Zapotec ha scritto:Cioè, in particolare non torna nei miei poveri ragionamenti il "bilancio energetico" : Perchè una (più) piccola aletta, mossa con poco sforzo meccanico, riesca a muovere quella più grossa, in senso opposto, che invece effettua un grosso lavoro
questione di momenti.
Immagina l'equilibratore dotato di un'asta di comando: per muovere l'equilibratore devo applicare una forza F. L'equilibratore però genera una sua forza L, che è quella da vincere.
Se consideri i momenti rispetto ad un polo di riferimento, quale ad esempio la cerniera che consente la rotazione dell'equilibratore, noti che il momento dato dall'equilibratore è opposto in verso rispetto a quello della forza F applicata.
Ora, se applichi una servoaletta fai in modo, grazie a quest'ultima, di generare un momento concorde a quello dato dalla forza di comando, avendo così un' "agevolazione" nel contrastare quello dato dall'equilibratore.
Ovviamente la forza generata dalla servoaletta è molto minore rispetto a quella generata dall'equilibratore, ma si ragiona su un braccio più lungo.
Anche se, comunque, la servoaletta deve essere un'agevolazione al comando, quindi presumo che facendo ipoteticamente unicamente affidamento su di essa non si arrivi mai a contrastare totalmente il momento dell'equilibratore.
Il "come", per quanto ne so, potrebbe essere fatto ad esempio ponendo dei vincoli sulla distanza reciproca fra i singoli elementi costituenti il sistema, ovviamente trovando gli opportuni compromessi.
non mi addentro in questioni di energetiche e simili, dato che potrebbero essere oltre la mia portata...
Spero di non aver detto oscenità nello scrivere di fretta dal cellulare
