LAI
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Re: LAI
Grazie a te anche per queste
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Re: LAI
Ad ogni modo qualcosa vive ancora. Due dei 1049A acquistati dalla LAI e poi lasciati alla TWA al momento della "fusione (??)", sono ancora in linea di volo e fanno parte degli aerei storici della Lufthansa che al suo passato ci tiene.
Re: LAI
Ciampino, 9 settembre 1953, la bambina che scende da un DC3 della LAI, ha in quella foto cinque anni e mezzo, e diventerà dopo 17 anni mia moglie, e dopo 28 ex moglie.
Credo che l'aereo provenisse da Cagliari.
Pino.
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Re: LAI
A vedere queste immagini mi viene da piangere. Una grande compagnia delle pochissime dell'epoca, che faceva volare l'italia nel mondo, è fallita.
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Re: LAI
Se leggi bene i post precedenti, non è affatto fallita; si fuse con l'Alitalia per dare origine ad una sola grande compagnia italiana.A320 Family Fan ha scritto:A vedere queste immagini mi viene da piangere. Una grande compagnia delle pochissime dell'epoca, che faceva volare l'italia nel mondo, è fallita.
Sul come e sul perchè ci sono molte ombre, ma certo non fallì.
Il suo apporto di uomini e materiali ad AZ fece di questa una "grande" compagnia.
Poi la storia è fatta di corsi e ricorsi. Stavo leggendo in questi giorni la storia della compagnia sarda Airone: in qualche modo la LAI ricevette pan per focaccia di quanto fece per farla chiudere.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
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Re: LAI
Airone era sarda? Ma quella di Toto? Non era abruzzese? Io ho sempre saputo che avesse l'hub a Pescara.sardinian aviator ha scritto:Stavo leggendo in questi giorni la storia della compagnia sarda Airone: in qualche modo la LAI ricevette pan per focaccia di quanto fece per farla chiudere.
Re: LAI
Non Air One, Airone era una compagnia operativa nella seconda metà degli anni '40.ciccioxx92 ha scritto:Airone era sarda? Ma quella di Toto? Non era abruzzese? Io ho sempre saputo che avesse l'hub a Pescara.sardinian aviator ha scritto:Stavo leggendo in questi giorni la storia della compagnia sarda Airone: in qualche modo la LAI ricevette pan per focaccia di quanto fece per farla chiudere.
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Re: LAI
Non la conoscevo. Sarà che son troppo giovine. Ora leggo anche io un po' di storia di quella compagnia allora.Ivan82 ha scritto:Non Air One, Airone era una compagnia operativa nella seconda metà degli anni '40.ciccioxx92 ha scritto:Airone era sarda? Ma quella di Toto? Non era abruzzese? Io ho sempre saputo che avesse l'hub a Pescara.sardinian aviator ha scritto:Stavo leggendo in questi giorni la storia della compagnia sarda Airone: in qualche modo la LAI ricevette pan per focaccia di quanto fece per farla chiudere.
Scusate l'ignoranza.
Re: LAI
Non carelli ma...scarponiIvan82 ha scritto:Non Air One, Airone era una compagnia operativa nella seconda metà degli anni '40.ciccioxx92 ha scritto:Airone era sarda? Ma quella di Toto? Non era abruzzese? Io ho sempre saputo che avesse l'hub a Pescara.sardinian aviator ha scritto:Stavo leggendo in questi giorni la storia della compagnia sarda Airone: in qualche modo la LAI ricevette pan per focaccia di quanto fece per farla chiudere.
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Re: LAI
i-daxi ha scritto:Non carelli ma...scarponiIvan82 ha scritto:Non Air One, Airone era una compagnia operativa nella seconda metà degli anni '40.ciccioxx92 ha scritto:Airone era sarda? Ma quella di Toto? Non era abruzzese? Io ho sempre saputo che avesse l'hub a Pescara.sardinian aviator ha scritto:Stavo leggendo in questi giorni la storia della compagnia sarda Airone: in qualche modo la LAI ricevette pan per focaccia di quanto fece per farla chiudere.
La Cagliari- Ostia
Asp...la Cagliari Ostia con gli scarponi la faceva la SAM dal 1929 e poi L'Ala Littoria dal 1934
Credo che il primo carrello ad Elmas fosse militare. Il primo civile dovrebbe essere stato LAI nel 1947, ma solo pochi giorni prima di Airone.
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Re: LAI
Hai ragionesardinian aviator ha scritto:i-daxi ha scritto:Non carelli ma...scarponiIvan82 ha scritto:Non Air One, Airone era una compagnia operativa nella seconda metà degli anni '40.ciccioxx92 ha scritto:Airone era sarda? Ma quella di Toto? Non era abruzzese? Io ho sempre saputo che avesse l'hub a Pescara.sardinian aviator ha scritto:Stavo leggendo in questi giorni la storia della compagnia sarda Airone: in qualche modo la LAI ricevette pan per focaccia di quanto fece per farla chiudere.
La Cagliari- Ostia
Asp...la Cagliari Ostia con gli scarponi la faceva la SAM dal 1929 e poi L'Ala Littoria dal 1934
Credo che il primo carrello ad Elmas fosse militare. Il primo civile dovrebbe essere stato LAI nel 1947, ma solo pochi giorni prima di Airone.
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Re: LAI
Splendida e devo dire molto rara con quel timbro. Complimenti
Alessandro
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Re: LAI
E anche le marche I-LYNX sono giuste. Chissà che fine ha fatto quella macchina?
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Re: LAI
E' l'I-LYNX, l'ultimo dei Douglas DC-6B in carico alla L.A.I. dal 1954. Lo stesso nel 1957 passò all'Alitalia causa la fusione tra le due società. Probabilmente la foto è stata fatta a Capodichino dove esistevano le officine di riparazione dei Douglas (si noti l'ala di un veicolo U.S.A.F.).sardinian aviator ha scritto:E anche le marche I-LYNX sono giuste. Chissà che fine ha fatto quella macchina?
"Avviso per chi crea le pubblicita' degli alberghi: Io odio sentirmi a casa quando sono via!" (George Bernard Shaw)
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Re: LAI
gattovolante ha scritto:E' l'I-LYNX, l'ultimo dei Douglas DC-6B in carico alla L.A.I. dal 1954. Lo stesso nel 1957 passò all'Alitalia causa la fusione tra le due società. Probabilmente la foto è stata fatta a Capodichino dove esistevano le officine di riparazione dei Douglas (si noti l'ala di un veicolo U.S.A.F.).sardinian aviator ha scritto:E anche le marche I-LYNX sono giuste. Chissà che fine ha fatto quella macchina?
Hai ragione: si trattava del s/n 44417/473 poi reimmatricolato I-DIMP e dismesso nel 1969
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Re: LAI
la lai aveva le prime hostess e vi era nella società un aria hollyvodiana cosa che non compariva in alitalia dove vi era un aria di monastero di clausura.
A proposito di aria hollywoodiana, la LAI era piena di gadget, qualcuno dei quali sta riemergendo dalla cantina dei miei.
Questo è un portasigarette marcato LAI; ai quei tempi si poteva fumare a bordo...
A proposito di aria hollywoodiana, la LAI era piena di gadget, qualcuno dei quali sta riemergendo dalla cantina dei miei.
Questo è un portasigarette marcato LAI; ai quei tempi si poteva fumare a bordo...
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Re: LAI
Tra la tua cantina e quella dei tuoi..... , gran bel "gadget"
- sardinian aviator
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Re: LAI
La cantina continua a fornire reperti "storici".
Questo è un piano di carico del DC3. Notevole la differenza con gli attuali.
Questo è un piano di carico del DC3. Notevole la differenza con gli attuali.
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Re: LAI
Molto interessante, grazie per aver condiviso anche questo reperto
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Re: LAI
Sempre a proposito di gadgets: che ne dite di una partita a bridge su un lussuoso DC6B in rotta per Idlewild (poi JFK)?
Le carte da gioco col logo della compagnia (piuttosto sobrio e tutto sommato moderno) risalgono anch'esse ovviamente a prime del 1957, anno della fusione. Ma io ricordo di averci giocato a casa mia da bambino anche prima, probabilmente sono del 1954/1955.
Le carte da gioco col logo della compagnia (piuttosto sobrio e tutto sommato moderno) risalgono anch'esse ovviamente a prime del 1957, anno della fusione. Ma io ricordo di averci giocato a casa mia da bambino anche prima, probabilmente sono del 1954/1955.
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Re: LAI
Di recente ho avuto accesso ad un documento riservato Alitalia in cui sono riportati i seguenti dati:sardinian aviator ha scritto:Allora: I-LATI rimase bloccato a Villa Cisneros nel Novembre 1949 dopo un atterraggio di emergenza causato da un'avaria a un motore.
I-LAIT e I-LITA furono fermati a fine Gennaio 1951 a seguito del grave incidente occorso all'I-DALO a Civitavecchia, che pose fine all'impiego di questo aereo, ormai surclassato dal DC4.
Ho qualche dubbio invece sul fatto che questi venissero impiegati "per conto" dell'Alitalia o su rotte dell'Alitalia. C'è una frase ambigua in un testo che lascerebbe spazio a questa interpretazione.
I-LAIT SM95 Periodo d'uso: 1950-51 Note: Prestito LATI, motori P.W.
I-LITA SM95 Periodo d'uso: 1950-51 Note: Prestito LATI, motori P.W.
I-LATI SM95 Periodo d'uso: 1950-51 Note: Prestito LATI, motori P.W.
Da questa fonte ufficiale parrebbe quindi che effettivamente gli SM95 LATI siano stati impiegati da Alitalia, ma c'è anche da notare una grave imprecisione: I-LATI nel 1950 non avrebbe dovuto esistere più, dato che si era incidentato in Marocco nel Novembre del 1949. Ciò però non esclude che l'aereo abbia potuto essere riparato - dato che l'incidente non era stato distruttivo - e quindi utilizzato fino al 1951. Altro elemento di riflessione è che dal RAN risulta che I-LATI è stato demolito dalla LATI e radiato solo il 15 gennaio 1960.
Qualcuno ha ulteriori notizie dell'impiego degli SM95 ex LATI in Alitalia?
Diego Meozzi
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Re: LAI
...scusate se riporto in auge questo vecchio post, se può interessare sembra che anche il DC6B I-LAND sia ancora operativo, almeno stando alle info di Airclipper . http://www.airclipper.com/vecchio_sito/ ... ia_Ita.htma.meneghini ha scritto:Ad ogni modo qualcosa vive ancora. Due dei 1049A acquistati dalla LAI e poi lasciati alla TWA al momento della "fusione (??)", sono ancora in linea di volo e fanno parte degli aerei storici della Lufthansa che al suo passato ci tiene.
Francesco
"Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano gli uomini son tutti uguali..."
Francesco Guccini
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Re: LAI
Da quello che mi risulta è stato accantonato in Colombia da circa un decennio, ma è ancora in ottime condizioni - almeno a giudicare da questa foto ripresa il 10 gennaio di quest'anno:Fran65 ha scritto:sembra che anche il DC6B I-LAND sia ancora operativo
Diego Meozzi
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Re: LAI
...azzz, speravo volasse ancora.....
Stando sempre alla pagina che ho linkato c'era la volontà di recuperarlo..., ma solo sulla carta a quanto pare.
Stando sempre alla pagina che ho linkato c'era la volontà di recuperarlo..., ma solo sulla carta a quanto pare.
Francesco
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Re: LAI
Ho scritto al fotografo che ha ripreso il DC-6 all'inizio di quest'anno chiedendogli ulteriori informazioni sul velivolo e questa è la risposta che ho appena ricevuto:Fran65 ha scritto:c'era la volontà di recuperarlo..., ma solo sulla carta a quanto pare.
This DC-6 is stored in VVC since many many years.
It looks very nice from outside but inside cockpit are missing all instruments.
semms that it will fly never again
Diego Meozzi
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Re: LAI
...peccato.
So che ce n'era uno parcheggiato ad Aosta credo, mi sembra che se n'è già parlato anche in questo forum.....
comunque siamo specializzati nel disperdere il nostro passato.
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Francesco
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Re: LAI
Anch'io sono figlio di un ex LAI steward dal 1951 al 1957 e mia zia dal 1953 al 1956.
Mio padre diceva che i vecchi comandanti LAI erano capaci di far atterrare un quadrimotore con la leggerezza di una piuma e la cosa era assai apprezzata dai passeggeri. Ricordo l'episodio di un'attrice americana che, passata la notte, chiese a mio padre dove fossero le sue mutandine. Lui rispose " non è a me che lo deve chiedere! " Diceva poi del comandante Calamai che dopo l'affondamento dell'Andrea Doria se ne stava chiuso e riservato. Il comandante del DC6 fece in modo che avesse uno spazio riservato e raccomandò all'equipaggio di rispettare e far rispettare il suo silenzio.
Altro episodio è quello del DC3 LAI sul volo Roma Cagliari che cadde nel gennaio del 1953 . Mio padre sapeva che l'hostess abituale era la cognata e per di più le iniziali dell'assistente caduta erano le stesse. Pensò al peggio ma quella volta sul volo per Cagliari c'era un'altra ragazza. Saputo che erano parenti la Compagnia non li mise più sullo stesso volo. A mia zia Alba accadde invece di aver cura del maestro Arturo Toscanini in un volo da New York. l'illustre passeggero apprezzò tanto il servizio di bordo che regalò alla hostess, mia zia, una collana. Altri tempi, altra gente!
Concludo con due parole sull'immagine del DC6 I-LADY. Nel 1998 ho chiesto al pittore Renzo Renzulli, grande appassionato di aeronautica e apprezzato riproduttore di aeroplani, di farmi un DC6B in volo su Roma. Lo regalai a mio padre che prese la tela con le lacrime agli occhi.
Mio padre diceva che i vecchi comandanti LAI erano capaci di far atterrare un quadrimotore con la leggerezza di una piuma e la cosa era assai apprezzata dai passeggeri. Ricordo l'episodio di un'attrice americana che, passata la notte, chiese a mio padre dove fossero le sue mutandine. Lui rispose " non è a me che lo deve chiedere! " Diceva poi del comandante Calamai che dopo l'affondamento dell'Andrea Doria se ne stava chiuso e riservato. Il comandante del DC6 fece in modo che avesse uno spazio riservato e raccomandò all'equipaggio di rispettare e far rispettare il suo silenzio.
Altro episodio è quello del DC3 LAI sul volo Roma Cagliari che cadde nel gennaio del 1953 . Mio padre sapeva che l'hostess abituale era la cognata e per di più le iniziali dell'assistente caduta erano le stesse. Pensò al peggio ma quella volta sul volo per Cagliari c'era un'altra ragazza. Saputo che erano parenti la Compagnia non li mise più sullo stesso volo. A mia zia Alba accadde invece di aver cura del maestro Arturo Toscanini in un volo da New York. l'illustre passeggero apprezzò tanto il servizio di bordo che regalò alla hostess, mia zia, una collana. Altri tempi, altra gente!
Concludo con due parole sull'immagine del DC6 I-LADY. Nel 1998 ho chiesto al pittore Renzo Renzulli, grande appassionato di aeronautica e apprezzato riproduttore di aeroplani, di farmi un DC6B in volo su Roma. Lo regalai a mio padre che prese la tela con le lacrime agli occhi.
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Re: LAI
Sicuro che sia Renzo e non Danilo?valentibus ha scritto: Nel 1998 ho chiesto al pittore Renzo Renzulli.
Michele
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Re: LAI
Danilo. Un lapsus nello scrivere
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Re: LAI
Altro episodio è quello del DC3 LAI sul volo Roma Cagliari che cadde nel gennaio del 1953 . Mio padre sapeva che l'hostess abituale era la cognata e per di più le iniziali dell'assistente caduta erano le stesse. Pensò al peggio ma quella volta sul volo per Cagliari c'era un'altra ragazza. Saputo che erano parenti la Compagnia non li mise più sullo stesso volo
Ho letto con estremo interesse il tuo post; devo però precisare (scusa la pedanteria) che il volo in questione era un Cagliari -Roma, non viceversa. Il volo era operato quel 26.1.1953 dal DC3 I-LAIL e l'equipaggio era composto dal Com.te Solaini, il secondo Schmid, il RT Roselli e la hostess Dina Lustrati. C'erano 15 pax a bordo, quasi tutti sardi.
L'incidente avvenne intorno a mezzogiorno nei pressi del paese di Sinnai, sulla stessa zona montagnosa dove molto più tardi si schiantò un elicottero Lama del servizio antincendio e da poco un piccolo jet con un'equipe medica per il trapianto di organi.
Quell'incidente fu significativo per la mia famiglia: mio padre era al tempo il caposcalo della LAI a Cagliari. Io (ero bambinetto) e mia madre la sera prima ci trovavamo a Roma e ci apprestavamo a rientrare a Cagliari naturalmente in aereo. Quella volta, non so perché, feci i capricci e mi rifiutai con tutte le mie forze di prendere l'aereo. Piansi e strepitai, così, per evitare storie, mia madre mi accontentò, nonostante avessimo i biglietti gratuiti e nonostante la spesa e lo stress di una traversata in nave con il treno da prendere fino a Civitavecchia. La notizia la apprendemmo subito perché mio padre ci fece avvisare (allora non avevamo il telefono) che non veniva a pranzo, sarebbe dovuto andare lassù sul luogo dell'incidente. Dal giorno mia madre non salì più per dieci anni su un aereo e anche dopo lo fece con estrema riluttanza.
L'aereo precipitò per il distacco di un'ala dovuto a fatica del metallo, almeno così concluse la commissione di inchiesta.
Non so che mi prese quel giorno, tra l'altro non sarebbe stato lo stesso giorno né lo stesso volo e forse neppure lo stesso aereo (o forse si), ma sembrava che me lo sentissi (almeno così mi raccontò mia madre). Per fortuna non mi venne la paura di volare, altrimenti sarei su un'altra sezione del forum
Ho letto con estremo interesse il tuo post; devo però precisare (scusa la pedanteria) che il volo in questione era un Cagliari -Roma, non viceversa. Il volo era operato quel 26.1.1953 dal DC3 I-LAIL e l'equipaggio era composto dal Com.te Solaini, il secondo Schmid, il RT Roselli e la hostess Dina Lustrati. C'erano 15 pax a bordo, quasi tutti sardi.
L'incidente avvenne intorno a mezzogiorno nei pressi del paese di Sinnai, sulla stessa zona montagnosa dove molto più tardi si schiantò un elicottero Lama del servizio antincendio e da poco un piccolo jet con un'equipe medica per il trapianto di organi.
Quell'incidente fu significativo per la mia famiglia: mio padre era al tempo il caposcalo della LAI a Cagliari. Io (ero bambinetto) e mia madre la sera prima ci trovavamo a Roma e ci apprestavamo a rientrare a Cagliari naturalmente in aereo. Quella volta, non so perché, feci i capricci e mi rifiutai con tutte le mie forze di prendere l'aereo. Piansi e strepitai, così, per evitare storie, mia madre mi accontentò, nonostante avessimo i biglietti gratuiti e nonostante la spesa e lo stress di una traversata in nave con il treno da prendere fino a Civitavecchia. La notizia la apprendemmo subito perché mio padre ci fece avvisare (allora non avevamo il telefono) che non veniva a pranzo, sarebbe dovuto andare lassù sul luogo dell'incidente. Dal giorno mia madre non salì più per dieci anni su un aereo e anche dopo lo fece con estrema riluttanza.
L'aereo precipitò per il distacco di un'ala dovuto a fatica del metallo, almeno così concluse la commissione di inchiesta.
Non so che mi prese quel giorno, tra l'altro non sarebbe stato lo stesso giorno né lo stesso volo e forse neppure lo stesso aereo (o forse si), ma sembrava che me lo sentissi (almeno così mi raccontò mia madre). Per fortuna non mi venne la paura di volare, altrimenti sarei su un'altra sezione del forum
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Re: LAI
caro amico,
perdona l'imprecisione. Riferisco ricordi di tanti anni fa, ripescati dalla memoria. Credo che per noi conti ritornare alle emozioni dell'infanzia e poi ricostruire dopo verifica, quello che accadde!
con amicizia
massimo
perdona l'imprecisione. Riferisco ricordi di tanti anni fa, ripescati dalla memoria. Credo che per noi conti ritornare alle emozioni dell'infanzia e poi ricostruire dopo verifica, quello che accadde!
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Re: LAI
D'accordo! Peraltro la mania della precisione è una delle caratteristiche del forum (qui non ti perdonano nulla ). Se poi ti azzardi a sbagliare nella sezione tecnica, son dolori...valentibus ha scritto:caro amico,
perdona l'imprecisione. Riferisco ricordi di tanti anni fa, ripescati dalla memoria. Credo che per noi conti ritornare alle emozioni dell'infanzia e poi ricostruire dopo verifica, quello che accadde!
con amicizia
massimo
Vedi di spremere le meningi e far riaffiorare quanti più ricordi puoi A presto!
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