pello ha scritto:il vantaggio è nelle conoscenze, penso (ma non avendo fatto un istituto aeronautico è solo una supposizione) che un ingegnere aerospaziale a livello di preparazione teorica sia un filo sopra un tecnico aeronautico;
Per l'enac penso che chiamerò visto che le email mi sa che non le c*******o
Non ho ben capito la domanda, in che senso specifico dell'impianto?
Parlando della mia esperienza personale posso dirti che parlando di
aerei/elicotteri il 90% degli ingegneri aeronautici ne sanno meno dei periti. Questo generalmente succede perché un sacco di gente non ha scelto aerospaziale per passione/interesse, ma per ragioni che mi restano ancora oscure...
Le conoscenze dei periti non sono concettualmente difficilissime, specialmente se sei passato da ingegneria, ma le devi imparare da solo, parlando con qualche anziano, spulciando documenti tecnici, regolamenti, FCOM, manuali operativi, simulatori, musei, ecc, ecc...l'ingegnere che fa anche questo step allora può effettivamente dire di saperne più di un perito.
In caso contrario è meglio che l'ingegnere non parli di aerei, ma si limiti a parlare di analisi dei segnali, aeroelasticità, dinamica dei sistemi, e similari (il mese scorso ho trovato uno studente della specialistica in aeronautica, attualmente in stage presso azienda elicotteristica che non sapeva individuare la leva del carrello nel cockpit, e dopo aver sentito "carrello retrattile" ha chiesto se il carrello rientrava durante il volo...da far accapponare la pelle).
In generale comunque secondo me l'ingegnere ne sa più sul piano nozionistico, non su quello tecnico.
Tartan: scusa, non ho detto che l'ITS offre due strade: manutentore (LMA) od operaio specializzato.
La certificazione penso sia per impianto, anche perché ora che mi viene in mente dove lavoravo c'era solo un manutentore abilitato agli impianti elettrici degli aerei, mentre il motore lo potevano "toccare" quasi tutti.
Ma ripeto, sarebbe meglio sentire qualcuno come Supermau al riguardo...