Sta tornando...
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Sta tornando...
Questo forum, oramai diversi anni fa, mi è servito moltissimo per affrontare (non dico superare) la paura di volare.
Il risultato è che volo 5-6 volte l'anno e quest'anno ho anche affrontato per la prima volta il viaggio oltreoceano, per andare a NY.
Se devo pensare di fare 7 ore in macchina, a titolo di esempio, o 1 di volo, scelgo senza pensarci troppo la seconda.
In volo poi non sono mai tranquillo, sempre con quello stato di tensione/attenzione, ma, come detto, questo non mi ferma.
Diversi mesi fa ho prenotato un volo per Cuba, con partenza da Parigi e, ora che mancano pochi giorni, sono in uno stato di vera e forte tensione, al punto da pensare di non andarci.
Ciò che mi frena, tra le altre molte cose - tra cui la meta stessa che non mi entusiasma un granché - sono le 12 ore di volo ininterrotte, in economy (sono alto 192 cm), il pensiero che se ci fosse qualche questo tecnico o malore di qualche passeggero, non v'è alcuna possibilità di raggiungere un aeroporto vicino...
Tutte considerazioni che mi stanno agitando moltissimo...
Il risultato è che volo 5-6 volte l'anno e quest'anno ho anche affrontato per la prima volta il viaggio oltreoceano, per andare a NY.
Se devo pensare di fare 7 ore in macchina, a titolo di esempio, o 1 di volo, scelgo senza pensarci troppo la seconda.
In volo poi non sono mai tranquillo, sempre con quello stato di tensione/attenzione, ma, come detto, questo non mi ferma.
Diversi mesi fa ho prenotato un volo per Cuba, con partenza da Parigi e, ora che mancano pochi giorni, sono in uno stato di vera e forte tensione, al punto da pensare di non andarci.
Ciò che mi frena, tra le altre molte cose - tra cui la meta stessa che non mi entusiasma un granché - sono le 12 ore di volo ininterrotte, in economy (sono alto 192 cm), il pensiero che se ci fosse qualche questo tecnico o malore di qualche passeggero, non v'è alcuna possibilità di raggiungere un aeroporto vicino...
Tutte considerazioni che mi stanno agitando moltissimo...
Re: Sta tornando...
Sulla paura non metto bocca, non ne ho le competenze. Posso solo dire che non sentirsi a proprio agio può anche essere normale, in fondo sono solo cento anni che l'uomo vola, noi siamo la prima generazione che usa l'aereo come un mezzo di trasporto normale.radiovoice ha scritto:Questo forum, oramai diversi anni fa, mi è servito moltissimo per affrontare (non dico superare) la paura di volare.
Il risultato è che volo 5-6 volte l'anno e quest'anno ho anche affrontato per la prima volta il viaggio oltreoceano, per andare a NY.
Se devo pensare di fare 7 ore in macchina, a titolo di esempio, o 1 di volo, scelgo senza pensarci troppo la seconda.
In volo poi non sono mai tranquillo, sempre con quello stato di tensione/attenzione, ma, come detto, questo non mi ferma.
Diversi mesi fa ho prenotato un volo per Cuba, con partenza da Parigi e, ora che mancano pochi giorni, sono in uno stato di vera e forte tensione, al punto da pensare di non andarci.
Ciò che mi frena, tra le altre molte cose - tra cui la meta stessa che non mi entusiasma un granché - sono le 12 ore di volo ininterrotte, in economy (sono alto 192 cm), il pensiero che se ci fosse qualche questo tecnico o malore di qualche passeggero, non v'è alcuna possibilità di raggiungere un aeroporto vicino...
Tutte considerazioni che mi stanno agitando moltissimo...
Per quel che riguarda i tuoi dubbi, considera che è già stato tutto preso in considerazione. Per poter volare sopra l'oceano con un aeroplano bimotore, quello che probabilmente ti porterà a Cuba, si devono soddisfare delle speciali regole chiamate ETPOS. Questo vuol dire che l'aereo, i Piloti, la Compagnia e la Manutenzione devono essere certificati ETOPS. Ti porto un esempio, un motore certificato ETOPS non può avere più di 3 avarie minori ogni milione di ore di volo, è in grado di funzionare regolarmente per tre ore dopo essere rimasto completamente senza olio lubrificante. Se ci sono 4 avarie minori (rateo) per milione di ore tutta la Compagnia perde la certificazione ETPOS e non può far più volare i suoi bimotori senza un alternato a massimo 1 ora di distanza di volo alla velocità prescritta con un motore. Comunque anche in condizioni ETOPS ci deve essere SEMPRE almeno 1 aeroporto disponibile ed aperto come alternato ad una distanza massima pari a 3 ore di volo con un solo motore.
Questi aeroplani, come il Boeing B777, possono volare in assoluta sicurezza con 1 motore spento, hanno 6 generatori elettrici, hanno 3 impianti idraulici, hanno il collegamento telefonico satellitare con centri medici in tutto il mondo per avere assistenza se un passeggero sta male e non c'è neanche un medico a bordo, ha una "farmacia" a bordo fornita di ogni cosa possa servire per assistere un passeggero anche in condizioni serie, a me è capitato di avere passeggeri che hanno ricevuto 4 flebo in volo... Insomma, sono arcisicuri.
Come al solito queste realtà probabilmente non ti serviranno a sentirti meglio, ma cerca di capire che è normale se hai un po' di timore, ma è una cosa tua, non c'è una ragione logica di averne.
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Re: Sta tornando...
Ciao, grazie innanzitutto per la risposta. Ne apprezzo molto il contenuto e lo sforzo logico che, invece, ti dirò, sortisce effetti benefici...!
Mi incuriosisce questo: "Comunque anche in condizioni ETOPS ci deve essere SEMPRE almeno 1 aeroporto disponibile ed aperto come alternato ad una distanza massima pari a 3 ore di volo con un solo motore".
Ho provato a verificare, da ignorante ovviamente, la rotta e non riesco a capire quale possa essere questo aeroporto. Non vedo assolutamente nulla in mezzo a questa rotta...
Mi incuriosisce questo: "Comunque anche in condizioni ETOPS ci deve essere SEMPRE almeno 1 aeroporto disponibile ed aperto come alternato ad una distanza massima pari a 3 ore di volo con un solo motore".
Ho provato a verificare, da ignorante ovviamente, la rotta e non riesco a capire quale possa essere questo aeroporto. Non vedo assolutamente nulla in mezzo a questa rotta...
Re: Sta tornando...
Fai un cerchio con RAGGIO di 1.100 NM (2.000 km) e vedrai che centrando il compasso sui vari aeroporti, ci sono delle isole con ottimi aeroporti in Atlantico, avrai sempre delle sovrapposizioni dei cerchi creati.radiovoice ha scritto:Ciao, grazie innanzitutto per la risposta. Ne apprezzo molto il contenuto e lo sforzo logico che, invece, ti dirò, sortisce effetti benefici...!
Mi incuriosisce questo: "Comunque anche in condizioni ETOPS ci deve essere SEMPRE almeno 1 aeroporto disponibile ed aperto come alternato ad una distanza massima pari a 3 ore di volo con un solo motore".
Ho provato a verificare, da ignorante ovviamente, la rotta e non riesco a capire quale possa essere questo aeroporto. Non vedo assolutamente nulla in mezzo a questa rotta...
In pratica basta che ci siano due aeroporti a 4.000 km di distanza e la regola è rispettata, quando sei a tre ore dall'aeroporto dietro, sarai a meno di tre ore da un aeroporto su un isola, e poi sarai a meno di tre ore da un aeroporto davanti. Se così non è, non si può volare quel tratto ma bisogna variare la rotta.
Re: Sta tornando...
Solo per precisare, a meno che non voli con un quadrimotore (non è sicuramente il tuo caso per cuba)Lampo 13 ha scritto: In pratica basta che ci siano due aeroporti a 4.000 km di distanza e la regola è rispettata, quando sei a tre ore dall'aeroporto dietro, sarai a meno di tre ore da un aeroporto su un isola, e poi sarai a meno di tre ore da un aeroporto davanti. Se così non è, non si può volare quel tratto ma bisogna variare la rotta.
che non è soggetto alle regole ETOPS, ma in quel caso i motori sono 4 ..
Ciao Alberto
Re: Sta tornando...
Alberto.c ha scritto:Solo per precisare, a meno che non voli con un quadrimotore (non è sicuramente il tuo caso per cuba)Lampo 13 ha scritto: In pratica basta che ci siano due aeroporti a 4.000 km di distanza e la regola è rispettata, quando sei a tre ore dall'aeroporto dietro, sarai a meno di tre ore da un aeroporto su un isola, e poi sarai a meno di tre ore da un aeroporto davanti. Se così non è, non si può volare quel tratto ma bisogna variare la rotta.
che non è soggetto alle regole ETOPS, ma in quel caso i motori sono 4 ..
Ciao Alberto
Beh, io lo avevo specificato, comunque "repetita iuvant".Lampo 13 ha scritto:Per poter volare sopra l'oceano con un aeroplano bimotore, quello che probabilmente ti porterà a Cuba, si devono soddisfare delle speciali regole chiamate ETOPS.
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Re: Sta tornando...
In verità all'andata si, al ritorno no...Alberto.c ha scritto:Solo per precisare, a meno che non voli con un quadrimotore (non è sicuramente il tuo caso per cuba)Lampo 13 ha scritto: In pratica basta che ci siano due aeroporti a 4.000 km di distanza e la regola è rispettata, quando sei a tre ore dall'aeroporto dietro, sarai a meno di tre ore da un aeroporto su un isola, e poi sarai a meno di tre ore da un aeroporto davanti. Se così non è, non si può volare quel tratto ma bisogna variare la rotta.
che non è soggetto alle regole ETOPS, ma in quel caso i motori sono 4 ..
Ciao Alberto
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Re: Sta tornando...
Altra cosa...su quella rotta c'è da aspettarsi qualche fenomeno di turbolenza maggiore solitamente o no?
Re: Sta tornando...
I fenomeni di turbolenza, seria, sono prevedibili e le rotte e le quote sono scelte per evitarla; la turbolenza non seria, anche se fastidiosa, te la cucchi tutta se c'è, non è pericolosa, è solo fastidiosa. Io mi sono fatto delle FCO MIA FCO con 6 ore continuate di turbolenzetta in aria chiara: basta stare attenti quando si beve il caffè.radiovoice ha scritto:Altra cosa...su quella rotta c'è da aspettarsi qualche fenomeno di turbolenza maggiore solitamente o no?
I fenomeni meteorologici "importanti" sono previsti e sono visibili sui radar meteo di bordo e si evitano.
Insomma, come ti ho già detto, volare a Cuba NON è pericoloso, ma la paura è una cosa tua, te la puoi togliere solamente tu, io non posso.
Re: Sta tornando...
Lampo, un Pilota, in cabina, come vive la turbolenza? Come un fenomeno strettamente correlato alla specificità dell'ambiente in cui opera, per cui neanche ci bada più? O come un diversivo, come un automobilista alla presa con dei tornanti, rispetto ad una routine consolidata? Grazie.Lampo 13 ha scritto:I fenomeni di turbolenza, seria, sono prevedibili e le rotte e le quote sono scelte per evitarla; la turbolenza non seria, anche se fastidiosa, te la cucchi tutta se c'è, non è pericolosa, è solo fastidiosa. Io mi sono fatto delle FCO MIA FCO con 6 ore continuate di turbolenzetta in aria chiara: basta stare attenti quando si beve il caffè.radiovoice ha scritto:Altra cosa...su quella rotta c'è da aspettarsi qualche fenomeno di turbolenza maggiore solitamente o no?
I fenomeni meteorologici "importanti" sono previsti e sono visibili sui radar meteo di bordo e si evitano.
Insomma, come ti ho già detto, volare a Cuba NON è pericoloso, ma la paura è una cosa tua, te la puoi togliere solamente tu, io non posso.
Per inciso, mi inserisco nel post, in quanto anche io, come radiovoice, vivo la turbolenza con una certa apprensione.
Re: Sta tornando...
Come una rottura di balle.Blues77 ha scritto:Lampo, un Pilota, in cabina, come vive la turbolenza? Come un fenomeno strettamente correlato alla specificità dell'ambiente in cui opera, per cui neanche ci bada più? O come un diversivo, come un automobilista alla presa con dei tornanti, rispetto ad una routine consolidata? Grazie.Lampo 13 ha scritto:I fenomeni di turbolenza, seria, sono prevedibili e le rotte e le quote sono scelte per evitarla; la turbolenza non seria, anche se fastidiosa, te la cucchi tutta se c'è, non è pericolosa, è solo fastidiosa. Io mi sono fatto delle FCO MIA FCO con 6 ore continuate di turbolenzetta in aria chiara: basta stare attenti quando si beve il caffè.radiovoice ha scritto:Altra cosa...su quella rotta c'è da aspettarsi qualche fenomeno di turbolenza maggiore solitamente o no?
I fenomeni meteorologici "importanti" sono previsti e sono visibili sui radar meteo di bordo e si evitano.
Insomma, come ti ho già detto, volare a Cuba NON è pericoloso, ma la paura è una cosa tua, te la puoi togliere solamente tu, io non posso.
Per inciso, mi inserisco nel post, in quanto anche io, come radiovoice, vivo la turbolenza con una certa apprensione.
Sul lungo raggio, quando andavo a dormire, una leggera turbolenza era piacevole, cullava, conciliava il sonno.
Quella un po' più forte, che fa cadere il caffè, è una rottura, da fastidio, ma siamo ancora nel campo della turbolenza "leggera". Quando gli scossoni sono forti, da non poter fare il servizio, da fastidio, si prova a salire o a scendere per trovare un livello più comodo, altrimenti si sopporta.
Quella severa, che fa disinserire l'autopilota, che fa perder quota e variare velocità in modo rilevante, si deve evitare prima la zona dove si potrebbe incontrare. E' molto rara, l'ho incontrata un paio di volte o tre in quasi 30 anni, ma comunque non si precipita, l'unico danno viene dagli oggetti lasciati in giro, dalle cinture non allacciate, dalle valigie troppo pesanti messe nelle cappelliere.
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Re: Sta tornando...
Quanto alla durata effettiva di questo volo da CDG...?
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Re: Sta tornando...
Per le risposte tecniche Lampo è, è stato, e sarà più che esauriente.radiovoice ha scritto: In volo poi non sono mai tranquillo, sempre con quello stato di tensione/attenzione, ma, come detto, questo non mi ferma.
A me, invece, interessa sapere esattamente cosa fai in quello stato di tensione/attenzione. Stai attento a cosa? Sei teso per cosa?
Ciao!
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Re: Sta tornando...
Ciao! Teso perché spero non ci siano turbolenze, quindi anche quando il volo è tranquillo sono agitato per il pensiero che possano presentarsi situazioni irrequiete, oltre ad una tensione, ma minore, dovuta anche alla paura che possa esserci qualche problema tecnico.
- flyingbrandon
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Re: Sta tornando...
Ok...però vorrei farti notare due cose. La tua attenzione, nei confronti della turbolenza o dei problemi tecnici, è totalmente mal posta perchè, per quanto riguarda la turbolenza, non c'è nulla da intuire per te....o c'è...o non c'è...non c'è nessun segnale che tu possa scorgere come premonitore. Per un problema tecnico, invece, non avresti la competenza tecnica per distinguere un normale rumore da uno anomalo e neanche l'esito delle operazioni la davanti. Per quanto riguarda l'attenzione, quindi, è energia sprecata. Potresti rivolgere l'attenzione a te...a come respiri....a cosa pensi...a come reagisci ai tuoi pensieri. Se poi la turbolenza, nonostante sia un fenomeno normale e semplice quanto una strada con le buche, ti innervosisce....fallo pure ma quando la senti non quando non c'è. Già in questo modo ridurresti di parecchio i tuoi momenti di stress. Sperare in questi eventi (o la loro assenza) non ha senso...si spera di vincere al Superenalotto...perche potrebbe cambiarti la vita...ma sperare che ci sia o non ci sia qualcosa di ininfluente ai fini del volo...e soprattutto quando il tuo nervosismo è indipendente dall'evento perche tanto se c'è sei nervoso e se non c'è lo sei uguale...beh...a che pro speri?radiovoice ha scritto:Ciao! Teso perché spero non ci siano turbolenze, quindi anche quando il volo è tranquillo sono agitato per il pensiero che possano presentarsi situazioni irrequiete, oltre ad una tensione, ma minore, dovuta anche alla paura che possa esserci qualche problema tecnico.
Ciao!
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Re: Sta tornando...
Ma cosa potrebbe significare il fatto di agitarsi particolarmente per le turbolenze?flyingbrandon ha scritto:Ok...però vorrei farti notare due cose. La tua attenzione, nei confronti della turbolenza o dei problemi tecnici, è totalmente mal posta perchè, per quanto riguarda la turbolenza, non c'è nulla da intuire per te....o c'è...o non c'è...non c'è nessun segnale che tu possa scorgere come premonitore. Per un problema tecnico, invece, non avresti la competenza tecnica per distinguere un normale rumore da uno anomalo e neanche l'esito delle operazioni la davanti. Per quanto riguarda l'attenzione, quindi, è energia sprecata. Potresti rivolgere l'attenzione a te...a come respiri....a cosa pensi...a come reagisci ai tuoi pensieri. Se poi la turbolenza, nonostante sia un fenomeno normale e semplice quanto una strada con le buche, ti innervosisce....fallo pure ma quando la senti non quando non c'è. Già in questo modo ridurresti di parecchio i tuoi momenti di stress. Sperare in questi eventi (o la loro assenza) non ha senso...si spera di vincere al Superenalotto...perche potrebbe cambiarti la vita...ma sperare che ci sia o non ci sia qualcosa di ininfluente ai fini del volo...e soprattutto quando il tuo nervosismo è indipendente dall'evento perche tanto se c'è sei nervoso e se non c'è lo sei uguale...beh...a che pro speri?radiovoice ha scritto:Ciao! Teso perché spero non ci siano turbolenze, quindi anche quando il volo è tranquillo sono agitato per il pensiero che possano presentarsi situazioni irrequiete, oltre ad una tensione, ma minore, dovuta anche alla paura che possa esserci qualche problema tecnico.
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Re: Sta tornando...
flyingbrandon ha scritto:Ok...però vorrei farti notare due cose. La tua attenzione, nei confronti della turbolenza o dei problemi tecnici, è totalmente mal posta perchè, per quanto riguarda la turbolenza, non c'è nulla da intuire per te....o c'è...o non c'è...non c'è nessun segnale che tu possa scorgere come premonitore. Per un problema tecnico, invece, non avresti la competenza tecnica per distinguere un normale rumore da uno anomalo e neanche l'esito delle operazioni la davanti. Per quanto riguarda l'attenzione, quindi, è energia sprecata. Potresti rivolgere l'attenzione a te...a come respiri....a cosa pensi...a come reagisci ai tuoi pensieri. Se poi la turbolenza, nonostante sia un fenomeno normale e semplice quanto una strada con le buche, ti innervosisce....fallo pure ma quando la senti non quando non c'è. Già in questo modo ridurresti di parecchio i tuoi momenti di stress. Sperare in questi eventi (o la loro assenza) non ha senso...si spera di vincere al Superenalotto...perche potrebbe cambiarti la vita...ma sperare che ci sia o non ci sia qualcosa di ininfluente ai fini del volo...e soprattutto quando il tuo nervosismo è indipendente dall'evento perche tanto se c'è sei nervoso e se non c'è lo sei uguale...beh...a che pro speri?radiovoice ha scritto:Ciao! Teso perché spero non ci siano turbolenze, quindi anche quando il volo è tranquillo sono agitato per il pensiero che possano presentarsi situazioni irrequiete, oltre ad una tensione, ma minore, dovuta anche alla paura che possa esserci qualche problema tecnico.
Ciao!
Tutto giusto.
Però difficile combattere le "cattive abitudini"...
Quanto alla durata effettiva del volo? Google senza 10.20 ore. Solitamente sono meno di quelle indicate o sbaglio?
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Re: Sta tornando...
Tutto giusto è teoria. Tu devi farlo diventare esperienza.radiovoice ha scritto:
Tutto giusto.
Però difficile combattere le "cattive abitudini"...
Difficile combattere le cattive abitudine è la "scusa" principe...anche per quelli abbondantemente sovrappeso che non hanno tempo per allenarsi in qualche modo, o di quelli che decidono che certi pensieri siano più forti. Ma di chi? Ogni cambiamento richiede, almeno inizialmente, uno "sforzo" attivo...una volontà di cambiare il proprio modo di pensare e vedere le cose...di mettersi totalmente in discussione...di essere disposti a buttare nel cesso tutte le proprie idee e riscoprirne di nuove. Scommetto che se ti dicessi di fare una cosa totalmente inutile, fastidiosa mi diresti "oh...ma sei scemo?" però, se sei tu a darti il tormento, per nessun beneficio, tormento che ti permette di soffrire per ciò che esiste in quel momento, le turbolenze, ma per soffrire anche quando queste non ci sono....è tutto ok. Per esempio, non hai mai pensato a darti una martellata sulle dita della mano perche potrebbe capitare? Lo faresti pensando di essere , così, più allenato e potresti sopportare meglio il dolore?
Ciao!
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Re: Sta tornando...
Tante cose Blues...dipende dal percepito della persona, dal vissuto. A volte ho dato una spiegazione, per quella persona e, volendo, si potrebbe anche fare una "statistica" abbastanza precisa ma...non vivo di statistiche e non mi piace che lo facciano gli altri...quindi, in generale, non mi piace "generalizzare". È come un sintomo...può avere 1000 cause...e se non vuoi sopprimere il sintomo ma comprenderlo non ha senso parlarne in generale ma nello specifico. Puoi però delineare una linea generale riguardante la "stabilità"...la necessità di trovare un ordine laddove il caos è "l 'ordine". In generale quindi è anche il rifiuto verso qualcosa. Ma, in generale, la via per liberarsi da qualcosa non è rifiutarla...ma accettarla.Blues77 ha scritto:
Ma cosa potrebbe significare il fatto di agitarsi particolarmente per le turbolenze?
Ciao!
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Re: Sta tornando...
Accettare quindi di non potersi addormentare cullato dai movimenti del mezzo, come in treno, giusto per capirci?flyingbrandon ha scritto:Tante cose Blues...dipende dal percepito della persona, dal vissuto. A volte ho dato una spiegazione, per quella persona e, volendo, si potrebbe anche fare una "statistica" abbastanza precisa ma...non vivo di statistiche e non mi piace che lo facciano gli altri...quindi, in generale, non mi piace "generalizzare". È come un sintomo...può avere 1000 cause...e se non vuoi sopprimere il sintomo ma comprenderlo non ha senso parlarne in generale ma nello specifico. Puoi però delineare una linea generale riguardante la "stabilità"...la necessità di trovare un ordine laddove il caos è "l 'ordine". In generale quindi è anche il rifiuto verso qualcosa. Ma, in generale, la via per liberarsi da qualcosa non è rifiutarla...ma accettarla.Blues77 ha scritto:
Ma cosa potrebbe significare il fatto di agitarsi particolarmente per le turbolenze?
Ciao!
Re: Sta tornando...
Aggiungi anche che scene come quelle viste nella turbolenza del volo AA tra seoul e Dallas, a dispetto delle varie tecnologie atte a scongiurare di finire in certe situazioni, di certo non aiutano.flyingbrandon ha scritto:Tante cose Blues...dipende dal percepito della persona, dal vissuto. A volte ho dato una spiegazione, per quella persona e, volendo, si potrebbe anche fare una "statistica" abbastanza precisa ma...non vivo di statistiche e non mi piace che lo facciano gli altri...quindi, in generale, non mi piace "generalizzare". È come un sintomo...può avere 1000 cause...e se non vuoi sopprimere il sintomo ma comprenderlo non ha senso parlarne in generale ma nello specifico. Puoi però delineare una linea generale riguardante la "stabilità"...la necessità di trovare un ordine laddove il caos è "l 'ordine". In generale quindi è anche il rifiuto verso qualcosa. Ma, in generale, la via per liberarsi da qualcosa non è rifiutarla...ma accettarla.Blues77 ha scritto:
Ma cosa potrebbe significare il fatto di agitarsi particolarmente per le turbolenze?
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Re: Sta tornando...
Stavo parlando in generale, a livello emotivo. Comunque puoi farne anche un discorso pratico. In realtà puoi benissimo dormire cullato dai movimenti...sei tu che non te lo permetti e non la turbolenza, se leggera, a non fartelo fare. Vedi...spesso si è così focalizzati ad una presunta causa esterna che non si prende neanche in considerazione che cosa si debba fare nei nostri confronti per far sì che qualcosa non accada. Per tornare alla sua speranza...inutile...ma anche "fuori fuoco"...non spera di viversi l'emozione bellamente...ma che la turbolenza non accada. Diamo per scontato che se arriva (ma a questo punto anche se non arriva la turbolenza) su di noi non possiamo fare altro che essere nervosi. Quindi risulta scontato ciò che accade a noi e in modo automatico...mentre la mente pensa a cosa potrebbe accadere se ci fosse turbolenza...oppure...ecco arriva....ah no....ehhhhhh si balla...Blues77 ha scritto:
Accettare quindi di non potersi addormentare cullato dai movimenti del mezzo, come in treno, giusto per capirci?
Di fatto quando pensi per non voler qualcosa stai esattamente pensando a quel qualcosa anche nei momenti in cui non c'è....e questo non è dovuto a moti d'aria ma a come decidi di vivere. Facci caso...spesso proprio in questa sezione...tutti riconoscono che la paura è qualcosa di "interno"...ma le domande riguardano solo l'esterno. È come la storiella della vecchietta, per strada, che cerca un mazzo di chiavi che ha perso...piano piano diverse persone si mettono a cercare le chiavi con l'anziana signora fino a quando qualcuno chiede: "ma non ha proprio idea di dove le possono essere cadute? " per limitare la zona...e la signora risponde: "le ho perse là (posto qualunque lontano da lì dove si trovano) "... E il signore stupito chiede "ma perche allora le cerchiamo qua?" e la signora risponde:" perchè la è buio e non si vede niente...qui ci sono i lampioni". Radiovoice mi ha dato ragione ma è evidente che l'unica cosa che premeva era l'orario effettivo di volo. Capita al 90% così...e si capisce bene quando una domanda è una curiosità...qualcosa che può aver spaventato perche si ignorava l'esistenza oppure quando è proprio la ricerca delle risposte ai propri input "automatici". Si pensa di conoscere i motivi...il cosa serva a rassicurarci...pur cercando nel posto sbagliato...e se si rimane intrappolati lì non si esce più...fino a quando non si cambia "target". È proprio quel modo di pensare che ti ha infilato in quel tunnel....e non è con la risposta automatica di quel pensiero che si esce da quel tunnel....
Ciao!
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Re: Sta tornando...
Blues...non aiutano ma non cambiano la sostanza. In realtà non ti aiutano neanche tutte le cose NON negative che accadono quotidianamente senza destare alcuna notizie...neanche quelle risolte in modo "perfetto". Niente ti aiuta...questo non ti aiuta, invece, perchè ti fornisce la giustificazione per perseguire le tue idee...un po' come dire "beh vedi...non sono tutto rincoglionito io...può accadere". Sono alibi Blues...e finchè non li riconosci come tali non potrai mai guardarti obiettivamente. Se quelle notizie non aiutano allora ho la soluzione per te...andiamo insieme nell'ospedale della tua città...vediamo tutto quello che c'è dentro e perchè...e se rimani onesto con te stesso e coerente con i tuoi pensieri vivrai con così tante paure che l'aereo non ricorderai neanche come è fatto. L'alibi serve solo a dirsi "non sono un pirla...non ho torto...oppure ho torto Ma..."....a tenere te in una "immobilità nonostante la sofferenza"....e questa è una scelta. Si può, ovviamente, scegliere altro...e vivere meglio...Blues77 ha scritto: Aggiungi anche che scene come quelle viste nella turbolenza del volo AA tra seoul e Dallas, a dispetto delle varie tecnologie atte a scongiurare di finire in certe situazioni, di certo non aiutano.
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Re: Sta tornando...
Grazie a tutti.
Sono ancora molto indeciso. E mancano poche ore...
Ho letto comunque cose corrette, precise e in parte anche rassicuranti.
Sono ancora molto indeciso. E mancano poche ore...
Ho letto comunque cose corrette, precise e in parte anche rassicuranti.
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Re: Sta tornando...
Indeciso su cosa?radiovoice ha scritto: Sono ancora molto indeciso. E mancano poche ore...
Ciao!
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Re: Sta tornando...
Io non sono Brandon che dice cose estremamente sagge e ragionevoli e che è capace di mostrare le cose da un'altra prospettiva. Io sono molto più, come dire, brusco!radiovoice ha scritto:Grazie a tutti.
Sono ancora molto indeciso. E mancano poche ore...
Ho letto comunque cose corrette, precise e in parte anche rassicuranti.
Sei ancora indeciso? Non partire! Chi te lo fa fare? Hai paura e la paura non ha nulla a che spartire con un pericolo reale, (se mi dicessi che sei indeciso se entrare o no in una gabbia di leoni, capirei), il momento veramente rischioso nel prendere quell'aereo sarà il tragitto da e per l'aeroporto fatto in automobile, ma rimane comunque la tua sofferenza immotivata... Di nuovo, chi te lo fa fare? Perché soffrire? lascia perdere e basta!
Lo dico con affetto, non per polemica.
- tartan
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Re: Sta tornando...
E vaffanculo all'eroplano!
Sempre con affetto!
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Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: Sta tornando...
Io non sono Brandon che dice cose estremamente sagge e ragionevoli e che è capace di mostrare le cose da un'altra prospettiva. Io sono molto più, come dire, brusco!Lampo 13 ha scritto: Ho letto comunque cose corrette, precise e in parte anche rassicuranti.
Sei ancora indeciso? Non partire! Chi te lo fa fare? Hai paura e la paura non ha nulla a che spartire con un pericolo reale, (se mi dicessi che sei indeciso se entrare o no in una gabbia di leoni, capirei), il momento veramente rischioso nel prendere quell'aereo sarà il tragitto da e per l'aeroporto fatto in automobile, ma rimane comunque la tua sofferenza immotivata... Di nuovo, chi te lo fa fare? Perché soffrire? lascia perdere e basta!
Lo dico con affetto, non per polemica. [/quote]
Ah no no tranquillo...lo dico spesso anche io....la paura dell'aereo non è un problema...nessun medico ti ordina di fare viaggi in aereo...ci sono tanti bellissimi posti da raggiungere in macchina.
Ma se qualcuno vuole fare un salto...non tanto in aereo...ma evolutivo...di conoscenza verso se stesso...beh allora vale la pena....
Ciao!
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(È!)
(יוני)
O t'elevi o te levi
(È!)
(יוני)
O t'elevi o te levi