ALEX85 ha scritto:So che la macchina è molto più pericolosa ma nella mia testa mi dico che con la macchina sono con i piedi al suolo e non a 11.000 m e poi sono io a guidare. Ma non só neanche io
![Sad :(](./images/smilies/icon_sad.gif)
Ciao Alex,
come accennato anche da Flyingbrandon in risposte precedenti, penso che uno dei principali problemi di noi fobici/ansiosi (ecc) sia l'incapacità di accettare che qualcosa vada fuori dal nostro controllo, e soprattutto che in qualche modo la vita prima o poi abbia un termine (che non decidiamo noi). Il perchè siamo fatti così è un argomento a parte (oggetto di autoanalisi, penso da parte di tutti noi), e di cui si può parlare a lungo, ma dal mio punto di vista è molto importante comprendere “tecnicamente” che cosa ci faccia paura. L'idea di "avere il controllo" su una situazione è illusoria, e ci sembra di poter prevenire meglio il rischio di morire, o di farci del male, che corriamo tutti i giorni, se siamo noi a guidare un’auto o a decidere cosa mangiare o dove andare. Il volo è una situazione apparentemente ingestibile, in cui veniamo trasportati da un mezzo che non conosciamo e che non abbiamo revisionato noi, pilotato da qualcuno di cui non sappiamo nulla, e senza possibilità di scendere fino a destinazione. Sembra terribile ma in realtà rischiamo molto di più in altri modi, solo che lo rimuoviamo perché grazie ai nostri quotidiani riti autogestiti ci sembra di poter eliminare quel rischio di fondo. Una cosa che spesso mi aiuta è pensare che tanto comunque prima o poi bisognerà andarsene, e siccome il come e il quando sono imprevedibili, tanto vale non preoccuparsene.
Tutto molto bello; ma da qui a risolvere la paura di volare ce ne corre, lo so. Personalmente, negli ultimi anni, un altro stratagemma che mi ha aiutato molto è stato studiare il funzionamento degli aerei e le procedure di sicurezza obbligatorie (è anche un argomento interessante), e recentemente ho partecipato a un corso organizzato da una compagnia di linea, molto ben fatto, in cui ho ripassato la teoria e mi sono confrontato con altri che avevano lo stesso problema, il tutto sotto la guida di un comandante, una psicologa e una assistente di volo. Bellissimo e utile, e con momenti di puro divertimento.
L’ansia probabilmente non passerà mai del tutto, perché è connaturata a come siamo fatti, ma per riassumere, io trovo fondamentale 1) sforzarsi di accettare il rischio come componente della propria vita, e di accettarlo tanto più quando è molto basso come nel caso del volo 2) conoscere, conoscere, conoscere: come vola l’aereo, quali sono le procedure di sicurezza, cosa dice la legge in merito, parlare con gli operatori del settore e confrontare il livello di rischio di un volo aereo con situazioni a noi molto più familiari, apparentemente sotto controllo (come guidare in autostrada o avere un’alimentazione scorretta) ma ben più pericolose…
Ciao!