Tral'altro continuo a pensare a questa affermazione:
"andava troppo veloce".
Non la penso in maniera critica, bensì mi sto sforzando di comprenderne il significato "sensoriale".
Sappiamo tutti che in aereo la velocità non si sente.
E' un dato di fatto.
L'unico modo che abbiamo per stabilire un po' a naso la velocità è guardare fuori dall'oblò e cercare di stimarla rispetto al terreno.
Chi di voi ha volato avrà tuttavia notato quanto questa prassi porta a informazioni errate.
Se l'aereo si trova a 1000 piedi e si guarda il terreno si percepisce una velocità.
Ma mano che l'aereo di abbassa al suolo la velocità sembra AUMENTARE.
La cosa inversa avviene invece per il decollo.
Man mano che l'aereo prende quota (e anche velocità!), sembra che invece rallenti.
Mi chiedo quindi, qual'è l'elemento che ha fatto dire a quella persona che l'aereo correva troppo in avvicinamento?
Tutti gli aerei quando si abbassano danno l'impressione di correre sempre di più, l'ho visto decine di volte.
Anzi, a seconda del tipo di aereo, erano molto diverse anche queste sensazioni.
Con un ATR ho notato velocità (parlo sempre a occhio rispetto al terreno) decisamente più lente che non con certi atterraggi con l'MD80!
Alcune volte addirittura, sempre con lo stesso aereo, ho avuto impressioni di velocità di atterraggio diverse.
Non capisco quindi il senso di quell'affermazione e a cosa sia veramente dovuta.
Solo chi sta vicino al finestrino può eventualmente rendersi conto che la velocità è davvero troppo alta, ma per poterla giudicare perlomeno correttamente dovrebbe avere abbastanza esperienza di quell'aereo, ossia averci volate molte volte e aver assistito a molti atterraggi.
Ma chi non è vicino al finestrino, su cosa si basa per dire che "l'aereo andava troppo veloce"?
Mi sembra ci sia un controsenso di base, perchè chi è in prossimità del corridoio può certamennte vedere un pochino fuori dai finestrini, ma data la sua prospettiva non può vedere lo scorrere del terreno SOTTO (solo chi è a ridosso del finestrino lo può vedere), bensì può solo vedere verso l'orizzonte.
E l'orizzonte appare sempre lontano (per cui lento), e quindi non è affatto valido per stimare a occhio quanto più o meno corre l'aereo.
Tuttavia le testimonianze dicono che tutti i passeggeri gridavano perchè si erano accorti che l'aereo correva troppo.
Ma troppo quando?
Durante il finale, oppure sulla pista??
Sono due cose ben diverse.
Durante il finale non si può capire se l'aereo corre troppo perchè, come ho già detto, man mano che il terreno si avvicina, l'aereo sembra (sembra però e basta) accelerare.
Una volta atterrati sulla pista invece la velocità diventa effettiva.
Se si rulla troppo veloci ci si accorge subito e si comincia (giustamente) ad urlare.
La testimonianza dice però..
''L'impressione che abbiamo avuto tutti ancora prima di atterrare è che l'aereo si sarebbe schiantato. Andava troppo, troppo forte, si e' subito capito che non si sarebbe fermato''... per cui si ritorna al primo punto.
Da cosa TUTTI i passeggeri hanno potuto capire che l'aereo andava troppo forte?
Non è ben chiaro.
E' comunque chiaro che quell'aereo ha rimbalzato sulla pista, il che conferma che quell'impressione, anche se era solo un'impressione, era fondata, tanto che poi l'aereo non è riuscito a fermarsi.
Sarebbe interessante risalire agli eventi meteo di quel giorno.
Capire se c'era vento forte, oppure meteo avverso che poteva causare strane raffiche microbust.
Insomma scusate la mia insistenza, ma non so per quale motivo non me lo vedo un pilota che atterra ad alta velocità e con rateo elevato in condizioni di meteo assolutamente perfette e calme.
Non voglio fare l'investigatore o mettermi nei panni di un investigatore.
Giammai.
E' solo una mia semplice curiosità perchè sono giorni che mi balena per testa questa assurda ipotesi (che poi magari non è assurda) che l'atterraggio veloce e a reteo elevato possa essere stato causato più da un capriccio meteo che non dal pilota.
Ripeto, è solo pura e semplice curiosità.
NULLA di ufficiale, NULLA di certo, NULLA di investigativo.
Se avete dei dati meteo sarei curioso di leggerli.
