alainvolo ha scritto:
Qui un pilota e' come un qualsiasi altro lavoratore,non fosse per gli stipendi maggiorati.[/b]
Allora in Bulgaria dovrebbero essere tutti piloti. Chi glielo fa fare a guadagnare 100 euro al mese?
Caro Alain, tu sei giovane e sicuramente sarai pure un bravo pilota, anzi un bravo "conoscitore di sistemi", ma scusa se mi permetto, devi crescere un pochino. Aereonauticamente parlando, ovviamente!
Parti dal presupposto che fino al tuo ultimo giorno di lavoro, prima della pensione, avrai sempre qualcosa da imparare.
Comincia a macinare ore su ore, infilati nel cattivo tempo, diventa bravo nell'eseguire decolli ed atterraggi a bassa visibilità e nella crew coordination. Stai lontano dalla tua famiglia 20 giorni al mese e fatti gli anticorpi mangiando dai vari "zozzoni" in giro per il mondo.
Impara a controllare quel formicolio che senti quando ti si accende una master caution oppure a controllare la voce mentre dichiari emergenza per una OEO. Studia continuamente, fatti due o tre check l'anno piu' svariate visite mediche e ripensa ai sacrifici che hai fatto per diventare quello che sei e a quelli che dovrai fare per diventare un bravo Comandante.
Con la C maiuscola, non come alcune persone con la "c" minuscola che incontrerai nella tua vita.
Prendi le cose buone che impari da loro e scarta quelle che ritieni "cattive" vedrai che ti risulterà tutto piu' facile.
Ma per favore, impara a rispettare chi è piu' anziano di te, sia lui Chuck Yaeger oppure una pippa... perchè se vola da tanti anni proprio pippa non è.
E se tu siedi li a sinistra pilotando e gestendo con sicurezza tutti i tuoi sistemi, pensa che in fondo, lo devi anche un po' a loro che, con i loro errori a volte pagati a caro prezzo, ti hanno permesso di essere oggi un pochino piu' sicuro.
Poi se un giorno ci incontreremo per un caffè, mi saprai dire se ti senti un lavoratore qualunque oppure un professionista di alto livello.
D'altro canto, se guadagni 15 volte di piu' di un qualsiasi lavoratore, un motivo ci sarà.
Con affetto,
Miyomo
Colpito!
Non so più che pensare. Mi fido di quello che dite. Vedremo poi con gli aggiornamenti di Alain.
Vedo che ve la litigate tra esperienza e conoscenza tecnica. Ma cosa succede se il F/O di sente male? Un CPT, anche se fosse il miglior pilota della siberia, con tutte quelle lacune cosa potrebbe fare? Finchè c'è l'aiuto a leggere i dati e i manuali è tutto semplice, ma quando ri troverà da solo?
marcoferrario ha scritto:Vedo che ve la litigate tra esperienza e conoscenza tecnica. Ma cosa succede se il F/O di sente male? Un CPT, anche se fosse il miglior pilota della siberia, con tutte quelle lacune cosa potrebbe fare? Finchè c'è l'aiuto a leggere i dati e i manuali è tutto semplice, ma quando ri troverà da solo?
Per favore... guarda che i piloti mica sono come nelle barzellette dei Carabinieri dove uno sa leggere e l'altro sa scrivere...
Ripeto, ci sono dei piloti designati dalle compagnie per giudicare l'idoneità o meno della popolazione dei loro piloti.
Un incidente aereo, per una compagnia specialmente piccola, potrebbe significare il fallimento.
Non scherziamo.
darth.miyomo ha scritto:Per favore... guarda che i piloti mica sono come nelle barzellette dei Carabinieri dove uno sa leggere e l'altro sa scrivere...
In Europa no, ma a quanto pare in Bulgaria si.....
Gozer ha scritto:Però perché, come approccio generico ad una situazione, dobbiamo partire dal fatto che ci sia m***a dietro? Nel senso, se io so che ci sono delle regole, delle metodologie e dei modi di operare generali, mi sono state presentate e insegnate come imprescindibili e mediamente vere, come l'idoneità dei comandanti, di cui si parla in questo caso, e i meccanismi attraverso i quali viene garantita e preservata, perché devo invece pensare a priori che ci siano magagne? Se poi viene qualcuno - che abbia l'esperienza e la posizione per farlo - e mi dice "no, guarda che quì purtroppo funziona così, lavorano tutti in questa maniera e non ci si può fare niente se vuoi lavorare", allora magari ci credo, se credo alla buona fede della persona devo credere anche a cosa mi riferisce... non voglio prendere una posizione nel dibattito attuale, però il tuo ragionamento, Michele, si può anche girare : perché, se non conosci una situazione, devi pensare a priori che si facciano ca**ate? Miyomo ha fatto un ragionamento che sicuramente fila in una realtà non dico tanto "occidentale" quanto "un minimo sana" in generale... per invalidarlo occorre risalire ad un livello ben più alto e immaginare (che poi magari è così, Alainvolo lo sostiene) un sistema con regole completamente diverse fin dalla radice... questo è quello che vedo io.
Non penso a priori che si facciano ca**ate,anche qui il discorso può essere invertito,perchè non ci dobbiamo fidare di Alain che vola con il soggetto e che le uniche cose che sappiamo di questa vicenda ci sono state dette da lui?
Che facciamo ci teniamo quello che ci piace del suo discorso e togliamo o ''sbefeggiamo'' il resto.
Io non voglio contraddire Miyomo per sport,tant'è che mi trovo d'accordo sul suo discorso generale sulla necessità di imparare dai comandanti ( da chi ne sà di più,come in ogni campo d'altra parte) ma oltre a dire bisogna andare oltre alle apparenze è necessario che queste ''apparenze'' siano smentite da quello che stà sotto (in poche parole,uno può apparire pirla e non esserlo,ma anche apparire pirla ed esserlo pure,per la cronaca è un esempio, inutile appigliarsi a questo paragone)
Che Miyomo sia un bravo (per non dire di più ed apparire un lecchino) comandante è fuori di dubbio,forse nemmeno apprezzerà che lo dica io,ma ad ogni modo è quello che penso,allo stesso modo ritengo però che non possa avere un quadro esatto della situazione particolare,come anche tutti noi del resto,chi è lì che lavora ed ha un' idea di come le cose girino è Alain e non vedo perchè non credergli.
alainvolo ha scritto:Ah dimenticavo!
Sempre ieri sera al party,l'amico comandante raccontava di come 15 minuti dopo il decollo si metteva a guardare i film in dvd sul lap top.
E poi miyomo mi viene a parlare di voli sulla Siberia!Faccia poco il moralista e sia piu' oggettivo.
PER FAVORE,NON PRENDIAMOCI IN GIRO PER L'AMOR DEL CIELO!
Che bello, pure il filmino, magari porno, tra una tacca di flap e l'altra? E il prossimo scoop quale sarà? Che si faceva la barba in corto finale?
Mi sa che qui qualcuno (il famigerato comandante?) si sta divertendo un mondo a farci fessi.
L'unica cosa urgente è una giornata al mare.
Begrip is de bakermat van beschaving - Understanding is the cradle of civilization - La compréhension est le berceau de la civilisation - La comprensione è la culla della civiltà.
si si perchè questo buontempone mi comincia a stare simpatico
L'unica cosa urgente è una giornata al mare.
Begrip is de bakermat van beschaving - Understanding is the cradle of civilization - La compréhension est le berceau de la civilisation - La comprensione è la culla della civiltà.
Facciamo una cosa, quando Alain ci volerà insieme, piazza una bella telecamera nascosta nella borsa da volo (se si riesce a mettere dietro ora non so sull'ATR); poi ci passa il video coi sottotitoli in italiano e vediamo se ci sono minchiate.
E per favore, non sognatevi di dire che Alain potrebbe mettere dei sottotitoli falsi perchè chi lo pensa è veramente a un livello basso...
Non è male come idea però? no? Slo che dici? Merita oppure è una minchiata che poteva venire in mente solo a te?
"They say every man dies twice, once when his body goes and again, when his name is uttered for the last time."
Però se poi se ne accorge l'energumeno, (perchè secondo me è pure bello grosso), poi ci parli te eh?
basterà dirgli che stiamo girando uno spot per la absolut vodka
L'unica cosa urgente è una giornata al mare.
Begrip is de bakermat van beschaving - Understanding is the cradle of civilization - La compréhension est le berceau de la civilisation - La comprensione è la culla della civiltà.
Michele ha scritto:Non penso a priori che si facciano ca**ate,anche qui il discorso può essere invertito,perchè non ci dobbiamo fidare di Alain che vola con il soggetto e che le uniche cose che sappiamo di questa vicenda ci sono state dette da lui?
Che facciamo ci teniamo quello che ci piace del suo discorso e togliamo o ''sbefeggiamo'' il resto.
No, Michele, io non ho "sbeffeggiato" nessuno né ho detto affatto che non ci dobbiamo fidare di Alain, ci mancherebbe altro, lui riferisce fatti ed esprime proprie considerazioni su questi fatti. Io ho espresso dissenso su singoli punti (non si può?) e soprattutto ho detto che è naturale che miyomo dica quello che dice, perché a mio parere per "scavalcare" le sue riflessioni occorre risalire più in alto di diversi livelli e considerare tutto un sistema che non funziona secondo le regole a cui siamo abituati (e che molti di noi ritengono giuste e idonee).
Alain dice solo che questo sistema esiste, perché discende dai fatti che racconta, io non ho motivo di non crederci, è ovvio, mi pare infatti che la querelle sia sulle considerazioni che ne trae.
Michele ha scritto:ma oltre a dire bisogna andare oltre alle apparenze è necessario che queste ''apparenze'' siano smentite da quello che stà sotto (in poche parole,uno può apparire pirla e non esserlo,ma anche apparire pirla ed esserlo pure,per la cronaca è un esempio, inutile appigliarsi a questo paragone)
Michele ha scritto:Non penso a priori che si facciano ca**ate,anche qui il discorso può essere invertito,perchè non ci dobbiamo fidare di Alain che vola con il soggetto e che le uniche cose che sappiamo di questa vicenda ci sono state dette da lui?
Che facciamo ci teniamo quello che ci piace del suo discorso e togliamo o ''sbefeggiamo'' il resto.
No, Michele, io non ho "sbeffeggiato" nessuno né ho detto affatto che non ci dobbiamo fidare di Alain, ci mancherebbe altro, lui riferisce fatti ed esprime proprie considerazioni su questi fatti. Io ho espresso dissenso su singoli punti (non si può?) e soprattutto ho detto che è naturale che miyomo dica quello che dice, perché a mio parere per "scavalcare" le sue riflessioni occorre risalire più in alto di diversi livelli e considerare tutto un sistema che non funziona secondo le regole a cui siamo abituati (e che molti di noi ritengono giuste e idonee).
Alain dice solo che questo sistema esiste, perché discende dai fatti che racconta, io non ho motivo di non crederci, è ovvio, mi pare infatti che la querelle sia sulle considerazioni che ne trae.
Michele ha scritto:ma oltre a dire bisogna andare oltre alle apparenze è necessario che queste ''apparenze'' siano smentite da quello che stà sotto (in poche parole,uno può apparire pirla e non esserlo,ma anche apparire pirla ed esserlo pure,per la cronaca è un esempio, inutile appigliarsi a questo paragone)
Per lo ''sbefeggiare'' non mi riferivo a te.......ed ovviamente ognuno può avere le sue considerazioni,io dico solo che Alain avrà evidentemente i suoi buoni motivia pensarla così.
Per quanto riguarda il secondo quote....sì insomma per quanto riguarda il secondo quote......ehm sì allora........
Chi mi conosce lo sà! (vi ricordate Tomba e la gialappas!?)
....uhm sempre riguardo al secondo quote.... bisogna cancellare ''oltre a dire''....per trovare un senso....(voglio trovare ....un senso a questa vita...anche se questa vita un senso non ce l'ha...(vasco))
alainvolo ha scritto:Di seguito descrivero' la mia recente ed attuale esperienza,che mi ha visto "insegnante" nei confronti di un "Comandante" con dieci mila ore di volo.
Credo che rimarrete basiti da quanto leggerete;buona lettura.
Probabilmente un comandante con diecimila ore di volo avra' ancora qualcosa da imparare da te.
Sicuramente tu avrai qualcosa da imparare da lui!
Ma le cose che alainvolo riporta come testimone diretto (non le cose che gli hanno raccontato al party) sono un fatto grave sì o no ???
Una compagnia aerea che mette ai comandi di un Atr-42 alainvolo e un comandante come quello che fa (o non fa) le cose di cui alainvolo è testimone, fa una cosa "lecita" sì o no ???
Al di la di chi può insegnare all' altro che cosa, o di chi ha esperienza e chi non la ha, di chi è preparato e chi non lo è, credo che importante sia sapere se, stanti le testimonianze oculari di alainvolo, ci siano delle violazioni sì o no...
La compagnia bulgara in oggetto è da lista nera ???
Vorrei poter raccontare quanto mi è successo,visto che si parla di responsabilità,ruoli ed esperienza.
Un giorno di svariati anni fa dobbiamo trasferire in ambulanza
verso un altro ospedale un paziente con un'emorragia cerebrale.Intubato.
L'elicottero era impegnato in un servizio primario e quindi non c'era la possibilità
di traferirlo in altro modo se non con il soccorso di terra.
Mi avrebbe accompagnato un anestesista con decine di anni di onorato servizio.
Non avevo mai avuto il piacere di lavorare con lui ma tutti dicevano che fosse
in gamba.
Preparo il paziente per il trasferimento in attesa che arrivasse questo medico e si potesse quindi partire.
Dall'ambulanza prendo il respiratore automatico,il monitor,il saturimetro,lo sfigmomanometro.
In dieci minuti il paziente è pronto per essere trasportato.
In dieci minuti ho fatto quello che mi è stato insegnato a fare in un corso di specialità e in altri svariati corsi di aggiornamento fatti a posteriori.
Lavoro da 20 anni e so anch'io valutare la clinica.
So che non è strettamente necessario avere uno sfigmo per rilevare una pressione in urgenza.
Se un polso radiale è assente siamo sicuramente sotto i 90 mmHg di sistolica.
Ma se lo sfigmo c'è,è meglio.
Lavoro da 20 anni e so riconoscere un arresto cardiaco senza avere bisogno di un monitor che mi dica il ritmo.
E per lo stesso motivo non mi serve un monitor che mi dica che uno è in fibrillazione atriale,perchè mi è stato insegnato ai tempi di Marco Cacco
che basta avere esperienza nel sentire il polso.
Ma se il monitor c'è,è meglio.
Lavoro da 20 anni e potrei fare anche a meno di certi presidi,se fossimo in Uganda e non ci fossero,ma ci sono e ci hanno insegnato ad usarli perchè servono.Quindi perchè non usarli?
Nel frattempo è arrivato l'anestesista.
Buongiorno!Te son tì oggi???
Si,sono io....
E si gira a guardare il paziente.In effetti era un pò come un albero di natale,ma qui si risponde a standard che con il 25 dicembre non hanno niente a che vedere...
Ma come te lo gà concià???? (ma come l'hai conciato?)
Cavaghe,cavaghe tùt che mi non porto in giro uno in quelle condizioni!!! (Togligli tutto-monitor e ventilatore-che non porto in giro uno in quelle condizioni-riferendosi a tutto
l'insieme di apparecchiature che aveva addosso...)
Il medico di guardia in PS mi guarda e non favella.Diciamo pure che non vuole prendere posizione nei confronti del collega.
Dico all'anestesista.
Dottore mi scusi...
Dobbiamo farci 40 Km di strada.
Non crede sia meglio tenerlo monitorizzato e così com'è?
Sissignore è no.
Insomma non c'era verso di portarlo via come l'avevo preparato.
Il vecchio dottore,che,penso,sarà sicuramente uno con i controcazzi,non vuole nemmeno il ventilatore automatico perchè lui,abituato alla trincea,
ha sempre ventilato in manuale con l'Ambu e "vado in pension domàn!te volarà mia che me metto ad usàr quei argagni????" (tradotto,vado in pensione domani,vorrai mica che mi metto
ad usare quelle cose?)
E quindi lo ventilerà a mano.
Penso che anch'io so ventilare in ambu,ma francamente adesso mi sembra una stronzata non usare l'automatico,visto che dobbiamo fare un viaggio di circa un ora.
Continuo ad insistere e mi sento dire che "il dottore è lui e che ci manca che un'infermiera vada ad insegnare qualcosa a lui che è un anestesista!"
Non entro in contestazioni perchè forse ho già esagerato (mi sono anche permessa di dirgli che se
ci insegnano a seguire determinate procedure un motivo ci sarà...) e lui adesso è davvero seccato (tanto per usare un eufemismo....)
Penso che mi riserverò di farlo nel viaggio di rientro.
Riconosco che l'anestesista abbia un sacco di esperienza,ma non capisco il perchè di tutta questa ritrosia nel venirsi incontro e soprattutto il disprezzo per le nuove tecnologie.
Carichiamo il paziente in ambulanza e partiamo.
Durante il tragitto il paziente diventa bradicardico.
Da lì a un minuto è in arresto.
Se fosse stato monitorizzato ce ne saremmo accorti prima e,forse,quello che è accaduto non sarebbe successo.
Se fosse stato attaccato al ventilatore ci sarebbero state 4 mani libere anzichè le mie due soltanto.
Inutile dire che non ho avuto il tempo per rimettere quello che il dottore mi aveva detto di togliere,perchè tempo non ce n'era e a questo punto sarebbe stato irrilevante...
Inutile dire che la gestione dell'evento è stata penosa.
Perchè il dottore,malgrado tutta la sua esperienza,aveva dimenticato di tenersi "leggermente" aggiornato sulle linee guida dell'arresto cardiocircolatorio
e sugli algoritmi da seguire nella rianimazione.
Eppure è un anestesista che chissà quante volte si sarà trovato di fronte ad arresti.Ma forse non è questo il punto...
Inutile dire che mi sono sentita una m***a,soprattutto all'arrivo nel PS di destinazione,dove mi hanno guardata come se fossi una delinquente chiedendosi come mai il
paziente fosse smonitorizzato e senza ventilatore.
Inutile dire che il fatto che il medico al rientro si fosse scusato non mi ha affatto confortata.
Inutile dire che durante il debriefing ho ammesso tutte le mie colpe,malgrado chiunque continuasse a testimoniare che se c'era una colpa non era la mia.
Inutile dire che è stata la prima e l'ultima volta che mi sono fatta "condizionare senza condizioni" da una persona gerarchicamente e per anzianità superiore a me.
E che all'esperienza empirica,quella non provata oggettivamente e legata solo a preconcetti del tipo "lavora da 40 anni,figurati se non ne ha",non credo più incondizionatamente.
Ad Alain vorrei solo dire una cosa.
La responsabilità è personale.
Se credi che il tuo comandante abbia delle lacune,puoi farlo presente anche al mondo intero,sempre interessi a qualcuno,ma questo non ti esime dalle tue,di responsabilità.
Rimane il fatto che siete tu e lui.
E se capita il fattaccio non sarànno certo lui nè nessuna istituzione a pararti il c**o.
Devi rispondere da solo.
cesare ha scritto:e brava occhioni....
punto e fine 3d.
cesare
Se l'ironia che colgo nella tua frase è esatta, Cesare, la trovo decisamente fuori luogo e di pessimo gusto...
Sono altresì convinto che se 35k potesse tornare indietro con il suo paziente, probabilmente si impunterebbe con il dottore e, probabilmente, il paziente sarebbe ancora in vita...
L'errore che hai fatto tu, o meglio il comportamento che hai tenuto, nel nostro campo è ben noto e studiato con il nome di complacency. "Il vecchio dottore,che,penso,sarà sicuramente uno con i controcazzi,non vuole nemmeno il ventilatore automatico perchè lui,abituato alla trincea, "
In determinate occasioni, come hai potuto constatare, la gente ci muore.
Nel tuo caso, una persona. Nel nostro, decine o centinaia.
Per questo i piloti seguono corsi di Human Factor.
Quando i comandanti, in passato, erano abituati ad essere Dio, gli altri membri di equipaggio erano succubi e pensavano che se una cosa la diceva lui che aveva volato milioni di ore ed in tutti i cieli del globo, probabilmente era vera.
Poi accadde Tenerife. E qualcosa cambiò.
Oggi si fanno corsi appositi, escono pubblicazioni e si dà una importanza vitale allo human factor nell'addestramento.
Il caso che hai portato alla nostra attenzione, si potrebbe benissomo adattare ad un cockpit di un aereo.
Avete fallito come crew perchè non c'e' stata mai la consapevolezza della situazione e non c'è mai stata co-operazione. Da noi si chiama Situation Awarness, ed è una cosa importantissima che viene valutata durante i corsi comando.
Il dottore non aveva la consapevolezza che le sue azioni avrebbero portato ad una disgrazia. Tu ne avevi coscienza, ma ti sei fidata ciecamente.
Nel campo dello human factor, ci sarebbero da parlare 2 ore. Cercherò comunque di essere breve anche perchè io sono solo un semplice "utente" e non un esperto in materia.
La Situation Awarness è un insieme di abilità che ti portano ad essere sempre cosciente della situazione e dei potenziali aspetti di rischio.
Abilità come:
CRITICA COSTRUTTIVA ... E' la coscienza che tutti possono sbagliare, disponibilità all'autocritica e la capacità di porgere le proprie critiche con tatto.
ASSERTIVITA' è il modo in cui riusciamo ad esprimere le notre necessità, conoscenze e punti di vista in modo che vengano prese in considerazione dall'interlocutore.
FLESSIBILITA' Saper affrontare i cambiamenti e non rimanere rigidi sulle proprie convizioni precostituite.
.......
.......
ecc ecc
Alla luce di questo, mi chiedo, te 35000 ft in quali di questi comportamenti ti riconosci? Cosa sarebbe successo se al rifiuto del vecchio dottore di usare tutte le procedure del caso tu ti fossi rifiutata con forza di trasportare il paziente?
Io non lo so, perchè la mia professione è un'altra e non conosco se in quel frangente sono state violate delle procedure, ma tu sicuramente si.
Ora senza che mi dilunghi troppo, il post di Alain secondo me pecca di autocritica. Tutti abbiamo da imparare dagli altri, e purtroppo l'essere umano impara dai suoi errori e da quelli degli altri.
Non siamo infallibili.
Io non ho mai detto che Alain si deve fidare ciecamente del siberiano. Ci mancherebbe altro.
Sarebbe un errore madornale (complacency) che gli potrebbe costare caro.
Ultima modifica di darth.miyomo il 30 ottobre 2006, 9:46, modificato 1 volta in totale.
Ad Alain vorrei solo dire una cosa.
La responsabilità è personale.
Se credi che il tuo comandante abbia delle lacune,puoi farlo presente anche al mondo intero,sempre interessi a qualcuno,ma questo non ti esime dalle tue,di responsabilità.
Rimane il fatto che siete tu e lui.
E se capita il fattaccio non sarànno certo lui nè nessuna istituzione a pararti il c**o.
Devi rispondere da solo.
Il senso è quello riportato e non vedo dove ci sia ironia....
c.
darth.miyomo ha scritto:L'errore che hai fatto tu, o meglio il comportamento che hai tenuto, nel nostro campo è ben noto e studiato con il nome di complacency.
Il caso che hai portato alla nostra attenzione, si potrebbe benissomo adattare ad un cockpit di un aereo.
Avete fallito come crew perchè non c'e' stata mai la consapevolezza della situazione e non c'è mai stata co-operazione. Da noi si chiama Situation Awarness, ed è una cosa importantissima che viene valutata durante i corsi comando.
Il dottore non aveva la consapevolezza che le sue azioni avrebbero portato ad una disgrazia. Tu ne avevi coscienza, ma ti sei fidata ciecamente.
Ciao Miyomo, credo che 35kft abbia fatto presente al suo SUPERIORE quali fossero i rischi, rischi dei quali era assolutamente convinta, quindi non si tratta di complacency.
Il problema è che nel suo caso l'equipaggio non era .....omogeneo.
E' come se tu avessi fatto gestito un'emergenza con un' assistente di volo seduto alla tua destra che, per quanto preparato nel suo campo, non ha i tuoi stessi titoli e quindi non può fattivamente opporsi ad una tua decisione come pilota comandante.
Altro discorso sarebbe se nella gestione della stessa ti trovassi una persona della tua stessa qualifica, anche se di grado inferiore, ma deputato alla gestione della cosa quanto te.
Conosci bene l'espressione "emergency authority" e sai che è un mezzo messo a disposizione del CM subordinato nel caso noti una situazione che, se non prontamente risolta, porti presumibilmente ad un incident/accident.
Per il post di Alain mi permetto di suggerire di finirla qui tutti quanti, soprattutto per non incappare nell'errore di fornire giudizi su persone e fatti che, se non precisamente elencati e trasmessi, assumono solo i connotati del GOSSIP.
cesare ha scritto:Scusate ho corretto degli errori di battitura...
Ciao Miyomo, credo che 35kft abbia fatto presente al suo SUPERIORE quali fossero i rischi, rischi dei quali era assolutamente convinta, quindi non si tratta di complacency.
Si, ma non lo ha fatto con la dovuta convinzione (assertività).
Se noi abbiamo l'Emergency Authority, lei poteva scendere e riufiutare di trasportare il malato.
Se cosi avesse fatto, qualcosa sarebbe sicuramente successo. @35000ft Medico + infermiere + anestetista è un crew omogeneo
per un trasporto in quelle condizioni?
cesare ha scritto:
Per il post di Alain mi permetto di suggerire di finirla qui tutti quanti, soprattutto per non incappare nell'errore di fornire giudizi su persone e fatti che, se non precisamente elencati e trasmessi, assumono solo i connotati del GOSSIP.
alainvolo ha scritto:
GLI ASPIRANTI PILOTI,SEGUONO UN ITER UNIVERSTITARIO DI 5 ANNI DIVENTANDO INGEGNERI,SPECIALIZZANDOSI IN "PILOTAGGIO"-PILOTA AERONAUTA(FACOLTA' CHE NON CE' IN EUROPA)
DURANTE IL PERCORSO FORMATIVO,VENGONO"SELEZIONATI" OTTO CANDIDATI ALL'ANNO(COLORO CHE HANNO I VOTI AGLI ESAMI MIGLIORI) E RICEVONO UNA SORTA DI BORSA DI STUDIO DALLO STATO PER FARE I VOLI(DA ZERO A CPL CON TR SU LET410).
Vien da sè, che tu non puoi essere paragonato ad un qualsiasi lavoratore.
O no?
alainvolo ha scritto:Perche' non posso essere paragonato ad un qualsiasi lavoratore?Che differenza c'e' tra un pilota ed un conducente di autobus che ha studiato?
alainvolo ha scritto:Perche' non posso essere paragonato ad un qualsiasi lavoratore?Che differenza c'e' tra un pilota ed un conducente di autobus che ha studiato?
Forse prestigio?Si' ma se lavori magari per qualche Grande compagnia.
Io la penso cosi'.
CIAO
ALAIN C.
Scusa Alain se mi permetto, ma questa è una gran ca...volata!
Non è solo una questione di prestigio. Un pilota, oltre alle conoscenze tecniche, ha delle responsabilità penali, civili e morali nettamete superiori rispetto ad un autista di autubus!(o almeno dovrevve averle)
Poi avevo una domanda da persona laica del settore:
Si è detto che l'esperienza conta moltissimo e 10000 ore di volo su un antonov sono un bel bagaglio di esperienza.
Però tempo addietro si parlava anche della importanza in aviazione di seguire determinate procedure.
Ora mi domando, un comandante con tanta esperienza nel condurre il velivolo ma con gravi lacune (dal racconto di Alain), nel seguire le procedure e soprattutto una scarsa padronanza dell'inglese, non deve considerarsi inidoneo a comandare un aereo sui cieli europei?
Ciao
F.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza