(quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
ma proprio qui e' il punto!!!! se dicevano cosi' quando ho telefonato, avrei saputo che dovevo arrangiarmi.
ma se tu CAI, mi obblighi a dirti nome dei farmaci, marca del glucometro, quanti aghi e strische reattive porti , dichiarazione del diabetologo non antecedente a 30 gg (inizialmente era una settimana,ma io non avrei potuto ottemperare), ecc e mazzi vari, tu CAI ne rispondi eccome!! e se poi non mi assisti come promesso, io divento una jena!, e a ragione!.
se poi i controlli , non dipendono da CAI, allora mi inbufalisco con ENAC, perche' di fatto, mi vietano di viaggiare in aereo, a meno di non rischiare la pelle!!! il che , a mio parere e' leggermente anticostituzionale.
@ mermaid era una borsina! 10x5 morbida, e il mio bagaglio non deve essere stivato!!.
per essere chiari, un db1 se si danneggia l'insulina ha 12 ore di vita, oltre buonanotte suonatori
uno non dovrebbe incavolarsi di tutte queste superficialita e incompetenza'?? a partire dai piani alti alla gleba!
roberto
L'uomo è l'unico animale la cui esistenza è un problema che deve risolvere.
ma se tu CAI, mi obblighi a dirti nome dei farmaci, marca del glucometro, quanti aghi e strische reattive porti , dichiarazione del diabetologo non antecedente a 30 gg (inizialmente era una settimana,ma io non avrei potuto ottemperare), ecc e mazzi vari, tu CAI ne rispondi eccome!! e se poi non mi assisti come promesso, io divento una jena!, e a ragione!.
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
ehi, non li sto giustificando, anzi, sto dicendo che hanno fatto tutto il contrario di quello che normalmente viene fatto!
mia sorella ha viaggiato per Londra senza dichiarare di avere una siringa nella borsa!
come ho detto a mio padre chiedono solamente "è diabetico?" e lo lasciano passare!
noi i biglietti li facciamo online, non chiamiamo al Call Center solo perchè sono diabetici, il diabete non impedisce ad una persona di volare, un diabetico vive esattamente come qualsiasi altra persona, solo che l'insulina invece che essere prodotta dal pancreas deve essere inserita "dall'esterno"!
non necessiti un posto particolare come le persone con ridotta mobilità, non necessiti che in caso di evacuazione venga l'assistente di volo perchè sei cieco o sordo, ti siedi dove capita!
dubito che la compagnia sappia che mio padre o mia sorella sono diabetici, eppure vivendo in un'isola l'aereo l'hanno preso svariate volte!
cosa gli frega alla compagnia se tu usi l'insulina A piuttosto che B? che ti porti 10 o 40 strisce (dovrebbero essere 5 al giorno e non possono essere prese in una farmacia qualsiasi quando ti servono)!
ricordati di non cedere mai, tu hai ragione, puoi portarle a bordo, se te lo impediscono rivolgiti alle forze dell'ordine, evita di dare dello st**nzo all'addetto in modo che lui non possa appellarsi a nulla, vai alla polizia, dichiari dio essere diabetico, di avere una certificazione medica che l'insulina ti serve per "restare in vita", che in stiva non lo metti per non correre il rischio di danneggiarle o perderle, che non puoi acquistarle a destinazione e nonostante tutto ciò l'addetto ti sta impedendo di prendere l'aereo!
mia sorella ha viaggiato per Londra senza dichiarare di avere una siringa nella borsa!
come ho detto a mio padre chiedono solamente "è diabetico?" e lo lasciano passare!
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non necessiti un posto particolare come le persone con ridotta mobilità, non necessiti che in caso di evacuazione venga l'assistente di volo perchè sei cieco o sordo, ti siedi dove capita!
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
quello che ti hanno detto quando hai telefonato è la procedura per portare siringhe e medicinali a bordo, non per portare bagaglio a mano su un crj.robg ha scritto:ma proprio qui e' il punto!!!! se dicevano cosi' quando ho telefonato, avrei saputo che dovevo arrangiarmi.
ma se tu CAI, mi obblighi a dirti nome dei farmaci, marca del glucometro, quanti aghi e strische reattive porti , dichiarazione del diabetologo non antecedente a 30 gg (inizialmente era una settimana,ma io non avrei potuto ottemperare), ecc e mazzi vari, tu CAI ne rispondi eccome!! e se poi non mi assisti come promesso, io divento una jena!, e a ragione!.
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roberto
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cai è responsabile per il lavoro del suo personale, ma non di tutti gli operatori con cui vieni a contatto durante la tua permanenza in aerostazione. non mi sembra che nessuno ti abbia vietato di salire sull'aereo e ogni giorno si imbarcano centinaia di diabetici come te.
se tu diventi una iena con me appena ti chiedo di lasciare il bagaglio a mano sottobordo, io ti rispondo con lo stesso grado di educazione. se tu mi dici gentilmente che hai le siringhe nel bagaglio a mano io te le faccio passare o, per lo meno, cerco di farti portare a bordo il necessario se il trolley non può essere messo nella cappelliera (prima non avevi specificato le misure del bagaglio incriminato). l'informativa meda serve anche a questo, a sapere chi è, dove è seduto e cosa contiene il bagaglio a mano di un determinato passeggero. io non sono tenuta a sapere cosa c'è nel bagaglio di ogni singolo passeggero che mi passa davanti e tu non hai la scritta diabetico tatuata sulla fronte, perciò se pretendi comprensione dagli altri sii il primo ad averne verso chi ti sta di fronte, che sia dirigente o plebaglia.
per inciso il lavoro della gleba, come la definisci tu, è essenziale e importantissimo come quello che svolge qualsiasi altro operatore aeroportuale nella catena delle operazioni di preparazione di un volo. anzi, per quanto concerne la safety è più importante il lavoro di quello che ramazza il piazzale con scopa e paletta che quello del dirigente.
elena
Ti!
- robg
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
per la carita' Elena, non e'che mi metto a insultare tutti, ci mancherebbe!!mermaid ha scritto:quello che ti hanno detto quando hai telefonato è la procedura per portare siringhe e medicinali a bordo, non per portare bagaglio a mano su un crj.robg ha scritto:ma proprio qui e' il punto!!!! se dicevano cosi' quando ho telefonato, avrei saputo che dovevo arrangiarmi.
ma se tu CAI, mi obblighi a dirti nome dei farmaci, marca del glucometro, quanti aghi e strische reattive porti , dichiarazione del diabetologo non antecedente a 30 gg (inizialmente era una settimana,ma io non avrei potuto ottemperare), ecc e mazzi vari, tu CAI ne rispondi eccome!! e se poi non mi assisti come promesso, io divento una jena!, e a ragione!.
se poi i controlli , non dipendono da CAI, allora mi inbufalisco con ENAC, perche' di fatto, mi vietano di viaggiare in aereo, a meno di non rischiare la pelle!!! il che , a mio parere e' leggermente anticostituzionale.
@ mermaid era una borsina! 10x5 morbida, e il mio bagaglio non deve essere stivato!!.
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cai è responsabile per il lavoro del suo personale, ma non di tutti gli operatori con cui vieni a contatto durante la tua permanenza in aerostazione. non mi sembra che nessuno ti abbia vietato di salire sull'aereo e ogni giorno si imbarcano centinaia di diabetici come te.
se tu diventi una iena con me appena ti chiedo di lasciare il bagaglio a mano sottobordo, io ti rispondo con lo stesso grado di educazione. se tu mi dici gentilmente che hai le siringhe nel bagaglio a mano io te le faccio passare o, per lo meno, cerco di farti portare a bordo il necessario se il trolley non può essere messo nella cappelliera (prima non avevi specificato le misure del bagaglio incriminato). l'informativa meda serve anche a questo, a sapere chi è, dove è seduto e cosa contiene il bagaglio a mano di un determinato passeggero. io non sono tenuta a sapere cosa c'è nel bagaglio di ogni singolo passeggero che mi passa davanti e tu non hai la scritta diabetico tatuata sulla fronte, perciò se pretendi comprensione dagli altri sii il primo ad averne verso chi ti sta di fronte, che sia dirigente o plebaglia.
per inciso il lavoro della gleba, come la definisci tu, è essenziale e importantissimo come quello che svolge qualsiasi altro operatore aeroportuale nella catena delle operazioni di preparazione di un volo. anzi, per quanto concerne la safety è più importante il lavoro di quello che ramazza il piazzale con scopa e paletta che quello del dirigente.
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allora, ai controlli il bruto ha detto testuali parole "io la faccio passare sempre", fregandosene se mi fai solo rischiare! al che tu non te ne adombreresti? , al gate era personale CAI, al quale ho specificato che nel "voluminoso" bagaglio avevo insulina, e che se imbarcavo in stiva si sarebbe rovinata, ma e'stato inutile! avrei dovuto baccagliare sottobordo? ho fatto lo swap e amen, ma non e' corretto.
e sul boarding pass non era menzionato manco per sbaglio che ero meda, quindi nessuno sapeva! ne' a terra ne' a bordo.
credo ci sia molto da lavorare in comunicazione in CAI.
se tu fossi stata al mio posto, come ti saresti sentita? dal canto mio, anche se si tribola vorrei rimanere il piu' possibile, in questa valle di lacrime
roberto
L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare........
- flyingbrandon
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
Come mi sarei sentito io? Uguale a come mi sento quando non accadono. Se l'omino della sicurezza è un omino della sicurezza, e solitamente fa passare sotto i raggi le siringhe...lui non vede il problema...e probabilmente altri medici non lo vedono come un problema. Lui è un omino della sicurezza...il suo lavoro prevede di far passare tutto sotto i raggi tranne qualcosa che gli avran detto di non far passare...lui, in quanto omino della sicurezza, non è tenuto a sapere gli effetti biologici delle radiazioni e le interazioni con la materia....altrimenti forse , l'omino della sicurezza, sarebbe al INFN e non alla sicurezza. Detto ciò...se hai in mano qualcosa che dice che NON possono passare la sotto....chiedi cortesemente all'omino della sicurezza di farli passare sotto la sua responsabilità...dichiarando la tua ignoranza in materia ma accettando la sua responsabilità. Che poi lui dica per stavolta sì o per sempre no non è importante...il tuo fine è far passare l'insulina altrove. Per l'imbarco non vedo ancora il problema. Dici che non possono stare in stiva e non puoi imbarcarle. Se dovesse accadere qualcosa tu muori e non vuoi rischiare questo...chiedi cortesemente di chiamare un responsabile. Il succo del discorso è che, secondo me, non ti devi incazzare per persone che cercano di fare il loro lavoro e vivono costantemente nella problematica di fare qualche ca***ta sul lavoro...non ti incazzare se gli altri non hanno a cuore la tua vita...la tua vita è un problema tuo. Se tutti fossero così "empatici" il mondo sarebbe diverso. D'altro canto non vorrei essere trattato in modo diverso...semplicemente ciò che mi spetta di diritto lo ottengo senza "rabbia"...la tua rabbia scaturisce perché ti vivi questo come un attacco a te...non è così. Vivi la serena "ignoranza" altrui come un problema loro...perché lo è.robg ha scritto:[
allora, ai controlli il bruto ha detto testuali parole "io la faccio passare sempre", fregandosene se mi fai solo rischiare! al che tu non te ne adombreresti? , al gate era personale CAI, al quale ho specificato che nel "voluminoso" bagaglio avevo insulina, e che se imbarcavo in stiva si sarebbe rovinata, ma e'stato inutile! avrei dovuto baccagliare sottobordo? ho fatto lo swap e amen, ma non e' corretto.
e sul boarding pass non era menzionato manco per sbaglio che ero meda, quindi nessuno sapeva! ne' a terra ne' a bordo.
credo ci sia molto da lavorare in comunicazione in CAI.
se tu fossi stata al mio posto, come ti saresti sentita? dal canto mio, anche se si tribola vorrei rimanere il piu' possibile, in questa valle di lacrime![]()
roberto
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
Entro nella discussione visto chè si parla di Cai e guarda caso ci lavoro,ho letto tutta la discussione e in parte ti dò ragione,mà permettimi di precisare alcune cose,gli addetti alla sicurezza non sono personale cai ma bensì personale fornto o dalla società di gestione aeropoprtuale(da noi Fco e l'adr stessa) o appaltata a conto terzi,loro fannop solo il loro lavoro e putroppo capita l'operatore con il cervello acceso e a volte capita quello chè sembra chè la sicurezza del mondo dipenda solo da lui,riguardo il fatto della procedura meda la dichiarazione di possesso di medicinali particolari(tipo l'insulina o altri tipo) non serve solo a sapere chè le hai mà serve saperlo sia al cpt chè al capocabina perchè sè il pax in questione ha una emergenza medica il crew deve sapere esattamente cosa e chè come deve agire,riguardo il fatto del bagaglio a mano ritirato come ti ha detto Meremaid il crj900 ex airone non è chè non ha le cappelliere e chè sono piccole e quindi rappportate alla macchina,di solito sè devo far sbarcare il bagaglio a mano gli viene messa l'etichetta di riconsegna sotto bordo e stà tranquillo chè i miei ragazzi lo fanno,sè capita come la scorsa settimana un pax con il tuo stesso probblema basta segnalarlo al capocabina e stà tranquillo chè chè sapranno come comportarsi,ammetto chè a volte per chi il nostro mondo lo vede con l'occhio comune e non del porfessionista come noi le cose possono essere nebulose ma fidati chè più di una volta stè procedure macchinose hanno salvato la pelle a più di una persona in crsi glicemica a volte un minimo di elasticità da parte del pax fidati chè aiuta e pure non poco ciao da una rampa Az
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
razzo worf, sedici righe e manco un punto.... 
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
pensavo di non averli visti io!mermaid ha scritto:razzo worf, sedici righe e manco un punto....
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
scrivo sotto slot altrimenti lo perdomermaid ha scritto:razzo worf, sedici righe e manco un punto....
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
guarda , che nella dichiarazione medica, di un centro statale, era scritto chiaramente di non passare ai raggi l'insulina! l'omino della sicurezza, deve fare l'omino della sicurezza, non il professore endocrinologo!!flyingbrandon ha scritto:Come mi sarei sentito io? Uguale a come mi sento quando non accadono. Se l'omino della sicurezza è un omino della sicurezza, e solitamente fa passare sotto i raggi le siringhe...lui non vede il problema...e probabilmente altri medici non lo vedono come un problema. Lui è un omino della sicurezza...il suo lavoro prevede di far passare tutto sotto i raggi tranne qualcosa che gli avran detto di non far passare...lui, in quanto omino della sicurezza, non è tenuto a sapere gli effetti biologici delle radiazioni e le interazioni con la materia....altrimenti forse , l'omino della sicurezza, sarebbe al INFN e non alla sicurezza. Detto ciò...se hai in mano qualcosa che dice che NON possono passare la sotto....chiedi cortesemente all'omino della sicurezza di farli passare sotto la sua responsabilità...dichiarando la tua ignoranza in materia ma accettando la sua responsabilità. Che poi lui dica per stavolta sì o per sempre no non è importante...il tuo fine è far passare l'insulina altrove. Per l'imbarco non vedo ancora il problema. Dici che non possono stare in stiva e non puoi imbarcarle. Se dovesse accadere qualcosa tu muori e non vuoi rischiare questo...chiedi cortesemente di chiamare un responsabile. Il succo del discorso è che, secondo me, non ti devi incazzare per persone che cercano di fare il loro lavoro e vivono costantemente nella problematica di fare qualche ca***ta sul lavoro...non ti incazzare se gli altri non hanno a cuore la tua vita...la tua vita è un problema tuo. Se tutti fossero così "empatici" il mondo sarebbe diverso. D'altro canto non vorrei essere trattato in modo diverso...semplicemente ciò che mi spetta di diritto lo ottengo senza "rabbia"...la tua rabbia scaturisce perché ti vivi questo come un attacco a te...non è così. Vivi la serena "ignoranza" altrui come un problema loro...perché lo è.robg ha scritto:[
allora, ai controlli il bruto ha detto testuali parole "io la faccio passare sempre", fregandosene se mi fai solo rischiare! al che tu non te ne adombreresti? , al gate era personale CAI, al quale ho specificato che nel "voluminoso" bagaglio avevo insulina, e che se imbarcavo in stiva si sarebbe rovinata, ma e'stato inutile! avrei dovuto baccagliare sottobordo? ho fatto lo swap e amen, ma non e' corretto.
e sul boarding pass non era menzionato manco per sbaglio che ero meda, quindi nessuno sapeva! ne' a terra ne' a bordo.
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per me comunque rimane solo un "omino"
daltronde, io ho solo eseguito "ignorantemente" le disposizioni datemi dal vettore, puntualmente disattese!!
roberto
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Re: (quasi) discriminazione a bordo per bambino diabetico
Appunto...è quello che ho detto. Però, come vedi, il problema è di "comunicazione" in generale. Perché altri medici NON dichiarano questo? Perché all'"omino" della sicurezza richiedi di capire più di quello che deve e, allo stesso tempo, lo ritieni un "omino"? Per l'omino della sicurezza è facile farsi fare un certificato che attesti di non far passare l'insulina sotto i raggi X quando di solito può e ritrovarsi così delle fiale di sostanze esplosive una volta miscelate. Tu non puoi far ragionare gli altri secondo i tuoi, giusti o meno, punti di vista. Come ti hanno detto la sicurezza non c'entra con il vettore. Anche tu fai un po' di casino nell'addossare responsabilità...robg ha scritto: guarda , che nella dichiarazione medica, di un centro statale, era scritto chiaramente di non passare ai raggi l'insulina! l'omino della sicurezza, deve fare l'omino della sicurezza, non il professore endocrinologo!!
per me comunque rimane solo un "omino"
daltronde, io ho solo eseguito "ignorantemente" le disposizioni datemi dal vettore, puntualmente disattese!!
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