P.S. Dovete rispondere come se voi foste passeggeri o comunque non da piloti.
GRAZIE IN ANTICIPO!!!

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Se la applicheranno non lo so. Non credo che nessuno manderà mai su 180 pax senza due piloti davanti ai comandi.andrea787 ha scritto:è possibile che in un futuro abbastanza prossimo questa tecnologia venga applicata anche sui voli di linea?
No. Piuttosto punterei a sensibilizzare gli equipaggi ancor di più sull'importanza di concetti come CRMS e importanza e percezione di una minaccia. Ciò che ti salva il deretano è l'addestramento.andrea787 ha scritto:Per esempio: i disastri aerei avvengono in molti casi per degli errori dei piloti, quindi secondo voi conviene sostituirli totalmente con i computer ?
Impossibile.andrea787 ha scritto:E se un hacker riuscisse a prendere il controllo dell'aeromobile?
Allora sia in un caso che nell'altro l'uomo c'è...che sia a terra o che sia in volo. Se l'uomo controlla da terra anche un altro uomo può farlo...e sì, la possibilità, seppur remota che altri prendano il controllo, ci sarebbe rispetto a quando nessuno da terra prende alcun controllo dell'aereo. È vero...in molti casi la colpa è dei piloti, perché sono l'ultima possibilità. Se non sistemi un guasto....è "colpa tua"...se la tua scelta è sbagliata è colpa tua....questo per l'opinione pubblica. Chi si occupa seriamente di indagare un incidente lo fa vedendo perché si è scelto in un modo o in un altro...perché si arriva anche alla scelta sbagliata o all'errore e, in quest'ottica non si parla di errore umano (sempre presente comunque) ma di un sistema nel suo insieme (che è ovviamente umano anche quello). Detto questo , per esperienza, se fosse solo la macchina ci sarebbero molti morti in più perché, per cose ben stupide, il computer non può far altro che NON fare. La mancanza di elasticità, per problemi minori, potrebbe portare a incidenti. È ovvio che non ci sia una casistica in tal senso perché c'è l'uomo che, eventualmente, risolve il problema o stacca e va a mano. Da un punto di vista emotivo penso sia improbabile, nel breve, fare in modo che delle persone mettano il c**o su un aereo quando non lo fanno quelli che lo conducono...e se si arrivasse a farlo penso che durerebbe poco. Il computer non è fatto per sostituire l'uomo ma solo per dare una mano....e lo fa benissimo. Se lo lasci da solo, in molti ambiti, ci si è accorti che manca proprio di quelle capacità di base, di scegliere e di "capire" necessarie in determinati frangenti...va da sé che se interrompi un processo di produzione, al più, hai una perdita economica, se ti capita su un volo di linea..beh oltre a quella economica si aggiungono quelle umane.andrea787 ha scritto:Pilota o computer??? Questa è le domanda che mi sono posto non poche volte. secondo voi cosa è meglio? Oggi i droni esisto già però solo in ambito militare, è possibile che in un futuro abbastanza prossimo questa tecnologia venga applicata anche sui voli di linea? Per esempio: i disastri aerei avvengono in molti casi per degli errori dei piloti, quindi secondo voi conviene sostituirli totalmente con i computer o la presenza dell'uomo sarà sempre necessaria? E se un hacker riuscisse a prendere il controllo dell'aeromobile? Secondo me il pilota è e sarà sempre insostituibile.
P.S. Dovete rispondere come se voi foste passeggeri o comunque non da piloti.
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E' possibile, in un futuro remoto, ma ci sarà sempre almeno un pilota a bordo per monitorare ed intervenire in caso di necessità.andrea787 ha scritto:è possibile che in un futuro abbastanza prossimo questa tecnologia venga applicata anche sui voli di linea?
Questa è un'enorme ca***ta che qualcuno ha messo in giro...anche perché i disastri evitati dalla presenza dei piloti a bordo non sono quantificabili (o meglio: non sono stati quantificati).andrea787 ha scritto:Per esempio: i disastri aerei avvengono in molti casi per degli errori dei piloti, quindi secondo voi conviene sostituirli totalmente con i computer ?
Non solo ma negli ultimi anni l'attenzione degli organismi di SV civili e militari si e' spostata dall'uomo all'organizzazione. E' solo migliorando quest'ultima che si sono potuti raggiungere dei risultati che solo poco tempo fa si pensavano impossibili.bulldog89 ha scritto:
Questa è un'enorme ca***ta che qualcuno ha messo in giro...anche perché i disastri evitati dalla presenza dei piloti a bordo non sono quantificabili (o meglio: non sono stati quantificati).
Fabio, in realta' costerebbe di meno ma evidentemente non e' la soluzione ideale. Qualche anno fa un liner faceva 1500 NM al giorno senza pax e senza crew sul deserto del Mojave .Quel progetto e' stato abbandonato. Un computer attualmente non possiede strumenti che possano sostituirsi alla capacita' decisionale del pilota.Fabio Airbus ha scritto:E comunque addestrare un pilota e dargli uno stipendietto costa sempre molto meno che sciluppare un hardware ed un software per tale scopo.
Quotoflyingbrandon ha scritto:Allora sia in un caso che nell'altro l'uomo c'è...che sia a terra o che sia in volo. Se l'uomo controlla da terra anche un altro uomo può farlo...e sì, la possibilità, seppur remota che altri prendano il controllo, ci sarebbe rispetto a quando nessuno da terra prende alcun controllo dell'aereo. È vero...in molti casi la colpa è dei piloti, perché sono l'ultima possibilità. Se non sistemi un guasto....è "colpa tua"...se la tua scelta è sbagliata è colpa tua....questo per l'opinione pubblica. Chi si occupa seriamente di indagare un incidente lo fa vedendo perché si è scelto in un modo o in un altro...perché si arriva anche alla scelta sbagliata o all'errore e, in quest'ottica non si parla di errore umano (sempre presente comunque) ma di un sistema nel suo insieme (che è ovviamente umano anche quello). Detto questo , per esperienza, se fosse solo la macchina ci sarebbero molti morti in più perché, per cose ben stupide, il computer non può far altro che NON fare. La mancanza di elasticità, per problemi minori, potrebbe portare a incidenti. È ovvio che non ci sia una casistica in tal senso perché c'è l'uomo che, eventualmente, risolve il problema o stacca e va a mano. Da un punto di vista emotivo penso sia improbabile, nel breve, fare in modo che delle persone mettano il c**o su un aereo quando non lo fanno quelli che lo conducono...e se si arrivasse a farlo penso che durerebbe poco. Il computer non è fatto per sostituire l'uomo ma solo per dare una mano....e lo fa benissimo. Se lo lasci da solo, in molti ambiti, ci si è accorti che manca proprio di quelle capacità di base, di scegliere e di "capire" necessarie in determinati frangenti...va da sé che se interrompi un processo di produzione, al più, hai una perdita economica, se ti capita su un volo di linea..beh oltre a quella economica si aggiungono quelle umane.andrea787 ha scritto:Pilota o computer??? Questa è le domanda che mi sono posto non poche volte. secondo voi cosa è meglio? Oggi i droni esisto già però solo in ambito militare, è possibile che in un futuro abbastanza prossimo questa tecnologia venga applicata anche sui voli di linea? Per esempio: i disastri aerei avvengono in molti casi per degli errori dei piloti, quindi secondo voi conviene sostituirli totalmente con i computer o la presenza dell'uomo sarà sempre necessaria? E se un hacker riuscisse a prendere il controllo dell'aeromobile? Secondo me il pilota è e sarà sempre insostituibile.
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Ciao!
Ovviamente so perfettamente cos'è un breaker, era per mettervi alla provaAirGek ha scritto:Un breaker è un fusibile.
Ciò che hai appena detto mi ha riportato all'MCC quando l'istruttore ci disse che negli aerei FBW qualsiasi minima avaria va analizzata con attenzione perché sul momento non puoi sapere su quali altri sistemi avrà ripercussione.
Dopo 40 anni il processore che trovi nell'iPhone è 850 volte più potente di quello che equipaggiava un computer desktop di allora.Mercury ha scritto:Dubito che qualsiasi computer da qui a 100 anni almeno porti giù un 767 nell'hudson river senza feriti......
Questa tua affermazione mi trova d'accordo. Un aereo vecchia maniera, con aste e cavi per azionare le superfici di controllo, motori con FCU classica, avionica sì presente, ma con sistemi molto meno complessi di ora, ecc... è molto più "prevedibile" in caso di avaria secondo me. Il problema di un velivolo moderno, con fbw, fadec, adiru, ecc... un sacco di elaboratori interconnessi tra di loro, è che spesso un'azione si ripercuote su un altro impianto, con conseguenze magari non immediatamente identificabili, ed impossibili da ricordare tutte. Il Pilota è già sommerso dai dati dell'ECAM, che a volte in caso di avaria butta fuori un sacco di messaggi, e sta al Pilota determinare quelli significativi, deve gestire l'avaria, non ha certo tempo di prendere il manuale e capire le varie interconnessioni e le conseguenze di ogni azione o di ogni failure, che possono essere molto ramificate. Con questo non voglio di certo dire che un velivolo moderno non sia sicuro, l'invasione dell'elettronica sugli aeromobili ha portato anche molti vantaggi: però senza dubbio ha creato nuove problematiche, in particolare in presenza di situazioni abnormal o di vere e proprie emergenze, che prima non erano presenti, e che non sono ancora state completamente studiate ed approfondite. Da questo punto di vista un velivolo vecchia maniera è più intuitivo.sardinian aviator ha scritto:C'è anche chi sostiene, non senza qualche ragione, che in un aereo moderno i computer parlano con altri computer e che al pilota è preclusa la conoscibilità totale dei sistemi.
In altre parole per quanto un pilota studi e approfondisca non potrebbe mai conoscere l'aereo nella sua totalità e soprattutto conoscere le risposte che i computer si danno alle domande che si fanno. Se si stacca un breaker (ma non chiedetemi cos'è, l'ho solo letto) non si sa mai quale conseguenza profonda possa provocare il dialogo che si innesca fra due o più computer che si sono attivati a seguito di quell'azione.
Questa situazione viene contrapposta agli aerei dei "vecchi tempi" dove il pilota conosceva tutto di loro, tutto era meccanico e tutto controllabile.
No, è un tecnologia a disposizione anche a livello hobbistico (con le dovute proporzioni)andrea787 ha scritto:Pilota o computer??? Questa è le domanda che mi sono posto non poche volte. secondo voi cosa è meglio? Oggi i droni esisto già però solo in ambito militare, è possibile che in un futuro abbastanza prossimo questa tecnologia venga applicata anche sui voli di linea? Per esempio: i disastri aerei avvengono in molti casi per degli errori dei piloti, quindi secondo voi conviene sostituirli totalmente con i computer o la presenza dell'uomo sarà sempre necessaria? E se un hacker riuscisse a prendere il controllo dell'aeromobile? Secondo me il pilota è e sarà sempre insostituibile.
P.S. Dovete rispondere come se voi foste passeggeri o comunque non da piloti.
GRAZIE IN ANTICIPO!!!
Nel tuo caso è veroPonch ha scritto:Impossibile.andrea787 ha scritto:E se un hacker riuscisse a prendere il controllo dell'aeromobile?
50 anni fa il modulo lunare dell'Apollo11 era progettato per allunare in maniera automatica, e non l'ha fatto solo inconvenienti esterni (zona più accidentata rispetto alle previsioni).Mercury ha scritto:Ricordiamo che un computer, qualsiasi computer, é idiota per definizione, é un insieme di circuiti e silicio che esegue operazioni matematiche, non ha intelligenza, se deve decidere fra due scelte lo fa in base alla programmazione niente più niente meno. Dubito che qualsiasi computer da qui a 100 anni almeno porti giù un 767 nell'hudson river senza feriti......ma non perché se programmato bene non riesca a far toccare l'acqua con i giusti crismi ma perché dubito riesca a decidere di fare quella mossa, troppe variabili e quel pizzico di non so che che solo uno "sbalestrato" cervello umano può avere, nel bene è nel male. Un computer non ha mai fatto scoperte o invenzioni.....serve altro oltre la potenza di calcolo ..... Il computer é solo forza bruta, nano tecnologia e alta frequenza di clock punto e basta
Appunto, come dicevo se si tratta (come dice mio cognato informatico) di "forza bruta" di calcolo concordo con te ma per fortuna o purtroppo (vedete vobis) non é questione di potenza di calcolo ma di intelligenza che un computer non ha (ma neanche un briciolo al momento)AirGek ha scritto:Dopo 40 anni il processore che trovi nell'iPhone è 850 volte più potente di quello che equipaggiava un computer desktop di allora.Mercury ha scritto:Dubito che qualsiasi computer da qui a 100 anni almeno porti giù un 767 nell'hudson river senza feriti......
100 anni dici?
No certo, un aereo moderno è enormemente più sicuro di quelli di una volta, nel senso che è programmato per esserlo, toglie gran parte della fatica operativa al pilota e consente di avere una mole immensa di informazioni in tempo reale. Quello che sta cambiando (è già cambiato) è la filosofia di fondo: non pretendere di conoscerlo a fondo, è impossibile, fidati. Il concetto di "affidamento" del pilota da un lato e di affidabilità del mezzo dall'altro. Qualcuno potrà anche avere la sindrome di Odissea nello spazio, ma in futuro il cambiamento sarà anche più profondo.JT8D ha scritto: Con questo non voglio di certo dire che un velivolo moderno non sia sicuro, l'invasione dell'elettronica sugli aeromobili ha portato anche molti vantaggi: però senza dubbio ha creato nuove problematiche
Ni. È vero ciò che dici...del cambiamento della filosofia...ma non è solo una questione di "fidarsi".sardinian aviator ha scritto:[ non pretendere di conoscerlo a fondo, è impossibile, fidati. Il concetto di "affidamento" del pilota da un lato e di affidabilità del mezzo dall'altro.