Oltre 10 anni fa (2007) viaggiai per la prima volta in areo insieme ad un gruppo di 5 amici, destinazione Milano. All'andata, nel momento dell'atterraggio, sono stato colto da una forte nausea che mi ha portato al vomito a pochi metri dall'aeroporto (avevo il sacchettino davanti a portata di mano). Diciamo che quell'atterraggio è stato parecchio "veloce" (parlo di velocità di discesa), mentre al ritorno tutto normale, e la discesa stavolta è stata più progressiva, più lenta (almeno, per come l'ho percepito io dal sedile). Sia all'andata che al ritorno ogni tanto sento qualche lieve sobbalzo, ma il mio amico accanto a me mi tranquillizza: sono come le buche che prendi per strada con la macchina. E' normalissimo! Pure l'aria ha qualche irregolarità.
6 mesi dopo, era ottobre credo, presi per la seconda volta l'aereo, stavolta da solo. Destinazione Roma. All'andata tutto tranquillo: arrivo a Fiumicino, visito Roma per 3 giorni, scatto tante foto e ovviamente davanti al Colosseo vengo avvicinato dai centurioni che vogliono spillarmi qualche soldino per un paio di foto accanto loro (e si arrabbiano con me perchè non li ho calcolati!!

1- il portellone dell'aereo non si chiude
2- si verifica un problema all'impianto elettrico dell'aereo, che ci lascia al buio. Poi la luce torna, poi va via di nuovo, poi ritorna....
L'aereo decolla, solita sensazione stranissima nel momento in cui l'aereo si stacca dal suolo, ma durante il tragitto sento parecchi scricchiolii e rumorini strani provenire dall'aereo, che uniti ai 2 problemi avuti prima del decollo (specie quello dell'impianto elettrico!), mi fanno vivere per 1h-1h30 in uno stato di costante agitazione e maledire il momento in cui ho deciso di andare a Roma in aereo. Ogni volta che passa l'hostess accanto a me sono tentato di chiederle se va tutto bene, se ci sono problemi, se quei rumori che sento sono normali, ma mi trattengo sempre per il timore di passare per un idiota patentato, e così mi tengo ansia, paura e batticuore.
Mi guardo intorno, vedo gente che legge, dorme, ascolta musica, lavora al PC, e io sono l'unico che è in ansia, come se da un momento all'altro l'aereo dovesse cedere, sbriciolarsi e precipitare.
Atterro, tiro un sospiro di sollievo, e tra me e me mi riprometto che non volerò mai più in vita mia.
E finora, di fatto, è stato così.
2 anni fa dovevo fare un viaggio a Firenze con la mia ragazza, ma memore di quei 2 viaggi, specie il tormentato ritorno da Roma, non ce l'ho fatta a prendere l'aereo, così siamo andati in treno.
Tra 15 giorni dovrei prendere un volo per Milano, e ancora non ho prenotato nè mezzo di locomazione, nè bed&breakfast, indeciso se spiccare il volo e sbarazzarmi del viaggio in 2h appena, o se restare coi piedi incollati per terra e sobborcarmi quasi 14h di treno (un'odissea!!) e altrettante al ritorno!


Ovviamente la mia ragazza, dopo quel viaggio a Firenze, mi ha detto papale papale: Il treno te lo puoi scordare!! Quando saremo sposati, io viaggerò SOLO in aereo. Se tu ci vuoi venire bene, se no resti a casa
E in altre occasioni: "Tranquillo, se hai paura fai come mia mamma. Pure a lei viene l'ansia prima di salire in aereo: due gocce di lexotan e o ti rilassi o ti addormenti"
Cosa mi frena? Non la paura della turbolenza (che finora non ho mai sperimentato), e nemmeno l'idea di essere separato da pochi cm di metallo da un'atmosfera irrespirabile e una temperatura esterna di -60°C. Una volta raggiunta la quota di crociera, se non avverto rumori strani o ondeggiamenti del mezzo, riesco anche a rilassarmi a godermi il viaggio.
Quelle che mi frenano sono la sindrome del "topo in gabbia" e la paura del cedimento strutturale. Insomma, l'idea di dovermi affidare totalmente alle mani di un'altra persona che dovrebbe gestire l'emergenza, e il ritrovarmi quindi nella totale impossibilità di fare qualsiasi cosa in caso di pericolo (a parte chiudere gli occhi e pregare), di ritrovarmi chiuso come un topo in gabbia....anzi come un topo in una bara

E anche l'idea che, in qualunque momento, potrebbe verificarsi un cedimento strutturale di una qualunque parte dell'aereo (fusoliera, ala, alettoni di coda, finestrino) dovuta alle più svariate ragioni (cattiva manutenzione, parti meccaniche vecchie e usurate, esplosione di un motore) e di non poter in alcun modo accostare come faresti con l'automobile e parcheggiarti...di ritrovarsi a 11.000 m di altezza in caduta libera, e con l'aereo che va in pezzi.
Ho letto di un volo in America di un Boeing 737, in cui è esploso un motore in volo, e l'esplosione ha provocato la rottura di un finestrino che ha quasi risucchiato all'esterno una signora. Gli altri passeggeri illesi, ma lei è morta per le ferite riportate. Incidente di qualche mese fa.
Certo, era una compagnia low-cost (Southwest Airlines), ma è per dire che quella del cedimento strutturale non è una mia fisima, ma un evento che potrebbe verificarsi e già si è verificato.