
C'era una volta una terra lunga e stretta che si chiamava Bananaland...
Ogni mattina partivano da i suoi aeroporti, tanti aeroplanetti che tutto il giorno
facevano la spola dal nord al sud. Su e giu' per la repubblica, sali e scendi, scendi e sali, su il carello, giu' il carello...
Ogni 36 ore pero', anche nella repubblica piu' sgangherata della galassia, gli aeroplanetti
che operavano sul suo territorio dovevano effettuare una ispezione, chiamata Giornaliera, per controllare il normale stato della macchina. La regolarità di queste ispezioni veniva accertata, come tutto cio' che riguardava il trasporto aereo a Bananaland, dagli impiegati del CANE, branca del ministero dei trasporti. Gli impiegati CANE, come oramai noto, erano tanti piccoli pupazzetti con il naso adunco, una mascherina nera ed uno strano cappello moscio sulla testa.
Dovete sapere, cari bambini, che l'operazione di spoglio delle pagine dei libri di latta, inviate da tutte le compagnie di bananaland, era una specie di festa. Tutti i pupazzetti ballavano al ritmo di tarantella, suonando trombette e mangiando sfogliatelle e babà al rhum. Ogni tanto c'era il bisogno di pulirsi la bocca e percio', dal momento che il CANE soffriva di mancanza di fondi per comprare lo scottex, i pupazzetti si pulivano con le pagine dei libri di ferro che dovevano controllare. Ovviamente, queste ultime, dopo l'uso venivano appallottolate e gettate nel cestino.
Prima di compiere questa operazione pero', i perfidi pupazzetti controllavano minuiziosamente la compagnia che aveva compilato la pagina, e, se era la compagnia di bandiera di Bananaland AliBanana, il foglio veniva controllato ed archiviato in maniera scrupolosa se invece era di qualche altra compagnia, allora ci si pulivano tranquillamente il muso o addirittura veniva usato per altri tipi di pulizie corporee. Si racconta che tale Rag.Peppiniello, pupazzetto anche lui, ma un po' tardo rispetto agli altri, un giorno controllo' ed archivio' per sbaglio, invece di pulircisi il muso, la pagina di una compagnia scamuffo-cost.Bè' il malcapitato fu ricoverato in rianimazione per grave trauma cranico. Non si seppe mai la causa dell'incidente ma i rapporti medici, durante la conferenza stampa, parlarono di trauma da randello di rovere.Stranamente , mentre il medico leggeva il referto, alcuni pupazzetti colleghi dello sfortunato Peppiniello, fischiettavano con gli occhi al cielo mentre altri si scambiavano frasi indignate del tipo "Ma no!?","Non può essere!!!" ma sotto sotto tutti sghignazzavano e si mollavano sgomitate.
Ora, si narra, che una di queste compagnie scamuffo-cost operante con aerei rubacchiati qua e là
(ma questa è un'altra storia) in un, a noi già noto, aeroporto, si affidasse per la manutenzione
a tecnici AliBanana, pagando con sonanti "paghero'" scritti sulle salviettine che venivano distribuite a bordo per asciugarsi il sudore.
Quando il debito arrivo' a 480.000 PDF (Pizze De Fango,moneta corrente di Bananaland) il telefono rosso del tecnico squillo'. Lui rispose.. "si signore, certo signore, con molto piacere signore" appese e preparò un mazzo di carte composto pero' da una sola carta: L'asso di picche.
Il mattino successivo il comandante della compagnia scamuffocost, tale Monsieur Jean Patè Filippe
Camamberre (franzoso, ovviamente, che non capiva un'acca di Bananaliano), noto' l'assenza della ispezione giornaliera e piuttosto adirato chiamo' il tecnico:"Tua non ma fatt la giornalierre, pezzo d'asin che nun sua' altre.." Il tecnico gli spiegò che la compagnia del Monsieur Le Comandante non pagava da mo' e che doveva alla sua azienda (branca della compagnia Alibanana)
circa 480mila pizze de fango. Alchè calo' tutto fiero, con movimento fluido ed elegante studiato in anni di partitelle a tresette al bar dell'aeroporto, l 'asso de picche che aveva portato con se'.
Risultato volo cancellato.
L'indomani il Jean Patè richiamo' il tecnico e la scena si ripetè... Stufi di prendere sti assi di picche,
l'operativo della compagnia, chiamo' allora un'altra compagnia che operava con lo stesso tipo di aeromobile chiedendo l'invio di un tecnico.
Inaspettatamente, dopo qualche ora, si comincio a materializzare all'orizzonte un piccolo aereo da
turismo traballante. Erano i tecnici di questa compagnia che arrivavano in aiuto della scamuffocost!!
Atterrato l'aereo, i due senza dire una mazza a nessuno, si avviarono trotterellando sul piazzale in
direzione dell'aereo di monsieur le comandant.
Dietro i vetri oscurati del presidio della Gendarmeria dell'aeroporto,pero', due pupille seguivano,
con la precisione di un laser il movimento dei due malcapitati.
Le pupille appartenevano ad un mefistofelico essere del quale nessuno sapeva il nome, perchè tutti lo chiamavano semplicemente "O MARESCIALLO"...
Un giorno "o maresciallo" apparve dal nulla in aeroporto, trasferito da una stazione della gendarmeria del nord e preceduto da orrende dicerie. Si diceva che avesse una particolare predilezione a bastonare la gente e che fosse non solo cattivo come pochi ma anche coraggioso senza pari. Si racconta che lui e la sua collega conosciuta anche lei con il solo grado, l'Appuntata, cattiva come lui e a lui completamente fedele, fecero irruzione nella scuola materna G.Pascoli del piccolo pacifico paesello di Sonpazzo (cit.) in pieno assetto swat. A loro dire, i due avevano ricevuto una soffiata sulla presenza in incognito di famigerati ladri razziatori di TIR tra gli scolari. Diedero tante di quelle mazzate a destra e a sinistra, maestre comprese, che al prefetto non rimase altro che trasferirli a guardare gli aerei atterrare nell'aeroporto piu' sfigato di Bananaland.
Percio' l'occasione si presentava ghiotta. Mentre I due tecnici trotterellavano allegri sul piazzale, O Maresciallo ordino' alla sua fida collega di guardare con il binocolo se i due intrusi avessero o meno esposto il cartellino con l'autorizzazione ad attraversare i piazzali.
Appurata la loro assenza, O Maresciallo disse semplicemente alla sua corpulenta collega: 'Pigghia o randell..' Diedero tante di quelle bastonate ai poveri tecnici che questi ultimi scapparono come delle saette e la torre, scambiando le bastonate per tuoni ed il lampo con il quale scapparono i tecnici per un temporale, emisero un warning di forte attività temporalesca nei pressi del campo chiudendo per due giorni l'aeroporto. In realtà c'erano calma di vento, 2000km di visibilità e l'unica nuvola della penisola era legata con lo spago su Milbanana, 1500km piu' a nord.
L'aereo dei tecnici spari' cosi velocemente che al parcheggio dell'aeroclub, Guarniero Guarnizione, il meccanico che in quel momento stava ispezionando l'aereo dei tecnici, tirando fuori la testa dalla sua cassetta degli attrezzi disse "Minghia.. ma qui non c'era un aerio due secondi fa? ODDIO L'AEREO FANTASMA!!" E scappò in preda al panico a farsi un litrozzo di vino.
L'indomani Jean Patè Filippe, constatò di nuovo l'assenza dell'ispezione e si attacco' al telefono con la sua compagnia tirando giu' dal cielo vari Santi francesi capitanati da Giovanna d'Arco.
La compagnia chiamo' a sua volta i tecnici che giurarono sui loro cari antenati di tre generazioni (potesse morire il mio trisavolo!.. furono le testuali parole) che l'ispezione era stata fatta. L'ingegnere di servizio, chiamo' a sua volta il CANE sorprendendo i pupazzetti in coma etilico e con la glicemia a 500. Il pupazzetto che prese la telefonata, l'unico ancora sorprendentemente in piedi dopo 5 litri di rosso e 84 sfogliatelle (record regionale), barcollo' un attimo litigando con la cornetta e ascoltò l'ingegnere credendo di parlare con il pasticciere Gennarino Cacace detto "o' dolce" che gli doveva consegnare ancora due quintali di babà
Appena l'ingegnere smise di parlare il pupazzetto, schiarendosi la voce, disse "Tutto a posto dotto’. Ti autorizzo io!" ruttò fragorosamente e svenne.
A 1000 km di distanza, un addetto di rampa senti' le parole del comandante in cuffia, caratterizzate dalla classica erre strusciante: "Terà da bordo'? Sgirà le moteur deux...." (Tera da bordo. Gira er due...)