Paura, ma non per me..
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Paura, ma non per me..
Esiste la paura di volare ed io, fino allo scorso aprile ne ero un fulgido esempio, ma esiste anche l'ansia che mi assale tutte le volte che sono i miei cari,in particolare mia figlia, a salire su un aereo...avendo capito che l'aereo è solo un parafulmine di tutte le mie ansie, che non controllo nulla della mia vita, figuriamoci un aereo, che chi lo pilota è addestrato per questo e sa cosa fare e quando farlo, pensavo di essermi finalmente liberata di questo fastidioso fardello. Invece no..l'ho semplicemente trasferito..ed ora, in attesa che lei parta tra 20 minuti, mi si stringe lo stomaco al pensiero! Naturalmente mia figlia è una viaggiatrice, adora girare il mondo e adora gli aerei..e vola, vola..ovunque.. Vorrei tanto riuscire a diminuire un po' di questa ansia, placarla o per lo meno provare a viverla senza devastarmi completamente..consigli?suggerimenti?
Re: Paura, ma non per me..
Ciao e benvenuta! Dove va tua figlia di bello?
Solo per il fatto che sta per prendere un aereo, vorrei essere io al suo posto!
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Re: Paura, ma non per me..
Si...non pensare all’aereo...perché non è quello che ti genera ansia. Più probabilmente è il “distacco” che l’aereo rappresenta. Sii felice del distacco ...MariaGrazia ha scritto:Esiste la paura di volare ed io, fino allo scorso aprile ne ero un fulgido esempio, ma esiste anche l'ansia che mi assale tutte le volte che sono i miei cari,in particolare mia figlia, a salire su un aereo...avendo capito che l'aereo è solo un parafulmine di tutte le mie ansie, che non controllo nulla della mia vita, figuriamoci un aereo, che chi lo pilota è addestrato per questo e sa cosa fare e quando farlo, pensavo di essermi finalmente liberata di questo fastidioso fardello. Invece no..l'ho semplicemente trasferito..ed ora, in attesa che lei parta tra 20 minuti, mi si stringe lo stomaco al pensiero! Naturalmente mia figlia è una viaggiatrice, adora girare il mondo e adora gli aerei..e vola, vola..ovunque.. Vorrei tanto riuscire a diminuire un po' di questa ansia, placarla o per lo meno provare a viverla senza devastarmi completamente..consigli?suggerimenti?
Hai detto giusto che l’aereo è il parafulmine delle tue ansie ma...perché devi vivere con le ansie da scaricare? Perché utilizzi schemi di pensiero che ti generano ansia? In cosa trovi giovamento? In cosa pensi ti possa aiutare?
Ciao!
P.S. L’ansia non si placa...ma si può evitare di generarla....
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Re: Paura, ma non per me..
Lavora paraculo!!!cabronte ha scritto:Ciao e benvenuta! Dove va tua figlia di bello?
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Re: Paura, ma non per me..
flyingbrandon ha scritto:Lavora paraculo!!!cabronte ha scritto:Ciao e benvenuta! Dove va tua figlia di bello?
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Sono in ferie e ho la febbre, non so cosa fare, mi annoio e mi metto a trattare anche questi argomenti!
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Re: Paura, ma non per me..
Io non ho mai avuto paura di volare, anzi. Mio padre si, non sono riuscito a farlo volare. Mia figlia si, ha sempre avuto paura di volare al punto che dovevo andare a prenderla quando tornava da qualche viaggio, ma non a prenderla all'aeroporto di arrivo, a prenderla all'aeroporto di partenza. Ora vola da sola, senza più la mia presenza, però quando parte io mi cago sotto. Come mai? Non lo so e non mi interessa di saperlo, quando torna sono felice ma finchè non torna ho paura. Suggerimenti? Tienti la tua paura e non trasmetterla a lei, punto.MariaGrazia ha scritto:Esiste la paura di volare ed io, fino allo scorso aprile ne ero un fulgido esempio, ma esiste anche l'ansia che mi assale tutte le volte che sono i miei cari,in particolare mia figlia, a salire su un aereo...avendo capito che l'aereo è solo un parafulmine di tutte le mie ansie, che non controllo nulla della mia vita, figuriamoci un aereo, che chi lo pilota è addestrato per questo e sa cosa fare e quando farlo, pensavo di essermi finalmente liberata di questo fastidioso fardello. Invece no..l'ho semplicemente trasferito..ed ora, in attesa che lei parta tra 20 minuti, mi si stringe lo stomaco al pensiero! Naturalmente mia figlia è una viaggiatrice, adora girare il mondo e adora gli aerei..e vola, vola..ovunque.. Vorrei tanto riuscire a diminuire un po' di questa ansia, placarla o per lo meno provare a viverla senza devastarmi completamente..consigli?suggerimenti?
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: Paura, ma non per me..
Ciao Maria grazia!
Penso sia normale per un genitore preoccuparsi per l’incolumità dei propri figli, preoccuparsi che stiano bene e che quando escono tornino a casa sani e salvi.. hai paura anche quando esce di notte in macchina, ad esempio? O solo quando prende l’aereo? Prova a non trasmetterle la tua ansia , perché il distacco genitori- figli prima o poi è necessario e se carichi tua figlia di queste sensazioni negative, potrebbe iniziare a sentirsi in colpa ogni volta che ha la possibilità di fare un viaggio , e alla lunga maturare non dico rancore ma risentimento nei tuoi confronti... Spesso i genitori sbagliano in questo senso, per troppo voler bene magari, non lasciano che i figli spicchino il volo .. alcuni ci riescono lo stesso mentre altri restano intrappolati in un legame che dovrebbe essere più “elastico” ..
Prova a gioire del fatto che tua figlia stia bene e che abbia la possibilità di vedere qualche pezzetto di mondo ..
Penso sia normale per un genitore preoccuparsi per l’incolumità dei propri figli, preoccuparsi che stiano bene e che quando escono tornino a casa sani e salvi.. hai paura anche quando esce di notte in macchina, ad esempio? O solo quando prende l’aereo? Prova a non trasmetterle la tua ansia , perché il distacco genitori- figli prima o poi è necessario e se carichi tua figlia di queste sensazioni negative, potrebbe iniziare a sentirsi in colpa ogni volta che ha la possibilità di fare un viaggio , e alla lunga maturare non dico rancore ma risentimento nei tuoi confronti... Spesso i genitori sbagliano in questo senso, per troppo voler bene magari, non lasciano che i figli spicchino il volo .. alcuni ci riescono lo stesso mentre altri restano intrappolati in un legame che dovrebbe essere più “elastico” ..
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Re: Paura, ma non per me..
Grazie a tutti delle risposte..appena avrò capito come rispondere a ciascuno riportando il messaggio originale lo farò, per ora mi accontento di replicare in un singolo post.
Riflettendo, direi che Exence e Flyingbrandon hanno centrato il problema:il distacco...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice. Per questo ho sempre lasciato mia figlia molto libera di andare, fare, viaggiare senza crearle sensi di colpa, anzi,gioendo di ogni pezzettino di mondo da lei scoperto ..e le mie paure me le sono sbrogliate insieme a mio marito. Ora però sono un pochino stufa di star male per cose che esistono solo nella mia testa e, con una figlia vagabonda come la mia, viaggi, voli e molto altro saranno la norma..per cui..come non generare ansie?
Grazie Tartan, hai perfettamente ragione..è proprio per questo che ho scritto sul forum, per non rischiare di trasmettere queste sciocche paure!
Infine, per Cabronte..mia figlia tornava da Amsterdam..e già sull'aereo progettava il prossimo viaggio
Riflettendo, direi che Exence e Flyingbrandon hanno centrato il problema:il distacco...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice. Per questo ho sempre lasciato mia figlia molto libera di andare, fare, viaggiare senza crearle sensi di colpa, anzi,gioendo di ogni pezzettino di mondo da lei scoperto ..e le mie paure me le sono sbrogliate insieme a mio marito. Ora però sono un pochino stufa di star male per cose che esistono solo nella mia testa e, con una figlia vagabonda come la mia, viaggi, voli e molto altro saranno la norma..per cui..come non generare ansie?
Grazie Tartan, hai perfettamente ragione..è proprio per questo che ho scritto sul forum, per non rischiare di trasmettere queste sciocche paure!
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Re: Paura, ma non per me..
Il fatto che quando siete tutti insieme hai la percezione che non possa succedere nulla di male nasce, secondo me, dalla tua convinzione inconscia che se sei accanto a tua figlia la puoi "proteggere" e che quindi sotto la tua supervisione non possa accaderle nulla di male perché ci sei tu a controllare la situazione... cosa però impossibile, perchè né un aereo né una macchina sono sotto il tuo controllo (magari la macchina di più, se guidi tu, ma se qualcuno salta una precedenza e ti viene addosso non ci puoi fare nulla lo stesso... idem mentre attraversate la strada o altro...). E' normale preoccuparsi in maniera sana quando le persone a noi care sono in giro in macchina o in giro in generale... pensare a loro con serenità, non con l'idea che stia per accadere una tragedia imminente..MariaGrazia ha scritto: Riflettendo, direi che Exence e Flyingbrandon hanno centrato il problema:il distacco...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice.
Immaginavo che ci fossero radici familiari alla cosa.. tu sei riuscita a staccarti dall'ansia di tua madre, oppure lei esercita ancora su di te un qualche tipo di influsso, nonostante tu abbia ormai una tua famiglia e indipendenza?
Sul come non generare ansie sicuramente flyingbrandon ti aiuterà meglio di me... nel mio piccolo ti posso dire che l'ansia nasce dalla visione distorta di qualcosa che, di fatto, non è ancora accaduto, e diventa un filtro che ti fa vedere le cose in maniera distorta, trasformando opportunità e occasioni in incubi e problemi che poi sembrano insormontabili. Invece che pensare agli eventi futuri (tua figlia sta progettando il prossimo viaggio e tu sei gia' preoccupata ), prova a rallentare il ritmo dei pensieri e concentrati sul presente, magari esci a fare colazione con lei, fate shopping dato che oggi iniziano i saldi, e non cristallizzarti su cose che non sono ancora accadute...
ciao!
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Re: Paura, ma non per me..
Quando avrai tempo e voglia approfondiamo questi aspetti. È naturale che sapendo tua figlia di notte in macchina tu possa essere preoccupata. Lo è meno quando fa un viaggio in aereo. Il punto del distacco, però, non penso sia solo quell’assurda convinzione...in realtà, penso, che inconsciamente affondi in qualcosa di più appartenente a te...ovvero il naturale distacco di un figlio da te...la sua vita...la sua indipendenza. Tu hai , giustamente, agevolato questo processo permettendole di fare queste esperienze ma questo “cozza” con quella parte degli “schemi”...forse non solo ansiogeni, ma anche “portatori” d’affetto. Il distacco da tua madre, da un punto di vista emotivo come è stato? La tua indipendenza come è stata? I tuoi pensieri riguardo quel distacco come sono stati? Che rapporti hai avuto dopo il tuo distacco da tua madre? Lei ha instillato, in te, sensi di colpa durante questo naturale “processo”?MariaGrazia ha scritto:...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice.
Ciao!
P.S. il perché si genera l’ansia te l’ha spiegato Exence....e il modo per non generarla è proprio vivere il presente...più precisamente il TUO presente. Questo ti porta a non generarla...perché se pensi al presente non puoi generare “ansia”. L’ansia si crea sempre e solo con il pensiero al futuro. La ricerca della causa, se ti va di rispondere alle domande, è un aspetto che può aiutare te a capire il perché...il significato che si cela...ma non è essenziale per non generare più ansia...per quello è sufficiente pensare in modo diverso....da...ora!
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Re: Paura, ma non per me..
Bellissima Amsterdam , li vanno in giro con le biciclette a scatto fisso, ne avevo noleggiata una e stavo finendo dentro un canale!MariaGrazia ha scritto: Infine, per Cabronte..mia figlia tornava da Amsterdam..e già sull'aereo progettava il prossimo viaggio
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Re: Paura, ma non per me..
a me è successo in Finlandia! sono finita in una buca gigante... stavano facendo dei lavoricabronte ha scritto:Bellissima Amsterdam , li vanno in giro con le biciclette a scatto fisso, ne avevo noleggiata una e stavo finendo dentro un canale!MariaGrazia ha scritto: Infine, per Cabronte..mia figlia tornava da Amsterdam..e già sull'aereo progettava il prossimo viaggio
pochi mesi dopo ho comprato la bici a scatto fisso.. ma ci ho fatto mettere anche i freni
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Re: Paura, ma non per me..
E' un casino se non si è abituati!Exence ha scritto: a me è successo in Finlandia! sono finita in una buca gigante... stavano facendo dei lavori
pochi mesi dopo ho comprato la bici a scatto fisso.. ma ci ho fatto mettere anche i freni
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Re: Paura, ma non per me..
sì.. esteticamente però le bici fixed sono bellissime (per il mio gusto) quindi l'ho presa, ho montato la catena al contrario e fatto mettere i freni, ed è diventata una bici "standard"cabronte ha scritto:E' un casino se non si è abituati!Exence ha scritto: a me è successo in Finlandia! sono finita in una buca gigante... stavano facendo dei lavori
pochi mesi dopo ho comprato la bici a scatto fisso.. ma ci ho fatto mettere anche i freni
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Re: Paura, ma non per me..
Hai fatto bene!Exence ha scritto:sì.. esteticamente però le bici fixed sono bellissime (per il mio gusto) quindi l'ho presa, ho montato la catena al contrario e fatto mettere i freni, ed è diventata una bici "standard"cabronte ha scritto:E' un casino se non si è abituati!Exence ha scritto: a me è successo in Finlandia! sono finita in una buca gigante... stavano facendo dei lavori
pochi mesi dopo ho comprato la bici a scatto fisso.. ma ci ho fatto mettere anche i freni
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Re: Paura, ma non per me..
"Schemi non solo ansiogeni ma anche portatori d'affetto"..vero..molto probabilmente ho assorbito questa associazione, ovvero ansia collegata strettamente all'amore di mia madre per me, per cui il suo volermi bene non era mai scevro dall' angoscioso e palese terrore che mi accadesse qualcosa di terribile e catastrofico qualunque cosa facessi, anche giocare in giardino. Io tendo a ripetermi con mia figlia, concentrando però tutti i pensieri negativi principalmente sull'aereo:solo in quel caso mi si attorciglia lo stomaco per tutta la durata del viaggio!flyingbrandon ha scritto:Quando avrai tempo e voglia approfondiamo questi aspetti. È naturale che sapendo tua figlia di notte in macchina tu possa essere preoccupata. Lo è meno quando fa un viaggio in aereo. Il punto del distacco, però, non penso sia solo quell’assurda convinzione...in realtà, penso, che inconsciamente affondi in qualcosa di più appartenente a te...ovvero il naturale distacco di un figlio da te...la sua vita...la sua indipendenza. Tu hai , giustamente, agevolato questo processo permettendole di fare queste esperienze ma questo “cozza” con quella parte degli “schemi”...forse non solo ansiogeni, ma anche “portatori” d’affetto. Il distacco da tua madre, da un punto di vista emotivo come è stato? La tua indipendenza come è stata? I tuoi pensieri riguardo quel distacco come sono stati? Che rapporti hai avuto dopo il tuo distacco da tua madre? Lei ha instillato, in te, sensi di colpa durante questo naturale “processo”?MariaGrazia ha scritto:...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice.
Ciao!
P.S. il perché si genera l’ansia te l’ha spiegato Exence....e il modo per non generarla è proprio vivere il presente...più precisamente il TUO presente. Questo ti porta a non generarla...perché se pensi al presente non puoi generare “ansia”. L’ansia si crea sempre e solo con il pensiero al futuro. La ricerca della causa, se ti va di rispondere alle domande, è un aspetto che può aiutare te a capire il perché...il significato che si cela...ma non è essenziale per non generare più ansia...per quello è sufficiente pensare in modo diverso....da...ora!
Il distacco non è stato nè semplice nè indolore, a un certo ho capito che la mia libertà aveva un prezzo e il prezzo è stato l'ansia di mia madre per me..cosi ho vissuto la vita che volevo( nulla di eccezionale, ma tutto il contrario di quello che si aspettavano da me) sapendo di far soffrire qualcuno che amavo. Per cui sì, probabilmente ho interiorizzato sensi di colpa latenti..ma, memore della mia adolescenza, ho cercato di non installarli in una figlia come la mia, di suo già portata a sacrificarsi per gli altri anzi, l'ho aiutata a non sentirsi in colpa per questo suo desiderio di muoversi, di viaggiare, di studiare, di allontanarsi dal nostro piccolo paesino di provincia...e, devo dire, mi ha preso in parola!
Per quanto riguarda il "generare ansia", sono molto migliorata rispetto al passato..prima stavo male già giorni prima della sua partenza e restavo in uno stato di tensione fino al suo ritorno..ora vivo il presente..ma a un certo punto il mio presente consiste nel volo di mia figlia..e lì ci ricasco O, quando dici che devo vivere il MIO presente, intendi che devo distaccarmi da quello di mia figlia?
P.s. naturalmente il volo è stato splendido, mia figlia era la serenità personificata, io mi sono data della sciocca, mio marito mi ha allegramente preso in giro, i miei genitori mi hanno tenuto informata di tutte le terribili tempeste che si stavano abbattendo sull'Olanda ..tutto come sempre!
Paura, ma non per me..
Ciao!
A me succede il contrario: quando parte la mia famiglia mi seguo il volo su flightradar chè non si sa mai, quando parto io non je puó fregà de meno...
“Nun riattaccà con sta storia che hai paura... Ah ascolta, nel caso questo lo possiamo tenere noi?”
Il mondo è bello perché è vario...
A me succede il contrario: quando parte la mia famiglia mi seguo il volo su flightradar chè non si sa mai, quando parto io non je puó fregà de meno...
“Nun riattaccà con sta storia che hai paura... Ah ascolta, nel caso questo lo possiamo tenere noi?”
Il mondo è bello perché è vario...
E guarda che in fondo non conta dov'è che tira il vento, ma ciò che porta.
Che se porta bene, ti porta lontano, come una canzone, lontano come un aeroplano.
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Re: Paura, ma non per me..
Ecco...questo è un punto scorretto. Tu non hai fatto soffrire nessuno...tua madre ha sofferto perché lei aveva delle difficoltà a farti fare la tua vita...perché lei aveva delle aspettative su come tu avresti dovuto vivere la vita...perché lei, egoisticamente, guardava a quello che lei voleva dalla tua vita...e non quello che tu volevi dalla tua. Ciò che ha fatto soffrire tua madre non sono stare le tue scelte....normali scelte di vita...ma le sue aspettative. E tu non ci puoi fare niente se qualcuno sceglie come tu dovresti vivere la tua vita e ciò non corrisponde a come hai scelto tu di viverla...in modo straordinario o normale che sia. Tu questo ce l’hai chiaro vero?MariaGrazia ha scritto:
Il distacco non è stato nè semplice nè indolore, a un certo ho capito che la mia libertà aveva un prezzo e il prezzo è stato l'ansia di mia madre per me..cosi ho vissuto la vita che volevo( nulla di eccezionale, ma tutto il contrario di quello che si aspettavano da me) sapendo di far soffrire qualcuno che amavo.
Ha fatto bene...non dovrebbe neanche sentirsi vagamente in colpa per vivere la sua vita...o cercare di farlo. Ma tu hai ancora sensi di colpa? Se si...non ti è chiaro ciò che c’e scritto Sopra...MariaGrazia ha scritto:
Per cui sì, probabilmente ho interiorizzato sensi di colpa latenti..ma, memore della mia adolescenza, ho cercato di non installarli in una figlia come la mia, di suo già portata a sacrificarsi per gli altri anzi, l'ho aiutata a non sentirsi in colpa per questo suo desiderio di muoversi, di viaggiare, di studiare, di allontanarsi dal nostro piccolo paesino di provincia...e, devo dire, mi ha preso in parola!
Certo! Il tuo presente NON è quello di tua figlia. È il tuo. Come le scelte della tua vita ERANO E SONO TUE...non di tua mamma o chicchessia...MariaGrazia ha scritto:
Per quanto riguarda il "generare ansia", sono molto migliorata rispetto al passato..prima stavo male già giorni prima della sua partenza e restavo in uno stato di tensione fino al suo ritorno..ora vivo il presente..ma a un certo punto il mio presente consiste nel volo di mia figlia..e lì ci ricasco O, quando dici che devo vivere il MIO presente, intendi che devo distaccarmi da quello di mia figlia?
Mentre lei vola...tu fai altro...non stai volando...quindi come fai a vivere il presente, il tuo, se pensi a lei in volo?
Tutto come sempre...ma tu puoi decidere che domani sia diverso dal “come sempre”...anzi...da ora...MariaGrazia ha scritto:
P.s. naturalmente il volo è stato splendido, mia figlia era la serenità personificata, io mi sono data della sciocca, mio marito mi ha allegramente preso in giro, i miei genitori mi hanno tenuto informata di tutte le terribili tempeste che si stavano abbattendo sull'Olanda ..tutto come sempre!
Ciao!
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Re: Paura, ma non per me..
Grazie mille..è proprio come dici tu, l'ansia diventa un filtro che distorce e trasfigura tutte le cose, trasformandole in incubi e problemi insormontabili..e sì, sto imparando pian piano a vivere il presente, a smettere di rimuginare su possibili futuri concentrandosi sul "qui e ora"..lo so che accade solo ciò che deve accadere, quello che devo imparare è sentirlo davvero, farlo mio con naturalezza e senza costrizioni o forzature..Exence ha scritto:Il fatto che quando siete tutti insieme hai la percezione che non possa succedere nulla di male nasce, secondo me, dalla tua convinzione inconscia che se sei accanto a tua figlia la puoi "proteggere" e che quindi sotto la tua supervisione non possa accaderle nulla di male perché ci sei tu a controllare la situazione... cosa però impossibile, perchè né un aereo né una macchina sono sotto il tuo controllo (magari la macchina di più, se guidi tu, ma se qualcuno salta una precedenza e ti viene addosso non ci puoi fare nulla lo stesso... idem mentre attraversate la strada o altro...). E' normale preoccuparsi in maniera sana quando le persone a noi care sono in giro in macchina o in giro in generale... pensare a loro con serenità, non con l'idea che stia per accadere una tragedia imminente..MariaGrazia ha scritto: Riflettendo, direi che Exence e Flyingbrandon hanno centrato il problema:il distacco...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice.
Immaginavo che ci fossero radici familiari alla cosa.. tu sei riuscita a staccarti dall'ansia di tua madre, oppure lei esercita ancora su di te un qualche tipo di influsso, nonostante tu abbia ormai una tua famiglia e indipendenza?
Sul come non generare ansie sicuramente flyingbrandon ti aiuterà meglio di me... nel mio piccolo ti posso dire che l'ansia nasce dalla visione distorta di qualcosa che, di fatto, non è ancora accaduto, e diventa un filtro che ti fa vedere le cose in maniera distorta, trasformando opportunità e occasioni in incubi e problemi che poi sembrano insormontabili. Invece che pensare agli eventi futuri (tua figlia sta progettando il prossimo viaggio e tu sei gia' preoccupata ), prova a rallentare il ritmo dei pensieri e concentrati sul presente, magari esci a fare colazione con lei, fate shopping dato che oggi iniziano i saldi, e non cristallizzarti su cose che non sono ancora accadute...
ciao!
Re: Paura, ma non per me..
MariaGrazia ha scritto:Grazie mille..è proprio come dici tu, l'ansia diventa un filtro che distorce e trasfigura tutte le cose, trasformandole in incubi e problemi insormontabili..e sì, sto imparando pian piano a vivere il presente, a smettere di rimuginare su possibili futuri concentrandosi sul "qui e ora"..lo so che accade solo ciò che deve accadere, quello che devo imparare è sentirlo davvero, farlo mio con naturalezza e senza costrizioni o forzature..Exence ha scritto:Il fatto che quando siete tutti insieme hai la percezione che non possa succedere nulla di male nasce, secondo me, dalla tua convinzione inconscia che se sei accanto a tua figlia la puoi "proteggere" e che quindi sotto la tua supervisione non possa accaderle nulla di male perché ci sei tu a controllare la situazione... cosa però impossibile, perchè né un aereo né una macchina sono sotto il tuo controllo (magari la macchina di più, se guidi tu, ma se qualcuno salta una precedenza e ti viene addosso non ci puoi fare nulla lo stesso... idem mentre attraversate la strada o altro...). E' normale preoccuparsi in maniera sana quando le persone a noi care sono in giro in macchina o in giro in generale... pensare a loro con serenità, non con l'idea che stia per accadere una tragedia imminente..MariaGrazia ha scritto: Riflettendo, direi che Exence e Flyingbrandon hanno centrato il problema:il distacco...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice.
Immaginavo che ci fossero radici familiari alla cosa.. tu sei riuscita a staccarti dall'ansia di tua madre, oppure lei esercita ancora su di te un qualche tipo di influsso, nonostante tu abbia ormai una tua famiglia e indipendenza?
Sul come non generare ansie sicuramente flyingbrandon ti aiuterà meglio di me... nel mio piccolo ti posso dire che l'ansia nasce dalla visione distorta di qualcosa che, di fatto, non è ancora accaduto, e diventa un filtro che ti fa vedere le cose in maniera distorta, trasformando opportunità e occasioni in incubi e problemi che poi sembrano insormontabili. Invece che pensare agli eventi futuri (tua figlia sta progettando il prossimo viaggio e tu sei gia' preoccupata ), prova a rallentare il ritmo dei pensieri e concentrati sul presente, magari esci a fare colazione con lei, fate shopping dato che oggi iniziano i saldi, e non cristallizzarti su cose che non sono ancora accadute...
ciao!
Buon inizio di giornata : )
Se per anni hai vissuto nel passato.. o nel futuro.. magari ti può sembrare strano o innaturale, ora, vivere l’attimo .. per fare tuo questo modo di pensare, e di affrontare le giornate, non servono esercizi particolari e nemmeno un periodo di “prova” e tentativi, puoi farlo già da subito perché l’ansia e ‘ un “mostro” generato dalla nostra mente e quindi allo stesso modo la tua mente può NON generarla .. in questo modo potrai, nei limiti del possibile, estendere il qui e ora anche ad altri aspetti della tua vita e non “usarlo” solo quando sei preoccupata per qualcosa .. Ovviamente alcuni aspetti della vita vanno programmati in anticipo (lavoro, prenotare un viaggio o altro ), ma quando senti che la tua mente corre verso pensieri che non appartengono al reale , fermati a pensare , magari se ti senti particolarmente sotto pressione fai delle respirazioni complete e assapora i momenti semplici come un caffè con le tue amiche ,con tuo marito.. come dice flyingbrandon non puoi vivere il presente di tua figlia , così come nessuno può vivere il tuo, aggiungerei.
Ciao!
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Re: Paura, ma non per me..
Sì lo so..hai perfettamente ragione, a volte l'amore rischia di diventare una sofferta prigione e non solo per chi è l'oggetto di questo affetto distorto..in ogni caso, io ho davvero vissuto appieno la mia vita proprio come volevo, lottando molto per farlo, per "mantenere la posizione" nonostante la disapprovazione generalizzata..mi è però costato, non mi piaceva né mi piace tuttora provocare sofferenza, anche se so che non è colpa mia diciamo che, quando qualcuno soffre per le mie scelte, per quanto giuste esse siano, soffro pure io!flyingbrandon ha scritto:Ecco...questo è un punto scorretto. Tu non hai fatto soffrire nessuno...tua madre ha sofferto perché lei aveva delle difficoltà a farti fare la tua vita...perché lei aveva delle aspettative su come tu avresti dovuto vivere la vita...perché lei, egoisticamente, guardava a quello che lei voleva dalla tua vita...e non quello che tu volevi dalla tua. Ciò che ha fatto soffrire tua madre non sono stare le tue scelte....normali scelte di vita...ma le sue aspettative. E tu non ci puoi fare niente se qualcuno sceglie come tu dovresti vivere la tua vita e ciò non corrisponde a come hai scelto tu di viverla...in modo straordinario o normale che sia. Tu questo ce l’hai chiaro vero?MariaGrazia ha scritto:
Il distacco non è stato nè semplice nè indolore, a un certo ho capito che la mia libertà aveva un prezzo e il prezzo è stato l'ansia di mia madre per me..cosi ho vissuto la vita che volevo( nulla di eccezionale, ma tutto il contrario di quello che si aspettavano da me) sapendo di far soffrire qualcuno che amavo.
Ha fatto bene...non dovrebbe neanche sentirsi vagamente in colpa per vivere la sua vita...o cercare di farlo. Ma tu hai ancora sensi di colpa? Se si...non ti è chiaro ciò che c’e scritto Sopra...MariaGrazia ha scritto:
Per cui sì, probabilmente ho interiorizzato sensi di colpa latenti..ma, memore della mia adolescenza, ho cercato di non installarli in una figlia come la mia, di suo già portata a sacrificarsi per gli altri anzi, l'ho aiutata a non sentirsi in colpa per questo suo desiderio di muoversi, di viaggiare, di studiare, di allontanarsi dal nostro piccolo paesino di provincia...e, devo dire, mi ha preso in parola!
Certo! Il tuo presente NON è quello di tua figlia. È il tuo. Come le scelte della tua vita ERANO E SONO TUE...non di tua mamma o chicchessia...MariaGrazia ha scritto:
Per quanto riguarda il "generare ansia", sono molto migliorata rispetto al passato..prima stavo male già giorni prima della sua partenza e restavo in uno stato di tensione fino al suo ritorno..ora vivo il presente..ma a un certo punto il mio presente consiste nel volo di mia figlia..e lì ci ricasco O, quando dici che devo vivere il MIO presente, intendi che devo distaccarmi da quello di mia figlia?
Mentre lei vola...tu fai altro...non stai volando...quindi come fai a vivere il presente, il tuo, se pensi a lei in volo?
Tutto come sempre...ma tu puoi decidere che domani sia diverso dal “come sempre”...anzi...da ora...MariaGrazia ha scritto:
P.s. naturalmente il volo è stato splendido, mia figlia era la serenità personificata, io mi sono data della sciocca, mio marito mi ha allegramente preso in giro, i miei genitori mi hanno tenuto informata di tutte le terribili tempeste che si stavano abbattendo sull'Olanda ..tutto come sempre!
Ciao!
Certo! Il tuo presente NON è quello di tua figlia. È il tuo. Come le scelte della tua vita ERANO E SONO TUE...non di tua mamma o chicchessia...
Mentre lei vola...tu fai altro...non stai volando...quindi come fai a vivere il presente, il tuo, se pensi a lei in volo?
Ecco..questo è il nodo di tutto..sono ore che rifletto e penso di aver capito una cosa importante..in questi anni ho confuso l'amore per mia figlia con l'angoscioso terrore di perderla, o meglio..pensavo che amare qualcuno significasse angosciarsi all'ennesima potenza per lui è così facevo con lei (ma non solo, naturalmente) ogniqualvolta si dedicava ad attività che io ritenevo rischiose..è tempo di cambiare, davvero..si può voler bene senza angosciarsi, preoccupandosi solo se e quando ci sono seri e concreti motivi per farlo. Sicuramente il mio pensiero va spesso a mia figlia quando è lontana (ovvero sempre ) ma da ora ci andrà con maggiore serenità e leggerezza senza che questo ne diminuisca l'affetto.
Grazie..grazie davvero..da sola non sarei riuscita a capire la natura e l'origine delle mie ansie e capire vuol dire cambiare prima i pensieri e poi i comportamenti. Grazie di cuore
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Re: Paura, ma non per me..
Ciao..concordo con tutto quello che hai detto e, come potrai leggere nella mia risposta a flyingbrandon, tutto questo scrivere mi ha aperto un mondo, aiutandomi a comprendere(almeno in parte) la natura delle mie ansie..seguirò i tuoi consigli sul mantenere la mente sul "qui ed ora", sul mio presente reale e concreto..sempre e non solo nei momenti di possibile preoccupazione..perchè in effetti, si vive davvero molto meglio cosìExence ha scritto:MariaGrazia ha scritto:Grazie mille..è proprio come dici tu, l'ansia diventa un filtro che distorce e trasfigura tutte le cose, trasformandole in incubi e problemi insormontabili..e sì, sto imparando pian piano a vivere il presente, a smettere di rimuginare su possibili futuri concentrandosi sul "qui e ora"..lo so che accade solo ciò che deve accadere, quello che devo imparare è sentirlo davvero, farlo mio con naturalezza e senza costrizioni o forzature..Exence ha scritto:Il fatto che quando siete tutti insieme hai la percezione che non possa succedere nulla di male nasce, secondo me, dalla tua convinzione inconscia che se sei accanto a tua figlia la puoi "proteggere" e che quindi sotto la tua supervisione non possa accaderle nulla di male perché ci sei tu a controllare la situazione... cosa però impossibile, perchè né un aereo né una macchina sono sotto il tuo controllo (magari la macchina di più, se guidi tu, ma se qualcuno salta una precedenza e ti viene addosso non ci puoi fare nulla lo stesso... idem mentre attraversate la strada o altro...). E' normale preoccuparsi in maniera sana quando le persone a noi care sono in giro in macchina o in giro in generale... pensare a loro con serenità, non con l'idea che stia per accadere una tragedia imminente..MariaGrazia ha scritto: Riflettendo, direi che Exence e Flyingbrandon hanno centrato il problema:il distacco...ho questa assurda convinzione che quando siamo tutti insieme, nulla di male potrà accadere..infatti mi agito anche quando mia figlia esce in macchina di notte probabilmente, questo mio generare ansie dipende da schemi familiari, mia madre era ed è un'ansiosa patologica e crescerle accanto non è stato semplice.
Immaginavo che ci fossero radici familiari alla cosa.. tu sei riuscita a staccarti dall'ansia di tua madre, oppure lei esercita ancora su di te un qualche tipo di influsso, nonostante tu abbia ormai una tua famiglia e indipendenza?
Sul come non generare ansie sicuramente flyingbrandon ti aiuterà meglio di me... nel mio piccolo ti posso dire che l'ansia nasce dalla visione distorta di qualcosa che, di fatto, non è ancora accaduto, e diventa un filtro che ti fa vedere le cose in maniera distorta, trasformando opportunità e occasioni in incubi e problemi che poi sembrano insormontabili. Invece che pensare agli eventi futuri (tua figlia sta progettando il prossimo viaggio e tu sei gia' preoccupata ), prova a rallentare il ritmo dei pensieri e concentrati sul presente, magari esci a fare colazione con lei, fate shopping dato che oggi iniziano i saldi, e non cristallizzarti su cose che non sono ancora accadute...
ciao!
Buon inizio di giornata : )
Se per anni hai vissuto nel passato.. o nel futuro.. magari ti può sembrare strano o innaturale, ora, vivere l’attimo .. per fare tuo questo modo di pensare, e di affrontare le giornate, non servono esercizi particolari e nemmeno un periodo di “prova” e tentativi, puoi farlo già da subito perché l’ansia e ‘ un “mostro” generato dalla nostra mente e quindi allo stesso modo la tua mente può NON generarla .. in questo modo potrai, nei limiti del possibile, estendere il qui e ora anche ad altri aspetti della tua vita e non “usarlo” solo quando sei preoccupata per qualcosa .. Ovviamente alcuni aspetti della vita vanno programmati in anticipo (lavoro, prenotare un viaggio o altro ), ma quando senti che la tua mente corre verso pensieri che non appartengono al reale , fermati a pensare , magari se ti senti particolarmente sotto pressione fai delle respirazioni complete e assapora i momenti semplici come un caffè con le tue amiche ,con tuo marito.. come dice flyingbrandon non puoi vivere il presente di tua figlia , così come nessuno può vivere il tuo, aggiungerei.
Ciao!
Grazie e ciao
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Re: Paura, ma non per me..
Ciao! mi hai fatto proprio ridere di cuore, immaginando la scena..davvero il mondo è bello perchè è vario!!!Misha ha scritto:Ciao!
A me succede il contrario: quando parte la mia famiglia mi seguo il volo su flightradar chè non si sa mai, quando parto io non je puó fregà de meno...
“Nun riattaccà con sta storia che hai paura... Ah ascolta, nel caso questo lo possiamo tenere noi?”
Il mondo è bello perché è vario...
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Re: Paura, ma non per me..
No! Fai male. Al massimo potresti incazzarti...ma non soffrire. Se soffri , evidentemente, non cogli l’aspetto egoistico della questione. Puoi dispiacerti che qualcuno, a qualsiasi livello, soffra per le proprie aspettative...aspettative che non possono corrispondere a nessuna realtà. Assecondarle, poi, genera dei MOSTRI!MariaGrazia ha scritto:
diciamo che, quando qualcuno soffre per le mie scelte, per quanto giuste esse siano, soffro pure io!
Non ringraziare....ogni merito, se vivi più felice, è tuo!MariaGrazia ha scritto:
Grazie..grazie davvero..da sola non sarei riuscita a capire la natura e l'origine delle mie ansie e capire vuol dire cambiare prima i pensieri e poi i comportamenti. Grazie di cuore
Ciao!
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Re: Paura, ma non per me..
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Re: Paura, ma non per me..
Ah c***o....allora sono morto da un po’ di anni....tartan ha scritto:Vivere felici è un controsenso. Se vivi non sei felice e se sei felice non stai vivendo.
Ciao!
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Re: Paura, ma non per me..
Di morti felici non ne ho ancora visti...tartan ha scritto:Vivere felici è un controsenso. Se vivi non sei felice e se sei felice non stai vivendo.
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Re: Paura, ma non per me..
: ) ho letto i tuoi pensieri qui sopra e sono contenta che tu abbia trovato degli spunti per stare bene!MariaGrazia ha scritto: Ciao..concordo con tutto quello che hai detto e, come potrai leggere nella mia risposta a flyingbrandon, tutto questo scrivere mi ha aperto un mondo, aiutandomi a comprendere(almeno in parte) la natura delle mie ansie..seguirò i tuoi consigli sul mantenere la mente sul "qui ed ora", sul mio presente reale e concreto..sempre e non solo nei momenti di possibile preoccupazione..perchè in effetti, si vive davvero molto meglio così
Grazie e ciao
Scrivere aiuta, ma sei stata tu a porti in maniera “aperta” , e a metterti in discussione , quindi è te stessa che devi ringraziare
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Re: Paura, ma non per me..
Guarda bene!Exence ha scritto:Di morti felici non ne ho ancora visti...tartan ha scritto:Vivere felici è un controsenso. Se vivi non sei felice e se sei felice non stai vivendo.
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Re: Paura, ma non per me..
Non fare il furbo!flyingbrandon ha scritto:Ah c***o....allora sono morto da un po’ di anni....tartan ha scritto:Vivere felici è un controsenso. Se vivi non sei felice e se sei felice non stai vivendo.
Ciao!
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Re: Paura, ma non per me..
Magari potessi....tartan ha scritto:Non fare il furbo!flyingbrandon ha scritto:Ah c***o....allora sono morto da un po’ di anni....tartan ha scritto:Vivere felici è un controsenso. Se vivi non sei felice e se sei felice non stai vivendo.
Ciao!
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Re: Paura, ma non per me..
..diciamo che io ho trovato fondamentale il confronto e la lettura, da parte di altri, dei miei comportamenti, visti con occhi obiettivi. Da sola arrivavo fino a un certo punto, poi mi aggrovigliavo nei miei schemi ripetitivi e non riuscivo ad uscire dai miei pensieri catastrofici..quello che ho capito qui, in questi giorni, è davvero prezioso ed importante per me e lo terrò ben presente d'ora in avanti perché, qualunque cosa accada, in fondo esiste solo in presente, il "qui e ora"..il resto, il futuro, lo vivrò a tempo debito, senza fantasticarci troppo sopra e senza preoccuparmi inutilmente.Exence ha scritto:: ) ho letto i tuoi pensieri qui sopra e sono contenta che tu abbia trovato degli spunti per stare bene!MariaGrazia ha scritto: Ciao..concordo con tutto quello che hai detto e, come potrai leggere nella mia risposta a flyingbrandon, tutto questo scrivere mi ha aperto un mondo, aiutandomi a comprendere(almeno in parte) la natura delle mie ansie..seguirò i tuoi consigli sul mantenere la mente sul "qui ed ora", sul mio presente reale e concreto..sempre e non solo nei momenti di possibile preoccupazione..perchè in effetti, si vive davvero molto meglio così
Grazie e ciao
Scrivere aiuta, ma sei stata tu a porti in maniera “aperta” , e a metterti in discussione , quindi è te stessa che devi ringraziare
Buona domenica! : )
Buona domenica anche a te!
Re: Paura, ma non per me..
Mi fa tanto piacere leggerti più rilassata , Maria Grazia!MariaGrazia ha scritto:..diciamo che io ho trovato fondamentale il confronto e la lettura, da parte di altri, dei miei comportamenti, visti con occhi obiettivi. Da sola arrivavo fino a un certo punto, poi mi aggrovigliavo nei miei schemi ripetitivi e non riuscivo ad uscire dai miei pensieri catastrofici..quello che ho capito qui, in questi giorni, è davvero prezioso ed importante per me e lo terrò ben presente d'ora in avanti perché, qualunque cosa accada, in fondo esiste solo in presente, il "qui e ora"..il resto, il futuro, lo vivrò a tempo debito, senza fantasticarci troppo sopra e senza preoccuparmi inutilmente.Exence ha scritto:: ) ho letto i tuoi pensieri qui sopra e sono contenta che tu abbia trovato degli spunti per stare bene!MariaGrazia ha scritto: Ciao..concordo con tutto quello che hai detto e, come potrai leggere nella mia risposta a flyingbrandon, tutto questo scrivere mi ha aperto un mondo, aiutandomi a comprendere(almeno in parte) la natura delle mie ansie..seguirò i tuoi consigli sul mantenere la mente sul "qui ed ora", sul mio presente reale e concreto..sempre e non solo nei momenti di possibile preoccupazione..perchè in effetti, si vive davvero molto meglio così
Grazie e ciao
Scrivere aiuta, ma sei stata tu a porti in maniera “aperta” , e a metterti in discussione , quindi è te stessa che devi ringraziare
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