Tempo libero dei piloti e...
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Tempo libero dei piloti e...
salve a tutti!
una domanda che forse vi sembrerà banale ma di cui mi piacerebbe sapere la risposta... ma un pilota normale che opera sul corto e medio raggio quanto tempo libero ha?
intendo ogni giorno? alla settimana?
inoltre un pilota meridiana o alitalia o compagnia italiana dopo la sua giornata di lavoro o magari alla fine del suo turno settimanale mi pare di aver capito che ha il volo gratis per tornare a casa...tipo trovandosi a milano la compagnia lgli permette di tornare a cagliari su un volo qualunque... o bisigna trasferirsi per forza a milano o roma... ecc ?? spero di essere stato chiaro nelle mie domande...sn 1 aspirante pilota!
chiedo gentilmente se possibile la risposta dei piloti....
Staff: titolo modificato perché tutto in maiuscolo (Bacione)
una domanda che forse vi sembrerà banale ma di cui mi piacerebbe sapere la risposta... ma un pilota normale che opera sul corto e medio raggio quanto tempo libero ha?
intendo ogni giorno? alla settimana?
inoltre un pilota meridiana o alitalia o compagnia italiana dopo la sua giornata di lavoro o magari alla fine del suo turno settimanale mi pare di aver capito che ha il volo gratis per tornare a casa...tipo trovandosi a milano la compagnia lgli permette di tornare a cagliari su un volo qualunque... o bisigna trasferirsi per forza a milano o roma... ecc ?? spero di essere stato chiaro nelle mie domande...sn 1 aspirante pilota!
chiedo gentilmente se possibile la risposta dei piloti....
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- air.surfer
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Re: TEMPO LIBERO DEI PILOTI...
Contrattualmente AZ da 11 giorni di riposo da ripartire nel mese. 4 (3 nei periodi di alta stagione) sono selezionabili dal pilota, gli altri sono a discrezione della compagnia. I giorni di impiego possono essere al massimo 6 ed in piu' ci sono altri paletti.marko29 ha scritto:una domanda banale ma di cui mi piacerebbe sapere la risposta... ma un pilota normale che opera sul corto e medio raggio quanto tempo libero ha?
intendo ogni giorno? alla settimana?
Si. Molti piloti sono pendolari e alla fine del turno di lavoro ritrnano a casa in aereo. Con AZ non pagano e cosi' anche con quelle compagnie che hanno un accordo con l'azienda (es. AirOne, Meridiana, ecc ecc).marko29 ha scritto: inoltre un pilota meridiana o alitalia o compagnia italiana dopo la sua giornata di lavoro o magari alla fine del suo turno settimanale mi pare di aver capito che ha il volo gratis per tornare a casa...tipo trovandosi a milano la compagnia lgli permette di tornare a cagliari su un volo qualunque... o bisigna trasferirsi per forza a milano o roma... ecc ??
Basta presentare al CkIn il tesserino aziendale insieme al CrewMember.
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Re: TEMPO LIBERO DEI PILOTI E...
E' come dire che se uno è autista di autobus pubblici di una città, la società gli regala un abbonamento annuale... E così via...marko29 ha scritto:inoltre un pilota meridiana o alitalia o compagnia italiana dopo la sua giornata di lavoro o magari alla fine del suo turno settimanale mi pare di aver capito che ha il volo gratis per tornare a casa...
Mi pare il minimo...

- davymax
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Eheh....purtroppo ci sono quelle che ti fanno pagare (anche se poco) anche per viaggiare con loro. Non danno nessun tipo di privilegio per volare con le altre compagnie e ovviamente la paga è bassa. Cosa non si fa per volareMi pare il minimo...

Comunque, fare il pendolare non è facile, conviene sempre avere un appartamentino in base, soprattutto alle condizioni che ho appena scritto.
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DavyMax, questo gli imprenditori lo sanno benissimo. Il problema è che accettando condizioni sempre peggiori si rovina la qualità della vita a tutta la categoria. Se tu non hai oggi una agevolazione, lo devi a chi è venuto prima di te.davymax ha scritto:Cosa non si fa per volare
Detto questo, vorrei sottolineare che non è responsabilità del singolo, proteggere la categoria, ma appunto della categoria stessa.
Ai comandanti ciprioti, maltesi, kazaki e chi piu' ne ha piu' ne metta che assumono le piccole compagnie italiane cosa vuoi che gliene importi?
Magari stanno ad un paio d'anni dalla pensione e un bel gruzzoletto in Lusseburgo vale molto di piu' di un "fuori servizio" dato ad un pilota Italiano.
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guarda che io sono seriamente intenzionato a diventare pilota e conosco almeno in parte i sacrifici che ciò comporta...non cpisco perchè vengo qua a fare delle domande e mi viene detto di fare il dentista.
questo forum dovrebbe essere fatto per grantire l'informazione ai ragazzi che al giorno d'oggi hanno questo sogno e questa passine.
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Impossibile non è un dato di fatto, è un opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossible is nothing.
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Pilotare un aereo è la cosa piu' bella che ci sia, almeno per me.marko29 ha scritto:guarda che io sono seriamente intenzionato a diventare pilota e conosco almeno in parte i sacrifici che ciò comporta...non cpisco perchè vengo qua a fare delle domande e mi viene detto di fare il dentista.
questo forum dovrebbe essere fatto per grantire l'informazione ai ragazzi che al giorno d'oggi hanno questo sogno e questa passine.
Purtroppo scegliere di farlo per professione, al giorno d'oggi è un po' rischioso. Molte persone dopo aver speso un sacco di tempo e danaro (dei genitori) si ritrovano a spasso o a fare lavori diversi dal pilota professionista.
E secondo me sarà sempre peggio finchè il governo non decidera' di riformare il trasporto aereo, come accade in altri paesi, per proteggere i propri cittadini aspiranti piloti. Ad esempio, se vuoi fare il pilota in Francia devi sapere il francese come un parigino qui da noi basta che parli a gesti e ti fanno comandante.
Percio' pensaci bene...
Ultima modifica di air.surfer il 28 giugno 2007, 1:23, modificato 1 volta in totale.
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Stiamo buoni... evitiamo di alzare inutilmente i toni!marko29 ha scritto:vuoi per caso dirmi 1 altro mestiere che devo fare o preferisci lasciare lo spazio a chi intende rispondere alle mie domande senza trattarmi come uno scemotto?
Leo
Die Warheit wird euch frei machen. (Goethe)
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Oggi come oggi non lo consiglierei a mio figlio.marko29 ha scritto:guarda che io sono seriamente intenzionato a diventare pilota e conosco almeno in parte i sacrifici che ciò comporta...non cpisco perchè vengo qua a fare delle domande e mi viene detto di fare il dentista.
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Comunque se proprio hai molta passione cerca almeno di non finire in mano ai tanti pirati che oggi affollano i cieli italiani.
Auguri!

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mi dispiace contraddirtiaurum ha scritto:Oggi come oggi non lo consiglierei a mio figlio.marko29 ha scritto:guarda che io sono seriamente intenzionato a diventare pilota e conosco almeno in parte i sacrifici che ciò comporta...non cpisco perchè vengo qua a fare delle domande e mi viene detto di fare il dentista.
questo forum dovrebbe essere fatto per grantire l'informazione ai ragazzi che al giorno d'oggi hanno questo sogno e questa passine.![]()
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i pirati ci sono lo so anche io e lo sanno in molti ... ma come ben tu sai poi le chiappe sull'aereo le abbiamo noi quindi se vuoi fare il pirata questo lo decide il pilota. penso che tu capisca senza altre parole
ciao ciao
Davide
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Hai perfettamente ragione. L'unica cosa è che essendo il primo lavoro aeronautico non posso certo dire "ah beh, le condizioni non sono buone, non accetto". Capisci? E' un po una gavetta, che qualcuno faceva sul citation o sul cessnino; io ho la fortuna di farlo sul 73.DavyMax, questo gli imprenditori lo sanno benissimo. Il problema è che accettando condizioni sempre peggiori si rovina la qualità della vita a tutta la categoria. Se tu non hai oggi una agevolazione, lo devi a chi è venuto prima di te.
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Io vado al lavoro contento, pur guadagnando meno di un impiegato perchè sono agli inizi e ora lo stipendio è secondario. Crescendo è giusto pensare anche al futuro e una crescita generale della propria condizione.
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Andiamoci piano..un pilota è giusto che possa andare a casa senza pagare,tenedno conto delle condizioni in cui lavora e di una certa disponibilità; un autista di autobus, con tutto il rispetto, può anche pagarsi il viaggio da casa a lavoro come fa un qualsiasi operaio.(Senza voler innescare polemiche ci tenevo a evidenziare la differenza).E' come dire che se uno è autista di autobus pubblici di una città, la società gli regala un abbonamento annuale... E così via...
Mi pare il minimo...
Un applauso ai piloti e a tutti i sacrifici che fanno per seguire la loro passione; operazione che non molti sono in grado di fare.
Ultima modifica di marcopolo il 28 giugno 2007, 10:21, modificato 4 volte in totale.
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. (Friedrich Nietzsche)
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Ho premesso che non è responsabilità del singolo. Ma alla lunga, non capisco come si possano accettare certe condizioni, anzi in realtà lo capisco eccome... le ragioni sono molte.davymax ha scritto: Hai perfettamente ragione. L'unica cosa è che essendo il primo lavoro aeronautico non posso certo dire "ah beh, le condizioni non sono buone, non accetto". Capisci? E' un po una gavetta, che qualcuno faceva sul citation o sul cessnino; io ho la fortuna di farlo sul 73.
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Beh magari ci sono colleghi che hanno dovuto trovarsi un altra compagna perchè la precedente ha chiuso e avevano gia casa, famiglia e tutto in un certo posto e per convenienza hanno accettato una compagnia con certe condizioni che magari ha base li vicino.
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scusa, mi spieghi questa tua affermazione? Perchè il pilota si e l'autista no? va bene che l'autista non è superman (evidentemente per te il pilota lo è), ma non vedo perchè lui non pòossa aver diritto ad un abbonamento per recarsi a lavorare.marcopolo ha scritto:Andiamoci piano..un pilota è giusto che possa andare a casa senza pagare,tenedno conto delle condizioni in cui lavora e di una certa disponibilità; un autista di autobus, con tutto il rispetto, può anche pagarsi il viaggio da casa a lavoro come fa un qualsiasi operaio.(Senza voler innescare polemiche ci tenevo a evidenziare la differenza).E' come dire che se uno è autista di autobus pubblici di una città, la società gli regala un abbonamento annuale... E così via...
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Mi sa che stiamo andando un pò off topic ma ti rispondo.
Io credo che se uno lavora per una certa azienda, non sia giusto avere dei privilegi all'internodi essa. Se uno lavora all'Electrolux, non vedo pechè debba potersi portare a casa un elettrodomestico. Piuttosto, se l'azienda ha già in conto queste spese le inserisca negli stipendi,quasi tutti per andare a lavorare spendono i propri di soldi. Non ritengo giusto accomunare un pilota che a volte per esigenze della compagnia deve recarsi a lavorare a Milano da Roma, a un autista che percorre sempre lo stesso viaggio di cui magari è consapevole da quado ha scelto il lavoro. Tutti i pendolari allora? Perchè essi si pagano l'abbonamento con i loro soldi? Un altra cosa è poi l'utilizzo di abbonamenti per altri fini oltre a quello lavorativo, pratica molto diffusa in italia.
Io credo che se uno lavora per una certa azienda, non sia giusto avere dei privilegi all'internodi essa. Se uno lavora all'Electrolux, non vedo pechè debba potersi portare a casa un elettrodomestico. Piuttosto, se l'azienda ha già in conto queste spese le inserisca negli stipendi,quasi tutti per andare a lavorare spendono i propri di soldi. Non ritengo giusto accomunare un pilota che a volte per esigenze della compagnia deve recarsi a lavorare a Milano da Roma, a un autista che percorre sempre lo stesso viaggio di cui magari è consapevole da quado ha scelto il lavoro. Tutti i pendolari allora? Perchè essi si pagano l'abbonamento con i loro soldi? Un altra cosa è poi l'utilizzo di abbonamenti per altri fini oltre a quello lavorativo, pratica molto diffusa in italia.
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. (Friedrich Nietzsche)
Re: Tempo libero dei piloti e...
L'utente alainvolo ha richiesto in data 31 ottobre 2011 la cancellazione del suo account e la rimozione dei suoi post.
- Daniele77
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In altre parole?i pirati ci sono lo so anche io e lo sanno in molti ... ma come ben tu sai poi le chiappe sull'aereo le abbiamo noi quindi se vuoi fare il pirata questo lo decide il pilota. penso che tu capisca senza altre parole
Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
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l'utilizzo di abbonamenti per altri fini è meglio lasciarlo stare. So per certo di un primo ufficiale az che più volte ha usufruito di questo per portare a spasso la famiglia intera, e in questo caso la perdita aziendale non è certo paragonabile a un abbonamento (per altro personale) di un autista. Inoltre, anche un pilota, quando diventa tale, è consapevole di quello a cui va incontro, e non penso che lo stipendio di un pilota sia (giustamente) quello di un autista. Semmai la colpa è di una pianificazione sbagliata da parte della compagnia stessa, che rende impossibile far dormire il personale navigante nella propria base di armamento. Possibile che in ryanair, eccetto eccezioni, si torni sempre, la sera, nella propria base? A mio papà è capitato più volte di vedere una quindicina di dipendenti az in voli az come pendolari. Non mi sembra una gran cosa. Però hai ragione che se le condizioni imposte sono quelle, è effettivamente impossibile essere piloti pendolari a proprie spese.marcopolo ha scritto: Non ritengo giusto accomunare un pilota che a volte per esigenze della compagnia deve recarsi a lavorare a Milano da Roma, a un autista che percorre sempre lo stesso viaggio di cui magari è consapevole da quado ha scelto il lavoro. Tutti i pendolari allora? Perchè essi si pagano l'abbonamento con i loro soldi? Un altra cosa è poi l'utilizzo di abbonamenti per altri fini oltre a quello lavorativo, pratica molto diffusa in italia.
ciao!
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L' organizzazione dei voli di una low cost lo permette, anzi, è fondamentale per il contenimento dei costi. Al contrario, in una compagnia tradizionale come Alitalia (ma anche Air France, Lufthansa, eccetera), questo non è possibile: gli aerei sono posizionati sugli aeroporti secondari la notte, in modo che il mattino molto presto possano partire verso gli hub per offrire i voli in coincidenza.Possibile che in ryanair, eccetto eccezioni, si torni sempre, la sera, nella propria base?
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Da quello che leggo in vari post c'è molta confusione sul discorso di "biglietti" fuori servizio, scontati, staff, must go(o DHC) ora non ho tempo, appena posso (sw qualche collega non l'avrà già fatto) scriverò due righe in materia così che possiate meglio comprendere di cosa si parla.tristar ha scritto:l'utilizzo di abbonamenti per altri fini è meglio lasciarlo stare. So per certo di un primo ufficiale az che più volte ha usufruito di questo per portare a spasso la famiglia intera, e in questo caso la perdita aziendale non è certo paragonabile a un abbonamento (per altro personale) di un autista. Inoltre, anche un pilota, quando diventa tale, è consapevole di quello a cui va incontro, e non penso che lo stipendio di un pilota sia (giustamente) quello di un autista. Semmai la colpa è di una pianificazione sbagliata da parte della compagnia stessa, che rende impossibile far dormire il personale navigante nella propria base di armamento. Possibile che in ryanair, eccetto eccezioni, si torni sempre, la sera, nella propria base? A mio papà è capitato più volte di vedere una quindicina di dipendenti az in voli az come pendolari. Non mi sembra una gran cosa. Però hai ragione che se le condizioni imposte sono quelle, è effettivamente impossibile essere piloti pendolari a proprie spese.marcopolo ha scritto: Non ritengo giusto accomunare un pilota che a volte per esigenze della compagnia deve recarsi a lavorare a Milano da Roma, a un autista che percorre sempre lo stesso viaggio di cui magari è consapevole da quado ha scelto il lavoro. Tutti i pendolari allora? Perchè essi si pagano l'abbonamento con i loro soldi? Un altra cosa è poi l'utilizzo di abbonamenti per altri fini oltre a quello lavorativo, pratica molto diffusa in italia.
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E il mio solito consiglio:
Prima di sparare sentenze e o convinzioni errate è meglio sempre documentarsi, e non fermarsi alla sola apparenza delle cose...
ciao
-->>POI<ER<<--

"We shall go on to the end, we shall fight in France, we shall fight on the seas and oceans, we shall fight with growing confidence and growing strength in the air, we shall defend our Island, whatever the cost may be, we shall fight on the beaches, we shall fight on the landing grounds, we shall fight in the fields and in the streets, we shall fight in the hills; we shall never surrender..."
ASOS su MySpace

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se l'organizzazione delle rotte impone di usare molti posti fruibili da passeggeri paganti tutti i giorni, significa che non c'è una buona pianificazione, non è una questione di low cost o meno. Anche nelle low cost gli aerei stanno fermi di notte e ripartono il mattino. Con questo non voglio dire che ryan sia migliore, anche perchè non la ritengo comunque paragonabile ad Alitalia (e non voglio rischiare un OT da censura!!!).Bafio ha scritto:L' organizzazione dei voli di una low cost lo permette, anzi, è fondamentale per il contenimento dei costi. Al contrario, in una compagnia tradizionale come Alitalia (ma anche Air France, Lufthansa, eccetera), questo non è possibile: gli aerei sono posizionati sugli aeroporti secondari la notte, in modo che il mattino molto presto possano partire verso gli hub per offrire i voli in coincidenza.Possibile che in ryanair, eccetto eccezioni, si torni sempre, la sera, nella propria base?
ciao!
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quello che ho scritto lo so da fonti attendibili (parenti dello stesso). Poi non penso che certe dicerie si fondino sul nulla. Tempo fa, su un report che vidi riguardo al caso Alitalia, c'era proprio, fra i vari argomenti, quello degli sprechi causati da pianificazioni assurde e fughe di risorse per certi benefit. Ora so benissimo che programmi come quello dicono solo quello che fa comodo per cercare di farti pensare quello che vogliono loro, ma non penso che abbiano inventato tutto. Era tutto documentato e testimoniato anche da vari dipendenti. Inoltre, nessuno ha detto che si sbagli a comportarsi così. Se io lavoro per una compagnia che mi mette nelle condizioni di poter usufruire di certi benefit, li uso e basta. Non penso di aver "sparato" alcuna sentenza.Poker ha scritto:E il mio solito consiglio:
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Guarda che i biglietti scontati ,per se o per i familiari,non sono un benefit ma solo un accordo(Industry Discount) tra le maggiori compagnie aeree che permette di ottenere facilitazioni per i propri dipendenti (compresi quelli di terra).tristar ha scritto:se l'organizzazione delle rotte impone di usare molti posti fruibili da passeggeri paganti tutti i giorni, significa che non c'è una buona pianificazione, non è una questione di low cost o meno. Anche nelle low cost gli aerei stanno fermi di notte e ripartono il mattino. Con questo non voglio dire che ryan sia migliore, anche perchè non la ritengo comunque paragonabile ad Alitalia (e non voglio rischiare un OT da censura!!!).Bafio ha scritto:Possibile che in ryanair, eccetto eccezioni, si torni sempre, la sera, nella propria base?
ciao!
La fruibilita' di questi e' subordinata alla disponibilita' di posti liberi(comunque non occupati da passeggeri paganti!).Il trasferimento del personale su altra base e' una cosa diversa ed avviene quando il turno di volo inizia su di un aerporto diverso da quello di armamento.
In questo caso (si parla di Must Go) la priorita' del personale in volo di trasferimento e' prevalente sull'ordine di imbarco.
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Che intendi per "prevalente sull'ordine di imbarco"? Ha prevalenza sul carico pagante o su altri dipendenti in attesa non must go? E come funzionano i must go: ci sono già dei posti riservati sul volo perchè la compagnia già sa quanti must go dovranno viaggiare su quel volo oppure passate per il check-in? Grazie!aurum ha scritto: In questo caso (si parla di Must Go) la priorita' del personale in volo di trasferimento e' prevalente sull'ordine di imbarco.
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- aurum
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Il personale navigante in volo di trasferimento ,ha priorita' su qualsiasi pax pagante.Questo personale(da non confondere con dipendenti pendolari) come gia' detto,e' costituito da un equipaggio (o parte di esso) che si trasferice per motivi di servizio ,su altro aeroporto diverso da quello di armamento, e dal quale avra' inizio il turno di volo.N176CM ha scritto:Che intendi per "prevalente sull'ordine di imbarco"? Ha prevalenza sul carico pagante o su altri dipendenti in attesa non must go? E come funzionano i must go: ci sono già dei posti riservati sul volo perchè la compagnia già sa quanti must go dovranno viaggiare su quel volo oppure passate per il check-in? Grazie!aurum ha scritto: In questo caso (si parla di Must Go) la priorita' del personale in volo di trasferimento e' prevalente sull'ordine di imbarco.
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Si si mi è ben chiaro il concetto di must go, ma non sapevo del fatto (peraltro comprensibile) della priorità sui pax. Grazie!aurum ha scritto:Il personale navigante in volo di trasferimento ,ha priorita' su qualsiasi pax pagante.Questo personale(da non confondere con dipendenti pendolari) come gia' detto,e' costituito da un equipaggio (o parte di esso) che si trasferice per motivi di servizio ,su altro aeroporto diverso da quello di armamento, e dal quale avra' inizio il turno di volo.N176CM ha scritto:Che intendi per "prevalente sull'ordine di imbarco"? Ha prevalenza sul carico pagante o su altri dipendenti in attesa non must go? E come funzionano i must go: ci sono già dei posti riservati sul volo perchè la compagnia già sa quanti must go dovranno viaggiare su quel volo oppure passate per il check-in? Grazie!aurum ha scritto: In questo caso (si parla di Must Go) la priorita' del personale in volo di trasferimento e' prevalente sull'ordine di imbarco.
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Quali sono allora le controidicazioni all'apertura di più basi per i dipendenti di una compagnia? Il concetto di base per i dipendenti può essere separato dalle altre componenti di una base operativa (manutenzione, disponibilità aeromobili etc)?
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