Wingplane ha scritto:il problema e'che in europa ormai quasi nessun pilota ha conoscenze basiche approfondite di manualita'....
tutti vogliono andare in linea dopo 200 ore (una follia dal mio punto di vista) l'addestramento che si fa fino al commerciale (che in europa presenta molte meno manovre e prove di manualita' in meno) e'giusto il minimo indispensabile ma non garantisce una piena conoscenza delle dinamiche di base....detto cio'tutti vogliono andare subito sui boeing pagandosi i type rating, e a quel punto si diventa piu che altro operatori di sistemi e l'automatismo la fa da padrone....
ormai quasi nessun pilota europeo ha mai fatto una spin recovery dal vivo, gli unici che avevano manualita' erano gli ex militari ma stanno sparendo anche quelli....meno male che almeno in USA si fa ancora il percorso di migliaia di ore di esperienza prima su piccoli aerei e poi su aerei sempre piu' complessi fino ad arrivare ai liner...e infatti guarda caso il numero degli incidenti negli usa, in rappporto al numero di voli effettuati, e' piu'basso che in europa
Mamma mia! Per carità ...sono opinioni e, come tali, condivisibili o meno ma ciò che hai scritto lo trovo superficiale, non il linea con i tempi e soprattutto fuorviante inserito nel contesto del lavoro di un pilota di linea. Unisci diversi aspetti in modo generale trascurando ciò che ormai emerge in qualsiasi campo, e cioè che la cosa realmente importante è il fattore umano. Provo a spiegarmi meglio e in modo più approfondito.
Il primo punto che hai toccato è la manualità. Da un punto di vista "umano" la manualità, intesa come la capacità di sentire il mezzo e avere la giusta risposta, né eccessiva né carente è una dote che hai "innata". Mano a mano che voli ti si affina ma non servono certo migliaia di ore di volo...te ne bastano meno di 50 come non ce l'avrai dopo 5000 se non hai quella sensibilità. Nello specifico la manualità sul "tuo" mezzo cresce man mano che ci voli, che ci prendi confidenza, anche questo non richiede chissà quante ore e, come ben puoi intuire, non ti serve, per quella manualità specifica legata al tuo mezzo che tu abbia volato altri mezzi. Dal punto di vista del lavoro del pilota di linea, con gli aerei di oggi l'aspetto della manualità è uno degli ultimi aspetti e si riflette proprio in manovre "basiche" che impari nelle prime 20 ore di volo del PPL. Non è richiesto, dal punto di vista professionale che tu debba fare chissà che...è richiesto che tu abbia in mente che quando la cosa non è perfettamente nel tuo controllo "riattacchi". Detto ciò...ti sbagli di grosso pensando che la gente voglia correre in linea saltando gli step....sono gli step che mancano. Gli USA offrono molte più possibilità di lavoro aereo rispetto all'Europa. E se pensi che un migliaio di ore di traino striscioni o FI (lavori che puoi fare in Italia) possano in qualche modo prepararti al lavoro di linea ti sbagli. Il vero salto è imparare a ragionare a determinate velocità...e quello che tu abbia 200 o 2000 ore poco cambia...dipende proprio dalla tua capacita di adattarti, quindi ritorniamo al fattore umano di base che non è necessariamente frutto di addestramento prolungato. In linea fai circa 800 ore di volo l'anno, quindi velocemente fai esperienza sulla tua macchina e su quello che è il tuo lavoro...e niente che sia simile al tuo lavoro è più formativo del tuo lavoro. O pensi che in qualche modo, dal punto di vista esclusivamente tecnico, l'avere fatto per anni la bassa quota per spalare m***a, mi possa essere d'aiuto su un 737 o un 320? Il discorso dei piloti militari è un altro ancora. Certo che , solitamente, ti arriva gente con il "manico" perché gente abituata a portare al limite una macchina e già selezionata...ma anche in questo caso, anche a loro, non è richiesto di portare al limite nessun aeroplano di linea....anzi. Se con gli ex-militari puoi dormire sogni tranquilli dal punto di vista della mano, presentano , a volte, altri aspetti umani che possono essere non meno pericolosi di un liner ad una persona con poco "manico". Capita che abbiano un CRM tutto loro perché non sono abituati ad interfecciarsi con qualcuno a destra...ma per questo, come in tutto, la persona fa la differenza e si ritrova in breve un perfetto equilibrio. Più spesso capita che si adattino alle norme aziendali in modo più "coperto e allineato"...quindi è più facile che aderiscano perfettamente ad una policy di minimum fuel, forti anche della loro "preparazione". Questi sono esempi che ti faccio non perché , in realtà, si operi in situazioni di pericolo, nè con gente inesperta né con manici presuntuosi ma semplicemente perché ognuno può avere le proprie difficoltà ad inserirsi con le proprie caratteristiche, difficoltà che ovviamente con persone normalmente capaci si risolvono velocemente...vista l'ottima capacita di adattamento del genere umano. Ricordandoti che il lavoro di linea è al 90% testa e 10% handling della macchina, capirai che tutta quell'esperienza che cerchi di fare con altri mezzi che hanno problematiche diverse è utile a te ma quasi ininfluente per il lavoro che svolge l pilota di linea. A volte, in persone normali, la consapevolezza della poca esperienza o di non avere il "manico" porta ad una maggiore, e giusta, prudenza che lo rende meno "pericoloso". Per il resto ti ricordo anche che c'è gente con 10000 ore di volo di linea ma, probabilmente, non riuscirebbe a fare un bel looping su un CAP o un 260...perché quando cambi il tipo di volo una caratteristica è più richiesta dell'altra e tutto il tuo bagaglio non serve più. Anche in questo caso è la testa della persona che fa la differenza...quindi direi che SOLO la consapevolezza dei tuoi limiti e niente di più ti può portare ad essere "idoneo" per quello che fai. Le esperienze sono tutte utili...quelle di vita in generale ma, anche in questo caso troppo spesso si può vedere le persone operare nello stesso modo in tutti gli ambiti della vita, e se vivi o voli così, dopo 300 o 300000 ore sei sempre lo stesso. L'esperienza è valida nel modo in cui la vivi e da quello che ti lascia e non tanto dal tempo trascorso.
Sono contento che tu possa trovarti così bene in USA, ma non capisco quale sia la tua necessità di trovare sempre i difetti dell'Italia o dell'Europa che, per carità, ne hanno ma non di più degli USA, saranno diversi e per questo puoi trovarti meglio lì...ma non devi convincerti...
Ciao!