il 16 Gennaio 1975 i voli-record veri e propri cominciarono. Alla Grand Forks AFB (North Dakota) il freddo era feroce e la visibilità eccezionale, l'aria limpidissima aveva una minima percentuale di umidità. La grande base affollata di bombardieri B-52H era immersa in una paesaggio bianco di neve.
Quel giorno i tre Project Pilots dell'USAF, tutti col grado di Major, poterono fare un volo ciascuno. Smith fece il volo dei 3.000 metri; MacFarlane quello dei 6.000/9.000/12.000 metri; e Peterson quello dei 15.000 metri.
L'aereo era trattenuto da un cavo di ritegno che si sarebbe separato all'istante del "via al conteggio"; i soli freni non potevano fare niente se non far strisciare sulla pista le ruote bloccate, con un rapporto spinta-peso al decollo di esattamente 1,7 : 1 per il volo più basso.
Quei primi tre voli del 16 Gennaio furono anche i soli tre con una salita unica, più o meno ripida ma comunque RETTILINEA. I rimanenti tre voli dei giorni seguenti (20.000, 25.000 e 30.000 metri) sarebbero stati eseguiti con profili particolari e "strani", complicati e difficilissimi da compiere con grande precisione - quello dei 30.000 metri in particolare, super-impegnativo e faticisissimo (riportato da me in un precedente post).
Nel secondo volo, quello dei 6.000/9.000/12.000 metri, MacFarlane toccò Mach 1.0 dopo 22,5 secondi dalla partenza...
dopo soli 4 secondi (!!!) dal rilascio del cavo cominciò a tirare sulla barra di comando, poi rimase in volo orizzontale a una dozzina di metri da terra, a 840 Km/h tirò su fino a 85° di salita, e dopo 22,5 secondi dalla partenza (compresi circa 7,5 secondi dall'inizio cabrata) passava Mach 1 in verticale..







