ho letto questo articolo sul supplemento "i viaggi" di Repubblica (4 ottobre 2007)
ma è davvero così???
anche i piloti sono umani e hanno la responsabbilità di tante persone...
va bene risparmiare... ma non a tutti i costi!
ecco l'articolo
Il sonnellino del gatto
DI PIETRO PALLINI
CI SONO dei voli che, pur non essendo tanto lunghi da giustificare la
presenza a bordo di un terzo pilota, sono tuttavia molto gravosi: esempio
tipico, quelli che uniscono l'Europa occidentale alla East Coast nordamericana.
Durano otto - dieci ore e non sono, almeno all'andata, troppo
faticosi. Ma ventiquattro ore dopo si torna indietro e i due piloti, non
ancora assuefatti al fuso orario americano, si ritrovano a partire per l'Europa
proprio quando il loro sbalestrato orologio interno dice che è ora di
andare a dormire. Inevitabile che, a metà della traversata, la stanchezza
e il sonno si facciano sentire.
A prima vista la soluzione sembra facile: mettere un pilota in più, o allungare
il periodo di sosta, ma siccome la parola d'ordine dei tempi moderni
è “ridurre i costi”, hanno rispolverato una ricerca condotta anni fa
dalla NASA. Ci si era accorti, allora, che nei momenti di attività più intensa,
quando non era possibile garantire agli astronauti un buon sonno,
si potevano ugualmente ottenere da loro prestazioni soddisfacenti ricorrendo
alla tecnica del “cat napping”, il sonnellino del gatto.
Avete mai visto un micio, che un attimo prima sonnecchiava al sole, piombare
fulmineo su una lucertola incautamente avventuratasi nei dintorni,
o schizzar via di botto sfuggendo all'improvviso attacco dell'antipatico cane
dei vicini? Bene, pare che anche l'uomo sia capace di performance, se
non uguali, almeno simili: basta che il periodo di sonno effettivo duri
meno di mezz'ora, evitando così di entrare nella fase “profonda”. Questa
procedura pare anche garantire l'efficienza del pilota costretto ad interrompere
il proprio pisolino per fronteggiare un imprevisto.
Così, anche in previsione di momenti più impegnativi come l'avvicinamento
e l'atterraggio, se durante la crociera uno dei due si sente stanco,
organizza il suo “cat napping”: reclina lo schienale del sedile, abbassa il
volume della radio, smorza le luci, e... anche l'altro, che dovrebbe restare
vigile e svegliare il suo compagno allo scoccare della fatidica mezz'ora,
si trova nelle condizioni ideali per addormentarsi!
Rimedio: mantenere regolari contatti con gli assistenti di volo tramite interfonico,
oppure -a mali estremi, estremi rimedi- farne venire uno in
cockpit per tenere compagnia a chi deve stare sveglio... ma non era
meglio mettere un pilota in più?
i piloti e i lungi voli - un articolo
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Re: i piloti e i lungi voli - un articolo
Si è vero.. la cosa divertente è che in passato alcuni piloti sono stati sanzionati perchè in volo, con equipaggio minimo, si addormentavano.volare-oo ha scritto:ho letto questo articolo sul supplemento "i viaggi" di Repubblica (4 ottobre 2007)
ma è davvero così???
anche i piloti sono umani e hanno la responsabbilità di tante persone...
va bene risparmiare... ma non a tutti i costi!
Ora è tutto legale... tutto a posto.
Eh il Dio Denaro...
Notte a tutti, pisè... vado a controllà i CSD.