Questo è però diverso dal dire che l'80% non ha voglia di lavorare. Sono della tua stessa opinione sul "darsi da fare"...non ho mai cercato la comodità e a 21 anni sono andato a vivere da solo e conosco un fottio di gente che a 45 è ancora in casa mentre potrebbero serenamente o con poche difficoltà andare a vivere da soli.SuperMau ha scritto:
QUesto invece e' quello che succede al famoso 80% che indicavo. Ah, si, cercano in xxxxx. Ah, pero,' mi devo spostare. Ah, ma come faccio con la scuola. Ah, ma qui ho due cani e una pecora e come faccio a lasciarli soli, e via dicendo.
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Capito l'hanno capito...perché , soprattutto in tempi passati, sono stati proprio gli italiani a migrare e crearsi nuove opportunità. Però, ripeto, lo sbattersi non ha molto a che vedere con la possibilità/volontà di emigrare. Io devo dire che non vedo tutta sta gioia nel vivere di sussidi/cassa/malattia...al contrario. È vero che se non si accettassero contratti del c***o le aziende dovrebbero smettere di fare contratti del c***o...non mi sento però di giudicare chi impugna la legge del proprio paese e si rifà su chi l'ha vessato o l'ha fatto lavorare con un contratto del c***o perchè sapeva che comunque, le persone, hanno bisogno di lavorare.SuperMau ha scritto:
Se TUTTI si guardassero intorno, invece di accettare contratti cagata, per poi vivere di sussidio/ cassa/ malattia e tutto il resto, le aziende sarebbero OBBLIGATE a offrire contratti migliori. Perche', checche' se ne dica, nessuna azienda lavora senza personale. Hai bisogno di gente per fornire un prodotto/servizio. Se la gente comune cominciasse a essere selettiva, tuto questo problema non ci sarebbe. E' chiaro, bisogna SBATTERSI. Cosa che gli italiani non hanno mai capito.
Mau certe scelte le puoi fare se sei particolarmente spregiudicato oppure perché sai che, sotto un ponte, non ci finisci....come potrebbe essere il caso di tua figlia. Ci sono persone che non possono stare a guardare e scegliere...allora ben venga la legge che impedisca , prima di tutto, alle aziende di "sfruttare"...pur dando anche più libertà ed elasticità di assumere/licenziare. In Italia vogliono la flessibilità di molti altri paesi senza che le strutture e le burocrazie ti permettano di saltare da un lavoro ad un altro perché, senza indeterminato, non ti prestano neanche 1000€. Perché devi partire sempre dal basso, da chi ha meno possibilità, a richiedere flessibilità o disponibilità?SuperMau ha scritto: La mia seconda figlia ha 20 anni. Ha finito scuola, fatto qualche tirocinio in loco, ha fatto una selezione per lavorare su una nave da crociera. 2 mesi a Londra per corso di preparazione, esami, poi 10 mesi in servizio. Tornata in italia ha trovato un lavoro presso una azienda con un contratto a tempo indeterminato. Come nella media, azienda gestita alla razzo, stipendi e ore alla spera in dio...risultato, gli ha detto ciao ciao (e tutti a dirgli noooo sei pazza con un contratto indeterminato ecc ecc). Adesso si trova a Porto Cervo per un contratto di 4 mesi fino ad ottobre, 30% meglio pagata. In tempo. Senza discussioni.
E poi? Poi si vedra', magari si imbarca ancora per altri 10 mesi. Lei non si stressa e non si preoccupa.
Ripeto...per lo meno nel mio settore...non vedo tutti questi parassiti tra le persone sull'aereo e sul piazzale. Senza sapere che causa hanno fatto, perché, e soprattutto perché hanno vinto non mi viene da esprimere giudizi su cosa dovrebbero fare.SuperMau ha scritto:
Morale? TI-DEVI-SBATTERE. Non devi crearti barriere. E cosi' dovrebbero essere almeno tutti i ragazzi sotto i 25. Solo cosi puoi migliorare te stesso, chi ti sta intorno, e la societa'.
Cosi' dovrebbero fare tutti i meridianini reintegrati, con vomitino, sul palo, con la maglietta rossa, ecc.
Invece il lazzaronismo, e l'assistenzialismo austro-ungarico, la fa da padrone. Soprattutto nella testa della gente.
E i risultati si vedono. Soprattutto quando sei fuori.
Ciao
M.
Ciao!