...e intanto che il pilota suda e parla con il sottobordo, la torre, il collega, l'A/V e l'agenzia delle entrate, il capiscione filma e dà lezioni di aviazione spicciola agli altri passegeri e la mamma è indecisa se scendere perchè nell'incertezza sia mai che partono tra due minuti visto che comunicazioni non ce ne sono il neonato, che non ha ancora il dono della parola e pertanto non può dirci come sta lui a fronte di tutti quelli che si sventolano e si lamentano per il caldo, stramazza.
E lui il caos non l'ha certo chiesto, così come non ha chiesto di volare pagando poco e forse non avrebbe neppure chiesto di andare a volare.
Il fatto che non sia accaduto nulla per me non ha alcun significato dal momento in cui non si è in grado di dimostrare che sicuramente fossero garantite le condizioni perchè non potesse accadere.
Cosa vuol dire "ambiente vivibile?" Lo si misura con il diametro delle pezze sotto le ascelle o con il numero di goccioline di sudore che ci sono sui visi dei passeggeri e degli AA/VV?
O si misura con parametri come temperatura, umidità e tempo?
Nel mio primo post volevo scrivere solo che, per me s'intende, almeno per una persona di quel volo non è stata garantita la sicurezza. Non fosse altro perchè quella persona il proprio disagio non lo può comunicare in modo che sia sicuramente comprensibile, esattamente al pari di tutti gli altri.
Poi non l'ho scritto. Lo scrivo adesso in questo, che è l'ultimo.
Anche perchè vedo in sottofondo N176480FG

e quindi mi sa che il tempo è scadutooooo
Air...ho bisogno di un ripassino. Storia...
