JT8D ha scritto:E' sempre sbagliato parlare di "colpe": il concetto di trovare ad ogni costo il colpevole ha fatto danni enormi alla sicurezza aeronautica. Lo scopo delle indagini tecniche, che terminano con il rilascio di una relazione di inchiesta, non è quello di trovare il colpevole, ma di ricostruire l'incidente, la catena di eventi che lo ha generato, emanare le opportune disposizioni e raccomandazioni, in modo che si possa imparare da quanto accaduto ed evitare che accada ancora un evento simile.
<... omissis...>
E ciò si verifica solo se vengono riconosciute anche le cause organizzative e si attuano anche a quel livello i dovuti aggiustamenti. Una "blame culture" tesa a colpire il pilota o gli altri operatori di front line è soltanto deleteria.
Paolo
Mi scuso se ho lasciato sottintendere il concetto di colpa, riferendomi alla responsabilita', per eccesso di semplificazione da uomo della strada.
Comunque e' innegabile che in questa sfortunata catena di eventi, a me che sono al di fuori (ahime

) dell'ambiente, sembri prevalere, l'errore umano di qualche operatore di front-line.
Mi spiego:
1) se durante un'operazione di lavaggio/verniciatura danneggio un mezzo, e' colpa mia che lo lavo/dipingo (alzi la mano chi non ha mai avuto a che discutere con qualche autolavaggio che gli ha danneggiato l'antenna, specchietto, o roba simile)... si, puo' esserci la procedura che mi dice di proteggere o meno i sensori, ma se sto lavorando su un aereo, voglio sperare che sappia quali sono i punti piu' delicati e abbia un po' di sale in zucca
2) sul manuale della societa' costruttrice c'e' scritto che una manovra non va effettuata sotto una certa quota (tra l'altro FL140 non e' bassissimo (sbaglio se dico 14000 piedi = quasi 5000 metri?) , quindi si dovrebbe presumere sia una manovra piuttosto pericolosa. Se qualcuno chiede di effettuarla troppo bassa, il pilota dovrebbe, per logica e per spirito di conservazione, rifiutarsi (a meno che qualche capoccione non gli abbia imposto di assecondare l'acquirente).
Comunque qualche responsabilita' umana c'e', almeno ai miei occhi.
Che questo debba servire ad emanare regole piu' stringenti e chiare per evitare che si ripeta, e' esattamente il mio pensiero (lo ammetto, da quando ho conosciuto questo forum, prima non mi era mai venuto in mente

).
Magari un "manuale del collaudatore" in cui sia scritto a caratteri cubitali "se il cliente fa richieste pericolose mettetelo, legato e imbavagliato, chiuso a chiave nella toilette.