neutrinomu ha scritto:Scusate la domanda un po stupida ma vedendo un po' la storia degli incidenti di questo aereo
http://www.airlinesafety.com/faq/faq9.htm
sembrerebbe quasi che abbia la fastidiosa tendenza a "cappottare" quando qualcosa va storto in atterraggio. Secondo voi è un caso (ovvero accade anche ad altri aerei) oppure c'è effettivamente qualcosa che non va?
Sono abbastanza allibito.
Delle due, l'una: o chi scrive tutto ciò ha avuto la fidanzata più importante della sua vita sedotta e abbandonata dal capo progetto dell'MD11/DC10, o quell'aereo è un progetto sfortunato, nato per il problema della potenza dei motori disponibili all'epoca che non permetteva di realizzare una macchina così grossa (ma competitiva per chi avesse esigenza di una capacità da wide body inferiore a quella del 747) con la oggi più collaudata formula bimotore.
Definire "fastidiosa" la tendenza a cappottare mi pare un minimo eufemistico. Di certo, un terzo motore così indietro e così in alto, quanto a distribuzione delle masse, non è davvero il massimo della vita. Tantopiù che essendo distante dal centro di spinta, in caso di movimento secondo l'asse trasversale (picchiata/cabrata) il momento della quantità di moto associato a detto movimento è infinitamente maggiore che se i motori fossero solo sotto le ali. Ciò rende più difficoltose e problematiche tutte le manovre di correzione, e sempre il momento della quantità di moto rende più pericolose perché meno "recuperabili" con facilità le manovre di ri-recupero dopo una accidentale sovracorrezione.
Sovracorrezione che, come si legge, sarebbe resa anche più facile dalla particolare leggerezza di comando del volantino in rapporto ad altri aerei. Insomma, se ne concluderebbe che si tratterebbe di un aereo "potenzialmente più rognoso di altri".
Come una Porsche con motore posteriore a sbalzo: finché c'è aderenza e tutto fila liscio, entro i limiti di tenuta dei pneumatici ha una motricità e un appoggio in curva straordinari, uniti ad una "pulizia" dell'assetto sovrasterzante che la rende di grande precisione e soddisfazione per i veri esperti. Ma se durante la curva una brusca discontinuità del fondo stradale, o una chiazza di polvere/bagnato/brecciolino innesca una perdita di assetto repentina, per recuperarla e non mettertela per cappello o arrotolarla attorno a un albero devi essere Ayrton Senna. A quel punto, avere il grosso del peso addirittura fuori dall'area di impronta dei quattro pneumatici diventa un preavviso di condanna, non un handicap.
Mentre una Toyota MR2 o una piccola Fiat X1-9 con motore centrale dietro i sedili di guida e trazione posteriore, bene o male la tieni in strada e la rimetti in traiettoria con un pronto controsterzo, al quale (se ben effettuato) reagisce subito e in modo prevedibile. O come una classica Alfetta col ponte De Dion e le masse ripartite 50%-50%, (motore avanti frizionecambiodifferenziale dietro), che entro certi limiti (entro certi limiti) ti "perdona tutto", e infatti era la preferita dalle forze dell'ordine per gli inseguimenti (nei quali non puoi assolutamente prevedere come, quando e quante volte sarai costretto a cambiare traiettoria e spostare le masse di qua e di là).
Non sono belle notizie quelle che leggo.
Pensare che esteticamente, assieme al Caravelle (del quale, però, quanto a qualità di volo parlan tutti benissimo) a me l'MD11 appare uno dei velivoli più eleganti dell'era dei jet.