Viaggio in Uzbekistan - Settima parte

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Bacione
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Viaggio in Uzbekistan - Settima parte

Messaggio da Bacione »

Da Samarcanda a Tashkent

Ultimo giorno, si va da Samarcanda a Tashkent, la capitale dell'Uzbekistan.

Strada facendo, ci fermiamo per fare gasolio. Qui c'è una sorpresa notevole: un pieno di duecento litri di gasolio è costato 11.600 som (la valuta locale), cioè l'equivalente di circa 7 euro... ci pareva così increbile che pensavamo di aver sbagliato il conto, l'abbiamo rifatto con la calcolatrice!

Lungo la strada ho notato che curiosamente, all'improvviso, i cartelli stradali erano tutti e solo in cirillico per almeno una cinquantina di chilometri; poi improvvisamente sono tornati in alfabeto latino.

Dopo un'altra oretta di viaggio ci siamo fermati in un piccolissimo villaggio sia per la classica sosta "tecnica" per qualcuno del gruppo, sia perché c'erano dei banchetti di un mercato, in uno dei quali si vendeva questo:

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Miele della zona. Quindi, fatto a partire dai fiori e dalle piante della zona. Quindi, compreso il miele di fiori di cotone, che è quello chiaro e opaco del primo barattolo a sinistra nella fila di quattro in alto. Ovviamente, era una novità per tutti noi: ha un sapore gradevole e delicato, e praticamente tutti ne abbiamo acquistato un po'.

In un banchetto vicino ho trovato queste strane cose, grandi più o meno come noci:

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Sono piccoli formaggi duri; con il sapore del miele in bocca non ho avuto voglia di assaggiarli, ma chi l'ha fatto ha detto che erano buoni.

Proseguiamo il viaggio e cominciamo a notare, ogni tanto, qualche nido di cicogne. La guida ci preannuncia che di lì a non molto arriveremo in un posto dove ci fermeremo a vederne parecchi, in forma praticamente "condominiale": e infatti, dopo qualche chilometro, la strada costeggia una serie di piloni dell'alta tensione in tutto o in parte non utilizzati, che giustamente le cicogne hanno utilizzato come ottimo luogo per i loro "alloggi":

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Siamo ad una settantina di chilometri da Tashkent; anche qui, come m'era capitato di vedere nei giorni precedenti, noto che al confine fra le varie regioni uzbeke ci sono sempre posti di blocco presidiati da militari.

Tashkent

Abbiamo una mezza giornata da dedicare alla visita della capitale uzbeka, tenendo presente che la cena sarà abbastanza presto perché avremo poi diritto ad una sveglia veramente antelucana: l'aereo parte alle 5.20 del mattino, bisogna stare in aeroporto alle 3.00 e quindi è previsto che ci "sbrandino" all'una e mezza del mattino.
Per quanto mi riguarda, decido di non dormire proprio, in modo poi da provare a "crollare" (come infatti puntualmente avverrà) una volta salita in aereo; ma c'è qualcuno che invece preferisce dormire un po', e quindi è necessario guadagnare un po' di tempo andando a cena presto.


Tashkent è una grande città, con circa due milioni e mezzo di abitanti. E' la quarta più grande città dell'ex URSS, dopo Mosca, San Pietroburgo e Kiev. Fu gravemente danneggiata da un terremoto nel 1966, e infatti arrivando in città vediamo lunge sequenze di tristissimi palazzoni costruiti in fretta e furia dopo il sisma per ridare alloggio alla popolazione.
Il centro città invece è bello e ben curato, con molti grandi palazzi moderni prevalentemente sedi di uffici statali. Questa è Piazza dell'Indipendenza:

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Andiamo poi a visitare il Museo delle Arti Applicate, situato in quella che fu la residenza di un facoltoso diplomatico russo all'inizio del '900. Questo è l'ingresso:

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questo è il salone di rappresentanza:

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e questo è il giardino interno (con l'immancabile rivendita di souvenir):

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Nel museo ci sono diversi prodotti di alto artigianato uzbeko, spesso anche antichi. Ecco gli strumenti musicali:

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La sala in cui sono esposti i tessuti di seta (notate la vivacità dei colori, che sono sia naturali che chimici):

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Tappeti e arazzi ricamati ad ago con fili colorati, tipici di Bukhara:

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E altri ricamati in oro:

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Un paio di piatti di rame:

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Sulla via del ritorno ci fermiamo in una rivendita di alcolici, perché qualcuno vuole portare a casa una bottiglia locale. Ecco le birre locali (oltre a qualche "ospite" europea):

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ed ecco la vodka, prodotta sia localmente che in Russia:

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Entriamo anche in un vicino supermercato. Tashkent è l'unica città in cui ne abbiamo visti, ma anche qui si ritrova la pulizia e il senso dell'ordine nell'esposizione dei prodotti che avevo già notato nel mercato di Samarcanda. Questo è il reparto della pasta, prodotta localmente: non mi aspettavo di trovarne tante varietà!

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Finiamo la passeggiata in un parco vicino all'albergo, dove vediamo l'ultima statua della trilogia di Tamerlano: dopo averlo visto in piedi nel suo luogo natale e in trono a Samarcanda, qui a Tashkent è rappresentato a cavallo, perché è una delle città che conquistò:

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Qui finisce il racconto di questo magnifico viaggio. Alle due e mezza del mattino ci muoviamo verso l'aeroporto: ma la cronaca del volo di ritorno lo metto in Spotters area.

Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fino qui; mi auguro che il racconto di quello che ho visto in questo Paese poco conosciuto sia stato gradito e vi abbia incuriosito.

Al prossimo viaggio!
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MiticoJumbo
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Messaggio da MiticoJumbo »

complimenti è stato davvero un bel racconto particolareggiato e ben documentato :hello1: .mi è piaciuto.
troppo spesso ci si orienta verso mete simili a quella di partenza dove cercare di più ,racconti come questo ti fanno capire anche quanto,invece, sia importante cercare altro.
sono io il primo perchè ammetto che all'uzbekistan proprio non ho mai pensato in termini di viaggio. mi piacerebbe sapere qualcosa in più sui modi di fare della gente del posto.se ti va.
ci vediamo in spotters per il volo di rientro...
grazie
:D
Paolo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese
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beluga
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Messaggio da beluga »

Strada facendo, ci fermiamo per fare gasolio. Qui c'è una sorpresa notevole: un pieno di duecento litri di gasolio è costato 11.600 som (la valuta locale), cioè l'equivalente di circa 7 euro... ci pareva così increbile che pensavamo di aver sbagliato il conto, l'abbiamo rifatto con la calcolatrice!
Urca...in ufficio ho ancora un bel po' di som....., e se ci andassi all'Agip? :lol: :lol: :lol:


A parte gli scherzi, bellissime foto e bellissimo report, come del resto le precedenti 6 parti!
Grazie!
Fabrizio

Warnehmung / Constatazione
Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
Bertolt Brecht


Saltate pure e con coraggio di testa nel presente che non ritorna per ritrovarvi in un attimo nel cuore stesso dell'eternità...
Bohumil Hrabal (Brno 1914, Praha 1997)


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Bacione
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Messaggio da Bacione »

MiticoJumbo ha scritto:mi piacerebbe sapere qualcosa in più sui modi di fare della gente del posto.
Paolo, che ti devo dire... ci sono stata solo una settimana!
Per quello che ho visto, la gente è molto amichevole con i turisti (maybe there's a reason for... ;)).

Ma è soprattutto naturalmente ospitale, turisti o no: ne avevo letto, del valore dell'ospitalità come lo intendono i locali; e ne ho avuto conferma in tanti gesti spontanei e negli occhi delle persone, comprese quelle che ci hanno accolto per mangiare a casa loro (anche se ovviamente è un business: ma gli occhi parlano...); e soprattutto ne ho avuto conferma nel mercato di Samarcanda, dove tutti i commercianti hanno accolto la mia amica e me, da sole a spasso, con sincera amichevolezza, senza nessun desiderio di "acchiapparci per vendere". Questa è la sensazione che ho avuto.

Ma ho avuto anche la sensazione, però, di probabili rapporti spesso a dir poco tumultuosi in ambito familiare: ho saputo di una gerarchia di tradizioni familiari tuttora attuale ma che noi oggi definiremmo arcaica. In generale, ho avuto l'impressione di un paese che vive nel ventunesimo secolo, ma che per tanti aspetti ricorda l'Italia degli anni '60, e non solo per i rapporti umani (ho visto contadini con il falcetto e un sacco di somari in giro: sono immagini che mi hanno riportato ai miei ricordi di bambina).

E' complicato da spiegare, è complicato da capire in una sola settimana. Io non pretendo di aver capito, soprattutto dato il poco tempo; e per farsi un'idea non resta che andare ad annusare di persona, mi sa. Per me, essere catapultata in "un altro mondo" è stato uno degli aspetti interessanti del viaggio.
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MiticoJumbo
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Messaggio da MiticoJumbo »

in effetti una settimana capire gli usi di un popolo così diverso è impresa ardua.grazie :thumbright: , comunque mi basta ciò che hai scritto che poi è quello che pensavo anche io. sarebbe bello approfondire :book: cosa intendono loro per progresso se solo avere B767 in flotta o innestare tra le tradizioni nuove consuetudini più attigue al resto del mondo .
beh mi sa che prima o poi un salto da quelle parti ce lo faccio.
per il momento me ne vado a berlino a vedere il museo della luftwaffe così quest'anno posso dire di non essermi fatto mancare niente: pan day,salone di le bourget e museo militare berlinese...ma quanto costa sta passione.
beh ti saluto e un saluto a tutti.
ciao
:D
Paolo
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