http://www.avherald.com/h?article=45c9d610&opt=0
Accident: Ryanair B738 near Marseille on Jan 23rd 2013, loss of cabin pressure
A Ryanair Boeing 737-800, registration EI-DCX performing flight FR-4632 from Valencia,SP (Spain) to Milan Bergamo (Italy) with 93 passengers, was enroute about 65nm south of Marseille (France) and 200nm southwest of Genoa (Italy) climbing from FL360 to FL400, when just upon reaching FL400 the crew initiated an emergency descent to 9000 feet reaching 9000 feet about 9 minutes later (average rate of descent 3450 feet per minute), the passenger oxygen masks were released. The aircraft diverted to Genoa (Italy) for a safe landing about 45 minutes after leaving FL400. Two female passengers complained about chest pain and fainted, they were taken to a hospital.
Italy's ANSV reported 2 of the 93 passengers were taken to a hospital, an investigation has been opened into the occurrence.
The airline confirmed the crew received indication of a loss of cabin pressure, the crew released the oxygen masks and diverted to Genoa. Two passengers complained about ear pain and were taken to a hospital, but were released shortly afterwards.
Francia: incidente B738 Ryanair Valencia-Bergamo
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Re: Francia: incidente B738 Ryanair Valencia-Bergamo
Alberto
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Re: Francia: incidente B738 Ryanair Valencia-Bergamo
Credo che i due passeggeri siano stati portati all'ospedale per decompression sickness, infatti uno dei sintomi è proprio il dolore al petto che si possono manifestare anche dopo che il volo e la decompressione sono terminati.
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Re: Francia: incidente B738 Ryanair Valencia-Bergamo
paky ha scritto:Credo che i due passeggeri siano stati portati all'ospedale per decompression sickness, infatti uno dei sintomi è proprio il dolore al petto che si possono manifestare anche dopo che il volo e la decompressione sono terminati.
a_ndrea ha scritto:Two passengers complained about ear pain and were taken to a hospital, but were released shortly afterwards.
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Re: Francia: incidente B738 Ryanair Valencia-Bergamo
A dire il vero nell'articolo nessuno parla di dolore al petto, ma di problemi alle orecchie, tipici in caso di depressurizzazione.paky ha scritto:Credo che i due passeggeri siano stati portati all'ospedale per decompression sickness, infatti uno dei sintomi è proprio il dolore al petto che si possono manifestare anche dopo che il volo e la decompressione sono terminati.
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Re: Francia: incidente B738 Ryanair Valencia-Bergamo
Penso che si riferisca all'articolo di av herald dove parla di chest pain.JT8D ha scritto:A dire il vero nell'articolo nessuno parla di dolore al petto, ma di problemi alle orecchie, tipici in caso di depressurizzazione.paky ha scritto:Credo che i due passeggeri siano stati portati all'ospedale per decompression sickness, infatti uno dei sintomi è proprio il dolore al petto che si possono manifestare anche dopo che il volo e la decompressione sono terminati.
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Re: Francia: incidente B738 Ryanair Valencia-Bergamo
In effetti l'articolo di AvHerald è contraddittorio: prima parla di due pax di sesso femminile che hanno riportato dolore toracico e sensazione di svenimento, accompagnate in ospedale. In seguito l'articolo cita ANSV, la quale riporta che due pax su 93 sono stati portate in ospedale, e conclude dicendo che due persone sono state portate in ospedale (e poi dimesse poco dopo) per dolore alle orecchie.
In linea generale, la pericolosità di un evento decompressivo dipende dall'altitudine dell'aereo e dalla rapidità con la quale la pressione di cabina va ad eguagliare quella esterna, e quindi dal rateo con cui la cabin altitude raggiunge l'altitudine reale del velivolo. Più il rateo è elevato, più è pericolosa per l'integrità fisica la depressurizzazione. Infatti, a seconda del cabin altitude rate che si riscontra durante l'evento, si usa distinguere in decompressione lenta, media o rapida. In caso di depressurizzazione rapida, i rischi maggiori per l'organismo derivano dalla rapida e improvvisa espansione dei gas contenuti nelle cavità corporee a pareti elastiche, quindi fondamentalmente intestino, polmoni e orecchio medio. A cui naturalmente seguono i danni da ipossia. Nei casi peggiori e più gravi si può riscontrare un barotrauma intestinale, un barotrauma polmonare, lesione del timpano (in particolare in caso di blocco tubarico). I testi di medicina aeronautica riportano che la maggior parte delle persone che hanno subito una depressurizzazione rapida sopra i 25.000 ft hanno riportato una sensazione di espansione dell'addome e del torace, chiusura dolorosa delle orecchie. Quanto più è lenta la decompressione, più naturalmente risulta sopportabile l'espansione dei gas e si limita il rischio di danni molto gravi, invece frequentissimi e potenzialmente anche letali in caso di decompressione esplosiva (quindi rapidissima, con una velocità superiore al coefficiente di fuga dell'aria dai polmoni). Danni meno frequenti ma comunque possibili in caso di decompressione rapida, dove in ogni caso si rilevano spesso dolori addominali, al torace e alle orecchie.
La decompression sickness citata in un post sopra (chiamata anche malattia da decompressione subatmosferica o aeroembolia, per distinguerla da quella simile che colpise i subacquei) è dovuta fondamentalmente alla formazione di bollicine di azoto nel sangue e nei tessuti in seguito ad una diminuzione notevole e rapida della pressione atmosferica, ed è vero che i sintomi sono anche a livello di dolore toracico - polmonare e sono riscontrabili anche dopo il volo. Non credo che sia il caso dei due pax dell'evento in questione, ammesso che poi sia stata quella la causa del ricorso alle cure mediche (l'articolo, come detto prima, alla fine parla di problemi alle orecchie per i due pax).
Paolo
In linea generale, la pericolosità di un evento decompressivo dipende dall'altitudine dell'aereo e dalla rapidità con la quale la pressione di cabina va ad eguagliare quella esterna, e quindi dal rateo con cui la cabin altitude raggiunge l'altitudine reale del velivolo. Più il rateo è elevato, più è pericolosa per l'integrità fisica la depressurizzazione. Infatti, a seconda del cabin altitude rate che si riscontra durante l'evento, si usa distinguere in decompressione lenta, media o rapida. In caso di depressurizzazione rapida, i rischi maggiori per l'organismo derivano dalla rapida e improvvisa espansione dei gas contenuti nelle cavità corporee a pareti elastiche, quindi fondamentalmente intestino, polmoni e orecchio medio. A cui naturalmente seguono i danni da ipossia. Nei casi peggiori e più gravi si può riscontrare un barotrauma intestinale, un barotrauma polmonare, lesione del timpano (in particolare in caso di blocco tubarico). I testi di medicina aeronautica riportano che la maggior parte delle persone che hanno subito una depressurizzazione rapida sopra i 25.000 ft hanno riportato una sensazione di espansione dell'addome e del torace, chiusura dolorosa delle orecchie. Quanto più è lenta la decompressione, più naturalmente risulta sopportabile l'espansione dei gas e si limita il rischio di danni molto gravi, invece frequentissimi e potenzialmente anche letali in caso di decompressione esplosiva (quindi rapidissima, con una velocità superiore al coefficiente di fuga dell'aria dai polmoni). Danni meno frequenti ma comunque possibili in caso di decompressione rapida, dove in ogni caso si rilevano spesso dolori addominali, al torace e alle orecchie.
La decompression sickness citata in un post sopra (chiamata anche malattia da decompressione subatmosferica o aeroembolia, per distinguerla da quella simile che colpise i subacquei) è dovuta fondamentalmente alla formazione di bollicine di azoto nel sangue e nei tessuti in seguito ad una diminuzione notevole e rapida della pressione atmosferica, ed è vero che i sintomi sono anche a livello di dolore toracico - polmonare e sono riscontrabili anche dopo il volo. Non credo che sia il caso dei due pax dell'evento in questione, ammesso che poi sia stata quella la causa del ricorso alle cure mediche (l'articolo, come detto prima, alla fine parla di problemi alle orecchie per i due pax).
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