invase anche la Thailandia.
Però devo dirti che il famoso attacco a Pear Harbour non è stato fatto senza dichiarare guerra, (come riportato da tutti i nostri libri di storia) ma la guerra fu dichiarata solo qualche ora prima, quando l'ambasciatore statunitense dormiva profondamente. A quel tempo gli Stati Uniti di fatto impedivano il commercio al Giappone, quindi c'era anche un Causus Belli (se il mio latino non si è arrugginito si scrive così) e quindi...si, sostanzialmente la guerra "ufficialmente" l'ha causata il Giappone, ma era praticamente costretta.
Per quanto riguarda il Tabù, ormai la nuova generazione non lo considera più, i giovani in Giappone ne parlato tranquillamente con tutti, eccetto con le persone più anziane, che, come dici te, considerano questi avvenimenti dei tabù.
E con questo chiudo l'Off Topic che ho creato io stesso, se qualcuno mi vuole rispondere lo faccia in MP
putroppo non conosco bene la storia della Thailandia, e hai ragione: il Giappone a suo tempo invase anche la Thailandia.
Però devo dirti che il famoso attacco a Pear Harbour non è stato fatto senza dichiarare guerra, (come riportato da tutti i nostri libri di storia) ma la guerra fu dichiarata solo qualche ora prima, quando l'ambasciatore statunitense dormiva profondamente. A quel tempo gli Stati Uniti di fatto impedivano il commercio al Giappone, quindi c'era anche un Causus Belli (se il mio latino non si è arrugginito si scrive così) e quindi...si, sostanzialmente la guerra "ufficialmente" l'ha causata il Giappone, ma era praticamente costretta.
Per quanto riguarda il Tabù, ormai la nuova generazione non lo considera più, i giovani in Giappone ne parlato tranquillamente con tutti, eccetto con le persone più anziane, che, come dici te, considerano questi avvenimenti dei tabù.
E con questo chiudo l'Off Topic che ho creato io stesso, se qualcuno mi vuole rispondere lo faccia in MP
LINO
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- Ashaman
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runner ha scritto:Domanda.
Sono più le vite che ha cancellato in un momento, o quelle che ha salvato?
Quanti morti sarebbe costata l'invasione via terra del Giappone?
Perdonami ma è una domanda abbastanza fine a se stessa la tua.
All'epoca si sapeva ben poco degli effetti secondari a lungo termine dell'uso di armi nucleari e gli USA (al contrario di oggi) erano stanchi di perdere uomini in guerra. Siccome le bombe atomiche erano viste come semplice armamento ad alto potenziale, furono usate.
E a meno che tu non abbia o possa sviluppare il potere o la tecnologia per visitare la linea temporale parallela dove (e quando) le bombe non furono usate per avere una risposta vera e propria, ti devi accontentare con quello che la realtà nella quale vivi ti scodella.

L'apoteosi del vecchio detto: o mangiare la minestra o saltare la finestra.
PaoloTH ha scritto:Ciao,
Chi e' causa del suo mal non pianga se stesso, chi ha voluto la guerra?
Paolo, Paolo, Paolo. Di quale campana stai recitando i rintocchi? Ricorda che non esiste mai una sola verità. Non intendo aprire qui una polemica, solo mi permetto di consigliarti di documentarti meglio in proposito di un qualsiasi argomento, prima di assegnare colpe. La situazione mondiale, all'epoca come tutt'oggi, era ed è MOLTO più complessa di "loro sono i cattivi", a totale dispetto di quello che le teste d'uovo ai comandi dei mass media vogliono far credere.
Ultima modifica di Ashaman il 3 novembre 2007, 4:08, modificato 1 volta in totale.
Salva una pianta! Mangia un vegano!
"He who sacrifices freedom for security deserves neither."
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E' brutto che quando si parla di qualcosa ci sia sempre qualcuno che e' pro o contro indiscriminatamente dalla realta' oggettiva dei fatti.
Ma di questo noi italiani siamo maestri, basti pensare a come ci scaldiamo per la politica quando non serve assolutamente a niente, il politico che vai ad eleggere ora te lo mettera' domani destra, sinistra o altro che sia.
Non voglio andare ot ma penso che ormai la realta' storica accertata sia questa, tra l'altro c'era un ragazzo giapponese prima che confermava che fu il Giappone a dichiarare guerra per primo.
Tornando in topic, da dove deriva il nome "Enola Gay"?
Gay lo posso capire come cognome inglese, ma Enola, da dove deriva?
Paolo
Ma di questo noi italiani siamo maestri, basti pensare a come ci scaldiamo per la politica quando non serve assolutamente a niente, il politico che vai ad eleggere ora te lo mettera' domani destra, sinistra o altro che sia.
Non voglio andare ot ma penso che ormai la realta' storica accertata sia questa, tra l'altro c'era un ragazzo giapponese prima che confermava che fu il Giappone a dichiarare guerra per primo.
Tornando in topic, da dove deriva il nome "Enola Gay"?
Gay lo posso capire come cognome inglese, ma Enola, da dove deriva?
Paolo
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Re: Usa, morto il pilota di Enola Gay
Era il nome di sua madre.Ben ha scritto:CHICAGO (Reuters) - Paul Tibbets, il pilota del bombardiere Usa che sganciò la prima bomba atomica in Giappone il 6 agosto 1945, è morto oggi a 92 anni. Lo ha riferito oggi un quotidiano.
Tibbets è morto nella sua casa di Columbus, Ohio, per le complicazioni di un ictus, scrive il Columbus Dispatch nella sua edizione online.
Pilota esperto, che volò in alcuni raid sulla Germania durante la Seconda guerra mondiale, Tibbets aveva 30 anni quando si piazzò al comando dell'Enola Gay, un B-29 chiamato come sua madre.
Dopo sei ore di volo per il Giappone, l'equipaggio di Tibbets sganciò la bomba, nome in codice "Little Boy", su Hiroshima alle 8:15 del mattino
La boma uccise istantaneamente circa 78.000 persone. Entro la fine del 1945, il numero dei morti salì a 140.000 su una popolazione stimata di 350.000.
Tre giorni più tardi, gli Usa sganciarono un'altra atomica su Nagasaki.
Il Giappone si arrese il 15 agosto 1945, portando la guerra ad una fine. Tibbets disse in varie interviste di non essere dispiaciuto della decisione di sganciare la bomba.
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Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
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Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Purtroppo i giapponesi si sono lanciati una loro bomba atomica addosso...In quel periodo c'era una corsa all'atomica, i tedeschi avevano l'uranio e i giapponesi avevano gli scienziati e i piani di sviluppo, in una disperata impresa dei tedeschi, l'U234 portava a bordo l'uranio più altri progetti e addirittura un Me. 262 A1 completamente smontato!
I Giapponesi volevano costruire una bomba atomicaa da usare contro gli americaani!
Purtroppo per loro la guerra per i tedeschi finì proprio mentre l'U234 era in mare in rotta verso il giappone e con 2 ufficiali giapponesi! I 2 giapponesi si suicidarono nella loro cabina, e i tedeschi si arresero agli americani...
Era l'8Maggio quando la germania dichiarò la resa incondizionata... d Agosto l'uranio arriva paradossalmente in giappone... su Hiroshima... la bomba esplode in aria, era calcolato che avvenisse così per massimizzare i danni che ne sarebbero derivati.
La scelta delle 2 città di Hiroshima e Nagasaki fu effettuata basandosi sulla potenza delle bombe, gli americani volevano che le città fossero completamente rase al suolo! Su città più grandi non avrebbero avuto lo stesso "effetto psicologico " (secondo loro).
Ma perchè lanciarne 2?
Gli effetti di tutte le bombe lanciate sulla terra non hanno creato morte solo li dove sono state lanciate, hanno creato effetti globali, si parla sempre di Chernobil (si scrive così?) ma di bombe atomiche ce ne so state tante, troppe!
Parlando dei SE:
Se la germania si fosse arresa più tardi l'uranio sarebbe arrivato in giappone, la guerra sarebbe finita male lo stesso per il giappone, comunque loro dipendevano dai tedeschi per quello! Quello che sarebbe cambiato è il numero di morti...
La guerra è una cosa bruttissima, le bombe di grossa potenza lo sono di più visto che uccidono indiscriminatamente dal bambino all'anziano passando per una miriade di innocenti!
I Giapponesi volevano costruire una bomba atomicaa da usare contro gli americaani!
Purtroppo per loro la guerra per i tedeschi finì proprio mentre l'U234 era in mare in rotta verso il giappone e con 2 ufficiali giapponesi! I 2 giapponesi si suicidarono nella loro cabina, e i tedeschi si arresero agli americani...
Era l'8Maggio quando la germania dichiarò la resa incondizionata... d Agosto l'uranio arriva paradossalmente in giappone... su Hiroshima... la bomba esplode in aria, era calcolato che avvenisse così per massimizzare i danni che ne sarebbero derivati.
La scelta delle 2 città di Hiroshima e Nagasaki fu effettuata basandosi sulla potenza delle bombe, gli americani volevano che le città fossero completamente rase al suolo! Su città più grandi non avrebbero avuto lo stesso "effetto psicologico " (secondo loro).
Ma perchè lanciarne 2?
Gli effetti di tutte le bombe lanciate sulla terra non hanno creato morte solo li dove sono state lanciate, hanno creato effetti globali, si parla sempre di Chernobil (si scrive così?) ma di bombe atomiche ce ne so state tante, troppe!
Parlando dei SE:
Se la germania si fosse arresa più tardi l'uranio sarebbe arrivato in giappone, la guerra sarebbe finita male lo stesso per il giappone, comunque loro dipendevano dai tedeschi per quello! Quello che sarebbe cambiato è il numero di morti...
La guerra è una cosa bruttissima, le bombe di grossa potenza lo sono di più visto che uccidono indiscriminatamente dal bambino all'anziano passando per una miriade di innocenti!
- Nik
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Parli per caso di me?tra l'altro c'era un ragazzo giapponese prima che confermava che fu il Giappone a dichiarare guerra per primo.
Ashman ha ragione: di verità ce ne sono troppe, e noi comuni mortali ne sappiamo solo un pezzettino! Purtroppo quando si studia la storia si tende a generalizzarla, senza pensare ai motivi principali e secondari delle guerre. Nel mio libro di testo (delle superiori!) c'è scritto semplicemente IL GIAPPONE ATTACCO SENZA NEANCHE DICHIARARE GUERRA LA BASE NAVALE DI PEAR HARBOUR
ma il motivo dell'attacco manco è menzognato. Almeno mettano il motivo "ufficiale", (perchè non potremo mai sapere tutti i pensieri che frullarono nella mente dei generali di quel tempo), invece nulla! Allora non c'è da stupirsi se uno qualunque inizi ad odiare il Giappone perchè pensa che siano dei ******** perchè attaccano così senza motivo (non mi riferisco a te, Paolo TH, ma ti assicuro che ho conosciuto gente che la pensa proprio così!)
Enola Gay era il nome della madre del pilota: negli Stati Uniti si usano spesso questi nomi "meno comuni" (certo che chiamare un'aereo militare col nome della madre....)Tornando in topic, da dove deriva il nome "Enola Gay"?
LINO
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Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
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Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
- Aldus
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Buoni ragazzi, state buoni.
Si sta parlando solo del pilota, non di storie di guerra per vedere se erano i giapponesi ad essere "i cattivi", oppure gli americani ad essere "i cattivi".
Altretutto noi per fortuna non siamo tanto pazzi da fare ciò che alcuni di questi pazzi hanno fatto in quel periodo!
Vediamo quindi di non uscire dal titolo del topic.
E' solo morto un pilota, un pilota che pilotò un bombardiere, uno dei tanti.
Quel bombardiere aveva un nome che ahimè è passato alla storia per ciò che trasportava e che ha sganciato.
Ma una cosa è quello che trasportava, un'altra è il pilota.
E il pilota fa il pilota, fa il suo mestiere, che è quello di guidare l'aereo.
Oltretutto non è il pilota di un B29 "a sganciare".
Ad aprire la stiva, prendere la mira, e pigiare il bottone, è semmai l'incaricato allo sganciamento.
Se quindi proprio vogliamo colpevolirizzare qualcuno, colpevolizziamo lui, non il pilota.
Anzi se proprio vogliamo andare più in alto, colpevolizziamo chi ha dato quell'ordine, non chi lo ha eseguito.
Lo so, è brutto ed è anche difficile da accettare come "scusante", e non vi impongo neppure di accettarla.
Ma in guerra gli ordini bisogna eseguirli, altrimenti è inutile arruolarsi e andare in guerra.
Non eseguire un ordine, anche difficile, alle volte potrebbe essere molto peggio di averlo eseguito, e le conseguenze ancor più catastrofiche.
L'unico augurio che tutti noi possiamo farci è che simili eventi non avvengano mai più, e che le persone imparino una buona volta che esiste anche l'intesa e il dialogo, non solo le azioni di guerra!
E la guerra è sempre stata una cosa strana.
Sia da una parte e sia dall'altra ci sono sempre stati degli eroi.
Sia da una parte e sia dall'altra ci sono sempre stati dei morti.
Difficile capire dove un uomo inizia ad essere eroe, e dove finisce per non esserlo.
Il pilota dell'Enola Gay e il suo armiere erano eroi?
Per qualcuno sì, per qualcuno no.
E' questo il paradosso della guerra.
Dipende sempre da che parte si guarda.
Si sta parlando solo del pilota, non di storie di guerra per vedere se erano i giapponesi ad essere "i cattivi", oppure gli americani ad essere "i cattivi".
Altretutto noi per fortuna non siamo tanto pazzi da fare ciò che alcuni di questi pazzi hanno fatto in quel periodo!
Vediamo quindi di non uscire dal titolo del topic.
E' solo morto un pilota, un pilota che pilotò un bombardiere, uno dei tanti.
Quel bombardiere aveva un nome che ahimè è passato alla storia per ciò che trasportava e che ha sganciato.
Ma una cosa è quello che trasportava, un'altra è il pilota.
E il pilota fa il pilota, fa il suo mestiere, che è quello di guidare l'aereo.
Oltretutto non è il pilota di un B29 "a sganciare".
Ad aprire la stiva, prendere la mira, e pigiare il bottone, è semmai l'incaricato allo sganciamento.
Se quindi proprio vogliamo colpevolirizzare qualcuno, colpevolizziamo lui, non il pilota.
Anzi se proprio vogliamo andare più in alto, colpevolizziamo chi ha dato quell'ordine, non chi lo ha eseguito.
Lo so, è brutto ed è anche difficile da accettare come "scusante", e non vi impongo neppure di accettarla.
Ma in guerra gli ordini bisogna eseguirli, altrimenti è inutile arruolarsi e andare in guerra.
Non eseguire un ordine, anche difficile, alle volte potrebbe essere molto peggio di averlo eseguito, e le conseguenze ancor più catastrofiche.

L'unico augurio che tutti noi possiamo farci è che simili eventi non avvengano mai più, e che le persone imparino una buona volta che esiste anche l'intesa e il dialogo, non solo le azioni di guerra!
E la guerra è sempre stata una cosa strana.
Sia da una parte e sia dall'altra ci sono sempre stati degli eroi.
Sia da una parte e sia dall'altra ci sono sempre stati dei morti.
Difficile capire dove un uomo inizia ad essere eroe, e dove finisce per non esserlo.
Il pilota dell'Enola Gay e il suo armiere erano eroi?
Per qualcuno sì, per qualcuno no.
E' questo il paradosso della guerra.
Dipende sempre da che parte si guarda.
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Scusate se ri-vado in off topic ma questa mi ha fatto troppo ridere/pensare: dipende sempre da che parte si guarda, con sotto l'immagine degli occhi!
Ovviamente ti sto dando pienamente ragiona Aldus, però non penso che tu l'abbia messo apposta no? (correggimi se sbaglio)
E comunque, come tanti anno detto: Viva la Pace
LINO
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Purtroppo la Storia - di cui tutti noi facciamo parte - è fatta anche di questo. E' "brutto" ridurre tutto ad una questione di cifre, anche ipotetiche, ma questo è... C'è chi deve prendere decisioni, e chi deve eseguirle. In topic, mi auguro che il pilota di Enola Gay se ne sia andato in pace da questo mondo, e trovi pace nell'altro, se c'è. Il resto - per il mio modestissimo parere - sono inutili polemiche a posteriori.
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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A margine: suggerisco a tutti la visione del recente "doppio" film di quel grande regista che è Clint Eastwood su Iwo Jima.. visto dalla parte degli americani e dei giapponesi.
Andrea
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Ok, lo devo ancora vedere, ma lo farò presto!A margine: suggerisco a tutti la visione del recente "doppio" film di quel grande regista che è Clint Eastwood su Iwo Jima.. visto dalla parte degli americani e dei giapponesi.
LINO
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Mi scuso Limonsky se quella frase può esserti sembrata offensiva, ma ti garantisco che non era riferita a te, ai giapponesi, agli americani.Limosky91 ha scritto:Dipende sempre da che parte si guarda.
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Scusate se ri-vado in off topic ma questa mi ha fatto troppo ridere/pensare: dipende sempre da che parte si guarda, con sotto l'immagine degli occhi!
Ovviamente ti sto dando pienamente ragiona Aldus, però non penso che tu l'abbia messo apposta no? (correggimi se sbaglio)
E comunque, come tanti anno detto: Viva la Pace
Era riferita a tutto.
Prendiamo ad esempio il Barone Rosso.
Era un pilota, e un eroe per il suo paese.
Per il paese opposto però non lo era (sebbene ne riconoscessero le capacità), era semmai un killer da uccidere al più presto.
Quando il Barone Rosso abbatteva un aereo nemico, il suo paese gioiva.
L'altro no, si disperava.
Questo in sintesi è quello che intendevo dire con la frase "dipende sempre da che parte si guarda".
Da una ci vedrai sempre un eroe, dall'altra...non sempre.
E comunque mi associo totalmente al tuo ultimo pensiero finale, il più bello di tutti, il più importante di tutti, il più dignitoso di tutti: Viva la pace!

- aeb
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Apprezzo la sottolineatura... però non è che il Giappone (il Giappone di allora, sottolineo) si sia particolarmente distinto nel corso delle operazioni belliche della seconda guerra mondiale per il rispetto della popolazione civile. Una sola fonte di informazioni per tutte: Lo strupro di Nanchino, di Iris Chang, ed. Il Corbaccio, 2000. Non credo che la vita di un civile cinese valga meno di quella di un americano, o di un giapponese (nel caso specifico, uno dei tanti, si parla di qualche centinaio di migliaia di morti, civili).Limosky91 ha scritto:ma la differenza è che il "Little Boy" ha ucciso i militari ma sopratutto i civili, mentre i giapponesi di civili americani, e sottolineo americani non li hanno nenahe toccati....
P.S. a scanso di equivoci, nutro la massima considerazione ed il massimo rispetto nei confronti del mondo e della cultura giapponese. Credo anche di averne già discusso in altra parte del forum.
Ultima modifica di aeb il 4 novembre 2007, 18:31, modificato 1 volta in totale.
Andrea
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Per completezza di pensiero: dei due film di Eastwood su Iwo Jima, il più assolutamente commovente - e che più ho "sentito vicino" - è quello "dal punto di vista giapponese".
Sul fatto che sia preferibile la pace alla guerra, beh, mi sembra talmente ovvio: solo un demente potrebbe pensare altrimenti.
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E dopo questa affermazione, da qualche parte sul continente americano (north by north west, mostly) a qualcuno fischiano le orecchie come un tornado forza 5 mentre si produce in una serie di starnuti modello Kamehameha.aeb ha scritto:
Sul fatto che sia preferibile la pace alla guerra, beh, mi sembra talmente ovvio: solo un demente potrebbe pensare altrimenti.


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Non mi ha offeso affatto! Anzi, come già detto, mi ha fatto ridere! Non tanto per il significato della frase, ma perchè appunto sotto la frase "Dipende sempre da che parte si guarda" c'era la tua firma con gli occhi! Non mi hai fatto nessuna offesa!Mi scuso Limonsky se quella frase può esserti sembrata offensiva, ma ti garantisco che non era riferita a te, ai giapponesi, agli americani.
Era riferita a tutto.
Hai perfettamente ragione! Le vite sono uguali, anche il Giappone fece i suoi errori.....Apprezzo la sottolineatura... però non è che il Giappone (il Giappone di allora, sottolineo) si sia particolarmente distinto nel corso delle operazioni belliche della seconda guerra mondiale per il rispetto della popolazione civile. Una sola fonte di informazioni per tutte: Lo strupro di Nanchino, di Iris Chang, ed. Il Corbaccio, 2000. Non credo che la vita di un civile cinese valga meno di quella di un americano, o di un giapponese (nel caso specifico, uno dei tanti, si parla di qualche centinaio di migliaia di morti, civili).
Ecco, questa già è una cosa che non mi va molto giù, perchè vuol dire che non si è reso conto della tragedia che ha fatto. Errare è umano, ma continuare a fare lo stesso errore è scimmiescoPaul Tibbets vendeva via internet modellini dell'Enola Gay e della bomba
LINO
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
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Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
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..non ho detto che i dementi non esistano.....Ashaman ha scritto:E dopo questa affermazione, da qualche parte sul continente americano (north by north west, mostly) a qualcuno fischiano le orecchie come un tornado forza 5 mentre si produce in una serie di starnuti modello Kamehameha.aeb ha scritto:
Sul fatto che sia preferibile la pace alla guerra, beh, mi sembra talmente ovvio: solo un demente potrebbe pensare altrimenti.![]()

Andrea
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La vita ha valore differente a seconda della persona che deve valutarla... e questa persona viene "guidata" dalla cultura del posto in cui vive o che comunque riceve da chi gli è spesso intorno...
Si avrà quindi chi non uccide nemmeno una formica e chi invece uccide a sangue freddo... magari anche facendo cannibalismo... Chi non uccide le formiche ma si butta con un aereo sul pentagono...
Ovviamente poi esistono i cosiddetti "deviati", ma effettivamente chi possiamo definire realmente deviato? Ogni cultura si ritrova con dei deviati, ma essi sono poi dei deviati anche in atre cuture?
Della serie che se qua qualcuno viene considerato pazzo, magari in altre parti viene considerato normale, in atre viene ucciso, se qua un cannibale viene arrestato, magari in qualche tribù viene considerato uno qualunque! Se uno butta giù due torri viene considerato terrorista da noi, eroe da altri!
Se uno o più creano una bomba e la usano, per qualcuno si tratterà di cosa buona e giusta...ma è veramente cosa buona e giusta? Punti di vista!
e cose certe (anche se spesso non definitive) sono e cifre! a matematica non è un'opinione e varrà sia per chi da ad una vita umana i vaore di un sassolino sia per chi invece dirà che a vita di un essere umano è sacra!
Non esiste un giudizio unanime in tutto il mondo su un avvenimento, al limite esisteranno sfumature più o meno accentuate!
Questo però è molto OT...
Si avrà quindi chi non uccide nemmeno una formica e chi invece uccide a sangue freddo... magari anche facendo cannibalismo... Chi non uccide le formiche ma si butta con un aereo sul pentagono...
Ovviamente poi esistono i cosiddetti "deviati", ma effettivamente chi possiamo definire realmente deviato? Ogni cultura si ritrova con dei deviati, ma essi sono poi dei deviati anche in atre cuture?
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e cose certe (anche se spesso non definitive) sono e cifre! a matematica non è un'opinione e varrà sia per chi da ad una vita umana i vaore di un sassolino sia per chi invece dirà che a vita di un essere umano è sacra!
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Questo però è molto OT...
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Il 5 agosto 1945, durante i preparativi per la prima missione atomica, Tibbets diede all'aereo il nome di sua madre, Enola Gay Tibbets (1893-1983, che portava quel nome da una eroina di un romanzo). Secondo Gordon Thomas e Max Morgan-Witts (Enola Gay, Stein & Day Pub, 1977), il comandante regolarmente assegnato dell'aereo, Robert Lewis, era scontento di venire scavalcato da Tibbets per questa importante missione, e si infuriò quando arrivò davanti all'aereo la mattina del 6 agosto e lo vide dipinto con il nuovo nome. Lo stesso Tibbets, intervistato a Tinian alla fine di quel giorno da un corrispondente di guerra, confessò di sentirsi un po' imbarazzato per aver associato il nome di sua madre a una missione così fatidica.jollyroger88 ha scritto:Paul Tibbets vendeva via internet modellini dell'Enola Gay e della bomba
- Aldus
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L'associare il nome di una donna ad un aereo era una prassi abbastanza usuale.
Chissà se tali donne erano contente di codesto... "pensiero".
Comunque ancora oggi i nomi di donna vengono occasionalmente applicati ad altri eventi potenzialmente catastrofici, vedi gli uragani e le comete.
Uhmm.....non è che ci sarà qualche analogia tra "donne" e "potenziali disastri"?
E le bombe?
Boh, però il termine "sex bomb" è usatissimo.
Donne, gioie e dolori.
Chissà se tali donne erano contente di codesto... "pensiero".
Comunque ancora oggi i nomi di donna vengono occasionalmente applicati ad altri eventi potenzialmente catastrofici, vedi gli uragani e le comete.
Uhmm.....non è che ci sarà qualche analogia tra "donne" e "potenziali disastri"?

E le bombe?
Boh, però il termine "sex bomb" è usatissimo.

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Re: Usa, morto il pilota di Enola Gay
A me onestamente importa poco...Ben ha scritto:CHICAGO (Reuters) - Paul Tibbets, il pilota del bombardiere Usa che sganciò la prima bomba atomica in Giappone il 6 agosto 1945, è morto oggi a 92 anni. Lo ha riferito oggi un quotidiano.
Tibbets è morto nella sua casa di Columbus, Ohio, per le complicazioni di un ictus, scrive il Columbus Dispatch nella sua edizione online.
Pilota esperto, che volò in alcuni raid sulla Germania durante la Seconda guerra mondiale, Tibbets aveva 30 anni quando si piazzò al comando dell'Enola Gay, un B-29 chiamato come sua madre.
Dopo sei ore di volo per il Giappone, l'equipaggio di Tibbets sganciò la bomba, nome in codice "Little Boy", su Hiroshima alle 8:15 del mattino
La boma uccise istantaneamente circa 78.000 persone. Entro la fine del 1945, il numero dei morti salì a 140.000 su una popolazione stimata di 350.000.
Tre giorni più tardi, gli Usa sganciarono un'altra atomica su Nagasaki.
Il Giappone si arrese il 15 agosto 1945, portando la guerra ad una fine. Tibbets disse in varie interviste di non essere dispiaciuto della decisione di sganciare la bomba.
http://today.reuters.it/news/newsArticl ... OLAGAY.XML
"Se diventa mia amica la gente parlerà male di lei"
"Me lo promette?"
"Me lo promette?"