Le prime caxxate da pilota
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Le prime caxxate da pilota
ciao a tutti, prendo spunto da un video visto sul "tubo" di un atterraggio un po' duro di un md11 alitalia al kay tak; nell'occasione si sente il cpt dire "piano...piano...pianoooo!!" (il FO è PF in quel momento). Chiedo agli amici piloti: ve lo ricordate, se mai c'è stato, il primo cazziatone subìto? dai raccontate...
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Re: Le prime caxxate da pilota
Se non ricordo male il mio primo cazziatone fu entro le prime 12 ore per un atterraggio venuto un po' male dove mi innervosì e l'istruttore mi cazziò proprio per questo mio inalberarmi. Credo che questo fu il primo. 
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- flyingbrandon
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Re: Le prime caxxate da pilota
In linea? Il primo cazziatone...non mi ero ancora seduto...però il TRE era chiamato "Rottweiler"...Bryan ha scritto:ciao a tutti, prendo spunto da un video visto sul "tubo" di un atterraggio un po' duro di un md11 alitalia al kay tak; nell'occasione si sente il cpt dire "piano...piano...pianoooo!!" (il FO è PF in quel momento). Chiedo agli amici piloti: ve lo ricordate, se mai c'è stato, il primo cazziatone subìto? dai raccontate...
Ciao!
P.S. Personalmente quando mi accorgo di aver fatto una ca***ta girano a me le palle a 100000...però devi imparare velocemente che te le puoi far girare per pochi secondi...dopo devi andare avanti subito altrimenti a quelle velocità ne infili una sequenza infinita...
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Re: Le prime caxxate da pilota
Quale velocità? Quella delle palle o quella dell'aereo?flyingbrandon ha scritto:P.S. Personalmente quando mi accorgo di aver fatto una ca***ta girano a me le palle a 100000...però devi imparare velocemente che te le puoi far girare per pochi secondi...dopo devi andare avanti subito altrimenti a quelle velocità ne infili una sequenza infinita...
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Re: Le prime caxxate da pilota
si chiama entropia del giramento di balleciccioxx92 ha scritto:Quale velocità? Quella delle palle o quella dell'aereo?flyingbrandon ha scritto:P.S. Personalmente quando mi accorgo di aver fatto una ca***ta girano a me le palle a 100000...però devi imparare velocemente che te le puoi far girare per pochi secondi...dopo devi andare avanti subito altrimenti a quelle velocità ne infili una sequenza infinita...![]()
- Candido
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Re: Le prime caxxate da pilota
Un buon istruttore (o comandante in questo caso) se necessario si fa sentire anche in modo deciso, ma non deve mai gridare o, peggio ancora, cazziare in modo umiliante.
Chi grida/urla/cazzia in modo sistematico è solo un isterico che sta perdendo la calma, quindi un debole, pertanto dovrebbe fare un altro mestiere e magari pure una dozzina di sedute dallo psicologo, non certo insegnare a volare (ed atterrare).
Mi meraviglia che ci siano persone che appoggiano ancora certi metodi, per niente formativi ed assolutamente controproducenti.

Chi grida/urla/cazzia in modo sistematico è solo un isterico che sta perdendo la calma, quindi un debole, pertanto dovrebbe fare un altro mestiere e magari pure una dozzina di sedute dallo psicologo, non certo insegnare a volare (ed atterrare).
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Re: Le prime caxxate da pilota
Io ad essere onesto ho sempre rimpianto di non aver avuto l'istruttore coi capelli bianchi a cui dare del lei e che mi desse qualche scappellotto ogni tanto.
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Re: Le prime caxxate da pilota
La tendenza è infatti ad una maggiore attenzione ma...se ti senti "umiliato" è un problema tuo...quindi forse anche chi si sente così di fronte ad un istruttore di quel tipo avrebbe bisogno dello stesso percorso...Candido ha scritto: Mi meraviglia che ci siano persone che appoggiano ancora certi metodi, per niente formativi ed assolutamente controproducenti.
Poi... ci ho fatto anche amicizia...
Ciao!
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Re: Le prime caxxate da pilota
Infatti è soggettivo...io in fase di apprendimento preferisco una persona "pacata" anche se decisa quando serve...ma tutto sommato non ho mai trovato problemi anche in quelli che urlavano...molti lo fanno per aumentare a dismisura il tuo stress e vedere come reagisci. Diciamo che dipende da "cosa ti serve" capire in quel momento...se cosa stai imparando o come reagisci allo stress elevato...AirGek ha scritto:Io ad essere onesto ho sempre rimpianto di non aver avuto l'istruttore coi capelli bianchi a cui dare del lei e che mi desse qualche scappellotto ogni tanto.
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Re: Le prime caxxate da pilota
flyingbrandon ha scritto:La tendenza è infatti ad una maggiore attenzione ma...se ti senti "umiliato" è un problema tuo...quindi forse anche chi si sente così di fronte ad un istruttore di quel tipo avrebbe bisogno dello stesso percorso...Candido ha scritto: Mi meraviglia che ci siano persone che appoggiano ancora certi metodi, per niente formativi ed assolutamente controproducenti.
Poi... ci ho fatto anche amicizia...![]()
Ciao!
Credo di aver specificato bene il mio pensiero, se il comandante o istruttore che dir si voglia si mette a gridare oppure umilia il suo secondo/allievo evidentemente è il primo non saper gestire lo stress, o peggio ancora ha un concetto di istruzione molto molto personale ed una gestione del rapporto allievo/maestro decisamente discutibile.....per non dire in alcuni casi "malato".
Poi non penso faccia piacere a nessuna persona dotata di un minimo di intelletto farsi dare del rinkoglionito durante un circuito di traffico. Chi accetta di essere insultato e ci fa pure amicizia si dovrebbe porre due domande sul rispetto che ha di sè stesso.
Esistono due modi per ottenere il rispetto delle regole ed insegnare a svolgere un mestiere: il primo è attraverso il terrore, l'insulto, la provocazione e la prevaricazione, il secondo è attraverso il buon esempio, la correttezza, l'onestà, la coerenza, la disciplina e il duro lavoro/studio. Purtroppo le mezze calzette che pensano di essere cazzuti usano il primo metodo, perché è quello più semplice e vigliacco da attuare.
I veri maestri usano il secondo, ed i risultati sono decisamente migliori.
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Re: Le prime caxxate da pilota
Hai espresso perfettamente il tuo pensiero...il mio non voleva difendere quel metodo...ma non è importante. Ora, il punto piu importante, e spero di essere altrettanto chiaro nel mio pensiero come lo sei stato tu, è che se a te uno da del rincoglionito e ci credi, quello che si dovrebbe fare due domande sul rispetto che ha di se stesso sei proprio tu. Non ho parlato di "accettare" insulti...a dire il vero non ho neanche parlato di insulti...ma il mio discorso va benissimo anche per quanto riguarda gli insulti. Non esistono due modi per ottenere il rispetto...e non esistono "metodi" che vadano bene sempre e comunque con ogni persona. Detto questo...a mio avviso, forse non dotato di un minimo di intelletto, hai elencato una serie di "ideologici formalismi" che mal si accostano ad un bel rapporto istruttore allievo...tralasciando quello che è per me il piu importante...l'umanità.Candido ha scritto: Credo di aver specificato bene il mio pensiero, se il comandante o istruttore che dir si voglia si mette a gridare oppure umilia il suo secondo/allievo evidentemente è il primo non saper gestire lo stress, o peggio ancora ha un concetto di istruzione molto molto personale ed una gestione del rapporto allievo/maestro decisamente discutibile.....per non dire in alcuni casi "malato".
Poi non penso faccia piacere a nessuna persona dotata di un minimo di intelletto farsi dare del rinkoglionito durante un circuito di traffico. Chi accetta di essere insultato e ci fa pure amicizia si dovrebbe porre due domande sul rispetto che ha di sè stesso.
Esistono due modi per ottenere il rispetto delle regole ed insegnare a svolgere un mestiere: il primo è attraverso il terrore, l'insulto, la provocazione e la prevaricazione, il secondo è attraverso il buon esempio, la correttezza, l'onestà, la coerenza, la disciplina e il duro lavoro/studio. Purtroppo le mezze calzette che pensano di essere cazzuti usano il primo metodo, perché è quello più semplice e vigliacco da attuare.
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Re: Le prime caxxate da pilota
Candido, scrivi come se ti avessero appena fatto un cazziatone e te la sei presa male!
...comunque é puramente soggettivo, alcuni hanno bisogno del "sergente di ferro" alla Hartmann per darsi una svegliata..poi se la danno e tutto fila liscio, altri non ne hanno bisogno...e poi non é mica detto che nella vita di tutti i giorni siano degli urlatori antipatici che insultano il primo che vedono eh!
Brandon mica ha detto che gli piace essere umiliatoCandido ha scritto: Credo di aver specificato bene il mio pensiero, se il comandante o istruttore che dir si voglia si mette a gridare oppure
umilia il suo secondo/allievo evidentemente è il primo non saper gestire lo stress, o peggio ancora ha un concetto di istruzione molto molto personale ed una gestione del rapporto allievo/maestro decisamente discutibile.....per non dire in alcuni casi "malato".
Poi non penso faccia piacere a nessuna persona dotata di un minimo di intelletto farsi dare del rinkoglionito durante un circuito di traffico. Chi accetta di essere insultato e ci fa pure amicizia si dovrebbe porre due domande sul rispetto che ha di sè stesso.
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Re: Le prime caxxate da pilota
Tu te ne sei mai fatte circa la differenza che c'è tra IO e ME?Candido ha scritto:Chi accetta di essere insultato e ci fa pure amicizia si dovrebbe porre due domande sul rispetto che ha di sè stesso.
Tra l'altro il rispetto non esiste. E' solo un concetto. Puoi infilarci dentro quello che vuoi ma rimane qualcosa di astratto.
Però, per dei concetti, alcuni si rovinano l'esistenza. Capirai che, a questo punto, per me non è un problema farmi dare del rinkoglionito da nessuno.
Torno a bere.
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Re: Le prime caxxate da pilota
Qua non stiamo discutendo di "uno qualsiasi", stiamo parlando di come dovrebbe essere un valido istruttore/insegnante/maestro, come dovrebbe comportarsi ed approcciarsi ad un allievo, guidarlo, appassionarlo, soprattutto se giovane, quali dovrebbero essere i valori sui quali fonda il suo insegnamento/disciplina.flyingbrandon ha scritto:
Hai espresso perfettamente il tuo pensiero...il mio non voleva difendere quel metodo...ma non è importante. Ora, il punto piu importante, e spero di essere altrettanto chiaro nel mio pensiero come lo sei stato tu, è che se a te uno da del rincoglionito e ci credi, quello che si dovrebbe fare due domande sul rispetto che ha di se stesso sei proprio tu. Non ho parlato di "accettare" insulti...a dire il vero non ho neanche parlato di insulti...ma il mio discorso va benissimo anche per quanto riguarda gli insulti. Non esistono due modi per ottenere il rispetto...e non esistono "metodi" che vadano bene sempre e comunque con ogni persona. Detto questo...a mio avviso, forse non dotato di un minimo di intelletto, hai elencato una serie di "ideologici formalismi" che mal si accostano ad un bel rapporto istruttore allievo...tralasciando quello che è per me il piu importante...l'umanità.
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Valori, e non formalismi. Umanità e non disumanità.
Cosa ci sia di umano in un prevaricatore, un violento, un aggressivo o uno con l'insulto facile, è un concetto che sfugge alla mia comprensione. Quando sento parlare di ciò, penso alla mafia, alla camorra, ai teppisti, alle frange estreme delle tifoserie, che guarda caso ottengono rispetto di facciata attraveso il terrore. Guarda caso......
Tornando a me, ovvio che se l'istruttore mi dà una volta del rinkoglionito al massimo penso che sia un gran maleducato, se poi persiste e vengo a sapere che è il suo modo di insegnare, beh gliela faccio passare io la voglia di fare o' guappo...(con metodi per niente violenti, non mi abbasso al suo livello....
Solitamente questi montati quando vengono messi di fronte alle loro responsabilità diventano delle pecorelle, tant'è piccolo il loro "spessore". Garantito.
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Re: Le prime caxxate da pilota
Si ma Candido, secondo me te hai improntato il thread sull'insulto e la prevaricazione.
La domanda riguardava il cazziatone, il cazziatone è una sgridata non un insulto. Sai quanti cazziatoni mi sono preso dai miei eppure mica mi han mai detto "sei una m***a".
Ora tu che esperienze hai avuto in merito durante il tuo percorso da studente pilota?
La domanda riguardava il cazziatone, il cazziatone è una sgridata non un insulto. Sai quanti cazziatoni mi sono preso dai miei eppure mica mi han mai detto "sei una m***a".
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- Candido
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Re: Le prime caxxate da pilota
AirGek ha scritto:Si ma Candido, secondo me te hai improntato il thread sull'insulto e la prevaricazione.
La domanda riguardava il cazziatone, il cazziatone è una sgridata non un insulto. Sai quanti cazziatoni mi sono preso dai miei eppure mica mi han mai detto "sei una m***a".
Ora tu che esperienze hai avuto in merito durante il tuo percorso da studente pilota?
Mi sono già espresso anche sul cazziatone inteso come "metodo".
Mi sembra di ricordare che sia il mio primo intervento.
A mio parere un maestro non deve gridare, non deve cazziare, non deve perdere le staffe, o comunque non devono essere caratteristiche della sua personalità di istruttore, ed ho anche spiegato il perché.
Siete voi che dovete chiedervi perché ritenete questi metodi formativi, giusti ed opportuni.
Buona serata.
- AirGek
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Re: Le prime caxxate da pilota
Che tipo di istruttore hai avuto?
Per poter sostenere inequivocabilmente il tuo parere devi avere avuto entrambi giusto?
Per poter sostenere inequivocabilmente il tuo parere devi avere avuto entrambi giusto?
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Re: Le prime caxxate da pilota
Scusa ma se l'allievo non ha un atteggiamento corretto (nel senso che magari fa il ca**one e sembra che non gliene freghi niente di imparare) un bel cazziatone tu non glielo faresti? Anche usando parole "forti"?
- flyingbrandon
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Re: Le prime caxxate da pilota
Vedi...a mio avviso...commetti un errore che ti porta ad errori successivi. Schematizzi!
Non puoi schematizzare le persone e i loro comportamenti. Non è detto che l'istruttore che ti urla addosso lo faccia sempre...o che non contenga quelli "esempi" che tu citi come "giusti". Ci sono dei veri e propri figli di p****na che , con una voce monotono e un linguaggio corretto, cercano costantemente di "umiliarti" e , spesso, con gente attenta alla forma come te, ci riescono perché ti convincono della tua incapacità (io sono per la sostanza e non per la forma). La vera capacita dell'istruttore è proprio la sensibilità di capire chi ha davanti. In certi contesti, però, dove si hanno in mano parecchie responsabilità che dipendono dalla tua struttura psicologica, vengono testati anche comportamenti "forti" che non sono dovuti a mancanza di rispetto per la persona ma semplicemente atti che vogliono farti operare nelle tue debolezze. Se mi permetti, cadi anche su un errore "comune"...e cioè che una persona è un istruttore. FA l'istruttore e non È un istruttore. L'umanità è proprio l'ingrediente che ti mancava e che sottolinea questa differenza. L'istruttore non deve trasmettermi nessun valore...mi deve insegnare a fare un mestiere. Tu parli di mettersi o meno al suo livello...mentre io non penso ci siano livelli. Ci sono persone...nessuno mi obbliga a stare lì, nessuno fa di me ciò che vuole. Se faccio una ca***ta e mi da del rincoglionito può essere che abbia ragione ma non per questo mi sento rincoglionito. Esistono i montati, è vero, ed proprio l'insulto di questi che non mi tocca minimamente. La tua capacità di essere quello che sei non è messa in discussione dal "pirla" di turno no? Se ti senti "offeso" dalle sue debolezze non sei tanto forte. Non esiste un modello standard di insegnamento perché non esiste un allievo standard. Ci sono delle linee guida, in base al contesto, che ti possono portare a tirar fuori dalle persone il meglio. A volte un urlo ti riporta alla realtà...a volte una pacca sulla spalla ti distrugge. La bellezza dell'insegnamento è proprio la possibilità di gestire tutti i mezzi a disposizione per trasmettere qualcosa. Come in tutto...è proprio l'umanità che spicca...il tuo essere tremendamente "umano", come il tuo allievo, che permette che qualcosa di te, e di ciò che insegni, rimanga nella mente dell'allievo. Non schematizzare...non parlare di valori...tu hai appena dato del pallone gonfiato ad un mio istruttore che non conosci e a me di una persona che ha poche doti intellettive ed una scarsa stima delle mie possibilità...devo quindi presupporre che la superficialità sia una "dote"?
Ciao!
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Re: Le prime caxxate da pilota
Vedi...questo è il chiaro messaggio che passi. È così perché è così. In effetti questa è la risposta di chi insegna quando non sa...non prevede il dialogo perché si è su livelli diversi...ok ho capito cosa vuoi dire! Hai ragione!Candido ha scritto:
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Re: Le prime caxxate da pilota
io se non avessi avuto i vari istruttori che ti urlano in cuffia, plotterate sbancate a 90° per non dartene un altra etc etc non avrei manco finito i brevetti, starei ancora a fare i voli dual con l'istruttore che ti sfila soldi all'ora e ride e scherza e TI PORTA IN GIRO!
Sono stracontento di aver avuto gente che quando cèra da dirti 5 ti sbroccava 8, vedi come li mettono in riga sti giovincelli gasati!
AMI oldschool tutta la vita!
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Re: Le prime caxxate da pilota
Mi sbaglierò ma missà che l'utente Candido nel migliore dei casi manco c'ha mai avuto a che fare con un istruttore che non sia di scuola guida ma essendo laureato in scienze nautiche e aeronautiche ha ritenuto opportuno apportare il suo contributo, che poi non è visto che non ha risposto alla domanda iniziale.
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Re: Le prime caxxate da pilota
In generale, comunque, la differenza fra autoritarismo e autorevolezza dovrebbe essere sempre ben presente ad un bravo istruttore.
E' evidente che non sempre ci sono le condizioni per applicare solo la teoria del rinforzo positivo, non si può sempre dire "magnifico, ma se ci pensi bene se quando farai questa manovra in futuro se introduci questo e quest'altro correttivo verrà ancora meglio, contaci"; anche perché non è detto che la maturità e la capacità di rispetto del ruolo dell'istruttore da parte dell'allievo siano sempre adamantine.
Comunque, in generale, posso dire per esperienza che se un allievo si sente messo in discussione magari anche in modo duro, inequivocabile e sostanziale, ma focalizzato e limitato all'errore che ha commesso (e al difetto di impostazione che potrebbe esserci dietro) senza far passare il messaggio subliminale "sei tu che non vali una lira" di solito nel prosieguo si applica meglio e di più.
E una faccia scura con relativo sopracciglio alzato, se l'allievo istintivamente riconosce la tua superiore competenza e formazione, è più efficace di un tono di voce concitato.
Va ricordato anche, però, che essere troppo ossessionati da un pur doveroso bon ton può non essere sempre la soluzione migliore, quando si tratta di insegnare cose che se mal eseguite comportano la perdita della vita (se va tutto bene, solo quella dell'allievo... ma non è in futuro detto).
In ogni caso, il finale di Full Metal Jacket, con al metafora che vi è inscritta, deve far pensare: non mi pare un bel risultato, né per il sergente Hartmann né per Palla di Lardo.
E' evidente che non sempre ci sono le condizioni per applicare solo la teoria del rinforzo positivo, non si può sempre dire "magnifico, ma se ci pensi bene se quando farai questa manovra in futuro se introduci questo e quest'altro correttivo verrà ancora meglio, contaci"; anche perché non è detto che la maturità e la capacità di rispetto del ruolo dell'istruttore da parte dell'allievo siano sempre adamantine.
Comunque, in generale, posso dire per esperienza che se un allievo si sente messo in discussione magari anche in modo duro, inequivocabile e sostanziale, ma focalizzato e limitato all'errore che ha commesso (e al difetto di impostazione che potrebbe esserci dietro) senza far passare il messaggio subliminale "sei tu che non vali una lira" di solito nel prosieguo si applica meglio e di più.
E una faccia scura con relativo sopracciglio alzato, se l'allievo istintivamente riconosce la tua superiore competenza e formazione, è più efficace di un tono di voce concitato.
Va ricordato anche, però, che essere troppo ossessionati da un pur doveroso bon ton può non essere sempre la soluzione migliore, quando si tratta di insegnare cose che se mal eseguite comportano la perdita della vita (se va tutto bene, solo quella dell'allievo... ma non è in futuro detto).
In ogni caso, il finale di Full Metal Jacket, con al metafora che vi è inscritta, deve far pensare: non mi pare un bel risultato, né per il sergente Hartmann né per Palla di Lardo.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
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ELTAR
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Re: Le prime caxxate da pilota
Il bravo istruttore è colui che capisce il tipo di allievo e che ne costruisce il percorso formativo su misura in base al carattere e potenzialità di apprendimento ( e relative capacità).
Non c'è un modo standard insomma, varia a seconda dell'allievo. Ed è qui che si riconosce l'Istruttore ( volutamente con la i maiuscola). Non è questione di bravura personale, o meglio non lo è direttamente, ma di preparazione dell'istruttore stesso.
Non c'è un modo standard insomma, varia a seconda dell'allievo. Ed è qui che si riconosce l'Istruttore ( volutamente con la i maiuscola). Non è questione di bravura personale, o meglio non lo è direttamente, ma di preparazione dell'istruttore stesso.
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!
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Re: Le prime caxxate da pilota
Come prima cosa rispondo alla domanda iniziale.
Il primo cazziatone galattico che mi ricordi, e sicuramente quello che mi ricordo meglio, mi arrivo' all'alba della mia "carriera"' ai tempi del mio multiengine training. Durante un addestramento non riuscivo ad infilare un recupero da stallo o una procedura di avaria motore tanto ero rincoglionito dalla notte precedente passata sveglio a cazzeggiare. L'istruttore me ne disse di cotte e di crude, ed era, anzi e' tuttora un tipo che le cose te le dice come stanno senza troppi giri. Non ho imparato a dormire la notte, ma fu la prima volta che constatai direttamente quanto l'inefficenza psicofisica incida sul rendimento di un pilota, specialmente quando il carico raggiunge livelli elevati.
Come seconda cosa chiedo: chi di voi e' o e' mai stato istruttore o comandante ?
Il primo cazziatone galattico che mi ricordi, e sicuramente quello che mi ricordo meglio, mi arrivo' all'alba della mia "carriera"' ai tempi del mio multiengine training. Durante un addestramento non riuscivo ad infilare un recupero da stallo o una procedura di avaria motore tanto ero rincoglionito dalla notte precedente passata sveglio a cazzeggiare. L'istruttore me ne disse di cotte e di crude, ed era, anzi e' tuttora un tipo che le cose te le dice come stanno senza troppi giri. Non ho imparato a dormire la notte, ma fu la prima volta che constatai direttamente quanto l'inefficenza psicofisica incida sul rendimento di un pilota, specialmente quando il carico raggiunge livelli elevati.
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Piloti gente strana:
Pagano quando vogliono volare e se li paghi non vogliono piu' volare...
JAA FAA FI FII MEI GrAn FiGl d PutT Gran FARab LaDr MaScalz d Gran CroC Duca VisConte... e pure Arch-Ing... Per chi capisce.
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Re: Le prime caxxate da pilota
Ho avuto la fortuna di insegnare anche aldifuori dal settore aeronautico in ambiti del tutto disparati tra loro.SaturnV ha scritto: Come seconda cosa chiedo: chi di voi e' o e' mai stato istruttore o comandante ?
Ciao!
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Re: Le prime caxxate da pilota
Scusate della doppia postatura, me ne soo accorto ora
Per rispondere un poco ad Eltar, concordo che la preparazione sia fondamentale e ci deve essere, ma non e' la sola "preparazione" che fa un di istruttore un Istruttore con la "I" maiuscola. C'e' gente che io ritengo preparata, e lo e' davvero, ma che proprio l'istruttore non lo dovrebbe fare. L'essere preparato e' la base, piu' solida e' e migliore sara' quello che vi sara' costruito sopra, ma anche le migliori fondamenta non sono una casa. Manca tutto il resto. Sapere e' una cosa, saper trasmettere e' un'altra. Ho sentito gente fresca di licenza FI dire di essere meglio preparata di qualcuno che magari aveva gia' qualche anno di ativita' alle spalle perche' fresco di esami e quindi con una miglior memoria della materia e di tutte le particolarita' relative. E questo non e' tanto incorretto perche' se penso a quante cose non ricordo io ora e dovrei sapere... Ma in sotanza l'affermazione e' una c@$$#¥a. Niente puo sostituire l'esperienza.
Per Brandon, ti e' mai capitato di oltremodo cazziare qualcuno a cui stavi insegnado perche' eri fuso tu, perche' eri incavolato per altri motivi, o perche' la persona non ti piaceva o aveva fatto qualcosa che non ti piaceva al di fuori dell'aeroplano ? Ti e' mai capitato di chiedere scusa perche' ti eri inca**ato troppo o avevi cazziato qualcuno quando non ce ne era motivo o addirittura ingiustamente ?
Non e' che voglio farti passare per un mangiafuoco eh !
E' per tirar fuori anche il training visto da chi sta dall'altra parte visto che qui mi pare il 90% siano studenti o lo siano stati o lo saranno.
Ciao.
Per rispondere un poco ad Eltar, concordo che la preparazione sia fondamentale e ci deve essere, ma non e' la sola "preparazione" che fa un di istruttore un Istruttore con la "I" maiuscola. C'e' gente che io ritengo preparata, e lo e' davvero, ma che proprio l'istruttore non lo dovrebbe fare. L'essere preparato e' la base, piu' solida e' e migliore sara' quello che vi sara' costruito sopra, ma anche le migliori fondamenta non sono una casa. Manca tutto il resto. Sapere e' una cosa, saper trasmettere e' un'altra. Ho sentito gente fresca di licenza FI dire di essere meglio preparata di qualcuno che magari aveva gia' qualche anno di ativita' alle spalle perche' fresco di esami e quindi con una miglior memoria della materia e di tutte le particolarita' relative. E questo non e' tanto incorretto perche' se penso a quante cose non ricordo io ora e dovrei sapere... Ma in sotanza l'affermazione e' una c@$$#¥a. Niente puo sostituire l'esperienza.
Per Brandon, ti e' mai capitato di oltremodo cazziare qualcuno a cui stavi insegnado perche' eri fuso tu, perche' eri incavolato per altri motivi, o perche' la persona non ti piaceva o aveva fatto qualcosa che non ti piaceva al di fuori dell'aeroplano ? Ti e' mai capitato di chiedere scusa perche' ti eri inca**ato troppo o avevi cazziato qualcuno quando non ce ne era motivo o addirittura ingiustamente ?
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Re: Le prime caxxate da pilota
Diciamo che sono in fase finale di FI, da qualche anno ground instructor ( più altre esperienze al di fuori del volo). La risposta che avevo dato in precedenza non è altro che un piccolo sunto della teoria dell'istruzione, per cui, forse in un'espressione lessicalmente non magistrale, ho mancato di specificare che la preparazione stessa dell'istruttore DEVE comprendere anche il modo corretto di trasmettere le nozioni ( proprio in base al tipo di studente che si deve istruire/addestrare).
L'esperienza poi, e qui è assolutamente un parere personale, è una cosa effimera, soprattutto in questo campo. E' un concetto molto più complesso di quanto si creda!
L'esperienza di istruttore è una cosa che per forza di cose si matura in modo autonomo. Per questo la preparazione stessa ( incluso il metodo giusto di trasmettere, la capacità di riconoscere il tipo di studente...) risulta fondamentale e deve essere curata, da parte di chi forma il futuro istruttore, in modo certosino. E' altresì corretto poter affermare che, paradossalmente, può essere più efficace un FI fresco di licenza ma formato nel modo corretto ( vedi sopra) che un super comandantone di liner ormai a fine carriera, "vecchia scuola" magari un pò "arruginito" di SEP e VFR.
In conclusione della pappardella, si caxxia sempre quando c'è bisogno di farlo soltanto che cambia la formula. Può essere very soft, soft, medium o hard sempre in rapporto al tipo di persona con cui ci si rapporta. L'istruzione è un giusto connubio tra tecnica, teoria e anche un pò di psicologia.
L'esperienza poi, e qui è assolutamente un parere personale, è una cosa effimera, soprattutto in questo campo. E' un concetto molto più complesso di quanto si creda!
L'esperienza di istruttore è una cosa che per forza di cose si matura in modo autonomo. Per questo la preparazione stessa ( incluso il metodo giusto di trasmettere, la capacità di riconoscere il tipo di studente...) risulta fondamentale e deve essere curata, da parte di chi forma il futuro istruttore, in modo certosino. E' altresì corretto poter affermare che, paradossalmente, può essere più efficace un FI fresco di licenza ma formato nel modo corretto ( vedi sopra) che un super comandantone di liner ormai a fine carriera, "vecchia scuola" magari un pò "arruginito" di SEP e VFR.
In conclusione della pappardella, si caxxia sempre quando c'è bisogno di farlo soltanto che cambia la formula. Può essere very soft, soft, medium o hard sempre in rapporto al tipo di persona con cui ci si rapporta. L'istruzione è un giusto connubio tra tecnica, teoria e anche un pò di psicologia.
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Re: Le prime caxxate da pilota
Ok questo e' quello che come hai detto ti hanno insegnato, il resto lo devi imparare.
Parlando di esperienza intendevo esperienza da istruttore, non esperienza di lavoro come pilota.
Io lo ripeto, credo che l'esperienza, esperienza nell'istruzione, conti eccome. Chi ti insegna ad insegnare, ti insegna anche ad insegnare agli stupidi, ai permalosi, ai polemici, ai paurosi, agli svogliati, agli antipatici e altre categorie simili ? Paradossalmente puo' essere piu' efficace un FI fresco di corso piuttosto che uno piu' d'annata... quando lo studente e' normo-apprendente, se mi consentite l'accrocchio lessicale, ma se il wannabe pilot non riesce a capire o a praticare la manovra in modo corretto anche dopo svariate sessioni, bisogna inventarsi qualcosa.
Preparazione, esperienza e psicologia.
Ma tu voli in Italia ?
Parlando di esperienza intendevo esperienza da istruttore, non esperienza di lavoro come pilota.
Io lo ripeto, credo che l'esperienza, esperienza nell'istruzione, conti eccome. Chi ti insegna ad insegnare, ti insegna anche ad insegnare agli stupidi, ai permalosi, ai polemici, ai paurosi, agli svogliati, agli antipatici e altre categorie simili ? Paradossalmente puo' essere piu' efficace un FI fresco di corso piuttosto che uno piu' d'annata... quando lo studente e' normo-apprendente, se mi consentite l'accrocchio lessicale, ma se il wannabe pilot non riesce a capire o a praticare la manovra in modo corretto anche dopo svariate sessioni, bisogna inventarsi qualcosa.
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Ma tu voli in Italia ?
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Re: Le prime caxxate da pilota
flyingbrandon ha scritto:Vedi...a mio avviso...commetti un errore che ti porta ad errori successivi. Schematizzi!
Non puoi schematizzare le persone e i loro comportamenti.
E secondo il tuo parere questo non è un giudizio?
Ovvero giudichi senza conoscere ma non vuoi essere giudicato o semplicemente criticato.
Ma poi cosa significa "schematizzi"? Io non ho schematizzato proprio nulla, ho espresso un'opinione. A mio parere l'istruttore DEVE mantenere la calma, sempre, non deve urlare o strillare, non deve cazziare.
Si può ottenere un risultato eccellente senza essere aggressivi, conosci la parola assertività?
Se sei un istruttore mi sa che ti conviene approfondire questa tematica.
Non è detto che l'istruttore che ti urla addosso lo faccia sempre...o che non contenga quelli "esempi" che tu citi come "giusti". Ci sono dei veri e propri figli di p****na che , con una voce monotono e un linguaggio corretto, cercano costantemente di "umiliarti" e , spesso, con gente attenta alla forma come te, ci riescono perché ti convincono della tua incapacità (io sono per la sostanza e non per la forma).
Ripeto il concetto, forse non sono stato abbastanza chiaro: urlare/gridare equivale a perdere la calma, se perdi la calma significa che non sei in grado di svolgere questo delicato compito, non sei all'altezza, anche se il fine può essere quello di "dare una svegliata" non è così che si insegna il senso di responsabilità, non è così che si trasmette il sapere, non è così che si correggono degli errori. Poi sono il primo a dire che la giornata storta può capitare a tutti, una frase sbagliata può capitare, una parolaccia pure, ma non deve essere un modus operandi di uno che si definisce Maestro.
E non sto schematizzando! Sui figli di buona donna da te citati, quella è un'altra faccia dell'aggressività, purtroppo.
Ovvio che anche questi non dovrebbero fare l'istruttore. In ogni caso, se parliamo di me, io saprei come "neutralizzarli".
Questa è un'ovvietà. I test che citi devono esserci e devono essere anche estremi appunto per testare la capacità dell'allievo di rispondere allo stress, ma anche in questi casi l'istruttore riesce ad ottenere un risultato ottimo senza perdere la calma, come diceva qualcuno sopra: una faccia scura ed un occhiata severa dritta negli occhi può fare molto di più di un cazziatone con insulto alla full metal jacket. Un'istruttore deve esprimere disappunto e non rabbia.La vera capacita dell'istruttore è proprio la sensibilità di capire chi ha davanti. In certi contesti, però, dove si hanno in mano parecchie responsabilità che dipendono dalla tua struttura psicologica, vengono testati anche comportamenti "forti" che non sono dovuti a mancanza di rispetto per la persona ma semplicemente atti che vogliono farti operare nelle tue debolezze
Vabbè adesso ci attacchiamo anche alla semantica, poi sono io quello che schematizza.....Se mi permetti, cadi anche su un errore "comune"...e cioè che una persona è un istruttore. FA l'istruttore e non È un istruttore. L'umanità è proprio l'ingrediente che ti mancava e che sottolinea questa differenza. L'istruttore non deve trasmettermi nessun valore...mi deve insegnare a fare un mestiere
Comunque, lasciando stare l'uso infelice del verbo essere, ti faccio notare che fare l'istruttore non è come fare il commesso o l'impiegato (con tutto il rispetto per questi mestieri). Fare l'istruttore/maestri E' una missione, una vocazione! E' come fare il missionario oppure il medico, è qualcosa che senti dentro ed è difficile da spiegare, ti dai agli altri perché ciò ti gratifica, ti innalza, ti sublima, è la ragione della tua vita, e gli altri se ne accorgono quando hanno a che fare con un grande istruttore, anche se rarissimamente alza un po' la voce.
Se non lo senti dentro di te significa che non potrai mai ESSERLO.
.
Ancora ci attacchiamo alla semantica. Il livello di cui parlo è un modo di dire. Volevo semplicemente esprimere il concetto che chi mi insulta o fai il cinico è solo un gran maleducato, pertanto al massimo ho pena per lui, mica mi sento offeso.Tu parli di mettersi o meno al suo livello...mentre io non penso ci siano livelli. Ci sono persone...nessuno mi obbliga a stare lì, nessuno fa di me ciò che vuole. Se faccio una ca***ta e mi da del rincoglionito può essere che abbia ragione ma non per questo mi sento rincoglionito. Esistono i montati, è vero, ed proprio l'insulto di questi che non mi tocca minimamente
A 36 anni questi atteggiamenti mi scivolano addosso, ma resta il fastidio di avere accanto una persona gretta e limitata, per farti capire è come se scorreggiasse.
Chi ti dà del rincoglionito non ha mai ragione. Chi ti offende pedissequamente, anche a fin di bene, è un incapace.
Comincia a rivedere certi episodi del tuo passato e del tuo presente sotto un'altra ottica, ed impara a rispondere in modo adeguato a certi soggetti. Va benissimo rispettare gli altri, ma senza mai mancare di rispetto a se stessi.
.La tua capacità di essere quello che sei non è messa in discussione dal "pirla" di turno no? Se ti senti "offeso" dalle sue debolezze non sei tanto forte
Ho già risposto sopra. Passo.
Ma chi ha parlato di modello standard? L'istruttore deve capire che tipo di allievo ha di fronte e cercare di tirare fuori il meglio da lui. In questo deve essere anche un po' psicologo e ci deve mettere tutta la sua esperienza, conoscenza ed umanità. Gridare ed insultare non hanno senso, nemmeno se alla 200esima missione l'allievo non sa uscire da uno stallo, significa che l'istruttore non ha saputo trasmettere, non ha compreso che tipo di persona ha davanti e che deve rivedere con l'allievo, guardandolo negli occhi, tutta la manovra, magari a terra dietro un boccale di birra offerto da lui.Non esiste un modello standard di insegnamento perché non esiste un allievo standard. Ci sono delle linee guida, in base al contesto, che ti possono portare a tirar fuori dalle persone il meglio. A volte un urlo ti riporta alla realtà...a volte una pacca sulla spalla ti distrugge.
Su questi punti concordo di massima con ciò che dice l'utente Valerio.
Ho già espresso la mia opinione al riguardo. Nom mi va di ripetermi.La bellezza dell'insegnamento è proprio la possibilità di gestire tutti i mezzi a disposizione per trasmettere qualcosa. Come in tutto...è proprio l'umanità che spicca...il tuo essere tremendamente "umano", come il tuo allievo, che permette che qualcosa di te, e di ciò che insegni, rimanga nella mente dell'allievo
. Non schematizzare...non parlare di valori...tu hai appena dato del pallone gonfiato ad un mio istruttore che non conosci e a me di una persona che ha poche doti intellettive ed una scarsa stima delle mie possibilità...devo quindi presupporre che la superficialità sia una "dote"?
Ciao!
È la seconda volta che mi fai presente ciò, poi sarei io quello che non sa gestire gli eventuali insulti e le provocazioni.
Comunque per essere precisi sei stato tu il primo a provocare, io ho semplicemente risposto offrendo il mio punto di vista, se ti senti punto sul vivo non è colpa mia, evidentemente in parte ci ho azzeccato, altrimenti non te la saresti presa. Pensaci. Per quanto mi riguarda mi faccio solo una gran bella risata, se vuoi credere che io sia permaloso libero di farlo, di sicuro vivrò bene lo stesso.
Spero di averti illuminato. Salutami Hartmann e digli che è solo un gran maleducato.
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Re: Le prime caxxate da pilota
comunque a meno che non si fà ogni volta una prestazione impeccabile ed eccezionale, non credo esista istruttore sulla terra che non si urterà o che non farai urlare; è comè quando hai la patente da 10 anni, arriva tua figlia, magari anche un po impacciata nella guida, che non riesce manco ad accendere i fari: che succede? ti innervosisci, ti sembra una cosa talmente banale e ovvia!! ma purtroppo nessuno nasce imparato, e stai sicuro che l'istruttore che sta li ad elargire sorrisi e pacche sulla spalla è quello che ti farà impiegare più tempo per apprendere(a mio parere anche in maniera superficiale, credo che in volo oltre alla serietà di testa ci vada accoppiato anche un atteggiamento "somatico" serio)..credo che la concentrazione/determinazione sia foraggiata da atteggiamenti critici a volte molto duri(che ti spronano, che quando scendi dall'aereo dentro di te pensi: la prossima volta a questo qua non gli faccio aprire bocca da sblocco a blocco) non certo da un clima da salotto in cabina.
dicevi del 200 stallo e l'FI deve stare calmo:
una volta che lo stallo l'hai studiato sui libri, te l'hanno spiegato gli istruttori ground, l'hai rivisto nel briefing, te lo sei rivisto a casa su youtube
e te l'ha dimostrato 4,5,6,10 volte l'istruttore e tu lo fai 10-15 volte, permetti che quel poveraccio avrà il diritto di incavolarsi? 
dicevi del 200 stallo e l'FI deve stare calmo:
una volta che lo stallo l'hai studiato sui libri, te l'hanno spiegato gli istruttori ground, l'hai rivisto nel briefing, te lo sei rivisto a casa su youtube
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Re: Le prime caxxate da pilota
Il concetto che volevo esprimere è che l'istruttore deve possedere una solida istruzione per poi costruire l'esperienza giusta. Se non possiede un corretto bagaglio di conoscenze trascinerà con se alcuni "virus" che sarà poi impossibile debellare, sia perchè manca un feedback, sia per il radicamento che certe abitudini o metodi si instaurano nell'individuo. Ora anche con una pratica di dieci anni, ma fatta col metodo sbagliato, si può definire l'istruttore "esperto", ma probabilmente poco efficace... E non c'è la possibilità di inventarsi qualche cosa quando si vede una certa reticenza nell'apprendimento. I tentativi possono essere molteplici anche cambiando istruttore! A volte però il volo non è per tutti e capirlo fa parte della mission dello FI.SaturnV ha scritto:Ok questo e' quello che come hai detto ti hanno insegnato, il resto lo devi imparare.
Parlando di esperienza intendevo esperienza da istruttore, non esperienza di lavoro come pilota.
Io lo ripeto, credo che l'esperienza, esperienza nell'istruzione, conti eccome. Chi ti insegna ad insegnare, ti insegna anche ad insegnare agli stupidi, ai permalosi, ai polemici, ai paurosi, agli svogliati, agli antipatici e altre categorie simili ? Paradossalmente puo' essere piu' efficace un FI fresco di corso piuttosto che uno piu' d'annata... quando lo studente e' normo-apprendente, se mi consentite l'accrocchio lessicale, ma se il wannabe pilot non riesce a capire o a praticare la manovra in modo corretto anche dopo svariate sessioni, bisogna inventarsi qualcosa.
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Ma tu voli in Italia ?
Si, volo in Italia ( molto poco a dire il vero)... Ma non capisco il senso della domanda!
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!
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Re: Le prime caxxate da pilota
No...non lo è. Mi pare evidente. Se ti dicessi che hai poche doti intellettive...o che sei un pallone gonfiato...o che non capisci un tubo sarebbero giudizi sulla persona. Io ho detto dove, a mio avviso, c'è un errore di pensiero. Tu non sei un pensiero sei una persona. Criticare un pensiero non significa criticare una persona. Tu hai criticato esplicitamente delle persone.Candido ha scritto:
E secondo il tuo parere questo non è un giudizio?![]()
Ovvero giudichi senza conoscere ma non vuoi essere giudicato o semplicemente criticato.
Ma poi cosa significa "schematizzi"? Io non ho schematizzato proprio nulla, ho espresso un'opinione.
Qui dai per scontato che una "svegliata" o un urlo siano sinonimo di perdita di calma. Non è così...non lo è sempre. Se conosci il comportamento del cervello e le diverse teorie sulle funzioni mnemoniche non ti sarà sfuggito il fatto che tanto piu un fatto è emotivamente coinvolgente tanto più rimane impresso. Non è una opinione...ci sono studi scientifici a riguardo. A seconda della risposta di un allievo ad un evento può essere o non essere necessario rimarcare in modo più o meno "forte" l'evento stesso. Tu sembri considerare gli allievi come carta bianca dove l'istruttore può, serenamente, dipingere il proprio quadro. Non è così...davanti a te hai la complessità del genere umano espressa nella persona stessa. Tu parli di violenza e debolezza come espressione SEMPRE E COMUNQUE della forma "urlata". Ribadisco che non ho mai difeso uno tipo di addestramento, al contrario di te. se io voglio che l'evento sia fortemente caratterizzato da una risposta emotiva che, magari per ignoranza, l'allievo non ha ben inteso posso arrivare a rimarcare con molta decisione quel evento. Non ho mai detto di essere un urlatore, e neanche che appena uno sbaglia sia necessario dare addosso. Non ho mai neanche parlato di insulti...queste sono considerazione che fai tu. La schematizzazione di cui parlavo sopra...o candy candy o Hartmann...Candido ha scritto:
Ripeto il concetto, forse non sono stato abbastanza chiaro: urlare/gridare equivale a perdere la calma, se perdi la calma significa che non sei in grado di svolgere questo delicato compito, non sei all'altezza, anche se il fine può essere quello di "dare una svegliata" non è così che si insegna il senso di responsabilità, non è così che si trasmette il sapere, non è così che si correggono degli errori. Poi sono il primo a dire che la giornata storta può capitare a tutti, una frase sbagliata può capitare, una parolaccia pure, ma non deve essere un modus operandi di uno che si definisce Maestro.
E non sto schematizzando! Sui figli di buona donna da te citati, quella è un'altra faccia dell'aggressività, purtroppo.
Ovvio che anche questi non dovrebbero fare l'istruttore. In ogni caso, se parliamo di me, io saprei come "neutralizzarli".
Come sopra....Candido ha scritto:
Questa è un'ovvietà. I test che citi devono esserci e devono essere anche estremi appunto per testare la capacità dell'allievo di rispondere allo stress, ma anche in questi casi l'istruttore riesce ad ottenere un risultato ottimo senza perdere la calma, come diceva qualcuno sopra: una faccia scura ed un occhiata severa dritta negli occhi può fare molto di più di un cazziatone con insulto alla full metal jacket. Un'istruttore deve esprimere disappunto e non rabbia.
Sì...per me la parola è fondamentale. Il linguaggio esprime il pensiero. Il pensiero ha il contenuto di ciò che voglio dire. Se parlo per modi di dire, generalizzati, e che hanno un senso diverso e generale non sto parlando con quella persona direttamente.Candido ha scritto: Vabbè adesso ci attacchiamo anche alla semantica, poi sono io quello che schematizza.....
Ma tu come sei a conoscenza delle mie risposte ad un insulto? Non ne abbiamo mai parlato.Candido ha scritto: Chi ti dà del rincoglionito non ha mai ragione. Chi ti offende pedissequamente, anche a fin di bene, è un incapace.
Comincia a rivedere certi episodi del tuo passato e del tuo presente sotto un'altra ottica, ed impara a rispondere in modo adeguato a certi soggetti. Va benissimo rispettare gli altri, ma senza mai mancare di rispetto a se stessi.
[/quote][/quote]Candido ha scritto:
È la seconda volta che mi fai presente ciò, poi sarei io quello che non sa gestire gli eventuali insulti e le provocazioni.
Comunque per essere precisi sei stato tu il primo a provocare, io ho semplicemente risposto offrendo il mio punto di vista, se ti senti punto sul vivo non è colpa mia, evidentemente in parte ci ho azzeccato, altrimenti non te la saresti presa. Pensaci. Per quanto mi riguarda mi faccio solo una gran bella risata, se vuoi credere che io sia permaloso libero di farlo, di sicuro vivrò bene lo stesso.![]()
Spero di averti illuminato. Salutami Hartmann e digli che è solo un gran maleducato.
Non vedo mie provocazioni. Non pensavo neanche potessi essertela presa per qualcosa. Non mi sono neanche sentito minimamente offeso dal tuo pensiero. Assolutamente non do a te nessuna colpa di avermi punto sul vivo. A questo punto dubito che tu ci abbia preso perché per me era una semplice discussione sull'insegnamento. Che tu sia o meno permaloso , ti assicuro, non è un problema...sono contento che tu non lo sia e che ti faccia una gran bella risata.
Oddio...non penso di poter affermare che tu mi abbia illuminato perché non ho letto o, forse, capito l'esistenza di contenuti illuminanti nella nostra discussione ma mi ha fatto piacere lo stesso condividere dei pensieri.
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Re: Le prime caxxate da pilota
fulmin ha scritto: una volta che lo stallo l'hai studiato sui libri, te l'hanno spiegato gli istruttori ground, l'hai rivisto nel briefing, te lo sei rivisto a casa su youtubee te l'ha dimostrato 4,5,6,10 volte l'istruttore e tu lo fai 10-15 volte, permetti che quel poveraccio avrà il diritto di incavolarsi?
No, non ne ha il diritto.
E di sicuro non è un poveraccio, visto che non sà insegnare.
Non mi fa assolutamente pena un tipo del genere.
In questo caso (ho fatto un esempio molto molto estremo a dire la verità) dopo una lunga chiacchierata chiarificatrice con l'allievo un buon istruttore dovrebbe rendersi conto dei suoi limiti ed affidare l'allievo ad un altro istruttore, augurando allo stesso di poter assimilare presto la manovra e mostrandosi disponibile per qualunque tipo di consiglio.
PS: mia sorella alla scuola guida beccò un istruttore irascibile, alla ventesima guida non sapeva ancora entrare in un parcheggio in linea tra due autovetture, era carente in molte cose, non sapeva ripartire in salita e spesso si dimenticava di inserire le frecce. era disperata perché l'atteggiamento di costui impediva lei di concentrarsi adeguatamente e fare bene le manovre. Ricordo che un giorno arrivò a casa in lacrime perché l'istruttore le disse che era un pericolo pubblico (maledetto ba**ardo). Mia madre mi pregò di farle qualche guida (io avevo solo due anni di patente). Intuì subito una cosa, mi sorella detestava all'inizio qualunque tipo di consiglio, era una testona perché diffidente ed orgogliosa. Ricordo che rimasi calmo anche in mezzo al traffico (di Napoli, giusto per intenderci), mi limitavo solo a rassicurarla e naturalmente a fare attenzione, ogni tanto facevo qualche battuta o la interrogavo sui segnali per vedere se non canalizzava l'attenzione. Arrivati al parcheggio le ho prima mostrato come si faceva, poi le ho chiesto di ripetere la manovra con me dentro. La prima volta nulla, la seconda volta nulla. Allora le ho fatto presente dove stava sbagliando, sempre con calma, guardandola negli occhi, le dissi che io avevo imparato a parcheggiare soltanto tre mesi prima
- Candido
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Re: Le prime caxxate da pilota
Idem per me.flyingbrandon ha scritto: ma mi ha fatto piacere lo stesso condividere dei pensieri.
Ciao!
Ciao, stammi bene...
