Va bene il proprio credo ma mi sembra un'assurdità...
Passeggero imbustato
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Passeggero imbustato
http://www.fanpage.it/l-ebreo-ortodosso ... -plastica/
Va bene il proprio credo ma mi sembra un'assurdità...

Va bene il proprio credo ma mi sembra un'assurdità...
"E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile.
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo" M.B.
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Ily
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Re: Passeggero imbustato
Ma più che altro... come fa a respirare?!?
Non ci sono buchi per l'aria...
Comunque mi sembra strano che la fotografia sia stata scattata sul volo El Al: dubito che gli agenti del mossad in incognito ti facciano scattare foto dell'areo
Non ci sono buchi per l'aria...
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Giuseppe Cei
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Re: Passeggero imbustato
E' un problema anche depositarlo nei bidoni dei rifiuti organici....
(certo ce n'è di gente strana.....
)
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Wingplane
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Re: Passeggero imbustato
il mio amico israeliano mi ha detto che è vero....
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Re: Passeggero imbustato
Tantissimi aspetti della vita e del comportamento dell'uomo, se presi con uno spirito "integralista" portano a quelle che il buon senso comune giudica, comprensibilmente, stramberie.
Si può assistere a scelte che danno l'idea che l'autore sia un po' ...anormale (anche molto, anormale) non solo nell'osservanza religiosa, ma anche nelle diete, nel tifo calcistico, nella passione di certe adolescenti per un occasionale divo o gruppo musicale, nell'attrezzare la propria auto con un abominevole sovradimensionato impianto HiFi, in certe improbabili collezioni, nel farsi crescere i baffi a dismisura per finire prima o poi sul Guinness.
Diciamo che religioni molto "normate in dettaglio" (o in cui i libri sacri si prestano ad interpretazioni che cercano d'essere autentiche tanto più, quanto più son rigide) sono più spesso di altre oggetto di certi eccessi.
E' diffuso nella casta dei bramini l'uso di portare sulle caviglie dei sottili braccialetti ornati di tanti sonaglini, perpetuamente tintinnati ad ogni passo. Il bramino cammina lentamente, guardando dove mette i piedi, ed i sonaglini debbono aiutare piccole forme di vita - tipo formiche o bruchi, vermetti etc - che lui giammai accetterebbe di uccidere inconsapevolmente, a sentire l'arrivo del piede che potrebbe involontariamente schiacciarle e scansarsi per tempo.
Lo spirito è quello di non uccidere gratuitamente alcuna forma di vita.
Però poi è previsto il sacrificio del cavallo che è eseguito con un coltello d'oro per mezzo del quale (la luce dell'oro) il brahmano raggiunge lui stesso il mondo trascendentale degli dèi, e si lega alla potenza divina.
La formica per sbaglio no (in astratto, ammirevole: povera formica che ha il diritto morale di farsi la vita sua senza che arrivi io e la schiacci), il cavallo - sgozzandolo - si (ah che c'entra, ma quello è un rito).
Il problema nasce quando, come in Israele, persone di cotanta dettagliata rigidezza influiscono pesantemente sulla politica estera coi paesi contermini e sulle possibilità di pace, ma quella è un altra storia.
Per dire, Ygal Amir, l'assassino di Yitzhak Rabin che con gli accordi di Oslo aveva raggiunto il massimo livello di vicinanza ad una pace seria e attendibile coi palestinesi, era un giovane colono ultraortodosso che nella destra radicale ortodossa israeliana maturò la profonda convinzione di assassinare chi aveva osato cercare approcci diversi da quello militare nella controversia mediorientale.
Rabin era stato a capo della brigata ebraica che aveva conquistato Gerusalemme; era il primo capo di stato israeliano nato a Gerusalemme; ma tanto non basto' ad impedire che fosse considerato un puro e semplice traditore dei principi. Con gli arabi non si parla. Gli arabi si sconfiggono in battaglia, se possibile uccidendoli tutti.
E' facile per noi scuotere il capo davanti a un uomo chiuso in un sacchetto di plastica in nome di un principio (fra l'altro "tecnicamente" insulso dal momento che è più probabile che una particella proveniente da un corpo in decomposizione gli venga portata sin nelle narici dal vento a terra quando sta a 100 km di distanza, che non quando sorvola un camposanto a 850 km/h e 11000 metri).
Però non è che gli svenimenti e le grida isteriche di ragazzine di 13-17 anni all'apparire sceso da una limousine nera coi vetri oscurati di un torsolo vocalmente insignificante e pure un po' arrogante come Justin Bieber abbian dignità di equilibrio e razionale approccio al mondo granché superiori, rigorosamente IMHO.
O vedere gente di ceto socioeconomico infimo che nei tempi odierni e dopo 19 anni di promesse salgono, paninomuniti, su dei pullmann che li portano ad applaudire ed osannare un politico nostrano assai ridanciano.
Si può assistere a scelte che danno l'idea che l'autore sia un po' ...anormale (anche molto, anormale) non solo nell'osservanza religiosa, ma anche nelle diete, nel tifo calcistico, nella passione di certe adolescenti per un occasionale divo o gruppo musicale, nell'attrezzare la propria auto con un abominevole sovradimensionato impianto HiFi, in certe improbabili collezioni, nel farsi crescere i baffi a dismisura per finire prima o poi sul Guinness.
Diciamo che religioni molto "normate in dettaglio" (o in cui i libri sacri si prestano ad interpretazioni che cercano d'essere autentiche tanto più, quanto più son rigide) sono più spesso di altre oggetto di certi eccessi.
E' diffuso nella casta dei bramini l'uso di portare sulle caviglie dei sottili braccialetti ornati di tanti sonaglini, perpetuamente tintinnati ad ogni passo. Il bramino cammina lentamente, guardando dove mette i piedi, ed i sonaglini debbono aiutare piccole forme di vita - tipo formiche o bruchi, vermetti etc - che lui giammai accetterebbe di uccidere inconsapevolmente, a sentire l'arrivo del piede che potrebbe involontariamente schiacciarle e scansarsi per tempo.
Lo spirito è quello di non uccidere gratuitamente alcuna forma di vita.
Però poi è previsto il sacrificio del cavallo che è eseguito con un coltello d'oro per mezzo del quale (la luce dell'oro) il brahmano raggiunge lui stesso il mondo trascendentale degli dèi, e si lega alla potenza divina.
La formica per sbaglio no (in astratto, ammirevole: povera formica che ha il diritto morale di farsi la vita sua senza che arrivi io e la schiacci), il cavallo - sgozzandolo - si (ah che c'entra, ma quello è un rito).
Il problema nasce quando, come in Israele, persone di cotanta dettagliata rigidezza influiscono pesantemente sulla politica estera coi paesi contermini e sulle possibilità di pace, ma quella è un altra storia.
Per dire, Ygal Amir, l'assassino di Yitzhak Rabin che con gli accordi di Oslo aveva raggiunto il massimo livello di vicinanza ad una pace seria e attendibile coi palestinesi, era un giovane colono ultraortodosso che nella destra radicale ortodossa israeliana maturò la profonda convinzione di assassinare chi aveva osato cercare approcci diversi da quello militare nella controversia mediorientale.
Rabin era stato a capo della brigata ebraica che aveva conquistato Gerusalemme; era il primo capo di stato israeliano nato a Gerusalemme; ma tanto non basto' ad impedire che fosse considerato un puro e semplice traditore dei principi. Con gli arabi non si parla. Gli arabi si sconfiggono in battaglia, se possibile uccidendoli tutti.
E' facile per noi scuotere il capo davanti a un uomo chiuso in un sacchetto di plastica in nome di un principio (fra l'altro "tecnicamente" insulso dal momento che è più probabile che una particella proveniente da un corpo in decomposizione gli venga portata sin nelle narici dal vento a terra quando sta a 100 km di distanza, che non quando sorvola un camposanto a 850 km/h e 11000 metri).
Però non è che gli svenimenti e le grida isteriche di ragazzine di 13-17 anni all'apparire sceso da una limousine nera coi vetri oscurati di un torsolo vocalmente insignificante e pure un po' arrogante come Justin Bieber abbian dignità di equilibrio e razionale approccio al mondo granché superiori, rigorosamente IMHO.
O vedere gente di ceto socioeconomico infimo che nei tempi odierni e dopo 19 anni di promesse salgono, paninomuniti, su dei pullmann che li portano ad applaudire ed osannare un politico nostrano assai ridanciano.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Ily
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Re: Passeggero imbustato
Si, ma in aereo ci tartassano in continuazione con le "norme di sicurezza"...
Ad esempio: la hostess ti sgrida se mentre fa la sua lezioncina sui sistemi di sicurezza tu chiacchieri col tuo vicino di posto o continui a leggere il giornale, guai a poggiare il trolley tra le gambe perché se c'è bisogno di abbandonare l'aereo potrebbe essere di intralcio, tenere sempre la cintura allacciata contro eventuali turbolenze, fucilazione sul posto (giustamente) se mandi un sms, vietato tenere il cappotto poggiato sul sedile, ecc ecc...
E poi si permette che un uomo viaggi impacchettato nella plastica, col rischio di soffocare (non vedo buchi d'aria nell'involucro), di star male per il caldo atroce che ci deve essere nel sacco, di non fare in tempo ad andare al bagno (visto che dovrebbe "spacchettarsi", che se deve abbandonare l'aereo diventi un pericolo per se stesso (dovendo fare la corsa dei sacchi total body) e per i vicini di posto (non potendo correre e camminare sicuramente intralcia anche gli altri passeggeri della stessa fila nell'uscire), che non riesca a usare né le cinture di sicurezza (visto che le mani sono impacchettate, come fa ad allacciarsela) né le maschere dell'ossigeno, né il giubbotto salvagente.
E' questo due persi e due misure che mi sconcerta, sopratutto su una compagnia di paranoici come la El Al (ah no, ma questo essendo ebreo ultra-ortodosso va bene, dimenticando però che un terrorista potrebbe benissimo fingersi ebreo ortodosso e manipolare tutto quello che vuole dentro il sacchettone non completamente trasparente). A proposito, ma in El Al controllano le "scatolette" da preghiera che usano gli ebrei maschi?
E poi - qui chiudo - se le norme religiose di quest'uomo gli impediscono di sorvolare cimiteri, può usare mezzi di trasporto alternativi, ma le regole devono essere uguali per tutti.
Ad esempio: la hostess ti sgrida se mentre fa la sua lezioncina sui sistemi di sicurezza tu chiacchieri col tuo vicino di posto o continui a leggere il giornale, guai a poggiare il trolley tra le gambe perché se c'è bisogno di abbandonare l'aereo potrebbe essere di intralcio, tenere sempre la cintura allacciata contro eventuali turbolenze, fucilazione sul posto (giustamente) se mandi un sms, vietato tenere il cappotto poggiato sul sedile, ecc ecc...
E poi si permette che un uomo viaggi impacchettato nella plastica, col rischio di soffocare (non vedo buchi d'aria nell'involucro), di star male per il caldo atroce che ci deve essere nel sacco, di non fare in tempo ad andare al bagno (visto che dovrebbe "spacchettarsi", che se deve abbandonare l'aereo diventi un pericolo per se stesso (dovendo fare la corsa dei sacchi total body) e per i vicini di posto (non potendo correre e camminare sicuramente intralcia anche gli altri passeggeri della stessa fila nell'uscire), che non riesca a usare né le cinture di sicurezza (visto che le mani sono impacchettate, come fa ad allacciarsela) né le maschere dell'ossigeno, né il giubbotto salvagente.
E' questo due persi e due misure che mi sconcerta, sopratutto su una compagnia di paranoici come la El Al (ah no, ma questo essendo ebreo ultra-ortodosso va bene, dimenticando però che un terrorista potrebbe benissimo fingersi ebreo ortodosso e manipolare tutto quello che vuole dentro il sacchettone non completamente trasparente). A proposito, ma in El Al controllano le "scatolette" da preghiera che usano gli ebrei maschi?
E poi - qui chiudo - se le norme religiose di quest'uomo gli impediscono di sorvolare cimiteri, può usare mezzi di trasporto alternativi, ma le regole devono essere uguali per tutti.
- Valerio Ricciardi
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Re: Passeggero imbustato
Quanto alla El Al, temo proprio che se sulle policy interne di sicurezza antiterrorismo non fossero effettivamente abbastanza paranoici, come giustamente rilevi tu, la loro flotta sarebbe già costituita da una serie di relitti fumanti variamente distribuiti in giro per il mondo.
Non penso che l'eventualità che un terrorista magari kamikaze possa cercar di fingersi "qualcun altro" possa essere sfuggita a chi fa questo mestiere: dalla donna fintaincinta coll'esplosivo nel pancione al finto poliziotto al finto religioso, immagino che siano eventualità ampiamente previste e "attenzionate", come si dice da noi nel gergo dei Carabinieri quando ci si riferisce a un sospettato di poter compiere futuri reati nei confronti del quale si è avuta una soffiata ma non v'è ancora indizio concreto.
Gli adepti della religione ebraica son veramente quattro gatti su scala mondiale, 55000 in tutta l'Italia, alcuni milioni (direi meno di quindici, ad occhio e croce) su scala mondiale. Fra di loro, gli ultraortodossi sono una minoranza esigua, e fra essi essere un rabbino significa appartenere a una categoria così ristretta, che penso sarebbe più facile per un uomo di colore un po' pingue spacciarsi per rapper statunitense che un terrorista mediorientale per rabbino.
A via Frattina pochi anni fa un fintoprete in regolarissimo abito talare fece una riuscita rapina in una gioielleria, ma la controparte era un gioielliere probabilmente sotto sotto un po' formalista e ingenuo, per il quale sino a quel giorno "l'abito faceva il monaco", non un addetto al check in della El Al, credo proprio che sia gente tostissima e ben addestrata a non fasi buggerare.
Non penso che l'eventualità che un terrorista magari kamikaze possa cercar di fingersi "qualcun altro" possa essere sfuggita a chi fa questo mestiere: dalla donna fintaincinta coll'esplosivo nel pancione al finto poliziotto al finto religioso, immagino che siano eventualità ampiamente previste e "attenzionate", come si dice da noi nel gergo dei Carabinieri quando ci si riferisce a un sospettato di poter compiere futuri reati nei confronti del quale si è avuta una soffiata ma non v'è ancora indizio concreto.
Gli adepti della religione ebraica son veramente quattro gatti su scala mondiale, 55000 in tutta l'Italia, alcuni milioni (direi meno di quindici, ad occhio e croce) su scala mondiale. Fra di loro, gli ultraortodossi sono una minoranza esigua, e fra essi essere un rabbino significa appartenere a una categoria così ristretta, che penso sarebbe più facile per un uomo di colore un po' pingue spacciarsi per rapper statunitense che un terrorista mediorientale per rabbino.
A via Frattina pochi anni fa un fintoprete in regolarissimo abito talare fece una riuscita rapina in una gioielleria, ma la controparte era un gioielliere probabilmente sotto sotto un po' formalista e ingenuo, per il quale sino a quel giorno "l'abito faceva il monaco", non un addetto al check in della El Al, credo proprio che sia gente tostissima e ben addestrata a non fasi buggerare.
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Re: Passeggero imbustato
Hai ragione Valerio, quanto alle paranoie della El Al.
Tuttavia personalmente ritengo che se un paese (Usa, o Israele) è l'obiettivo numero uno dei terroristi, i governanti di quel paese debbano porsi parecchie ma parecchie domande sulla loro politica esterna. Insomma, in sostanza dovrebbero chiedersi: perché ce l'hanno con noi? E, una volta trovata la risposta, agire di conseguenza.
Ecco, io penso che sia questa la prima "misura antiterrorismo" da adottare. In Israele ho sentito dire che hanno i metal detector (e perquisiscono) anche per entrare nei musei, nei centri commerciali, a teatro... E' vivere questo? A mio parere no...
Inoltre,negli USA i voli nazionali a corto raggio hanno perso un sacco di passeggeri, da quanto gli stessi sono obbligati a subire norme di sicurezza e controlli assurdi (che in parte vanificano anche i vantaggi del mezzo aereo: se per un volo di 40 minuti devo essere in areoporto due ore prima, prendo il treno o la macchina).
Tuttavia qui si esula dal discorso dell'uomo imbustato.
Ma colle norme di comportamento SULL'AEREO, come la mettiamo? Con l'abbandono rapido dello stesso, l'uso impossibile del giubbotto salvagente o i rischi di soffocamento?
Perché a me fanno storie per una sportina di tela poggiata tra le gambe, e si permette a un uomo di volare imballato meglio di un cotechino natalizio?
Tuttavia personalmente ritengo che se un paese (Usa, o Israele) è l'obiettivo numero uno dei terroristi, i governanti di quel paese debbano porsi parecchie ma parecchie domande sulla loro politica esterna. Insomma, in sostanza dovrebbero chiedersi: perché ce l'hanno con noi? E, una volta trovata la risposta, agire di conseguenza.
Ecco, io penso che sia questa la prima "misura antiterrorismo" da adottare. In Israele ho sentito dire che hanno i metal detector (e perquisiscono) anche per entrare nei musei, nei centri commerciali, a teatro... E' vivere questo? A mio parere no...
Inoltre,negli USA i voli nazionali a corto raggio hanno perso un sacco di passeggeri, da quanto gli stessi sono obbligati a subire norme di sicurezza e controlli assurdi (che in parte vanificano anche i vantaggi del mezzo aereo: se per un volo di 40 minuti devo essere in areoporto due ore prima, prendo il treno o la macchina).
Tuttavia qui si esula dal discorso dell'uomo imbustato.
Ma colle norme di comportamento SULL'AEREO, come la mettiamo? Con l'abbandono rapido dello stesso, l'uso impossibile del giubbotto salvagente o i rischi di soffocamento?
Perché a me fanno storie per una sportina di tela poggiata tra le gambe, e si permette a un uomo di volare imballato meglio di un cotechino natalizio?
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Re: Passeggero imbustato
ogni eccesso è sbagliato secondo me...in tutti i campi e situazioni della vita...
Occhio...
- Valerio Ricciardi
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Re: Passeggero imbustato
E il tuo è quello che si dice un atteggiamento mentale... intellettualmente laico. 
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Re: Passeggero imbustato
Perché non hai colto il senso del perché tu non possa avere qualcosa sulle tue gambe. La prevenzione non consiste nel fatto che TU riesca a salvarti o meno ma che tu possa non permettere ad un'altra persona di farlo. Se il discorso che fai tu fosse solo per te l'aereo non potrebbe essere accessibile a chi ha mobilità ridotta. Il sedile reclinato, per esempio, non infastidisce una tua possibile fuga ma quella del passeggero dietro di te. La borsa sulle tue gambe, potrebbe essere da te lanciata per scappare ed andare ad intralciare un'altra persona che sta cercando, come te, di uscire.Ily ha scritto: Ma colle norme di comportamento SULL'AEREO, come la mettiamo? Con l'abbandono rapido dello stesso, l'uso impossibile del giubbotto salvagente o i rischi di soffocamento?
Perché a me fanno storie per una sportina di tela poggiata tra le gambe, e si permette a un uomo di volare imballato meglio di un cotechino natalizio?
Ciao!
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(È!)
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Re: Passeggero imbustato
Ogni religione, ed alcune ideologie, fanno riferimento a degli assoluti.tiziano79 ha scritto:Spiegati meglio
Inevitabilmente.
Ciò non è "obbligatorio" per le ideologie, ma per una religione dire "questi sono più o meno i nostri principi, ma insomma, regolatevi di volta in volta a braccio, via, con buon senso" sarebbe una contraddizione che ne minerebbe alla base in un certo senso la legittimità.
Se per una certa religione bere latte di capra (invento una cosa qualsiasi) è sacrilegio, non è che su un suo libro sacro puoi aspettarti di leggervi "bere latte di capra è un sacrilegio ed implica che dopo la morte per punizione si soffrirà in eterno attorniati da demoni, a meno che il fedele non abbia bevuto latte di capra perché sullo scaffale del supermarket quello di mucca era finito".
Perciò un atteggiamento confessionale rispetto all'esistenza può facilmente portare a degli integralismi sconosciuti a chi di scienza e coscienza fa il suo unico faro.
Con questo non voglio giustificare né valorizzare né criticare l'osservanza alle norme di natura religiosa, solo ritengo debbano essere spiegate e comprese sulla base delle caratteristiche di base delle religioni.
Che, in quanto tali, implicano un atteggiamento non solo razionale.
Perciò utilizzare un metro solo razionale ed "equilibrato" per valutare scelte che hanno alla base un approccio religioso alla vita è IMHO fuorviante, porta fuori strada.
E non mi aiuta a comprendere (comprendere non vuol dire condividere e sposare come mio) perché un signore col cappello dovrebbe decidere di chiudersi in un sacchetto di plastica come un peluche in omaggio con l'uovo di Pasqua.
Io sono laico sin nelle mie midolla. Ma sinché un religioso non limita in modo improprio le mie possibilità di vita, per me anche se vuole iniziare ogni giornata recitando una giaculatoria complessa e dolorosa davanti a un gambo di sedano, non sarò certo io ad impedirglielo. E lo difenderò da chi volesse impedirgli un gesto tanto intimo e innocuo
(mentre non lo difenderei davvero da chi volesse impedirgli sacrifici umani o animali).
E non avrò nulla da lamentarmi finché non pretendesse di farla recitare anche a me pure se non mi va (allora mi sente). O se tentasse di impedirmi di farmi a casa un centrifugato di sedano e carota che è tanto fresco e vitaminico.
Al massimo, per rispetto del suo credo io eviterò doverosamente, per educazione, non certo per imposizione, di centrifugargli sedani davanti se la cosa dovessi sapere che lo ferisce, mi pare il minimo.
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Re: Passeggero imbustato
Qualcuno ha tagliato qualcosa? 
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Re: Passeggero imbustato
E' stata fatta un pò di pulizia. Non è questa la sede, dato che siamo un Forum di aviazione, per discutere della politica e dell'atteggiamento degli stati, indipendentemente se si è contrari o a favore. Ognuno ha la sua idea, ed è giusto che sia così, ma vi sono sedi più opportune per discuterne.
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"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)

